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Autore: SherryKyuubiNoYoko    23/10/2011    2 recensioni
Siamo al 7 ed ultimo anno di Hogwarts. Harry ha già sconfitto Voldemort e si prepara ad affrontare l'ultimo anno, ma le cose sono cambiate: Harry deve badare al piccolo Teddy, figlio di Remus Lupin.
Ad aiutarlo ci saranno i suoi due migliori amici, Ginny ed incredibilmente anche Draco Malfoy.
Paring: Harry/Ginny
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Tom O. Riddle | Coppie: Harry/Ginny
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 3

Colazione. Ore 7:30
La distribuzione degli orari fu molto difficile.
-Potter, ho parlato con Madama Chips, ha acconsentito ad occuparsi di Teddy quando sei in classe. Puoi lasciare il bambino in infermeria prima di andare in classe. Infine ho parlato con i professori e abbiamo stabilito che non ci saranno punizioni in caso di ritardo!- fece Minerva McGranitt dandogli il suo orario.
-Grazie professoressa. Adesso ho un’ora buca. Perfetto!-
2° ORA
-Salve Potter!- la voce di Draco Malfoy giunse alle orecchie del ragazzo.
-Malfoy!- rispose il moro. –Qual buon vento?-
-L’ora della McGranitt è purtroppo con voi Grifondoro- esclamò il ragazzo con aria altezzosa.
-Fantastico!- esultò fintamente Harry –Promettimi che ci siederemo vicini vicini!- lo prese in giro.
Il biondo assunse una faccia disgustata spalancò la bocca per replicare ma la porta dell’aula si aprì e la McGranitt li invitò ad entrare.
-Buongiorno a tutti!- cominciò la preside nonché insegnante di trasfigurazione. –Innanzitutto voglio dirvi che quest’anno sarà un anno molto duro. I M.A.G.O non sono una passeggiata e se volte strappare un M.A.G.O in tutte le materie vi consiglio caldamente di cominciare a studiare sin da ora. Bene, cominciamo con un ripasso generale di tutti gli incantesimi appresi fino ad ora!-
Passarono quasi due ore a ripassare poi la McGranitt gli congedò con un compito sull’incantesimo evanescente lungo venti centimetri di pergamena.
I Grifondoro si precipitarono nell’aula di difesa contro le arti oscure ansiosi di conoscere il nuovo insegnante.
-Ciao Harry, Ron, Hermione!-
-Ehi Luna. Sei in classe con noi?- chiese Hermione.
-Sì- rispose la bionda sorridente. –Ginny?-
-E’ con Neville. Stavano parlando di qualcosa su erbologia!-
-Chissà chi è il nuovo insegnante?-
La porta si aprì ed entrò un ragazzo dai corti capelli neri, ondulati e gli occhi del medesimo colore. Il suo viso era perfetto.
Harry sgranò gli occhi spaventato e confuso. Quel viso era dannatamente familiare e… era il volto di qualcuno che avrebbe preferito non vedere più.
-Salve a tutti. Mi chiamo Tom Riddle e sarò il vostro insegnante!- si presentò il ragazzo.
Harry fissò i suoi due migliori amici incredulo. Non poteva essere. Tom Riddle ERA morto. Lui lo sapeva bene. Era stato lui ad ucciderlo.
Chi era questo ragazzo che si spacciava per Lord Voldemort?
-Tirate fuori il libro e cominciamo a ripassare tutto ciò che avete imparato fino ad ora-
Voltò lo sguardo verso Ginny e la vide tremare. I suoi occhi esprimevano terrore.

*****

-Ehi Potty!- Come mai quella faccia afflitta? Sei già indietro con i compiti? Oppure sei svenuto ancora?-
-Sta zitto, Malfoy! Vai a scocciare a qualcun altro- rispose Harry sgarbatamente.
-Sii educato, Potter. Ricorda che sono un prefetto!-
-Oh… certo. Allora devo stare attento altrimenti il precettino Malfoy mi mette in punizione!-
-Dieci punti in meno a Grifondoro, Potter! Altri cinque punti in meno per te Weasley. Hai la camicia fuori dai pantaloni. Dieci a te Granger perché sei una mezzosangue e perché mi sei antipatica. Cinque in meno a te Paciock, hai osato superarmi in difesa contro le arti oscure. Cinque a te altra Weasley per essere la sorella di quel Weasel.-
-Non puoi abusare dei tuoi poteri!- esclamò Ronald infastidito.
-Ed oltretutto non puoi togliere punti a noi prefetti! Non so come erano le cose l’anno scorso ma ora è la professoressa McGranitt a scegliere le regole- concluse Hermione.
-E’ l’abitudine, mezzosangue!- Si giustificò il biondo mentre un leggero rossore prendeva possesso delle sue guance.
-Beh… io ora me ne torno al dormitorio!- fece l’erede dei Potter.
Si mise a correre poi dopo aver detto la password al ritratto della signora grassa si fiondò nel dormitorio maschile.
Harry raggiunse il suo baule e ne tirò fuori un grande quadro.
Silente lo fissava da dietro gli occhiali a mezzaluna sorridendo divertito. –Non sono sorpreso di vederti qui!- esclamò –Presumo dal tuo stato sconvolto che si tratta del nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure, vero?-
-Quindi quello è davvero, Voldemort!?- affermò Harry.
-Non esattamente. Quello è Tom Riddle, Harry! Dopo la caduta di Lord Voldemort credo che la sua parte buona sia… riapparsa-
-Non capisco!-
Silente si tolse gli occhiali e gli pulì sul mantello viola poi lentamente se gli rimise sul naso.
-Devi capire che nessuno nasce malvagio. Molto tempo fa anche Voldemort era una brava persona. Il professor Riddle è stato imprigionato da Voldemort stesso in un’altra dimensione. Vedi… Tom Riddle e Lord Voldemort sono due persone diverse. Tom rappresenta i buoni sentimenti, Voldemort i cattivi propositi. Quando ha deciso di abbandonare il suo nome e di divenire Lord Voldemort, il Tom Riddle/Voldemort ha dovuto sbarazzarsi di quella parte umana. Alla morte di Voldemort ovviamente Tom si è liberato. Questo è un Tom buono!-
Harry che ad ogni parola di Silente aveva spalancato la bocca sgranò gli occhi. –Un Riddle, buono?-
-Direi di sì. Harry conto su di te per far in modo che il Signor Weasley non si scagli contro di lui o che la signorina Weasley rimanga troppo sconvolta. Spiega pure la situazione ai tuoi compagni. Conto su di te-
-D’accordo professore, farò del mio meglio. Andrò a parlare con lui prima o poi!-
-Harry un avvertimento. Tom non conosce tutte le azioni malvagie che Voldemort a compiuto. Conosce le azione che ha compiuto quando era giovane ma le azioni degli ultimi quarant’anni non ne ha idea. Confido nella tua saggezza e che tu o i tuoi amici non gli riserviate rancore o gli rinfacciate cose che non sa nemmeno di aver fatto!-
-Va bene, professore. Come al solito mi fido di lei-
-Grazie, Harry!-
Il moro sorrise rimettendo il quadro nel baule ed uscendo dal dormitorio.

*****

-Potter, Weasley, Granger!- la voce della McGranitt li fece voltare. –Venite con me!-
Sorpresi, i tre seguirono la preside fino al suo ufficio.
-Sedetevi!- disse sbrigativa.
-Professoressa…- cominciò Harry.
-Quest’anno…- lo interruppe l’insegnante –Hogwarts ospiterà un evento simile al Torneo tre Maghi. Si tratta di una serie di competizioni che si faranno all’interno della scuola e che riguarda solo la nostra scuola. Diciamo che è tradizione che gli alunni ogni venti anni si sfidino a dei giochi che mettono in prova l’intelletto, la forza, il coraggio e lo spirito del sacrificio. Voi tre collaborerete con gli altri prefetti e gli altri caposcuola per rendere questa gara divertente e sicura per tutti voi.
-Mi scusi… ma cosa c’entro io?- chiese Harry –Io non sono un prefetto!-
-Sei appena stato nominato caposcuola, signor Potter e inoltre come salvatore del mondo magico e di questa storica scuola è tuo dovere aiutare i tuoi coetanei.-
-Sì professoressa!- esclamò abbattuto.
-Potete andare!- fece la preside.

*****

-Harry!- gridò Ginny.
Il moro si voltò –Sì?-
-E’ arrivato un gufo da parte di tuo cugino!-
Harry prese la lettera, stupito e andò a sedersi il più lontano possibile da tutti.

Caro Harry,
                   spero che questa lettera ti sia giunta anche se non sono molto sicuro di aver affidato questa lettera alle poste non magiche.
Qui stanno succedendo cose terribili. Continua a piovere ed è pieno di nebbia, inoltre provo la stessa sensazione di tre anni fa quando i Dissennatori ci attaccarono. Papà e mamma sono preoccupati. Vogliono andare via da qui. Harry, se leggi questa lettera informa qualcuno di questa storia.
Spero che la tua prima settimana di scuola sia andata bene.
Ciao cugino.
Dudley


Harry sospirò e si alzò prendendo una penna d’oca e un foglio.

Dudley,
            qui le cose sono un po’ complicate. Il mondo magico è nel caos più totale dopo la guerra e non abbiamo ancora un ministero competente.
Purtroppo è tutto in uno stato confusionale. Perfino Hogwarts non è più la stessa di prima. Stiamo cercando di rimettere tutto a posto.
Posso aiutarti con il problema dei Dissennatori vicino casa tua ma non sono sicuro se funzionerà o meno.
Ti aspetto a Londra alla stazione di King’s Cross Sabato alle 12:30.
Salutami gli zii.
A presto, Big D.
Harry


Harry si diresse verso la Guferia e appena individuò Edvige stese il braccio.
-Ciao bella!- disse –Porta questa a Dudley e mi raccomando attenta ai Dissennatori. Buon viaggio-
La civetta prese il volo e Harry la fissò finché divenne un puntino indefinito nel cielo.
Tornò nella sala comune dei Grifondoro dove subì il terzo grado dai suoi amici.
-Stavo rispondendo alla lettera di Dudley!- ringhiò ad un certo punto, infastidito.
-Woa… scusa mate, non volevo infastidirti così tanto. Cosa succede?-
-Dissennatori a Little Whinging. Stanno infastidendo i Babbani.- Ho detto a Dudley di incontrarmi a King’s Cross, sabato. Credo che andremo da Olivander e cercheremo di fargli utilizzare una bacchetta. Dopotutto è mio cugino. Dovrebbe essere in grado di usare la magia. E poi Lily Potter era sua zia. Una strega. Zia Petunia ha un potere latitante. Nessuno che è imparentato ad mago o strega è completamente privo di magia. Silente non ha visto il suo potenziale. Non mi stupirebbe… Silente ha dato per scontato molte cose. Era un grandissimo mago ma se avesse dato più retta ai suoi alunni forse Tom Riddle non sarebbe mai diventato Lord Voldemort. A proposito di questo… Silente vuole che noi non considerassimo il professor Riddle Lord Voldemort. Dice che questo Tom Riddle è la parte che rappresenta i buoni sentimenti che un tempo appartenevano a Lord Voldemort prima di diventare il Signore Oscuro spietato che noi conosciamo. Spera che nessuno di noi lo incolpi per le cose che Voldemort ha fatto.-
-Cosa faremo, Harry?- chiese Hermione.
-Mi sono sempre fidato di Silente e sicuramente continuerò a farlo. Andiamo, dobbiamo cominciare quei preparativi per quel torneo scolastico-
-Muoviamoci!- fece Ron d’accordo.
-Vado a vedere come sta Teddy in infermeria. Ci vediamo nella Sala Grande con gli altri prefetti e caposcuola, ok?-
-A dopo Harry- dissero i due e si congedarono mentre il giovane Potter si incamminava verso l’altra direzione.

Continua...

Eccomi qui con un nuovo capitolo. Spero che vi piaccia.
Beh... che dire... spero che sia rimasto qualcuno a leggere questa fanfiction.
A presto. Baci
SherryKyuubiNoYoko
   
 
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