Ok
sono riuscita a scrivere anche questo capitolo, però è stato un casino.
Ho
cercato di essere il più chiaro possibile, ma non vi garantisco che a fine
capitolo vi ritroviate con le idee confuse.
Spero
di no, io ho fatto il possibile per rendere la lettura il più chiara possibile,
ma non so se ci sono riuscita. Ditemelo voi e soprattutto ditemi se vi è
piaciuto. Volevo farlo un po’ comico!
Buona
lettura =^_^=
PS:
I nomi tra parentesi sono quelli del vero personaggio che parla o compie l’azione.
Capitolo 28: Scambi e confusione
Il sole quella mattina splendeva alto nel cielo, venendo coperto di tanto
in tanto da delle nuvole birichine che giocavano con esso a nascondino.
Il vento soffiava piuttosto forte, rinfrescando l’aria più del dovuto e
alzando la sabbia sull’intero litorale dell’isola.
In cima alla scogliera, dove Rufy e Nami avevano trascorso la notte, si sentirono provenire
delle urla.
Nami, rabbrividendo a causa del vento che
penetrava nella casupola, cercò la fonte di calore che sentiva provenire alla
sua destra, ma quando avvertì la presenza di qualcun altro, si mise di scatto a
sedere. Si guardò intorno domandandosi come avesse fatto a finire in quel posto
e sussultò quando trovò Rufy dormire accanto a lei.
Cercò di capire come fosse capitata in quella strana situazione, quando
abbassando lo sguardo al petto, notò qualcosa che non gli apparteneva e lo shoc fu talmente grande che l’urlo proveniente dalla sua
gola, fu avvertito anche dall’altra parte del mondo.
“Che razza di scherzo è questo?” disse Nami
agitandosi.
A quelle grida il capitano cominciò a destarsi, aprendo leggermente gli
occhi.
“Oh, Nami…sei tu!” disse il ragazzo richiudendo
gli occhi per un istante, per poi riaprirli di scatto e saltare dall’altra
parte della stanza spaventato “Che…che… cosa?” disse
il ragazzo sconvolto dalla vista della
ragazza coperta a malapena da un lenzuolo. Un rivolo di sangue cominciò a
uscirgli in modo copioso dal naso e si congelò sul posto, tanto che non sentì
la domanda che la ragazza gli pose.
“Brutto babbeo, mi vuoi rispondere?” disse Nami
colpendo Rufy in testa, lasciando cadere le lenzuola
e mostrando al ragazzo di gomma il suo corpo come mamma l’aveva fatto,
shoccando ancora di più il ragazzo.
“Oi Rufy!” lo chiamò
nuovamente la navigatrice.
In quell’istante Rufy sembrò svegliarsi e confuso
domandò “R-Rufy?”
Nami sospirò “A quanto pare ti è successa la
stessa cosa che è successa a me! Guardati allo specchio!” disse indicandogli
uno specchio all’angolo della stanza rotto.
Un altro urlo si potè sentire anche i lontananza
“Ma che diavolo è successo? P-perché sono
diventato Rufy?”
“Calmati, non sei il solo a ritrovarti in un corpo non tuo, cuoco da
strapazzo!” disse Nami.
“Z-zoro?” chiese Sanji
sconvolto dalla rivelazione.
“Non guardarmi in quel modo! è già abbastanza imbarazzante essere finito
nel corpo di una donna!” disse lo spadaccino, continuando a sentire gli sguardi
di Sanji puntati addosso.
“Sarà meglio vestirsi!” propose Nami (Zoro).
Rufy (Sanji) si
paralizzò di nuovo “P-perché si-siamo entrambi nudi? C-cosa a-abbiamo fatto?”
Nami (Zoro) diventò
blu al solo pensiero di aver trascorso la notte con il cuoco “Spero vivamente
che tu non mi abbia minimamente toccato o è la volta buona che ti uccido”, ma
ragionando disse “Cerchiamo di calmarci, se mai Rufy
e Nami hanno fatto qualcosa, lo hanno fatto prima che
avvenisse lo scambio dei corpi! Riflettiamo, cosa ricordi di aver fatto per
l’ultima volta?”
“Di essere andato a dormire nella cabina dei ragazzi!” disse il cuoco,
sistemandosi il cappello di paglia in testa, per evitare che il vero capitano
lo accusasse di aver perso il suo prezioso tesoro.
“Anche io ricordo di essermi addormentato, quindi lo scambio è avvenuto
quando tutti quanti dormivamo!” disse lo spadaccino, cercando di trattenersi di
tagliare i bei capelli rossi della navigatrice, che gli davano alquanto
fastidio. “Detesto questo corpo!” disse lo spadaccino facendo fatica anche a
mettersi il reggiseno.
“Ehi tu, attento a come parli. Il corpo di Nami è
uno dei più belli che abbia mai visto!” disse il cuoco, facendo uscire un altro
rivolo di sangue dal naso.
“Si, certo come se tu avessi visto tanti di quei corpi da poter fare un
confronto con quello di Nami! E smettila di farti
uscire sangue dal naso, è il corpo di Rufy che stai
dissanguando!” gli disse lo spadaccino.
“Scusa tanto se non sono immune alla bellezza femminile, come te!” disse il
cuoco con una vena pulsante sulla testa.
Dall’altra parte dell’isola qualcun altro stava sbraitando in preda alla
disperazione nella cucina della Sunny. “Non capisco
some sia successo!” disse Zoro guardandosi allo
specchio e osservandosi attentamente “Ehi guardate, ora posso vedermi i piedi!”
“è successo qualcosa durante la notte che deve aver scambiato le nostre
sembianze!” disse Usopp con calma, riflettendo sulla
situazione.
“Già! Ora resta di capire che cosa e rimettere le cose a posto! Ehm, chi
sarebbe finito nel mio corpo?” chiese Franky,
reggendosi a fatica in piedi a causa della sua grossa mole, alla quale non era
abituato.
“Sono Robin!” rispose Usopp postandosi i capelli
indietro con gesto tipicamente femminile.
“Ehi fratello, fai attenzione a non ammaccarmi il corpo! Alcune parti
sarebbero alquanto difficile da sistemare e bevi tanta cola!” disse Brook cercando inutilmente di bere un bicchiere della sua
bevanda preferita, in quanto finiva tutta per terra.
“Certo Brook…cioè Franky…dico
bene?” chiese Franky, grattandosi la testa confusa.
“Avrò il corpo più magro e leggero, ma la mia personalità elettrizzante è
inconfondibile!” disse Brook(Franky)
prendendo la sua solita posizione da cyborg.
“La colazione è pronta! È molto leggera, non la sentirete neanche” disse Sanji, posando sul tavolo della cucina i vari piatti della
ciurma.
“Ma qui non c’è niente!” disse Robin dispiaciuta.
“Appunto, più leggera di così si muore. Oh io sono già morto…cioè
lo ero fino a ieri sera, yohohohoh!” cominciò a
ridere Sanji.
“Tu non sei Sanji-kun!” disse Zoro
sedendosi su una sedia cercando di accavallare le gambe, ma con poco successo a
causa di una presenza in mezzo alle gambe “Ora capisco perché voi uomini state
sempre a gambe divaricate!”
Usopp (Robin) facendo il punto della situazione
disse “Allora, ricapitolando io sono diventata il nasone, il nasone è diventato
Franky, Franky ora ha le
sembianze di Brook, Brook
quelle di Sanji, Nami si è
ritrovata nel corpo di Zoro e Chopper invece nel mio.
Ho sbagliato qualcosa?”
Robin (Chopper) scosse la testa “Mi domando gli altri dove siano finiti.
Mancano Rufy, Sanji, Zoro e Lily!”
Una voce allegra si sentì provenire dal ponte e, andando a controllare, i
ragazzi trovarono Chopper saltellare qua
e là.
“Ehi, chi c’è nel corpo di Chopper!” Chiese Zoro
(Nami).
“Ragazzi è un vero spasso. Guardatemi,
mi sono rimpicciolito e mi sono cresciuti i peli su tutto il corpo,
assomiglio tanto a Chopper!” disse la renna sorridendo a trentadue denti.
Zoro(Nami) si
avvicinò alla renna dandogli un colpo in testa “Tu sei Chopper, Rufy!”
“N-Nami?” disse il capitano riconoscendo il pugno
della ragazza, nonostante provenisse dal suo primo compagno.
Zoro si mise le mani ai fianchi “Si, sono io!”
disse sbuffando.
“M-ma t-ti senti bene? Sei un tantino diversa” chiese
Chopper(Rufy) sgranando gli occhi, beccandosi un
altro colpo e successivamente un riepilogo di quanto successo, quando tutto a
un tratto Lily comparve sul ponte guardando i suoi compagni con aria stranita.
“A Lily…cioè tu chi sei?” chiese Zoro (Nami).
“Sono Lily, Nami…o dovrei dire Zoro!” la ragazza si portò le mani al volto dicendo “Oh no,
anche a voi è successa la stessa cosa è successa agli abitanti di quest’isola? Come
si può rimediare? Dovrete rimanere in quei corpi per sempre?” chiese spaventata.
Usopp (Robin) intervenne “Lily, come mai tu sei
l’unica di noi a non aver cambiato corpo e soprattutto, come hai fatto a
riconoscere Nami.
“Se è per questo riesco a vedere chi c’è nel corpo di ognuno. Non so come
spiegare e come se vedessi la vostra essenza, il vostro vero io, piuttosto che
il corpo in quanto tale. Ogni essere vivente ha un’anima no? Bhe io la riesco a vedere ed è per questo che riesco a
riconoscervi!”
Tutti si guardarono alquanto confusi “Almeno tu eviterai di andare in
confusione. Io ho già scordato chi è nel corpo di chi!” disse Franky cercando di gesticolare, ritrovandosi però con la
schiena per terra “Accipicchia Franky, come fai a
stare in equilibrio con sti arnesi!”
“C’è qualcuno!”
Improvvisamente si avvertì una voce venire al di fuori della Sunny.
“Questa è la mia voce!” disse Zoro (Nami), correndo al corrimano della nave e, una volta
accertata che si trattava del suo e del corpo di Rufy,
scendere sulla spiaggia seguita da tutti gli altri.
“Chi di voi è Rufy e Nami?”
chiese Rufy (Sanji),
cercando di identificare egli stesso coloro che stava cercando.
Nami (Zoro) fece un
ghigno divertito e indicando due dei suoi compagni, rimasti piuttosto lontani
dal resto della ciurma, come a volersi nascondere disse “A giudicare dall’atteggiamento,
direi che uno si trova nel mio corpo e l’altro in quello di Chopper!”
Gli altri annuirono.
“E a giudicare dal loro imbarazzo, possiamo essere anche sicuri che quanto
è avvenuto tra loro sta notte, sia accaduto prima che prendessimo le loro
sembianze!” disse con sollievo Rufy (Sanji), facendo arrossire i due più che mai.
Sanji (Brook) si
avvicinò a Nami (Zoro) e
cogliendo l’occasione, chiese allo spadaccino se gli mostrasse le mutandine
della navigatrice e Nami (Zoro),
con un ghigno divertito disse “Per me non ci sarebbe nessun problema, solo che
non posso!”
Zoro (Nami) tirò un
sospiro di sollievo, ma la sua espressione diventò come quella di uno squalo
assassino quando lo spadaccino, continuò “La verità è che non le indosso. Non
le ho trovate! Chissà cosa hanno combinato quei due, per farle sparire
magicamente!”disse sempre più divertito a punzecchiare i suoi nakama, non accorgendosi del pericoloso avvicinamento della
navigatrice, che prese a inseguirlo.
“Nami, s-stavo scherzando!” disse Nami (Zoro) cercando di calmare
la ragazza, la quale si quieto una volta che riuscì a colpirlo. “Credimi, fa
più male a me che a te. Letteralmente, perché quando metteremo le cose a posto,
sarò io a ritrovarmi con un bernoccolo in testa!”
“Io spero di tornare nel mio corpo il prima possibile, nell’eventualità che
tu sia rimasta incinta!” disse Nami (Zoro), facendo diventare pallidissimo il suo stesso volto,
dato che la ragazza non avendo tenuto conto di quella eventualità.
Nello stesso istante Chopper (Rufy) era stato adocchiato
dai suoi compagni, i quali cominciarono a stuzzicarlo e, tirandolo uno da una
zampa e l’altro dall’altra, cercarono anche di avere qualche dettaglio
piccante.
“Ehi calma, così mi spezzate in due!” disse allarmata Robin (Chopper) ,
temendo che prima o poi le sue braccine, si sarebbero
staccate dal corpo.
“Adesso basta!” urlò Chopper (Rufy) e,
trasformandosi in un uomo, scaraventò i compagni a terra.
“Wow, come ho fatto?” chiese Chopper(Rufy)
sorpreso.
“Interessante! Quindi possiamo disporre dei poteri di coloro che hanno preso
i nostri corpi!” disse Usopp (Robin), il quale non
poteva dimostrare la sua teoria in quanto il cecchino non aveva nessun potere, ma un colpo sparato in
aria attirò l’attenzione di tutti.
Franky(Usopp) era a
terra con un braccio alzato “Fantastico! Questo corpo, a parte il peso, è
davvero magnifico. Che ne dici se facciamo scambio per sempre Franky?”
Brook spalancò la bocca a dismisura “scordatelo!”
Robin (Chopper) si mise a urlare dalla sorpresa in quanto ora poteva
usufruire del potere dell’archologa.
“R-ragazzi…so che siete meravigliati da quanto vi
è accaduto, ma non sarebbe il caso di fare ricerche per scoprire cosa vi è
accaduto?” chiese Lily, intervenendo per la prima volta.
Rufy (Sanji) annuì,
dandole pienamente d’accordo.
Lily si avvicinò al cuoco e afferrò la mano del “capitano”, per
ringraziarlo del sostegno che le aveva appena dato, facendo arrossire le
guancie del ragazzo.
“Ehi tu, guarda che è la mano del mio ragazzo che stai stringendo!” disse Zoro (Nami) infastidita, facendo
sì che i due si separassero. Nami (Zoro) intervenne subito arrabbiato “Attento a come parli donna. Ora sei nel mio corpo e ti
pregherei di evitare di usare il termine ragazzo, in quanto io non ho certe
tendenze!”
Zoro (Nami)
assumendo una posizione tipicamente femminile, portandosi le mani ai fianchi disse
“Prima di tutto, tu non mi chiami donna in quel modo dispregiativo, secondo ,
al momento sei tu quello che porta la gonna!” disse la navigatrice fulminandolo
con lo sguardo.
“Ok, cerchiamo di calmarci! Lily ha ragione! Troviamo il modo di far
tornare tutto alla normalità, ma suggerisco prima di fare pratica con i nostri
nuovi corpi, nel caso ci fosse bisogno di combattere per qualche ragione. Non
sappiamo se questo scambio di corpi è voluto da qualcuno o è semplicemente uno
strano fenomeno dell’isola!” disse Usopp(Robin),
impeccabile come sempre.
Seguendo il consiglio dell’archeologa, ognuno prese a fare esercizio con i
poteri degli altri. Perfino Sanji, provò a usare
qualche tecnica del capitano, con scarsi risultati e pessima mira.
Per quanto riguardava invece Nami e Zoro, si scambiarono semplicemente le armi e Robin
approfittò della sua prigionia in un corpo privo di poteri del frutto del mare,
per farsi una nuotata dopo più di vent’anni che non si immergeva nelle acque
dell’oceano.
Tra una nuotata e l’altra, controllava i suoi nakama,
cercando di trovare la soluzione al loro problema. I suoi pensieri però, di
tanto in tanto, venivano distratti da delle risate che i suoi compagni gli
procuravano, mostrando la loro goffaggine.
Rufy (Sanji) finì
nuovamente a terra, dopo che il pugno di gomma che aveva lanciato, era tornato
indietro colpendolo in viso.
Rimase sdraiato sulla sabbia a riprendere fiato, quando vide Lily
avvicinarsi a lui e piegarsi a novanta gradi, per guardarlo e sorridergli dall’alto,
facendo cadere i suoi lunghi capelli lilla in avanti.
Usopp (Robin) sussultò a quella scena e capì da
cosa potesse essere causato il loro scambio, vedendo qualcosa che pendeva e
luccicava al collo di Lily “I ciondoli!” sussurrò.
“Come sarebbe a dire che questi cosi hanno scambiato i nostri corpi? Sono
solo ciondoli, bigiotteria nemmeno di valore!” disse Franky
(Usopp) facendo penzolare il suo avanti e indietro.
“Ma Robin, anche io lo porto, eppure sono sempre me stessa!” disse Lily
stringendo il suo.
“Ovviamente sono solo supposizioni, ma ho una teoria in merito. Lily, il
tuo ciondolo è lilla!” disse Usopp (Robin).
Lily annuì “Si, come il colore con cui mi identifico!” disse la ragazza
confusa.
“Appunto! Ragazzi, ognuno di voi con che colore si identifica?” chiese l’archeologa.
Il capitano rispose “Il rosso!”
La navigatrice disse “L’arancione, come i miei mandarini! È ovvio!”
Lo spadaccino rispose “Il verde! è un colore che mi rilassa oltre al fatto
che non ho un becco di un quattrino!”
Il cuoco accendendosi una sigaretta, tempestivamente spenta dal capitano,
disse sbuffando “L’azzurro!”
Il cecchino disse “Il giallo! Un colore gioioso e pieno di vita proprio
come me!” disse puntandosi il mega ditone di Franky
al petto.
Il dottore ci ragionò sopra “Uhm non saprei. Direi il fucsia!”
Il carpentiere disse “Il blu!”
Il musicista rispose “Il nero! Perchè?”
“E infine il colore con cui io mi ritrovo, è il viola! Ora guardate il
ciondolo che porta ogni corpo in cui siete capitati. I colori corrispondono
esattamente a voi!” disse l’archeologa, facendo vedere che al collo di Usopp vi era il ciondolo viola.
“Usopp…cioè Robin ha ragione!” Disse Zoro (Nami) guardando il suo
ciondolo arancione “Quindi se ci scambiamo i ciondoli, questa notte dovremmo
tornare a essere noi stessi!”
Usopp (Robin) annuì “L’idea era questa!”
Così dicendo, ogni membro della ciurma si
impossessò del ciondolo appartenente al compagno di cui indossava i
panni e pazientemente attesero l’ora di andare a dormire.
Ma al loro risveglio la situazione non era cambiata.