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Autore: Neko    26/10/2011    7 recensioni
Una nuova avventura travolge inaspettatamente i Mugiwara partiti per affrontare le sorprese del Nuovo Mondo.
Da una strana isola dove avvengono fenomeni strani, si ritroveranno a che fare con quello che il destino ha in serbo per loro.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rufy/Nami
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ok sono riuscita a scrivere anche questo capitolo, però è stato un casino.

Ho cercato di essere il più chiaro possibile, ma non vi garantisco che a fine capitolo vi ritroviate con le idee confuse.

Spero di no, io ho fatto il possibile per rendere la lettura il più chiara possibile, ma non so se ci sono riuscita. Ditemelo voi e soprattutto ditemi se vi è piaciuto. Volevo farlo un po’ comico!

Buona lettura  =^_^=

PS: I nomi tra parentesi sono quelli del vero personaggio che parla o compie l’azione.

 

 

Capitolo 28:  Scambi e confusione

 

Il sole quella mattina splendeva alto nel cielo, venendo coperto di tanto in tanto da delle nuvole birichine che giocavano con esso a nascondino.

Il vento soffiava piuttosto forte, rinfrescando l’aria più del dovuto e alzando la sabbia sull’intero litorale dell’isola.

In cima alla scogliera, dove Rufy e Nami avevano trascorso la notte, si sentirono provenire delle urla.

Nami, rabbrividendo a causa del vento che penetrava nella casupola, cercò la fonte di calore che sentiva provenire alla sua destra, ma quando avvertì la presenza di qualcun altro, si mise di scatto a sedere. Si guardò intorno domandandosi come avesse fatto a finire in quel posto e sussultò quando trovò Rufy dormire accanto a lei. Cercò di capire come fosse capitata in quella strana situazione, quando abbassando lo sguardo al petto, notò qualcosa che non gli apparteneva e lo shoc fu talmente grande che l’urlo proveniente dalla sua gola, fu avvertito anche dall’altra parte del mondo.

“Che razza di scherzo è questo?” disse Nami agitandosi.

A quelle grida il capitano cominciò a destarsi, aprendo leggermente gli occhi.

“Oh, Nami…sei tu!” disse il ragazzo richiudendo gli occhi per un istante, per poi riaprirli di scatto e saltare dall’altra parte della stanza spaventato “Che…che… cosa?” disse il ragazzo sconvolto  dalla vista della ragazza coperta a malapena da un lenzuolo. Un rivolo di sangue cominciò a uscirgli in modo copioso dal naso e si congelò sul posto, tanto che non sentì la domanda che la ragazza gli pose.

“Brutto babbeo, mi vuoi rispondere?” disse Nami colpendo Rufy in testa, lasciando cadere le lenzuola e mostrando al ragazzo di gomma il suo corpo come mamma l’aveva fatto, shoccando ancora di più il ragazzo.

Oi Rufy!” lo chiamò nuovamente la navigatrice.

In quell’istante Rufy sembrò svegliarsi e confuso domandò “R-Rufy?”

Nami sospirò “A quanto pare ti è successa la stessa cosa che è successa a me! Guardati allo specchio!” disse indicandogli uno specchio all’angolo della stanza rotto.

Un altro urlo si potè sentire anche i lontananza

“Ma che diavolo è successo? P-perché sono diventato Rufy?”

“Calmati, non sei il solo a ritrovarti in un corpo non tuo, cuoco da strapazzo!” disse Nami.

Z-zoro?” chiese Sanji sconvolto dalla rivelazione.

“Non guardarmi in quel modo! è già abbastanza imbarazzante essere finito nel corpo di una donna!” disse lo spadaccino, continuando a sentire gli sguardi di Sanji puntati addosso.

“Sarà meglio vestirsi!” propose Nami (Zoro).

Rufy (Sanji) si paralizzò di nuovo “P-perché si-siamo entrambi nudi? C-cosa a-abbiamo fatto?”

Nami (Zoro) diventò blu al solo pensiero di aver trascorso la notte con il cuoco “Spero vivamente che tu non mi abbia minimamente toccato o è la volta buona che ti uccido”, ma ragionando disse “Cerchiamo di calmarci, se mai Rufy e Nami hanno fatto qualcosa, lo hanno fatto prima che avvenisse lo scambio dei corpi! Riflettiamo, cosa ricordi di aver fatto per l’ultima volta?”

“Di essere andato a dormire nella cabina dei ragazzi!” disse il cuoco, sistemandosi il cappello di paglia in testa, per evitare che il vero capitano lo accusasse di aver perso il suo prezioso tesoro.

“Anche io ricordo di essermi addormentato, quindi lo scambio è avvenuto quando tutti quanti dormivamo!” disse lo spadaccino, cercando di trattenersi di tagliare i bei capelli rossi della navigatrice, che gli davano alquanto fastidio. “Detesto questo corpo!” disse lo spadaccino facendo fatica anche a mettersi il reggiseno.

“Ehi tu, attento a come parli. Il corpo di Nami è uno dei più belli che abbia mai visto!” disse il cuoco, facendo uscire un altro rivolo di sangue dal naso.

“Si, certo come se tu avessi visto tanti di quei corpi da poter fare un confronto con quello di Nami! E smettila di farti uscire sangue dal naso, è il corpo di Rufy che stai dissanguando!” gli disse lo spadaccino.

“Scusa tanto se non sono immune alla bellezza femminile, come te!” disse il cuoco con una vena pulsante sulla testa.

 

Dall’altra parte dell’isola qualcun altro stava sbraitando in preda alla disperazione nella cucina della Sunny. “Non capisco some sia successo!” disse Zoro guardandosi allo specchio e osservandosi attentamente “Ehi guardate, ora posso vedermi i piedi!”

“è successo qualcosa durante la notte che deve aver scambiato le nostre sembianze!” disse Usopp con calma, riflettendo sulla situazione.

“Già! Ora resta di capire che cosa e rimettere le cose a posto! Ehm, chi sarebbe finito nel mio corpo?” chiese Franky, reggendosi a fatica in piedi a causa della sua grossa mole, alla quale non era abituato.

“Sono Robin!” rispose Usopp postandosi i capelli indietro con gesto tipicamente femminile.

“Ehi fratello, fai attenzione a non ammaccarmi il corpo! Alcune parti sarebbero alquanto difficile da sistemare e bevi tanta cola!” disse Brook cercando inutilmente di bere un bicchiere della sua bevanda preferita, in quanto finiva tutta per terra.

“Certo Brook…cioè Franky…dico bene?” chiese Franky, grattandosi la testa confusa.

“Avrò il corpo più magro e leggero, ma la mia personalità elettrizzante è inconfondibile!” disse Brook(Franky) prendendo la sua solita posizione da cyborg.

“La colazione è pronta! È molto leggera, non la sentirete neanche” disse Sanji, posando sul tavolo della cucina i vari piatti della ciurma.

“Ma qui non c’è niente!” disse Robin dispiaciuta.

“Appunto, più leggera di così si muore. Oh io sono già morto…cioè lo ero fino a ieri sera, yohohohoh!” cominciò a ridere Sanji.

“Tu non sei Sanji-kun!” disse Zoro sedendosi su una sedia cercando di accavallare le gambe, ma con poco successo a causa di una presenza in mezzo alle gambe “Ora capisco perché voi uomini state sempre a gambe divaricate!”

Usopp (Robin) facendo il punto della situazione disse “Allora, ricapitolando io sono diventata il nasone, il nasone è diventato Franky, Franky ora ha le sembianze di Brook, Brook quelle di Sanji, Nami si è ritrovata nel corpo di Zoro e Chopper invece nel mio. Ho sbagliato qualcosa?”

Robin (Chopper) scosse la testa “Mi domando gli altri dove siano finiti. Mancano Rufy, Sanji, Zoro e Lily!”

Una voce allegra si sentì provenire dal ponte e, andando a controllare, i ragazzi trovarono  Chopper saltellare qua e là.

“Ehi, chi c’è nel corpo di Chopper!” Chiese Zoro (Nami).

“Ragazzi è un vero spasso. Guardatemi,  mi sono rimpicciolito e mi sono cresciuti i peli su tutto il corpo, assomiglio tanto a Chopper!” disse la renna sorridendo a trentadue denti.

Zoro(Nami) si avvicinò alla renna dandogli un colpo in testa “Tu sei Chopper, Rufy!”

N-Nami?” disse il capitano riconoscendo il pugno della ragazza, nonostante provenisse dal suo primo compagno.

Zoro si mise le mani ai fianchi “Si, sono io!” disse sbuffando.

M-ma t-ti senti bene? Sei un tantino diversa” chiese Chopper(Rufy) sgranando gli occhi, beccandosi un altro colpo e successivamente un riepilogo di quanto successo, quando tutto a un tratto Lily comparve sul ponte guardando i suoi compagni con aria stranita.

“A Lily…cioè tu chi sei?” chiese Zoro (Nami).

“Sono Lily, Nami…o dovrei dire Zoro!” la ragazza si portò le mani al volto dicendo “Oh no, anche a voi è successa la stessa cosa è successa agli abitanti di quest’isola? Come si può rimediare? Dovrete rimanere in quei corpi per sempre?” chiese spaventata.

Usopp (Robin) intervenne “Lily, come mai tu sei l’unica di noi a non aver cambiato corpo e soprattutto, come hai fatto a riconoscere Nami.

“Se è per questo riesco a vedere chi c’è nel corpo di ognuno. Non so come spiegare e come se vedessi la vostra essenza, il vostro vero io, piuttosto che il corpo in quanto tale. Ogni essere vivente ha un’anima no? Bhe io la riesco a vedere ed è per questo che riesco a riconoscervi!”

Tutti si guardarono alquanto confusi “Almeno tu eviterai di andare in confusione. Io ho già scordato chi è nel corpo di chi!” disse Franky cercando di gesticolare, ritrovandosi però con la schiena per terra “Accipicchia Franky, come fai a stare in equilibrio con sti arnesi!”

 

“C’è qualcuno!”

Improvvisamente si avvertì una voce venire al di fuori della Sunny.

“Questa è la mia voce!” disse Zoro (Nami), correndo al corrimano della nave e, una volta accertata che si trattava del suo e del corpo di Rufy, scendere sulla spiaggia seguita da tutti gli altri.

“Chi di voi è Rufy e Nami?” chiese Rufy (Sanji), cercando di identificare egli stesso coloro che stava cercando.

Nami (Zoro) fece un ghigno divertito e indicando due dei suoi compagni, rimasti piuttosto lontani dal resto della ciurma, come a volersi nascondere disse “A giudicare dall’atteggiamento, direi che uno si trova nel mio corpo e l’altro in quello di Chopper!”

Gli altri annuirono.

“E a giudicare dal loro imbarazzo, possiamo essere anche sicuri che quanto è avvenuto tra loro sta notte, sia accaduto prima che prendessimo le loro sembianze!” disse con sollievo Rufy (Sanji), facendo arrossire i due più che mai.

Sanji (Brook) si avvicinò a Nami (Zoro) e cogliendo l’occasione, chiese allo spadaccino se gli mostrasse le mutandine della navigatrice e Nami (Zoro), con un ghigno divertito disse “Per me non ci sarebbe nessun problema, solo che non posso!”

Zoro (Nami) tirò un sospiro di sollievo, ma la sua espressione diventò come quella di uno squalo assassino quando lo spadaccino, continuò “La verità è che non le indosso. Non le ho trovate! Chissà cosa hanno combinato quei due, per farle sparire magicamente!”disse sempre più divertito a punzecchiare i suoi nakama, non accorgendosi del pericoloso avvicinamento della navigatrice, che prese a inseguirlo.

Nami, s-stavo scherzando!” disse Nami (Zoro) cercando di calmare la ragazza, la quale si quieto una volta che riuscì a colpirlo. “Credimi, fa più male a me che a te. Letteralmente, perché quando metteremo le cose a posto, sarò io a ritrovarmi con un bernoccolo in testa!”

“Io spero di tornare nel mio corpo il prima possibile, nell’eventualità che tu sia rimasta incinta!” disse Nami (Zoro), facendo diventare pallidissimo il suo stesso volto, dato che la ragazza non avendo tenuto conto di quella eventualità.

Nello stesso istante Chopper (Rufy) era stato adocchiato dai suoi compagni, i quali cominciarono a stuzzicarlo e, tirandolo uno da una zampa e l’altro dall’altra, cercarono anche di avere qualche dettaglio piccante.

“Ehi calma, così mi spezzate in due!” disse allarmata Robin (Chopper) , temendo che prima o poi le sue braccine, si sarebbero staccate dal corpo.

“Adesso basta!” urlò Chopper (Rufy) e, trasformandosi in un uomo, scaraventò i compagni a terra.

“Wow, come ho fatto?” chiese Chopper(Rufy) sorpreso.

“Interessante! Quindi possiamo disporre dei poteri di coloro che hanno preso i nostri corpi!” disse Usopp (Robin), il quale non poteva dimostrare la sua teoria in quanto il cecchino non  aveva nessun potere, ma un colpo sparato in aria attirò l’attenzione di tutti.

Franky(Usopp) era a terra con un braccio alzato “Fantastico! Questo corpo, a parte il peso, è davvero magnifico. Che ne dici se facciamo scambio per sempre Franky?”

Brook spalancò la bocca a dismisura “scordatelo!”

Robin (Chopper) si mise a urlare dalla sorpresa in quanto ora poteva usufruire del potere dell’archologa.

R-ragazzi…so che siete meravigliati da quanto vi è accaduto, ma non sarebbe il caso di fare ricerche per scoprire cosa vi è accaduto?” chiese Lily, intervenendo per la prima volta.

Rufy (Sanji) annuì, dandole pienamente d’accordo.

Lily si avvicinò al cuoco e afferrò la mano del “capitano”, per ringraziarlo del sostegno che le aveva appena dato, facendo arrossire le guancie del ragazzo.

“Ehi tu, guarda che è la mano del mio ragazzo che stai stringendo!” disse Zoro (Nami) infastidita, facendo sì che i due si separassero. Nami (Zoro) intervenne subito arrabbiato “Attento a come  parli donna. Ora sei nel mio corpo e ti pregherei di evitare di usare il termine ragazzo, in quanto io non ho certe tendenze!”

Zoro (Nami) assumendo una posizione tipicamente femminile, portandosi le mani ai fianchi disse “Prima di tutto, tu non mi chiami donna in quel modo dispregiativo, secondo , al momento sei tu quello che porta la gonna!” disse la navigatrice fulminandolo con lo sguardo.

“Ok, cerchiamo di calmarci! Lily ha ragione! Troviamo il modo di far tornare tutto alla normalità, ma suggerisco prima di fare pratica con i nostri nuovi corpi, nel caso ci fosse bisogno di combattere per qualche ragione. Non sappiamo se questo scambio di corpi è voluto da qualcuno o è semplicemente uno strano fenomeno dell’isola!” disse Usopp(Robin), impeccabile come sempre.

 

Seguendo il consiglio dell’archeologa, ognuno prese a fare esercizio con i poteri degli altri. Perfino Sanji, provò a usare qualche tecnica del capitano, con scarsi risultati e pessima mira.

Per quanto riguardava invece Nami e Zoro, si scambiarono semplicemente le armi e Robin approfittò della sua prigionia in un corpo privo di poteri del frutto del mare, per farsi una nuotata dopo più di vent’anni che non si immergeva nelle acque dell’oceano.

Tra una nuotata e l’altra, controllava i suoi nakama, cercando di trovare la soluzione al loro problema. I suoi pensieri però, di tanto in tanto, venivano distratti da delle risate che i suoi compagni gli procuravano, mostrando la loro goffaggine.

Rufy (Sanji) finì nuovamente a terra, dopo che il pugno di gomma che aveva lanciato, era tornato indietro colpendolo in viso.

Rimase sdraiato sulla sabbia a riprendere fiato, quando vide Lily avvicinarsi a lui e piegarsi a novanta gradi, per guardarlo e sorridergli dall’alto, facendo cadere i suoi lunghi capelli lilla in avanti.

Usopp (Robin) sussultò a quella scena e capì da cosa potesse essere causato il loro scambio, vedendo qualcosa che pendeva e luccicava al collo di Lily “I ciondoli!” sussurrò.

 

“Come sarebbe a dire che questi cosi hanno scambiato i nostri corpi? Sono solo ciondoli, bigiotteria nemmeno di valore!” disse Franky (Usopp) facendo penzolare il suo avanti e indietro.

“Ma Robin, anche io lo porto, eppure sono sempre me stessa!” disse Lily stringendo il suo.

“Ovviamente sono solo supposizioni, ma ho una teoria in merito. Lily, il tuo ciondolo è lilla!” disse Usopp (Robin).

Lily annuì “Si, come il colore con cui mi identifico!” disse la ragazza confusa.

“Appunto! Ragazzi, ognuno di voi con che colore si identifica?” chiese l’archeologa.

Il capitano rispose “Il rosso!”

La navigatrice disse “L’arancione, come i miei mandarini! È ovvio!”

Lo spadaccino rispose “Il verde! è un colore che mi rilassa oltre al fatto che non ho un becco di un quattrino!”

Il cuoco accendendosi una sigaretta, tempestivamente spenta dal capitano, disse sbuffando “L’azzurro!”

Il cecchino disse “Il giallo! Un colore gioioso e pieno di vita proprio come me!” disse puntandosi il mega ditone di Franky al petto.

Il dottore ci ragionò sopra “Uhm non saprei. Direi il fucsia!”

Il carpentiere disse “Il blu!”

Il musicista rispose “Il nero! Perchè?”

“E infine il colore con cui io mi ritrovo, è il viola! Ora guardate il ciondolo che porta ogni corpo in cui siete capitati. I colori corrispondono esattamente a voi!” disse l’archeologa, facendo vedere che al collo di Usopp vi era il ciondolo viola.

Usopp…cioè Robin ha ragione!” Disse Zoro (Nami) guardando il suo ciondolo arancione “Quindi se ci scambiamo i ciondoli, questa notte dovremmo tornare a essere noi stessi!”

Usopp (Robin) annuì “L’idea era questa!”

Così dicendo, ogni membro della ciurma si  impossessò del ciondolo appartenente al compagno di cui indossava i panni e pazientemente attesero l’ora di andare a dormire.

Ma al loro risveglio la situazione non era cambiata.

 

  
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