Ma bando alle ciance, vi lascio leggere e ci leggiamo in fondo!
Decimo Capitolo
« Dicono
alcuni che finirà nel fuoco il mondo, altri nel ghiaccio.
Del desiderio ho gustato quel poco che mi fa scegliere il fuoco.
Ma se dovesse due volte finire, so pure che cosa è odiare,
e per la distruzione posso dire che anche il ghiaccio è
terribile
e può bastare. »
Fuoco e Ghiacco,
Robert Frost.
Cominciai
a correre senza tregua. Percepivo la mia famiglia alle mie spalle, mi
stava
seguendo, chiedendomi dove stessimo andando. Non lo sapevo. Riuscii,
per puro
miracolo, a intercettare la scia dell’odore del sangue di
Eric e la seguii.
Arrivammo in un enorme bosco, poco distante dalla periferia di Londra.
―
Bella! ― urlò Alice ― Ma cosa diavolo ti è preso?
― la zittii, sperando che la
sua voce non avesse fatto scappare il mio nemico. Sapevo che erano
allenati,
forti – forse anche più di noi – che,
essendo vampiri, anche se fossimo giunti
qui di soppiatto avrebbero percepito il nostro odore. Speravo solo che
non si
fossero dati alla fuga. Mi voltai di scatto, verso sinistra, quando
percepii
uno spostamento tra gli alberi. Partii a raffica, fermandomi solo
quando andai
a schiantarmi contro il cemento armato.
―
Isabella. ― disse una voce calma e pacata ― Ci incontriamo ancora, vedo.
Alzai
lentamente la testa, incrociando un paio di occhi rossi cremisi. Il suo
viso
non era cambiato di una virgola. L’avevo visto solo una
volta, moltissimi anni
prima, a Volterra – il giorno stesso in cui il corpo di
Edward venne dato alle
fiamme. I suoi lineamenti sembravano perfetti, ma erano diversi da
quelli di
tutti gli altri vampiri. Il suo incarnato era bianco e sottile,
sembrava fatto
di carta velina; questo suo accecante candore contrastava notevolmente
con i
lunghi capelli neri che gli ricadevano ai lati.
―
Aro. ― sussurrai, rimettendomi in piedi.
Tutti
i Cullen ci avevano raggiunti, compresa Lidia – la quale era
stava portata da
Emmett. Aro, spostato in avanti, rispetto agli altri due Volturi
– Caius e
Marcus – squadrava l’umana da capo a piede. Mentre
lui era intento a perdere
tempo, io guardai la situazione. Erano venuti al completo: Jane, Alec,
Felix,
più tutto il plotone di combattenti più potenti
della loro guardia.
I
miei occhi saettarono su una ragazzina. Aveva i capelli castani scuri e
mossi;
gli occhi erano rossi, ma sembrava spaventata. Teneva il corpo
addormentato di
Eric al sicuro, da noi. Doveva essere una nuova entrata nel clan dei
Volturi.
―
Lascia il ragazzo, Aro. ― disse Carlisle, continuando una conversazione
che,
fino a quel momento, mi ero persa. Di tutta risposta, il vampiro
scoppiò a
ridere.
Era
una risata divertita, ma gelida. Se fossi stata umana, mi sarebbe
venuta la
pelle d’oca.
―
Non esiste, mio caro amico. ― rispose Aro ― I nostri veggenti hanno
scoperto
che questo giovane, Eric Hunter, altri non è che la
reincarnazione del
bellissimo vampiro Edward Cullen, tuo figlio per l’appunto.
―
E anche se fosse? Cosa vorresti fare? ― domandò Carlisle ―
Inoltre, non eri tu
stesso a sostenere che i vampiri non avessero anima? Come sarebbe
possibile che
questo giovane possa essere il mio Edward? Ragiona, Aro.
―
I tuoi trucchetti non funzionano, Carlisle. ― disse Aro, tornando
incredibilmente serio ― Non questa volta.
―
Non capisco di quali trucchi tu stia parlando, Aro.
―
Non vi lascerò il ragazzo. E se provate a contrastarci, vi
daremo guerra. ―
ringhiai, cercando di muovermi, ma il braccio di Emmett mi
circondò la vita
spostandomi indietro.
―
Ti farai ammazzare, Bella. ― disse lui ― Non sei lucida.
―
Ha ragione. ― lo spalleggiò Rosalie ― Lascia parlare
Carlisle.
―
Non servirà a niente.
―
Ha ragione lei. ― sussurrò Alice, con occhi vitrei ―
Arriveremo allo scontro.
La decisione di Aro è presa. ― si voltò verso
Jasper, il quale la strinse forte
a sé.
―
Sono in troppi. ― sussurrò Lidia ― Non ce la faremo mai.
― Tu non devi stare qui! ― dissi,
ringhiando ― Ti farai ammazzare. Emmett devi riportarla a…
―
No! ― mi interruppe lei ― Posso aiutarvi. Fidati di me, Bella. ― la
fissai a
lungo. I suoi occhi erano due pozze castane, che imploravano di darle
retta. Fu
in quel momento, con la mia distrazione, che non mi accorsi che
Carlisle scattò
in avanti, attaccando Aro.
―
Carlisle, no! ― urlò Esme, troppo preoccupata per il gesto
avventato del marito
per accorgersi di Felix che le saltò alla gola. Successe tutto troppo in fretta per
impedirlo.
La
scontro scoppiò senza preavviso, quando ci buttammo nella
battaglia era già
tutto deciso. Vidi Jasper fronteggiare Alec, mentre Alice anticipava
tutte le
mosse dei suoi avversari; Emmett si scaraventò su Felix,
liberando nostra
madre, la quale raggiunse Lidia per portarla al sicuro. Rosalie, con
un’abilità
chirurgica, si stava scontrando con la nuova vampira, la quale sembrava
combattere più per sopravvivenza che per altro.
―
Ci si rivede, Isabella. ― disse Jane, piombandomi alle spalle. La
squadrai da
capo a piede, non era diversa neanche nell’abbigliamento.
―
Ma voi Volturi non vi cambiate mai? ― mi scappò, e lei
ringhiò di rimando.
―
Vediamo quanto ridi adesso! ― mi fissò a lungo, facendo uno
sforzo enorme, ma
non accadde nulla. Il mio scudo riusciva a proteggermi da ogni attacco
psichico.
―
Sorpresa. ― dissi, sorridendo e mi avventai su di lei. La vidi sgranare
gli
occhi, non aspettandosi il fallimento del suo attacco. Non
riuscì a schivarmi, perciò
cadde a terra sotto il mio peso.
―
Lasciate stare Eric e io ti lascio la testa attaccata al collo! ―
ringhiai
furente.
―
Mai, ragazzina!
―
Allora muori, Jane! ― provai a morderla, ma riuscì a
ribaltare la situazione.
Mi ritrovai con la schiena schiacciata nel terriccio bagnato e umido,
lottando
per la mia sopravvivenza. Non dovevo perdere, non potevo
perdere. In gioco, ora, non c’era solo la mia vita.
―
Vediamo quanto sei brava a giocare, Isabella. ― sussurrò, a
pochi centimetri
dal mio collo. Credevo che mi avrebbe morsa, fatta a pezzi; invece, si
alzò
concentrandosi sulle mie sorelle. Vidi Alice e Rosalie cadere a terra,
urlanti.
Straziate dal dolore. Profondo, lacerante. Letale. Fu in quel momento
che
Jasper ed Emmett, vedendo le rispettive mogli a terra agonizzanti,
persero la
concentrazione. Felix immobilizzò, con la faccia a terra,
Emmett; Alec fece
piegare Jasper sulle ginocchia, bloccandogli le braccia dietro la
schiena; i
tre Volturi avevano preso Carlisle, Esme e Lidia.
―
Bene, bene, bene. ― disse Aro, lasciando che un’altra guardia
immobilizzasse
Carlisle al suo posto ― Sei un’esperta combattente, Isabella.
Ho una proposta
molto allettante, per te.
―
Non mi interessa. ― sputai fuori, ma fu una pessima idea. Jane fece
urlare
ancora di più Alice e Rosalie ― Smettila, dannata!
―
Isabella, Isabella, Isabella… ― parlò di nuovo
Aro ― No, no, non si fa così.
Prima dovresti dire: certo Aro, ti ascolto, esponi la tua idea.
―
Parla.
―
Non è stato detto con molta gentilezza, ma credo che
dovrò accontentarmi. ―
disse, parlando più a se stesso che a noi altri ― Io lascio
vivere la tua
famigliola, in compenso tu ed Edward vi unite a noi di vostra spontanea
volontà. Ho visto che hai respinto il potere di Jane, so che
Edward – o io
stesso – non riesce a leggerti nel pensiero. Sei uno scudo,
mia dolce Isabella.
E ci potresti essere molto, molto utile. ― sentii Jane ringhiare
leggermente.
Mi odiava e l’idea che potessi accettare quell’idea
la mandava in bestia.
―
E se decidessi di non accettare le tua proposta?
―
In quel caso… ― si voltò verso Jane, facendo un
segno di assenso con la testa e
vidi Alice e Rosalie soffrire ancora di più, mentre Emmett e
Jasper non
riuscivano a liberarsi da quella presa troppo ferrea.
―
Smettila, smettila! ― urlai a Jane; quando Aro le rifece cenno col
capo, lei,
allentò la sua tortura.
In
quel momento capii cosa dovevo fare. La rivelazione inaspettata avrebbe
potuto
salvare la situazione, senza che nessuno perdesse la vita.
―
Va bene. ― dissi, sentendo un “no” collettivo e
disperato della mia famiglia ―
Ma ad una condizione: anche Lidia deve rientrare nel patto. ― Aro
indietreggiò
un po’, inclinando di lato la testa; fece saettare i suoi
occhi tra me e la
ragazza, per poi avvicinarsi a lei.
―
Perché? ― domandò a me ― È
un’umana, non dovrebbe sapere della nostra
esistenza.
―
Tu hai le tue condizioni, Aro.
Questa
è la mia. ― lo vidi
annuire,
riflettendo attentamente.
―
Non puoi accettare questa insulsa proposta, Aro. ― disse Caius.
―
Ha ragione. ― confermò Marcus ― Quell’umana sa
troppo, è un pericoloso
fardello.
―
Avete ragione. ― constatò Aro e mi irrigidii sul posto,
quando lo vidi prendere
tra le mani una ciocca dei capelli di Lidia e passarli sotto il suo
naso.
Scoprì i canini, sorridendo – forse voleva
spaventarla – ma Lidia non si
scompose.
―
Io non sono una semplice umana,
signore. ― disse lei.
―
Ah no?
―
No. ― rispose Lidia, sorridente. Alzò una mano e
scaraventò Aro contro un
albero piuttosto lontano.
―
Adesso! Ora! ― urlai, rivolgendomi alla foresta buia. Abbassai lo
scudo, mentre
Lidia spezzava il suo incantesimo di copertura.
Un
ringhio animalesco squarciò il silenzio innaturale che era
venuto a crearsi.
Con un balzo preciso, un lupo dal pelo rossiccio si scagliò
su Jane,
riducendola in pezzi. Un altro lupo, dal pelo multicolore,
balzò su Alec e lo
scaraventò a terra. Jasper corse ad aiutare Esme e Lidia,
mentre io mi avventai
su Felix.
―
Emmett aiuta Rose e Alice! ― urlai, vedendo Carlisle correre verso
Eric.
―
Non puoi distruggermi, ragazzina! ― ringhiò Felix,
sbattendomi contro un
albero. Jacob gli balzò addosso, ma lo bloccai in tempo.
―
No, Jake! Lui è mio! ― il lupo si fermò,
guardandomi con sguardo confuso ― Ha
ucciso Edward, è arrivato il momento di pareggiare i conti.
― il suo ululato
sembrava voler dire “è tutto tuo,
allora”. Sorrisi divertita, colpendo il petto
di Felix più e più volte; provava a scansarsi, ad
evitare i miei colpi, ma
invano. Ero più forte, più agguerrita e
più volenterosa. Amore e
vendetta, era un
mix letale.
―
Come hai fatto, Felix? Così? ― urlai, strappandoli il
braccio sinistro ― O
così? ― strappai il destro ― Credi che non abbia sofferto?
Beh, ti do una
notizia: ha sofferto come un cane ed io ero lì, morente, a
guardare tutta la
scena! ― gli feci sprofondare i canini nel collo, per poi staccargli la
testa
con un colpo solo, secco e deciso.
Mi
alzai ansante, con i denti scoperti, e tremante. Dovevo calmarmi,
dovevo
riprendere il controllo di me stessa, o tutto quello che avevo imparato
in
questi anni sarebbe scomparso, dissolto come neve al sole, e la bestia
– dentro
di me – avrebbe vinto. Posai gli occhi sul campo di
battaglia: la guardia dei
Volturi era decimata. Aro, Caius e Marcus erano gli unici rimasti in
piedi;
insieme a pochi altri.
Solo
a quel punto mi resi conto di non vedere più Eric. Il mio
sguardo saettò
ovunque, ma non riuscivo a trovarlo.
―
Bella! ― chiamò Jacob, essendo tornato nella sua forma
umana. Restai impietrita
nel vederlo. Adesso aveva l’aspetto di un venticinquenne. Il
suo corpo era
sempre scolpito e atletico, ma non aveva più
quell’espressione giovanile o
ingenua. Jacob Black era diventato un uomo.
―
Non trovo Edward! ― risposi, cercandolo ovunque.
―
È ferito. ― parlò una ragazza dietro di lui. Non
dimostrava più di vent’anni. I
capelli erano castano-rossicci, gli occhi verdi e il suo incarnato era
troppo
chiaro per appartenere ad un essere umano. Eppure, nonostante questo,
il suo cuore
batteva.
―
Dov’è, Nessie? ― le chiese Jacob, afferrandole una
mano.
―
Dietro quell’albero! ― rispose lei, schizzando via. Non
riuscivo a crederci,
era…
―
Sì, è una vampira. ― disse Jacob, capendomi al
volo ― O per meglio dire, una mezza
vampira. Comunque non sbaglia mai,
forza andiamo! ― annuii, non capendo come potesse appartenere alla loro
tribù
una vampira, anche se lo era solo per metà. Poi notai il
modo in cui lui la
fissava e capii: era l’imprinting
di
Jake.
Quando
raggiungemmo l’albero mi pietrificai. Eric era per terra,
ricoperto di sangue.
Un morso, due, tre… Qualcuno della guardia dei Volturi si
era avventato su di
lui mentre lo scontro era in atto.
―
No… ― sussurrai, cadendo a terra ― Non può
morire, non di nuovo!
―
Non è morto, Isabella. ― disse Nessie ― Il suo cuore batte
ancora, ma devi
trasformarlo e devi fare in fretta.
Mi
voltai, vedendo Jacob annuire e poi spostai gli occhi su quello che
restava dei
nostri avversari. Aro si era arreso, e con quelli che rimanevano, se ne
stava
andando.
―
Tu puoi farlo, Bella. ― disse Lidia, sbucando all’improvviso
davanti a me ― Devi salvarlo. Forse
è questa la chiave:
restituiscili la sua immortalità, solo tu puoi farlo. ―
lasciai che il mio
sguardo si spostasse su tutti: da Jacob a Carlisle; da Rosalie ad
Alice; per
poi passare ai miei fratelli e, per finire, ad Esme.
―
Mi dispiace. ― sussurrai ― Non doveva finire così. Non
doveva succedere così. ―
gli accarezzai il viso, contratto dal dolore, e affondai i denti nel
suo collo.
Fu
uno sforzo enorme iniettare il mio veleno, senza bere quel poco di
sangue che
gli era rimasto in corpo. Carlisle diceva sempre che ci voleva molta
forza di
volontà, ma fino a quel momento non avevo capito davvero
quanta.
―
Come sta? ― domandò Jacob, entrando in camera.
―
Dovrebbe svegliarsi a momenti, a detta di Alice almeno.
―
Andrà tutto bene, Bells. Il tuo succhiasangue è
forte. ― mi voltai un po’,
sorridendogli.
―
Così… ti sei fidanzato con una vampira, eh?
―
Già. ― rispose, grattandosi la testa ― Assurdo, vero? Un
licantropo che ha l’imprinting
con un vampiro. Non lo avrei mai detto.
―
Sei sempre stato un po’ ottuso, Jake.
―
Ehi! Non ti permetto di offendermi solo perché stai
soffrendo, sei in ansia o
preoccupata. ― concluse, con aria risoluta. Nonostante
l’età e il tempo, Jacob,
non era cambiato per niente.
―
Sono felice per te, Jake. ― dissi, seriamente ― Sono contenta che tu
abbia
trovato la persona giusta…
―
E tu hai ritrovato la tua.
Fu
in quel momento che sentii una presa ferrea intorno al mio polso. Mi
voltai di
scatto, sprofondando in due occhi rossi cremisi.
― Bella. ― sussurrò,
guardandomi. Si era svegliato.
Tutto è bene
quello che finisce bene, no? I Volturi erano furbi, eppure grazie
all'accoppiata Lidia/Bella e con l'aiuto dei lupi, i Cullen hanno
vinto. Eric è finito maluccio, però... Isabella
è stata, così, costretta a trasformarlo senza
avergli ridato i suoi ricordi. Cosa succederà adesso? Manca
solo l'epilogo
e poi anche questa storia troverà la parola fine!
Ma non mancheranno le sorprese
neanche lì... XD
L'epilogo
verrà postato
Mercoledì
2 Novembre! Non perdetevelo...