Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Akami92    27/10/2011    2 recensioni
C’è una nuova studentessa a Hogwarts. No, già visto, già fatto.
Ella è bellissima… nah, già visto, già fatto.
Helen Adams, un’insignificante Hufflepuff appena entrata a Hogwarts, è pronta a stupirvi con le sue normalissime e quasi tediose avventure.
Ehi, si potrà parlare di normalità ogni tanto, no?
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tassorosso
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo speciale – Meet Abigail!

Quando Abigail Williams venne al mondo, nessuno sembrò accorgersene. Anne, sua madre, si era rifiutata di vedere la bambina finché non fosse stata completamente pulita e disinfettata, nonostante le proteste di Marcus, il padre, che non desiderava altro che stringere quel fagottino violaceo e coperto di sangue con tutte le sue forze. David, il primogenito, vide Abigail per la prima volta nella culla dell’ospedale. Si era messo sulla punta dei piedi per guardare attraverso il vetro della nursery e l’aveva vista: una bambina bellissima, che gli sorrideva radiosa. Aveva due occhioni verdi che scintillavano di gioia. Da quel momento, David decise che avrebbe protetto la sua sorellina per sempre.

I nonni Williams non videro Abigail se non dopo due mesi dalla sua nascita. Marcus non sembrò farci caso: dopotutto, era Irma la preferita della famiglia, la sorella che, nonostante fosse Magonò, aveva ottenuto brillanti risultati in una importante carriera babbana.

Quando la piccola neonata fu a casa, venne affidata alle cure di Sapiens, l’elfo domestico della famiglia Williams, poiché Anne e Marcus dovevano tornare a lavorare.

Anne, in piena depressione post-partum, non toccò più la figlia per una settimana. Erano Sapiens e David ad occuparsi di lei ogni giorno (David aveva persino imparato ad andare nei negozi babbani a comprare il latte in polvere per la sua amata sorellina), mentre la sera era Marcus che, tornato dal Ministero, trascorreva due ore con la piccola a raccontarle storie e farla giocare.

Quando Abigail compì cinque anni, Anne si ricordò della sua esistenza e si accorse di quanto fosse simile a lei: i capelli corvini lunghi e lisci, gli occhi smeraldini, la pelle di porcellana e il corpicino esile, ma già piuttosto alto per una bambina della sua età, la sconvolsero.

Decise che l’avrebbe trasformata in una figlia perfetta e si prese piena responsabilità della sua educazione. Trovò un lavoro part-time al Ministero della Magia ed iniziò a trascorrere ogni ora del giorno con la figlia.

Abigail non poteva essere più felice: dopo cinque anni che la madre sembrava ignorarla, finalmente anche lei riceveva la sua dose di attenzioni.

Per paura che questo interesse sparisse, Abigail si impegnò tutti i giorni per soddisfare la madre, ogni sua minima richiesta, ogni suo più piccolo capriccio (come ad esempio il portare sempre i ciuffi laterali dei capelli dietro le orecchie, non parlarle mai quando leggeva il giornale e non entrare mai nella camera dei genitori se non su permesso) veniva esaudito senza fare domande, con l’ambizione di diventare lei la preferita di casa Williams.

Quando conobbe suo cugino Lance, Abigail dovette combattere l’ennesima battaglia per l’amore della madre, uscendone pesantemente sconfitta. Ma questo non la fermò: un giorno sua madre l’avrebbe notata, l’avrebbe elogiata, e allora non sarebbero esistiti più Lance o David.

Un giorno, aveva otto anni, stava leggendo un libro in salotto, mentre la madre, seduta sul divano, cuciva in silenzio.

Nel girare pagina, urtò contro il vaso preferito della madre, che cadde frantumandosi in mille pezzi.

David non aveva mai sentito la madre urlare tali cose con una simile cattiveria verso nessuno. Ricordava Abigail che piangeva in camera sua, mentre lui le medicava un taglio profondo che si era inferta quando aveva raccolto i cocci del vaso e li aveva nascosti sotto il letto.

Per un anno, la bambina si concentrò con tutte le sue forze e impiegò tutta la magia che poteva e, alla fine, riuscì a riparare il vaso della madre.

Tuttavia, rimase segnata dall’episodio e decise che non avrebbe mai più fatto arrabbiare nessuno: cominciò a annuire sempre, a qualunque richiesta, a qualunque opinione, non pensando mai a cosa fosse giusto secondo lei, ma a cosa gli altri volevano sentirsi dire.

Soltanto con Lance si sentiva veramente se stessa.

 

La sera prima della partenza per Hogwarts, David origliò la conversazione tra la madre e Abigail.

«Tu sarai una Slytherin, come lo fui io alla tua età»

Abigail annuì, a testa bassa.

«Se non sbaglio, quest’anno è il primo anche per la figlia di Thomas Elliott. È un uomo molto importante al Ministero. È il braccio destro di Crouch, immagino tu comprenda la sua rilevanza»

Abigail non aveva idea di chi fosse Crouch, ma non disse nulla.

«Quindi, vedi di fartela amica, se vuoi sopravvivere in quella scuola come una vincente. Ora va’ a dormire»

«Buonanotte, mamma»

Nessuna risposta.

 

«Buonanotte Abigail, buonanotte Lance!» irruppe poco dopo David nella sua stanza. «E, mi raccomando, qualunque sia la Casa in cui finirete e qualunque siano le amicizie che stringerete, io sarò sempre fiero di avervi come cugino e come adorata sorellina» e trasmise tutto il suo amore in quell’unico sguardo che rivolse alla sorella.

«In bocca al lupo per questo primo anno!»

Le luci si spensero.

«Ehi, Gail, vero che sarò un Ravenclaw?»

«Certo, Lance! Sarai un fantastico Ravenclaw!»

«Già. E tu? Tu sarai Ravenclaw con me?»

«Magari sì... ora dormi, cuginastro!»

«Ma non ho sonno...»

«Buonanotte, Lance!»

«Buonanotte, Gail. Non vedo l’ora che sia domani!»

«Domani si parte per Hogwarts!»

«E speriamo di essere smistati nella stessa casa!»

Abigail chiuse gli occhi.

Non Slytherin, non Slytherin, non Slytherin, non Slytherin...

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono imperdonabile.

Imperdonabile.

È tutta colpa dell’università. Lo giuro.

Per farmi perdonare, ne posterò uno oggi e uno domani.

 

Akami

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Akami92