Personaggi: Kei Hiwatari
Parole: 322
E volare lontano da qui
Sbatte
la porta, scaraventa a terra la borsa, con i
piedi infierisce sul pavimento: deve dare un suono a quel rancore per
cui non
riesce a trovare parole. Prende il caricatore e lancia il beyblade con
tutta la
forza che ha: la trottola schizza, impenna, incide il proprio furore
sul
terreno; sprizza scintille, scalpita, implode.
La bocca si storce in un grido soffocato, mentre il
fuoco divampa violento, quasi vomitato dal bit chip.
Si gonfia e si stringe, si innalza e si contiene;
divora l’aria, soffoca l’ossigeno, brucia ogni
briciola di quiete.
A
fanculo il
perbenismo del
suo autista e la finta
preoccupazione
celata nei suoi consigli!
Il beyblade sfreccia fino a rigare il muro.
A
fanculo
l’amaro sapore di
sconfitta e la speranza di vittorie che alla fine non arrivano mai!
Le fiamme ribolliscono e si espandono; si lamentano
con voce roca, con cupi sussulti.
A
fanculo la
solitudine
forzata, i desideri repressi e tutti i rospi ingoiati a stento!
La fenice irrompe sulla scena, maestosa, potente.
A
fanculo i
padri che abbandonano,
a
fanculo i nonni che schiavizzano e impongono!
Dispiega le ali, grida, spazza via ogni fiamma.
A
fanculo
quella continua e
straziante sensazione di non vivere mai, a fanculo quella voglia di
respirare
per davvero ed a
fanculo ogni soffocamento!
A
fanculo le
migliaia di
parole che vorrebbe gridare ma che non escono e le migliaia di parole
che ha
dovuto pronunciare per forza!
L’animale gli si avvicina, circondandolo con il tepore
delle sue ali.
Non se ne è accorto, ma ora è a terra, coi pugni
chiusi
e le lacrime agli occhi.
Dranzer rimane lì, anche se Kei non ha fatto nulla per
evocarlo. Rimane perché quel ragazzo così
frustrato e triste, così arrabbiato e
disperato, in fondo è tutto il suo mondo. A Dranzer importa di Kei; vuole ascoltarlo, vuole
proteggerlo. Così rimane
lì, ad ali aperte.
Pronto a spiccare il volo insieme a lui.
Okay, ho vissuto
un
pomeriggio spiacevole oggi. Mi sono sentita ignorata, fraintesa e
trattata come
se fossi una creaturina insignificante. Mi sono innervosita, richiusa
in me
stessa e, mentre ascoltavo non ricordo quale canzone, ho avuto questa
visione
di Kei a terra e Dranzer che divampa, con questo fuoco che ribolle, si
gonfia,
va a ritmo con la frustrazione di Kei. Così ho deciso di
aggiornare la raccolta
con questo sentimento così forte e così negativo;
il desiderio di essere
liberi, liberi di dire la propria opinione e liberi di trovare qualcuno
che la
comprenda, o che provi a farlo.
Il titolo si riferisce
all’ultima frase e, in particolare, alla canzone
“Stringimi le mani” di Gianni
Morandi.
“Pensa se fosse possibile alzarsi e volare lontano da qui,
pensa se fosse
così...”
Spero che la
apprezziate e che perdoniate gli aggiornamenti sporadici.
Un bacio
Syb
Aphrodite: Lo so che tu sei
una persona molto “scialla”,
per quanto riguarda il lato estetico delle cose u.ù. Ti
invidio per questo, io
proprio non ci riesco. Oddio, sono messa meglio di altre ragazze
paranoiche, ma
non sono neanche del tutto immune ai dubbi ed alle pare mentali. A me
la coppia
TakaoxHilary piace, mi è sempre piaciuta.
°ò° Li trovo molto carini insieme! Un
bacio <3