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Autore: I Walk With Shadows    29/10/2011    7 recensioni
-Sono tre anni che ci nascondiamo sempre, tu non sei stufo?-.
-No, ci potrebbero fare del male-.
-E allora?-.
-Non resisterei a vederti dolorante o ferito, anche se io stessi morendo in quel momento, non me ne fregherebbe vedendo te mentre stai male-.
-Non te ne frega della tua vita?-.
-Me ne frega, certo, ma mi importa più della tua di vita, che della mia-.

[Mannie alle medie]
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bryan -Monte- Money , Craig Mabbit, Max Green , Robert Ortiz , Ronnie Radke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 66- Oh shit.

 

 

 

Quando Max e gli altri entrano Diana sta facendo colazione e io sto amaramente sorseggiando una Coca Cola. Analcolici, la cosa più inutile del mondo. Pff.

Appena entrano, io salto addosso alle birre in modo da prenderne quattro o cinque e scappare urlando nell'altra stanza, mentre gli altri mi guardano male e/o tentano di farmi lo sgambetto e Diana ride.

Max comincia a correre e mi riprende nel corridoio saltandomi in spalla e tentando di fammi cadere le birre:-Ci sono anch'io!-.

-Togliti dai coglioni- mi scrollo le spalle.

-No!- scende e riprende ad inseguirmi -Ti ho preso le birre, ora me ne tocca qualcuna!-.

-Ci sono anche quelle di là!-.

-Ma io voglio stare con te!- mi giro e mi fa quel faccino dolce dolce, guardandomi con quegli occhioni enormi e grigissimi.

Pezzo di merda.

-Va bene- sospiro, mentre entro in camera.

Lui mi segue come un cucciolo di cane appena abbandonato in autostrada. Alzo gli occhi al cielo.

-Potevo permettermi qualsiasi persona- dico, lasciandolo entrare e chiudendo la porta.

-In che senso?-.

-Nel senso che ai tempi non ero un brutto bambino. Perchè ho scelto te? Perchè, me lo spieghi?!-.

Ride:-Mmh, tu pensi che con qualcun altro sarebbe stata la stessa cosa?-.

Sorrido, avvicinandomi maliziosamente lui:-Può darsi-.

-Bastardo-.

-Ti amo-.

-Ti amo anch'io-.

Ridacchio e mi sdraio sul letto con una birra in mano:-Ho una sete incredibile, non hai idea-.

Max me la toglie di mano e la stappa:-Io ero sotto il sole cocente, ti ricordo-.

-Cocente? Sei già ubriaco? Fa freddo-.

-Ma se fa un caldo assurdo!-.

-Io sto morendo di freddo, davvero- lo guardo mentre inizio a bere.

Mi sdraio lasciando la bottiglia in piedi sul materasso. Max mi guarda con i suoi occhioni grigi, sdraiato a pancia in giù sul letto. So che sta sorridendo, lo vedo dai suoi occhi.

Mi sdraio come lui, solo dall'altra parte, e gli scosto i capelli.

-Max...-.

-No-.

Alzo un sopracciglio:-No cosa?-.

-Siamo soli in una camera da letto. So cosa vuoi farmi. No.-.

-Ma...-.

-Ti conosco- ride.

-Guastafeste di merda- mi metto a pancia in su.

-Perchè, non era quello che volevi?-.

-No, volevo solo stare un po' più con te... Sai com'è, tra tutti gli impegni che abbiamo riesco ben poco a stare solo con te ultimamente, a parte di notte, e mi manca.-.

-...Davvero?- sorride.

-Sì, davvero- lo guardo negli occhi.

Si alza un pochino, si avvicina e mi bacia.
Appoggio la birra di fianco a noi e gli metto le mani sui fianchi. Lui sorride e prende la mia testa tra le mani.

Gli alzo leggermente la maglietta e ci metto le mani dentro, prima che lui si stacchi e mi dia uno schiaffo.

-Ahia!-.

-Certo che se quando ti dico queste cose non mi caghi non aiuti-.

-Sì, aiuto Maxwell. Aiuto me stesso. Sei tu che non collabori.-.

-C'è un motivo se non collaboro, cosa dic..-.

-Sì, ma non è un buon motivo-.

Max mi guarda male, prima di sorseggiare ancora un po' di birra dalla sua bottiglia.

Sorrido:-Piuttosto, oggi non dobbiamo suonare?-.

-Non lo so... mi alzerei a prendere il calendario su cui abbiamo segnato i concerti, ma non... non ho voglia..-.

-Vuoi che mi alzi io?-.

-Sarebbe fantastico-.

-Appunto, sarebbe-.

Mi tira una gomitata e io scoppio a ridere, quando Robert entra in camera aprendo lentamente la porta, e lasciando prima sbucare un suo occhio per vedere se disturba o meno.

-No Rob, non stiamo facendo niente, entra pure.

Ride ed entra insieme a Monte, che stranamente non sta facendo saltare in aria il bus.

-Devi dirci qualcosa?- Max si mette seduto e sbadiglia, poco prima di guardare l'orologio. D'altra parte è presto, o almeno lo è per noi, dato che stanotte siamo andati a letto molto, molto, molto tardi.

-Sì, potete venire un attimo di là? Devo parlare a tutti voi-.

-Certo- mi alzo e do anche una mano a Max per farlo, visto che lui, da solo, cadrebbe sul pavimento morto come una specie di cavalletta fatta di LSD.

Lui mi sbuffa in faccia e collabora per alzarsi, mentre Robert esce dalla stanza correndo e Monte ci guarda con gli occhioni lucidi.

-Sai già cosa ci deve dire tu?-.

Monte tira su con il naso:-Mi sa-.

-Aw, puoi scusarci un secondo?- prendo per la manica Max e sbatto, per quanto mi duolga, Bryan fuori dalla porta, chiudendola e guardando Mimi negli occhi.

-Sai cosa significa?-.

-No. Cosa?-.

-Che Robert ha una ragazza, insolente.-.

-Ah! Beh allor.. oh merda.-.

-Già, la merda è il sostantivo giusto per descrivere questa situazione. Ora usciamo e cerchiamo di tenere Monte il più calmo possibile-.

Ora, bisogna sapere che per far innervosire, incazzare, intristire o simili Bryan non so nemmeno io cosa ci voglia. Sta il fatto che è la persona più calma al mondo, e che il dolore che deve provare per smettere di essere estremamente euforico è più o meno quello che prova un bisonte quando un cacciatore gli uccide moglie, figli, lo squoia mentre è ancora vivo e dopo lo uccide. Non ho mai visto Bryan triste, è un avvenimento storico, e spero che non si ripeterà più.

Prendo Max per mano e andiamo insieme fuori. Monte ci sta aspettando accanto alla porta, mentre giocherella con l'accendino.

-Bry..-.

-Cosa?- alza lo sguardo.

-Senti, forse dovremmo andare di là..-.

-Non voglio- torna a giocherellare con l'accendino, quindi guardo Max e gli sussurro “lascia fare a me” nell'orecchio. Lui annuisce.

-Monte, ascoltami, preferisci stare qui e piangerti addosso o venire di là e reagire? Sai, dopo starai male, ma almeno avrai affrontato il tuo problema. Se c'è una cosa che devi fare in questi casi è guardare in faccia alla realtà. Poi potrai picchiarmi, potrai sfogarti, potrai lanciarmi addosso quello che vorrai, ma prima vieni con noi. Andrà tutto bene, te lo garantisco-.

Lui si intasca l'accendino e mi guarda negli occhi:-A te è sempre andato tutto bene in queste cose, non mi puoi capire-.

-Non ti posso capire perchè non ho mai passato una situazione simile, ma so com'è essere innamorati! So cosa si prova, so che daresti la tua stessa vita per lui come io darei la mia vita per Max. So che hai paura di soffrire, so tutto, ci sono passato, ci sto passando da dieci anni. La cosa più importante è reagire, Monte. Solo così ti renderai conto di tutto, e prima o poi questa cosa passerà, perchè nulla è per sempre-.

Lui mi sorride:-Da quando sei così filosofico?-.

-Da sempre, non hai mai letto uno dei testi delle canzoni che scrivo? Cioè, ti studi solo la tua parte senza ascoltare niente di quello che dico io?-.

-Sì, però...-.

-Però niente, Monte. So che per farti stare male ci vuole tanto, quindi ora stai vicino a me e andiamo, ok?-.

Lui mi fissa in continuazione. Riesco a leggere la paura nei suoi occhi.

-D'accordo-.

Sorrido:-Forza, andiamo-.

Max mi prende la mano e mi dà un bacio sulla guancia, alzando di almeno altri venticinque centimetri i piedi e facendomi arrossire.

-Sei stato bravo-.

-Lo so- gli bacio le labbra, facendolo sorridere -ora andiamo, però-.

-Sì, è meglio-.

Oh, mi ero dimenticato di Monte, è ancora davanti a noi ad aspettarci, rosso come non so cosa.

-Ehm...-.

-Oh, sì, scusa Bryan!- rido e gli metto la mano sulla spalla, quasi spingendolo in avanti.

Entriamo nella stanza dove Robert ci ha detto di venire.

Speravo che tutti i nostri pensieri fossero falsi, insomma, non ne eravamo sicuri! Potevamo benissimo aver sbagliato tutti. All'entrata, però tutti i nostri sogni si sono rotti.

Monte fa un verso strano e si nasconde dietro la mia spalla.

Una ragazza ci sorride. Ha i capelli neri, esattamente come gli occhi. Ha un sorriso incredibile, i denti bianchi come il latte e le labbra rosse. La sua mano è in quella di Rob, che a differenza della sua è enorme, scura e rugosa.

Bryan continua a fare versi strani.

-Ragazzi, vi presento Jesse-.

Poteva almeno cercarsene una con un nome meno triste.

 

***Walks' Angle.

VI CHIEDO SCUSA IN GINOCCHIO SU UN CUMULO DI VOMITO DI CRAIG MENTRE MI ROTOLO NELLA MERDA DI MAX. (?!)

Che poi non si può stare in ginocchio e nel frattempo rotolarsi, però fate finta di nulla.

Aloooora, non aggiorno da maggio, quindi quanti mesi saranno? Tipooo cinque, quasi sei mesi? Picchiatemi, uccidetemi, fate di me quello che volete, non ho avuto tempo/ispirazione per tutti questi mesi e mi sento assai in colpa.

Ora che ho aggiornato la mia vita ha di nuovo senso (?).

Boh, almeno spero vi sia piaciuto, è un capitolo un po' sminchio e non sapevo cosa metterci dentro, devo far succedere un paio di cose e questo è solo un capitolo di passaggio, poco importante per il resto della storia..

Bah, almeno ho scritto qualcosa.

Non mi insultate troppo ragazze, davvero DDDD:

Grazie a chi recensirà, al solito u.u.

 

Peace, love and Mannie.

Walks.

  
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