Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Geil_Flynn    30/10/2011    0 recensioni
"- ... So di non averti mai prestato troppa attenzione e infatti sono qui per questo. - si affrettò a dire lui.
- Come?
- Per ascoltarti. Voglio che tu - sì, tu - mi racconti per filo e per segno quello che mi sono perso. Quando eri piccola, quando eri adolescente, quando hai conosciuto il ragazzo che ami, Oliver, Phoebe, tutto. Tutto, tutto.- concluse. Molly si ammutolì, ma a giudicare dal luccichio dei suoi occhi, sembrava aspettare quel momento da molto, moltissimo tempo."
Spulciando la sezione degli Originali sul magnifico sito di Efp (soprattutto nella sezione 'Romantico') ho notato che quasi tutte le storie finiscono con un meraviglioso e attesissimo lieto fine. Bisogna ammettere che storie del genere sono più che gratificanti da leggere ma nella vita è raro che una storia finisca con il 'e vissero tutti felici e contenti'. Quindi, mi sono messa al computer ed è uscita questa. Non sono sicura di ciò che ho buttato giù, ma lasciatemi dire che ero di pessimo umore. Quindi potrete ben capire da dove viene tutta la tragedia.
Prima classificata a "Crea il tuo personaggio contest" organizzato da Ray08.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 3 settembre 1990, Cedar Hill High School, Cedar Hill, Tennessee, USA

 

- Ciao.

La mano di Molly smise di muoversi sulla pagina stropicciata del quadernetto. Posò la matita. Per qualche istante lasciò che quella parola entrasse dentro di lei e la scombussolasse.

Ciao?

Ciao.

Alzò gli occhi, con lentezza esasperante e con calma misurata. Il fiato le si mozzò in gola. Era un ragazzo. Aveva i capelli neri, leggermente lunghi, con una frangetta. Era pallido, il viso era spruzzato di leggere lentiggini. Gli occhi erano color nocciola, profondi. Sembrava troppo signorile per essere di Cedar Hill.

- Ciao. – replicò lei di getto, sorprendendosi ad avere una voce ferma e tranquilla. Lui sorrise, tiepidamente.

- Posso sedermi? – chiese. Molly guardò il tavolo della mensa vuoto, dove solo lei era seduta.

- Uh, eh... certo.

Lui si accomodò di fronte a lei e posò il vassoio silenziosamente. Molly lo guardò aprire la sua bottiglietta d’acqua con quello strano portamento regale. Girò il tappo e lo posò sul tavolo. Bevve un sorso e incrociò lo sguardo di Molly, che arrossì e distolse gli occhi.

- È abitudine degli abitanti di Cedar Hill studiare i nuovi arrivati in questo modo? – domandò il ragazzo, con un sorriso divertito. Solo allora lei notò il suo strano accento. Non aveva quasi pronunciato la ‘r’ nella parola ‘Cedar’.

- No. – bofonchiò, afferrando nuovamente la matita.

- Non sei molto loquace, vero? – da sotto la sua zazzera nera, Molly fece cenno di no. Rilesse ciò che aveva scritto, e poi rialzò lo sguardò.

Le tendeva la mano.

- Mi chiamo Tom. – disse, placidamente. Lei fissò a lungo la mano che le porgeva e dopo qualche esitazione gliela sfiorò appena, lasciando che fosse lui a stringere la sua delicatamente. - Tu sei?

- Molly. – soffiò. Crollò il silenzio sul tavolo e Molly non osò guardarlo di nuovo. Lui rimase tranquillo, mangiando il suo pranzo. D’improvviso la sua sedia strisciò sul pavimento. Un improvviso tremore assalì le mani della ragazza e una maldestra linea coprì le parole che aveva tracciato qualche minuto prima.

Lo sbirciò con la coda dell’occhio. Aveva finito. Si torturò nervosamente una ciocca di capelli, portandola dietro l’orecchio e scoprendo leggermente il viso.

- Ciao Molly. 

- Ciao Tom. – disse, quando lui era ormai lontano.

Con la mano tremante scrisse Tom sul suo quaderno. Almeno un centinaio di volte. Alternato alla parola speciale.

 

- Ehi.

Sussultò, guardando preoccupata il ragazzo che si era infilato nel sedile dello scuolabus al suo fianco. Lanciò un’occhiata nervosa a Silvy Lennox e Dave Perkins che li fissavano ridacchiando.

- Senti, - disse Molly, mentre le risatine di Silvy le risuonavano nella testa.

Il Britannico si è preso una cotta per la latina dal dubbio talento…

- Vatti a sedere da qualche parte, O.K.? Con qualcun altro.

- Ma tu sei forte. – obbiettò lui, sinceramente stupito. Molly avvampò. – Un po’ taciturna e poco propensa alla socializzazione, ma… forte.

Molly lo studiò attentamente ogni sua minuscola lentiggine.

- Quindi resterai qui?

- Decisamente.

Fu lì che Molly decise che era ora di fare una coda, a quei benedetti capelli.

 

“Tom. Eccolo che arriva. ” Diego si mise a sedere diritto.

“Sì. Avevo come… la sensazione che sarebbe stato un nuovo personaggio.” Disse Molly, guardandosi le lunghe dita della mano.

“Un nuovo personaggio?”

“Per una storia. La mia storia. L’amico della mia impavida protagonista.”

“Che ovviamente eri tu.”

“C’era questa possibilità.” E Molly sorrise.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Geil_Flynn