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Autore: Kengha    30/10/2011    6 recensioni
Jack Sparrow è arrivato con Gibbs a Tortuga per trovare il modo di estrarre l'amata Perla Nera dalla bottiglia.
Quella che sembrava essere per il nostro capitano una giornata come tante lo costringerà poi ad un nuovo viaggio sulla Queen Anne's Revenge assieme a vecchi "amici"....
"-Miss Angelica?- domandò Hector avvicinandosi alla donna che era seduta all’ombra di una palma e lo guardava piuttosto curiosa.
-Sì…soy yo…- rispose quella
-Vedo che non tradite le vostre origini, signora, eheh.- scherzò Barbossa riferendosi allo spagnolo
-Chi siete? Cosa volete da me?- domandò squadrandolo -....L’uomo senza una gamba…- disse poi notando le sue condizioni.
-Io sono il nuovo capitano della Queen Anne’s Revenge e voi dovete venire con me…che vi piaccia…o no!- sorrise strabuzzando in maniera sinistra gli occhi azzurri."
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Angelica, Hector Barbossa, Jack Sparrow, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un oceano di ricordi'
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Una proposta

Hector e Jack facevano avanti e indietro nella cabina del Capitano. Maynard e Angelica stavano parlando da oltre due ore e non c’erano stati insulti, grida né spari di alcun genere…quindi l’Inglese era ancora vivo.
-Sicuramente staranno parlando di qualcosa di importante, Angelica non è una tipa paziente.- constatò Jack
-E perché mai vuol parlare con lei e non con il capitano di suddette informazioni?- domandò Hector
-Non ne ho idea, probabilmente avrà creduto Angelica un’innocua e dolce creatura nel caso in cui si sarebbe voluto sbarazzare di lei.-
I due si arrestarono di botta, si guardarono negli occhi per una manciata di secondi e poi scoppiarono entrambi in una fragorosa risata.
-Ahahahah Jack questa proprio!-
-Hai ragione! Ahahahah innocua e dolce! Ahahahah-
-Ahahah…adesso basta!- esclamò Barbossa ponendo fine alle risate di Sparrow. I due ripresero con aria seriosa a camminare.
-No, qui la situazione mi puzza parecchio!-
Jack si annusò sotto l’ascella –Eh no! Non sono io. Mi sono lavato appena due mesi fa!- esclamò agitando le braccia.
Hector scosse la testa –Non mi riferivo a quel tipo di puzza, idiota! Pensavo ad un complotto fra la tua amichetta e l’inglese!-
-Angelica non è una traditrice! Ti ha promesso il suo aiuto e te lo darà. Anche perché farà di tutto per riottenere la Queen Anne’s Revenge.- la difese
-Tiene davvero molto a questa nave, per quale motivo…io mi chiedo!-
-Non so quanto tempo abbia passato qui a bordo ma ti posso garantire che questo è tutto ciò che le resta.-
-Jack, cos’è che ti avvicina così tanto a quella donna?-
-Cosa stai blaterando?-
-Andiamo! Anche un cieco si è accorto che tu nutri sentimenti profondi nei suoi confronti.-
-Non è affatto vero! Per me è stato solo un divertimento parecchio tempo fa. Non provo sentimento o altre sensazioni piacevoli nei suoi confronti!-
-A detta tua non ritorni mai sui tuoi passi eppure mi sembra che il tuo destino si sia intrecciato parecchie volte con quello della Spagnola.-
Jack non rispose.
-Andiamo! Se l’avresti considerata un semplice giochetto non ti sarebbero importate le mie minacce nei suoi confronti!-
-Ehy! Guarda che io ho accettato solo ed esclusivamente per la Perla e per la mia incolumità. Ti devo ricordare che quella pazza ha con sé l’oggetto dei miei dolori?-
-Non hai accettato solo per la Perla, Jack. Ammettilo!-
-Invece sì!-
-Provalo!-
-Come?-
-Hai la bussola. Fammi vedere il suo ago dove punta. Sbaglio o indica ciò che più vuoi?-
Jack deglutì.
-Hai paura?-
-Paura? Io? Mai!-
Estrasse lentamente la bussola e la aprì.

-CAPITAN BARBOSSA! Uscite subito fuori!-
La voce di Angelica interruppe la chiacchierata fra i due che si precipitarono sul ponte per vedere il motivo di tanta urgenza.
-Cosa vi spinge ad alzare così drasticamente il tono di voce, Miss?-
-Dobbiamo fermarci a Nassau. Quindi abbiamo bisogno di tracciare una nuova rotta!-
-E allontanarci così dal tesoro? Giammai!-
-Dobbiamo lasciare Maynard e la sua ciurma a terra! Ci daranno una mano se concederemo loro la libertà!-
-Come?- domandò Jack che venne fulminato da Hector.
Quello si schiarì la voce e domandò poi anche lui –Come?-
-La Corona vuole Calico Jack morto. Da quanto ho sentito noi siamo l’obbiettivo di Rackham. Dovremo semplicemente catturarlo e non ucciderlo per lasciare questo compito agli inglesi e così il Commodoro si prenderà le lodi del re.-
-E noi cosa ci guadagnamo?-
-La protezione. Maynard dirà ai suoi superiori di essersi sbarazzato di Edward Teach e così non avremo più problemi con gli Inglesi. Di alcun tipo.-
-Lo promettete, Commodoro?- si accertò Barbossa
-Certamente! Dovremo rincontrarci per l’arresto di Rackham. Se in quell’asso di tempo anche solo una nave Inglese vi avrà attaccati avrete la mia testa.-
-Affare fatto! SCRUM! Fate vela verso Nassau.-
-Sì signor capitano!-
-Mi dispiace per voi Commodoro Maynard ma voi e la vostra ciurma dovrete passare ancora qualche giorno in compagnia di noi pirati.-
-Non avremo problemi.- rispose con il suo solito tono solenne l’altro
-Fantastico! Benvenuto sulla Queen Anne’s Revenge!-

Quattro giorni dopo…

Angelica si appoggiò al parapetto della nave per godersi quel magnifico tramonto di metà Agosto.
I capelli smossi dal vento e il suo cappello in mano.
-Ci rivedremo presto…papà…- disse con un filo di voce mentre una lacrime le usciva dai grandi occhi castani.
Improvvisamente notò che alla sua destra qualcuno le stesse porgendo un fazzolettino bianco pulito ed accuratamente piegato. Non poteva essere uno dei pirati.
Si voltò leggermente e trovò dietro di lei il Commodoro.
-Credo vi serva…- disse accennando un sorriso.
Angelica ricambiò il sorriso ma si affrettò a salvare il suo orgoglio –No…non vi preoccupate sto…-
Ma quello non le fece neppure terminare la frase che aveva già premuto il fazzolettino sotto uno dei suoi occhi. Quanto l’allontanò l’alone creato dalla lacrima era ben visibile.
L’inglese sorrise ancora e ripose il fazzoletto nel taschino della sua divisa poi si appoggiò anche lui al parapetto della nave. Angelica, al suo fianco, era ancora scossa e non proferì parola.
-Siete tanto sorpresa nel vedere galanteria in un uomo?- domandò quello vedendola un po’ perplessa.
-Perdonate la mia invadenza ma…cosa ci fa una donna bella come voi su una nave come questa in mezzo a un mucchio di balordi nulla facenti? Voi mi sembrate molto più educata di tutti loro, una donna che meriterebbe una grande casa lungo la costa e i più bei abiti in circolazione…-
La Spagnola sorrise leggermente malinconica –Pensate che un tempo avevo tutto questo…-
-E perché vi avete rinunciato?-
-Jack Sparrow…- disse senza cancellare il sorriso
-Cos’ha fatto…?-
-El maldito me engañó!- esclamò d’un tratto adirata.
Quel cambiamento improvviso lasciò disarmato il Commodoro. Che non ebbe il coraggio di ribattere.
-E’ successo una quindicina di anni fa…da tempo frequentavo un convento di Siviglia e finalmente ero pronta a prendere i voti. Da sempre ero stata definita una ragazza devota, con l’amore per la vita e molto caritatevole.  Dopo la morte improvvisa di mia madre, a causa di un brutto male, ero rimasta sola. Cercai riparo nella fede e la forza di andar avanti nella preghiera fino a prendere una decisione definitiva per la mia vita. E una sera, mentre pregavo nella mia cella, lo incontrai. Discutemmo a lungo e infine mi sedusse…mi resi conto di non esser più degna di percorrere quella strada.- sembrava immersa nei ricordi, ma per quanto il racconto potesse sembrare doloroso e pieno di rimpianti la sua voce era calda e lo sguardo felice, pieno di sentimento.
-Non vi siete pentita di ciò che avete fatto?-
-Yo no podía pedir perdón…-
-Perché non potevate essere perdonata?! Non dunque è vero che tutte le anime possono essere salvate?-
In quel momento la Spagnola sgranò gli occhi. Anche lei aveva detto una cosa del genere…tempo fa.
Sorrise. –Le anime macchiate di un tale peccato non possono però percorrere un camino de purezza…-
-Non fino a che punto darvi ragione.- rispose quello distogliendo lo sguardo dal viso di Angelica.
-Voi…voi a volte nutrite la speranza di poter rincontrare persone che non vedete da tanto tempo o qualcuno che non ci sia più?- domandò d’un tratto Maynard.
Angelica sentì qualcosa smuover lesi dentro. Perché mai una domanda del genere? Come mai Maynard era tanto attratto dal suo passato e dalle sue credenze?
Sospirò e anche lei si riappoggiò al parapetto.
-Io…- sospirò di nuovo -…io ho rincontrato mio padre dopo tanto tempo e vi garantisco che lo amavo come se fosse stato sempre al mio fianco, e lo cercavo come se le sue braccia avessero sempre accolto il mio corpo quando ero bambina. Sebbene non fosse così.
Lui…- la voce si spezzò -…non so fino a che punto tenesse a me….- un singhiozzo a fatica represso -…ma io lo amavo…e l’ho perduto dopo averlo appena ritrovato.- una lacrima che sta per uscire -…Io…sto facendo tutto questo solo per rincontrarlo.- e alla fine il sopravvento dei sentimenti.
Angelica non poteva più resistere, una dopo l’altra le lacrime presero ad uscire e umiliata si portò le mani in volto.
Maynard si avvicinò ancor di più a lei e senza preavviso la strinse fra le sue braccia. Lei né si divincolò né si staccò. In quel momento aveva bisogno di qualcuno che la stringesse, che in un certo senso la spronasse a non mollare.
Premette la testa sui suoi pettorali e lasciò scendere le lacrime che da troppo tempo stava reprimendo.
Jack, che guardò dal ponte di bordo libero la scena, sentì come una bomba esplodergli dentro. Lo sguardo fisso su quella scena.
Barbossa gli si avvicinò e notando anche lui ciò che stesse accadendo ghignò, poi diede una pacca sulla spalla al compare.
-Hai ragione Jack…tu non provi sentimenti per lei.- una semplice frase dopo la quale se ne andò, una frecciatina che però colpì in pieno il Capitano Sparrow.
La stava forse perdendo?


Arrivarono a Nassau quella sera. Tutti gli Inglesi vennero fatti scendere e mentre la ciurma della Revenge si preparava alla partenza, Barbossa, Angelica e Jack seguirono Maynard chi per confermare gli accordi chi solo per controllarlo.
-Allora è tutto deciso! Noi vi consegneremo Rackham e voi ci garantirete la libertà.-
-Ribadisco il mio giuramento. In caso di attacco avrete la mia testa.-
-Sento che potrò fidarmi di voi…vedete di non farmi ricredere.- concluse Barbossa per poi riavviarsi alla passerella seguito da Jack.
-Perché non rimanete qui. Avrete tutto ciò che chiederete, sarò l’uomo della vostra vita. Dimenticherò i vostri peccati e ricominceremo … insieme.- il Commodoro prese le mani di Angelica.
La Spagnola fu sorpresa da quella parole. Da quando aveva lasciato il convento e preso così "un'altra strada", non aveva mai pensato alla possibilità di tornare indietro. 
Da un lato perché temeva che nessuno l'avrebbe più accettata considerandola soltanto un oggetto sporco e usato, dall'altro per paura.
Lui, adesso, le stava dando la chance per dimenticare di nuovo tutto quanto e poter iniziare la vita che da bambina aveva sempre sognato.
Prese fiato. Chiuse gli occhi.
-Non posso…- sospirò -...non appartengo più a questo mondo.- rispose scostandosi appena
-La pirateria non può avervi fatto tagliare il legame con il vostro passato.-
-No, ma lo ha fatto assottigliare fino a renderlo quasi un filo invisibile. Non posso fare ritorno ad un luogo di cui non faccio più parte.-
-E’ la vostra scelta definitiva?-
Angelica annuì.
-Non mi potete tarpare le ali, Maynard…-
-E non lo farò. Vi chiedo solo di non dimenticarmi.- disse baciandole la mano.
-Non lo farò.- sorrise lei prima di riavviarsi verso la nave.

Dentro di Jack, che aveva visto e udito tutto, esplose un’altra bomba.
Sì, la stava perdendo.


____________________-L'angolo di Dolly-_____________________
I'm back! ^^
Questa volta non sono in un ritardo CATASTROFICO....solo disastroso xD
Maynard se ne è andato ma alla fine scopriremo una cosa sul suo conto .... 
Ringrazio tutti coloro che seguono, recensiscono ed hanno fra i preferiti la mia storia! =) 
Besos
   
 
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