Capitolo 29: Il dio dell’isola
Al contrario di quanto i mugiwara avevano sperato,
il mattino seguente ognuno era rimasto prigioniero nel corpo di uno dei suoi
compagni.
Era strano vedere Rufy ai fornelli, darsi tanto
da fare per preparare la colazione per tutti, come era insolito vedere Usopp assorto in un bel libro di almeno settecento pagine.
Qualcuno non sembrava preoccuparsi più di tanto della situazione e giocava
scorrazzando per la nave, mentre altri sperimentavano cosa volesse dire
indossare i panni dell’altro, come ad esempio Sanji.
Durante il pasto aveva mangiato una quantità industriale di cibo eppure
continuava a sentire un certo appetito, a differenza di Rufy,
che ritrovandosi nel corpo piccino di Chopper, era riuscito a saziarsi con
molto meno delle sue soliti razioni. Il cuoco cominciò a capire che i capricci del
suo capitano riguardanti il cibo, erano dovuti, non solo dall’ingordigia del
ragazzo, ma anche dal suo corpo di gomma, in quanto il suo stomaco poteva
allargarsi a dismisura, dandogli continuamente la sensazione di fame.
Sotto proposta dell’archeologa i ragazzi si recarono al villaggio, sperando
di trovare qualche informazione sulla loro condizione. Trovarono sul posto
molto caos e la gente che si guardava attorno confusa.
Dando un’occhiata veloce, sembrava che molti degli abitanti fossero tornati
nei loro rispettivi corpi, ma sembravano aver perso la memoria di quanto
successo.
“Scusi, signore, ci può dire a cosa è dovuta tutta questa confusione?”
chiese Rufy (Sanji)
avvicinandosi a un uomo a terra, che disperato si teneva la testa tra le mani.
L’uomo alzò gli occhi e disse “Tutto…hanno rubato
tutto. Di nuovo. Il villaggio è stato derubato!”
“Si spieghi meglio!” disse intervenendo l’archeologa.
“è da circa quattro mesi che in questo villaggio avviene qualcosa di
strano. Ci vediamo scomparire le nostre cose sotto gli occhi, ma nessuno di noi
riesce a ricordare come sia potuto accadere. Dopo ogni furto tutti noi ci
organizziamo per fare la guardia di notte e impedire che questo fatto si
ripeta, ma succede sempre qualcosa di impiegabile, qualcosa che ci annebbia la
mente. È come se per dei giorni interi sparissimo e al nostro ritorno, tutto è
stato nuovamente rubato. L’ultima cosa che ricordo prima di essermi svegliato
stamattina, è di essere andato a comprare il pane, ma secondo la data del
giornale è successo due giorni fa e non ricordo cosa sia successo nel frattempo!
È una maledizione!!!”
Usopp (Robin) si portò una mano al mento per riflettere
“Questo posto diventa sempre più interessante. Oltre allo scambio dei corpi, vi
è anche la perdita della memoria!”
“Ehm, cerchiamo almeno di evitare la seconda. Ci siamo già passati e la
nostra ciurma si stava per sciogliere!” ricordò Franky
(Usopp), pensando a quella volta che aveva perso i
suoi ricordi e non si ricordava più il motivo per cui si trovava sulla Going Marry, con altri ragazzi
della stessa età circa, anch’essi privi di ricordi.
“Quella volta c’è mancato poco che eliminassi Rufy!”
disse Nami (Zoro) “Quindi è
meglio evitare di ripetere quell’esperienza!”
“Sono d’accordo, ma come?” chiese Zoro (Nami), non sapendo che pesci pigliare.
“Ragazzi! Guardate lì. Quella non è Akane, la
ragazza che ci ha fornito questi ciondoli?” chiese Lily, vedendo la ragazza dai
capelli rossi, muoversi con fare sospetto.
Cautamente i ragazzi decisero di seguirla. Fu piuttosto faticoso riuscire
a pedinarla senza farsi scoprire, anche
a causa del brontolare di stomaco di Rufy.
“S-scusate!” disse Rufy
(Sanji) imbarazzato “h-ho un po’ di fame!”
Tutti alzarono gli occhi al cielo, mentre Chopper (Rufy)
se la rideva silenziosamente.
Giunsero ad una scogliera, dove ben nascosta vi era l’entrata di una
grotta. Prima di proseguire decisero di prendere dei provvedimenti, che
andarono a quel paese, quando si accorsero che Nami
era scomparsa.
“Ah quell’idiota si perde sempre! Speravo che nel mio corpo quello
spadaccino da quattro soldi, avrebbe acquisito una goccia di senso di
orientamento!” disse esasperato Zoro, stringendo il climac attack.
“Cosa facciamo? Andiamo a cercare Zoro e poi
torniamo?” chiese Robin (Chopper) dubbioso.
“Io entro. Zoro, riuscirà a raggiungerci prima o poi!” disse Chopper (Rufy) saltellando da uno scoglio all’altro fino ad entrare
dentro la grotta.
Prendendo le sembianze realistiche di una renna, corse più velocemente che
poteva, seguendo l’odore della ragazza, accorgendosi di quanto fosse poco
adatto a una ragazza del suo genere.
La seguì per vari cunicoli, scendendo sempre più in profondità e
addentrandosi sempre di più nell’isola, ma più la seguiva, più si sentiva
affaticato, tanto che i suoi nakama riuscirono a
raggiungerlo.
“Rufy! Dove diavolo pensavi di andare da solo?”
disse Zoro (Nami)
rimproverandolo per la sua solita sconsiderata avventatezza.
Chopper (Rufy) si sedette a terra tirando fuori
la lingua “Caldo, tanto caldo!” disse tornando ad assumere le dimensione minute
di renna.
“In effetti Rufy ha ragione. Fa molto caldo qui
dentro e c’è uno strano odore!” disse Robin (Chopper) annusando l’aria come sua
abitudine.
“Questo è odore di zolfo!” disse Franky (Usopp) guardandosi intorno.
Chopper (Rufy) mosse le orecchie avvertendo qualcosa
e dirigendosi verso la fonte del rumore.
Sembrava che qualcosa bollisse.
Usopp (Robin) lo seguì avendo già un
presentimento e quando affacciandosi da una frattura presente in un cunicolo,
vide il magma che bolliva sotto i loro piedi, potè
confermare la sua ipotesi.
“Siamo in un vulcano?” disse spaventata Robin (Chopper), con le gambe
tremanti “Speriamo che non abbia intenzione di eruttare!”
“Non può trattarsi di un isola vulcanica. Se un vulcano eruttasse l’isola
verrebbe completamente sommersa e nessuno potrebbe viverci per anni!” disse Zoro (Nami) incrociando le braccia
“E questa isola non sembra mai essere stata toccata dalla lava del vulcano!”
“Potrebbe trattarsi di un vulcano
spento, nonostante sembri attivo, oppure essersi creato da poco e quindi non
aver mai eruttato!” disse Sanji (Brook)
“Sarebbe un problema se decidesse di eruttare, in quanto tutti gli abitanti di
questo luogo potrebbero anche diventare miei simili, senza però avere la
capacità di muoversi!”
“No, non è così!” disse una voce che si propagava nei vari cunicoli. “Io
sono il dio di quest’isola e decido io se fare eruttare o meno questo vulcano e
se far vivere o sterminare questa gente ingrata!” disse con una vena di rabbia
nella sua voce.
Chopper (Rufy) continuò ad annusare l’aria per
trovare il luogo da dove proveniva la voce, quando giunsero a una caverna
enorme, piena di oggetti e oro.
A Zoro (Nami) gli si
illuminarono gli occhi a vedere tutti quei gioielli ammucchiati in un angolo e
fece fatica a trattenersi dal buttarcisi dentro e urlare un “Sono ricca”.
Akane era al centro della stanza e guardava con
sguardo adirato i presenti e disse “Come osate voi stupidi esseri inferiori,
intrufolarvi nel mio nido? Non siete i
ben accetti e per il vostro bene, vi consiglio di andarvene prima che mi
arrabbi sul serio e decida di distruggere quest’isola!” disse con una voce
minacciosa, diventata meno femminile e più rauca.
Lily non prevedendo niente di buono, afferrò il braccio di Rufy (Sanji) e si nascose dietro
lui.
Zoro la fulminò con lo sguardo, ma cercò di
tenere a mente che in Rufy ora c’era Sanji ed era quello il motivo per cui Lily gli stava così
appiccicato.
“Non ci fai paura. Siamo qui per annientarti e riprenderci quello che hai
rubato!” disse Chopper (Rufy) con affanno a causa del
caldo.
“Io non ho rubato niente. Questi oggetti sono solo ciò che mi appartiene di
diritto. Quest’isola è il mio territorio e ho permesso agli umani di viverci,
stipulando con loro un contratto secoli orsono. Io avrei concesso loro la mia
protezione da coloro che avrebbero voluto il loro male e avrei impedito a
questo vulcano, una volta molto attivo, di distruggere le loro abitazioni. In
cambio avrebbero dovuto pagarmi un tributo una volta al mese!” disse Akana trasformandosi piano piano
in un enorme drago rosso, dagli occhi
gialli. Sputava fuoco sia dalle narici che dalla bocca e parti del suo
corpo erano fatti dello stesso elemento, come la cresta sul capo, la punta della
sua coda, i polsi delle zampe anteriori e
le caviglie della zampe posteriori.
Lily si strinse maggiormente a Rufy(Sanji), a differenza di Nami, che
nonostante il suo istinto le dicesse di fare lo stesso, non potè
farlo.
“Wow, è gigantesco!” disse Franky (Usopp) guardandolo ammirato, ma allo stesso tempo
spaventato.
Il drago con voce grossa continuò a spiegare il motivo della sua rabbia “Il
tributo consisteva semplicemente in offerte di qualsiasi genere da parte degli
abitanti e per anni, tutto si è compiuto come era stato stipulato nell’accordo,
ma con il passare degli anni, gli uomini hanno cominciato a credersi più
potenti di noi divinità, rinnegandoli e facendo finta che non esistessero,
provocando la loro ira. Diverse isole disperse nel mondosono
impossibili da abitare proprio a causa della furia di qualche dio che è stato
tradito dagli uomini e ora anche io, come i miei colleghi, mi sono stancato di
essere ignorato!”
“Che intenzione hai? Distruggere quest’isola?” chiese Brook
(Franky) guardandolo storto.
“Non te lo permetterò!” Urlò Chopper (Rufy)
andando all’attacco, ma venendo sbattuto a terra con un colpo di zampa, grande
almeno il triplo di lui.
“Rufy!” Urlò Zoro
avvicinandosi alla renna “Stai bene?”. Il capitano rispose affermativamente
mentre si alzava in piedi.
Anche gli altri ragazzi, cominciarono ad attaccare, con poco successo dato
la loro scarsa capacità dei corpi altrui. Sanji con
il corpo del capitano, riusciva a sferrare attacchi, ma mancando, per la
maggior parte delle volte, il bersaglio o rimaneva incastrato da qualche parte
e si colpiva da solo.
“Se fossi nel mio corpo, potrei cercare il suo punto debole” disse Robin
(Chopper) sconsolato.
Franky(Usopp) sparò un
laser dalla bocca colpendo il soffitto della caverna e facendo cadere diverse
macerie, le quali oltre a colpire il drago,rischiarono di travolgere anche i Mugiwara.
“Onigiri!” urlò la voce di Nami,
che con le spade riuscì a tagliare tutte le rocce che rischiavano di seppellire
i suoi amici.
“Finalmente sei arrivato!” disse Zoro(Nami) con le mani ai fianchi.
“Mi sono perso!” disse rassegnato Nami,
rinfoderando le spade.
Le rocce però che erano cadute addosso al drago non ebbero l’effetto
sperato ed esso uscì dalle macerie senza nemmeno un graffio.
“Ragazzi, se questo essere è realmente un dio, non potrà mai essere
sconfitto da noi!” disse Franky (Usopp)
sconsolato.
“Io non credo sia un vero dio. Credo semplicemente che sia una creatura
millenaria in grado di controllare qualche elemento, in questo caso il fuoco!”
disse Usopp (Robin) avendo letto da bambina, nella biblioteca
di Ohara, una leggenda che riguardava i draghi. Ne
esistevano cinque, uno per ogni elemento: il fuoco, il fulmine, la terra, l’acqua
e l’aria. Ognuno di questi era stato
confinato in un isola a causa della loro presunzione di eguagliare gli dei e
così facendo, presero possesso del territorio ostentando la loro potenza contro
gli esseri umani.
“Se ci pensate, l’isola dei fulmini che abbiamo superato tempo fa, potrebbe
appartenere al drago del fulmine e la sua rabbia potrebbe essere il motivo per
cui, vi è una costante tempesta di fulmini!” disse l’archeologa cominciando a
vedere tutto più chiaramente.
“Quindi se così fosse vero, presto potremmo avere a che fare anche con
altri draghi, tutti imbattibili come questo?” chiese Brook
(Franky) spalancando la bocca a dismisura.
“Non è detto! Franky tu hai vissuto per anni in
un isola, il cui territorio apparteneva a un drago, eppure non lo hai mai visto!”
disse l’archeologa, venendo osservata confusa dal carpentiere.
“Water 7, è l’isola sotto il dominio del drago dell’acqua. Pensaci, il drago
del fuoco ha detto che tutti i draghi si sono rivoltati contro gli uomini che
abitano le proprie isole, e Water 7 ogni anno rischia maggiormente di essere
spazzata via dall’acqua. È questioni di anni, ma prima o poi quella città è
destinata a scomparire!” disse Usopp (Robin)
Brook (Franky)
abbassò la testa al pensiero della scomparsa, ormai prossima, della sua isola
natale “Come fai a sapere queste cose?”
“Quelli del Cp9 ne sapevano molto a proposito. È li che ho saputo dell’esistenza
di un drago nei sotterranei della città, ormai abbandonati!” affermò l’archeologa.
Il drago si tirò su completamente e Lily, facendosi coraggio, decise di
usare il suo potere. Incrociò le braccia davanti al petto e chiudendo gli occhi
cominciò a concentrandosi e, richiamando a
sé l’acqua presente in quella caverna, la scagliò contro il drago, il
quale sputando fuoco, fece evaporare tutta l’acqua, rischiando inoltre di bruciare la ragazza, la quale, afferrata
dalle braccia di Rufy(Sanji),
venne tratta in salvo.
“Sciocchi umani, non potrete mai sconfiggermi, non in quelle condizioni. A
quanto vedo solo una di voi ha mantenuto le sue sembianze originali e non può
fare molto in quanto in questo luogo non ha tanta acqua da cui poter attingere!”
“Quindi la causa del nostro scambio di corpi, è realmente causa tua!” disse
Zoro arrabbiato.
“Esatto! Dovevo pur fare in modo di distrarre quegli stupidi umani, mentre rubavo indisturbato! E un adulto nel
corpo di un bambino non può fare molto, e un bambino nel corpo di un uomo, non
smette di tremare davanti al pericolo, armandosi di coraggio per affrontare il
nemico.” disse il drago.
“Ma se sei davvero così potente, che motivo avevi di distrarre gli umani
per rubare?” chiese stupito Sanji (Brook).
Il drago sussultò venendo preso alla sprovvista “Ecco io…volevo
ehm…”
Usopp (Robin) sorrise “Io sono convinto che tu
l’abbia fatto per non essere costretto a fare del male agli uomini, dico bene?
E non hai nessuna intenzione di nuocere ulteriormente agli umani, facendo
eruttare il vulcano!”
“C-come fai a saperlo…cioè…ti
sbagli donna!” Il drago sbuffo, vedendo gli occhi granati di tutti puntanti
addosso. “D’accordo. Sono il drago del fuoco e probabilmente quello considerato
più cattivo, ma in realtà non amo nuocere agli altri. Quindi ho inventato
questo sortilegio di scambiare i corpi, per evitare che qualche umano mi
costringesse a fargli del male e per prendermi tutto quello che mi aspettava
indisturbato. Ho aspettato anni, lustri, decenni e ancor di più, che gli uomini
tornassero da me, ma quando ormai mi sono arreso all’evidenza che gli umani mi
avevano completamente abbandonato, ho deciso
di riprendermi ciò che mi aspettava in questo modo!” disse il drago
abbassando la testa.
“E a cosa ti servono queste cose?” chiese Lily, vedendo che alcuni mobili
lì presenti erano stati addentati.
“Sono il mio cibo! Mangiare le rocce
di questa grotta a volte si dimostra una cosa indigesta e bere la lava di
questa montagna a volte mi crea bruciore di stomaco e allora mangio oggetti
fabbricati dagli umani. Nutrirmi di questo per diversi mesi, può saziarmi per
vari anni, mentre nutrirmi della selvaggina del posto, mi nutrirebbe di più, ma
tutti gli animali di questa isola, non basterebbero per sfamare la mia fame!”
Tutti lo guardarono a bocca aperta e fu Lily la prima a farsi avanti. “Perché
invece di rubare, non fai un nuovo accordo con gli abitanti dell’isola? È probabile
che essendo i pro-pro-pro-pro nipoti di coloro che
stipularono inizialmente l’accordo con te, magari nemmeno sanno della tua
esistenza e sarebbero ben accetti di sfamarti, per evitare ogni volta di essere
derubati!” disse la ragazza.
“Sai ragazzina, non hai tutti i torti. Farò come dici!” disse il drago.
“Tutto qui? È stato facile!” disse felice Franky
(Usopp).
Il drago, senza dire loro niente, decise che per gratitudine avrebbe infranto
l’incantesimo che li teneva prigionieri nel corpo sbagliato.
I ragazzi uscirono dalla grotta tornando sulla spiaggia, quando alcuni di
loro si resero conto di non aver trovato modo per porre fine a quell’assurda condizioni, mentre altri
erano impegnati a congratularsi con Lily per aver portato la pace sull’isola.
Rufy (Sanji),
ammirandola disse “Non è fantastica?”.
Lily arrossì e sorridendo disse “Grazie Sanji”.
Successivamente prendendo coraggio, abbracciò il ragazzo non tenendo conto del
fatto che non si trovasse nel suo corpo.
Sanji, imbarazzato come non mai, ricambiò l’abbraccio
e, intenti a fissarsi uno negli occhi dell’altro, non si accorsero che i loro
visi si avvicinavano sempre di più, fino ad arrivare a baciarsi.
Zoro (Nami) diventò
fucsia dalla rabbia e Chopper (Rufy) sgranò gli
occhi, in quanto involontariamente, stava baciando un’altra ragazza, che non
era Nami e anche se la sua ragazza sapeva che non era
veramente lui, prevedeva grossi guai.
Infatti proprio nel momento in cui Lily e Sanji
si scambiavano il loro primo bacio, l’incantesimo si ruppe e tutti tornarono
nei loro corpi.
Tutti si guardarono intorno confusi non ricordando cosa fosse successo.
Rufy appena prese il controllo del corpo,
sgranò gli occhi vedendo che stava baciando Lily e con uno scatto si stacco da
lei. “S-scusa…n-non so c-cosa mi sia preso!” disse
non avendo il coraggio di guardare in faccia la ragazza.
Lily si toccò le labbra e balbettando disse “R-rufy?
Q-quando sei tornato a e-essere t-te?”
Nami aveva assistito alla scena del bacio tra Rufy e Lily e, ignara di quanto successo, rimase shoccata a
quanto vide. Gli occhi le si riempirono di lacrime e di istinto scappò via,
ignorando i richiami di Rufy che in qualche modo
avrebbe voluto giustificarsi, ma in realtà nemmeno lui riusciva a comprendere
del motivo per cui aveva tradito la sua adorata navigatrice.
Ok, volevo creare un po’ di zizzania fra i
nostri due adorati fidanzatini e questo è l’unica cosa che mi è venuta in
mente, in quando Rufy non avrebbe mai creato
situazioni che Nami poteva credere come un tradimento
di sua spontanea volontà.
Come
andrà a finire? È chi lo sa…si lasceranno? Si perdoneranno?
Nami lascerà la ciurma? Sanji
si sentirà anch’esso tradito? O altro?
Come
sempre fatemi sapere il vostro parere e grazie per avermi seguito fino a qui.
Alla
prossima
Neko =^_^=