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Autore: SparkingJester    01/11/2011    1 recensioni
Basso Egitto, 1217 a.C.
Una nuova piramide è stata eretta e al suo interno un faraone e i suoi immensi tesori riposano in pace. Un giovane con brame di ricchezza è attirato dalle parole degli ingegneri che progettarono la piramide: affermavano di non aver mai visto così tante ricchezze in nessun'altra piramide da loro visitata!
Rubato il progetto della piramide, al giovane Set non resta altro che "alleggerire" il carico che il suo amato Faraone dovrà portare con sè all'aldilà!
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mulo non è affatto veloce. Galoppa, rallenta, galoppa, rallenta, corre e si ferma per minuti senza che io riesca a far nulla per incitarlo ad accorciare i tempi tra me e quella maestosa piramide che occupa l'orizzonte. Il mulo in realtà sta facendo qualcosa di buono, nel suo piccolo: mi da tempo per pensare. 
Sono partito così, da un momento all'altro, senza un piano, senza un preciso motivo e con l'obiettivo di derubare il mio amato faraone. Perché non rifletti mai prima di agire? Sei uno stolto! 
Tra le mille motivazioni che mi impongo vi sono la voglia di cambiare vita grazie ad un immenso tesoro e la sete di avventura che ogni ragazzo della mia età desidera soddisfare, per distrarsi dal tedio delle monotone giornate nel deserto.

Arrivo finalmente alla base della piramide, più precisamente di fronte ad un ingresso, non proprio ufficiale, che mi dovrebbe condurre all'interno della piramide. Durante il viaggio ho studiato bene la mappa: attraverso la rimozione di tre particolari blocchi di pietra dovrei accedere ad una galleria che mi dovrebbe a sua volta condurre in una prima stanza. Da qui poi dovrò decidere quali dei tre sentieri percorrere per accedere ad altrettante stanze. In pratica un labirinto, non so cosa contengano quelle stanze: può darsi che troverò il tesoro al primo colpo come c'è la possibilità che non riesca a trovarlo prima di essermi girato tutta la struttura!
Scendo dal mulo e prego gli dei che all'uscita da questa prigione di pietra lui sia ancora qui ad aspettarmi. 
Questa povera creatura non potrà certo trasportare tutti i tesori fino a casa. Darei nell'occhio e sarebbe troppo ingombrante. Troverò un altro modo per portare tutto a casa con discrezione. 

Individuo i tre blocchi, facilmente: vi sono tre soli disegnati con una tintura arancione molto sbiadita. Fin qui è stato facile! Spingo il mattone più in alto, ma è pesantissimo! Mi sforzo ancora e ancora e finalmente cade all'indietro con un tonfo sordo. La sabbia dall'altro lato deve aver attutito il colpo. Afferro il secondo mattone dall'interno e lo spingo verso fuori stavolta, facendolo cadere con attenzione ai miei piedi. Scavalco il terzo e sono dentro!
La luce della luna, ormai alta nel cielo, illumina il corridoio di fronte ai miei occhi, completamente avvolto nell'ombra. Sono stato un perfetto imbecille. Non ho portato con me nemmeno una misera torcia! Mi guardo intorno e con molta sorpresa noto un pezzo di legno in terra. Lo raccolgo e fortuna vuole che si tratta proprio di una torcia!
Accidenti se è strano! Qualcuno ha legato perfino una pietra focaia con un acciarino! Forse avevano già previsto di venire a far visita al faraone. Peggio per loro, sono arrivato prima io!
Accendo la torcia già umida di un qualche liquido infiammabile. La fiamma divampa subito di fronte alla mia faccia e mi innervosisco per la vampata di calore che ricevo ma non mi lamento, non sfidare mai la fortuna! Mi inoltro nel corridoio e le uniche cose che vedo sono le pareti strette ai miei fianchi e la fiamma della mia torcia che con i suoi movimenti ipnotici mi distrae dal cammino. Mentre le uniche due cose che sento sono il rumore dei miei passi sulla sabbia e lo scricchiolio di sassi sopra la mia testa...
Scricchiolio di sassi? Alzo la testa per cercare di capire. Non vedo che oscurità. Sarà qualche scorpione o qualche serpente. Bhà! Proseguo tranquillamente.

Qualcosa finalmente esce dall'ombra e si mostra ai miei occhi: due torce appese, una per parete.
Una...e due. Le accendo, per prendere un punto di riferimento. Vado avanti.
Altri dieci metri ed altre due torce. Tre...e quattro. Accendo anche queste e vado avanti ancora.
Altri dieci metri ed altre due torce.  Cinque...e sei. Accendo ancora e proseguo imperterrito.
Continuo a sentire dei movimenti sulla mia testa e la cosa mi infastidisce. Alzo la torcia e lo sguardo per cercare di scorgere l'origine di quel suono ma...non vedo niente. 
Quanto accidenti è alto questo corridoio? Stavolta sento il rumore del vento....
Ma un acutissimo urlo mi penetra le orecchie.
Per osiride, che è stato? Il mio cuore sobbalza e mi appiattisco alla parete! Mi volto istintivamente per individuarne la causa ma non vedo altro che ombra...e due torce.
Due...torce? Ne avevo contate...sei? Perchè ne vedo solo due? Non  ho fatto deviazioni né sono salito o sceso....che si siano spente? No, è impossibile! 
Qualcosa non va, perfino la luce della luna è scomparsa.

Sopra di me: ombra. Dietro di me: ombra. Avanti a me: ombra.
Questo posto è maledettamente inquietante! Cos'era quell'urlo? Che ci sia qualcuno qui dentro? No, accidenti! E' severamente proibito entrare nelle piramidi! Solo i sacerdoti lo fanno, ma mai di notte! 
Non riesco a spiegare l'origine del suono. Ma la paura ha il sopravvento e annulla questi pensieri. Continuo a camminare e a guardare avanti. Trovo altre due torce. Sette...e otto? Accendo anch'essere e mi volto subito. Non riesco a vedere le altre torce...Dove diavolo sono finite!? Torno con lo sguardo di fronte a me ma c'è qualcos'altro che non va! La mia torcia! E' circondata da ombre! Sembra nebbia ma è completamente nera e non lascia intravedere cosa ci sia dietro. Agito la torcia e le ombre si dissolvono rivelando ciò che stavano attaccando: la luce. Durante il cammino mi sembrava che la luce si stesse affievolendo sempre di più ma non avrei mai pensato a questa causa! 
Non ci credo... le torce che avevo acceso... sono state divorate dall'ombra! Che razza di sortilegio è questo!? Dannazione, inizio ad avere paura! Mi faccio coraggio ed alzo ancora lo sguardo, puntando la torcia sopra di me: ora che guardo meglio, le ombre si muovono come i flutti di un fiume. Sinuose. Sono come la nebbia. Inconsistenti. Eppure sono qui pronte a divorare la mia luce!

Con l’unica mano libera riprendo la mappa e la apro. Il corridoio, proprio come speravo, è dritto senza variazioni di inclinazione e senza svolte! Devo fuggire da qui al più presto! Metto da parte la mappa insieme alla mia cautela e inizio a correre a rotta di collo! Prima o poi dovrei arrivare da qualche parte...oppure no? 
Maledizione! Aaaahh!! Inizio a sentire freddo alla caviglia! Mi volto, senza interrompere la corsa. Le ombre si sono avvicinate alle gambe e mi stanno letteralmente inseguendo! Mi volto in avanti, chino il capo, chiudo gli occhi e sprono i muscoli! Devo arrivare alla fine del corridoio prima di essere... divorato?

Corro, corro e corro sempre più forte finché... non vengo assalito da un forte dolore alla testa e al sedere. Ho appena sbattuto la faccia contro una massiccia porta di pietra e sono per giunta caduto a terra. No! Le ombre mi mangeranno! Apro gli occhi, non oso voltarmi. Altri tre soli sulla porta. La illumino meglio con molta fretta e prego il dio Ra che mi doni la sua luce per combattere quelle maledette ombre! C'è un foro sulla destra della porta, con un liquido nero che cola fino al pavimento. Poggio istintivamente la torcia sul foro e il liquido nero prende fuoco. Fuoco che scompare all'interno della strana fessura. Neanche dieci secondi dopo sento un rumore metallico e subito dopo il rumore di una gigantesca porta di pietra che si apre. Ho finalmente una via d'uscita! Mi tuffo dentro la stanza e la porta alle mie spalle si richiude.
Sono salvo! Finalmente! Ai fianchi, dietro e di fronte a me: luce! Otto torce illuminano delle parareti decorate con lamine d'argento che riflettendo la luce, creano un'atmosfera più tranquilla e luminosa.
Questa maledetta piramide dev'essere...maledetta. Feci uno stupido ghigno per la battuta. Devo riprendere fiato, intanto deciderò dove andare!
Bisogna muoversi.
  
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