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Autore: serenity 92    02/11/2011    3 recensioni
Elena Gilbert è una studentessa modello di Seattle, la sua è una vita ricca di soddisfazioni e appagante.
In una afosa notte di mezza estate tutto però cambia; la morte dei suoi genitori segna l'inizio della fine; lei e la sua migliore amica Serena si troveranno ad affrontare una vita nuova dove tutto ciò che è lecito e giusto svanirà.
Le tenebre incombono su di loro, la minaccia è così vicina. " non stava succedendo veramente continuavo a ripetere nella mia testa, ma era tutto reale. Faceva male, era un dolore così intenso... eppure avrei preferito accusare quel dolore in eterno piuttosto che vederlo sparire nuovamente nella notte; il dolore del suo morso non era lontanamente paragonabile al dolore della sua assenza, non riuscivo a resistere a quegli occhi iniettati di sangue, purtroppo erano divenuti la mia priorità e se avessi avuto la possibilità di scegliere avrei venduto l'anima al diavolo piuttosto che perderlo; ma purtroppo io non disponevo della facoltà di scegliere "
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The coverage.

POV Elena.

"La vita è fatta di buie strade e tortuosi sentieri, se ci fosse luce su quelle strade e i sentieri fossero privi di tortuosità la vita sarebbe più facile,
ma mancherebbe il coraggio e il coraggio è vita... 
Se non esistesse il coraggio non ci sarebbe vita, quindi senza paura, bisogna saper attraversare la tenebrosità di quelle strade facendo attenzione a dove e a come mettiamo i piedi attraversando quei sentieri."


Serena era rintanata sotto le coperte, stringeva il cuscino tra le mani e lasciava chele sue lacrime le solcassero il viso; non ero riuscita a impedire gli eventi di poco prima perchè ero bloccata nei miei incubi e lei si era ritrovata sola, sola davanti a qualcosa di potente e malvagio.
Questa notte dormire era diventato un tabù, nè io nè lei avevamo il coraggio di chiudere gli occhi, c'era troppo da dire, troppe cose da affrontare... Ma in quella stanza c'era solo silenzio.


"C'è un silenzio del cielo prima del temporale,
delle foreste prima che si levi il vento,
del mare calmo della sera,
di quelli che si amano,
della nostra anima,
poi c'è un silenzio che chiede solo di essere ascoltato."


Chiusi il diario, era passata un'ora forse due, l'aria fresca della notte mi aveva tranquillizzata, alzai lo sguardo al cielo e una domanda silenziosa si formulò nella mia mente "Perchè dobbiamo affrontare tutto questo da sole? Avevi detto che mi saresti sempre stata vicino, invece mi hai abbandonata", lacrime dopo lacrime, singhiozzi dopo singhiozzi... ero sola in quell'oblio, in quel mondo che sembrava solo l'immagine sbiadita della mia vecchia vita. Tutto era cambiato ma si dice che la vita sia un ciclo perciò prima o poi tutto sarebbe tornato alla normalità, questa era l'unica speranza che mi spingeva a non scappare, mi spingeva ad affrontare il domani senza aggrapparmi al passato. 

POV Damon.

Fingevo di dormire da un po', la presenza di uno sconosciuto in casa non era passata inosservata, seguivo ogni suo movimento, percepivo la sua aurea, avevo sperato che se ne andasse, invece continuava a curiosare tra i miei oggetti personali e attendeva il mio risveglio, questa volta  non avrei potuto evitare il confronto.

<< Non ti hanno mai detto che è segno di maleducazione curiosare tra gli oggetti degli altri? >> dissi a voce alta alle sue spalle, l'intrusa si voltò nella mia direzione colta alla sprovvista,
<< Volevo saperne di più sul misterioso Damon Salvatore >> disse lei facendomi un timido sorriso, indossavo solo dei boxer neri attillati e leisembrò accorgersene,
<< Gayla se volevi sapere qualcosa bastava chiedere, anche se le tue visite somigliano più che altro ad una persecuzione >> dissi con tono volutamente irrisorio,
<< Per quanto sia intrigante spiarti Salvatore sei una persona molto criptica è difficile capire ciò che davvero pensi >> mi rispose Gayla con tono  infantile,
<< Potresti farmi arrabbiare un giorno di questi con la tua dannata ossessione per me >> dissi avvicinandomi sinuoso a lei che seguì con lo sguardo ogni mio movimento,
<< Damon sai qual'è il lato migliore di questa storia? - disse risoluta - tu puoi anche essere frustrato dalle mie intrusioni manon puoi torcermi un singolo capello >>, il suo tono era fastidiosamente canzonatorio,
<< Mi chiedo cosa ti rende così sicura di te? non sarebbe difficile per me spezzarti il collo in questo stesso istante, per quanto ne so io i tuoi poteri ultimamente sono pressochè inesistenti >> risposi avvicinando il mio viso al suo e bloccandola contro il muro,
<< Mio caro vampiro non penso che ti convenga contraddirmi, la tua Katherine potrebbe fare una brutta fine, basta una mia sola parola, te lo sei forse dimenticato? >> mi rispose appoggiando le sue mani sul mio petto nudo, facendole scorrere verso il mio collo e legandosi ad esso,
<< E se ti dicessi che non mi interessa, che l'unica cosa che mi preme è evitare che in fututo qualcuno sbirci tra i miei oggetti personali >> sussurrai alsuo orecchio mordendolo dolcemente,
<< Beh in questo caso le carte in tavola cambiano >> disse Gayla con tono sensuale,
Feci scorrere la mia mano destra lungo il suo vestito nero fino a sfiorare con delicatezza il suo interno coscia provocandole un gemito di piacere,
<< tu non sai resistermi >> dissi con voce calda mentre con la mano risalivo lentamente verso la sua intimità, premetti maggiormente il mio corpo sul suo mentre lei si irrigidiva sempre più tentando di mantenersi distaccata.
Scostai il bordo delle sue mutandine e feci scivolare il mio dito esperto al centro esatto del suo corpo, con l'altra mano le divaricai leggermente le gambe e prima con un dito, poi con due mi addentrai in profondità; il suo respiro era rotto dall'eccitazione, il suo corpo caldo era in affanno.
Mi divertii a provarle scariche di piacere attraverso un'andatura instabile,prima piano poi sempre più veloce senza darle tregua, il gioco l'ho conducevo io; feci scivolare a terra il suo abito lasciandola con addosso solo le mutandine, smisi per un attimo di muovere le dita dall'interno soffermandomi sul suo corpo, aveva i capezzoli turgidi, il seno sodo e i suoi occhi pregavano che non mi fermassi.
<< Vedrai che stanotte ti divertirai tesoro >> dissi prendendola per la vita per poi farla stendere sul letto, le sfilai anche l'ultimo indumento che indossava, lei cercava la mia bocca ma io le negavo quel contatto con malignità.
Presi il suo seno tra le mani poi successivamente ci giocai con la bocca disegnando il contorno dei suoi capezzoli con la lingua, i suoi nervi saldi fino a pochi minuti prima ora cedevano sotto il mio tocco, i suoi gemiti riempivano la stanza pregandomi di accontentarla.
Proseguii i miei giochetti ancora per un po', spostando la mia bocca sempre più giù rendendole ancora più difficile resistere, era in mio potere, completamente in balia dei suoi desideri.
<< Ti facevo più forte Gayla >> dissi con voce roca asciugandomi ai lati della bocca con un lembo del lenzuolo, 
<< Taci Salvatore, hai giocato sporco >> mi rispose lei a fatica, affannata di piacere,
<< Lo so, è una delle mie abilità >>,
<< Stronzo >> esclamò lei.
Mi liberai anche io dei boxer che ormai mi stringevano, era pur sempre una bellissima creatura e per di più completamente a mia disposizione, l'istinto prevalse sulla ragione; non ebbi molto riguardo nè delicatezza, si trattava di puro sesso, sesso senzasentimenti, un gioco, un bel gioco tra due creature immortali.
Entrai dentro di lei, era calda,incandescente, un urlo le si strozzò in gola mentre io sorridevo beato, cominciammo a muoverci all'uninsono prima lentamente in un ritmosempre in crescendo; era piacevole, appagante; aumentai il ritmo delle spinte mentre lei avvinghiava attorno al mio corpo le gambe, l'aria divenne sempre più densa, la sua presa sempre più salda e i nostri gemiti si intensificarono, infine quando ormai eravamo prossimi all'apice del piacere, accadde l'inspiegabile...
Stavo per seguirla nell'apice del piacere assoluto, forse secondo solo al bisogno del sangue, quando la mia mente formulò l'immagine di un sorriso umano, era il sorriso di Elena, puro, semplice, inviolato... la bellezza di quell'immagine mi deconcentrò e non riuscii a finire ciò che avevo iniziato con Gayla. Mi maledissi in un primo momento osservando lo sguardo sconcertato della creatura sotto il mio corpo, poi tornai indifferente perchè non mi interessava più di tanto quel che avevo interrotto.
<< Cosa è successo Damon? >> mi chiese lei dopo circa 10 minuti, quando ormai il suo corpo si era calmato, nel frattempo mi ero disteso accanto a lei madandole le spalle, 
<< Forse non sei poi così brava come sembri >> dissi con cattiveria, quello era il lato peggiore di me,quando mi chiudevo in me stesso diventava insostenibile la mia compagnia, mi alzai e indossai nuovamente i boxer mentre lei incassava il colpo,
<< Beh ora potresti anche andartene, hai avuto ciò che volevi puoi anche lasciarmi dormire adesso >> dissi sul ciglio della porta diretto verso il bagno, avevo bisogno di una doccia rigenerante, quell'imprevisto mi aveva spiazzato;
<< Stronzo! >> fu la secca risposta che ricevetti, voltandomi intravidi delle lacrime rigarle il volto mentre si rivestiva imbarazzata più che mai,
<< la prossima volta che hai intenzione di fare sesso con me, vieni preparata non è carino lasciare le cose a metà >> rincarai la dose, forse per sfizio di vederla per una volta stare male oppure semplicemente per sfogarmi,
<< Io non sono come le solite insignificanti umane che ti fai Damon, ricordatelo >> fu la secca risposta che mi diede, urlandomi contro ferita,
<< Ah si? e chi te lo dice? >> Gayla era un osso duro, ma l'avrei scalfitta in qualche modo;
<< Dovevo immaginarlo che non eri diverso dagli altri vampiri >> disse lei nuovamente ferita,
<< Già, dovevi immaginarlo >> così dicendo conclusi la discussione.

Sotto la doccia continuavo a ripensare a quell'immagine, il fermo immagine del sorriso di Elena stampato nella mia testa; lei era così bella, così pura, un angelo inviolabile, un essere unico. 
Mi ritrovai a chiedermi cosa stesse facendo: dormiva? Era ancora spaventata? Mi odiava?
La risposta all'ultima domanda era ovvia: mi odiava, mi odiava perchè la perseguitavo nei sogni,mi odiava perchè avevo ferito la sua amica dai capelli rossi, perchè eroiul suo acerrimo nemico.
Il resto della notte lo passai interrogandomi su quella fragile creatura, su quale triste destino incombesse su di lei, su quel dannato compito che dovevoportare a termine. Non riuscivo però a dispiacermene davvero perchè ad ogni azione corrisponde uno scopo, per Katherine ero l'unica speranza.
Intorno alle 7,00 am, sentii Stefan trafficare al piano inferiore, scesi le scale dopo aver indossato una t-shirt grigia e un paio di jeans neri attillati,
<< Ciao fratellino, stamane siamo mattinieri... >> dissi con tono falsamente euforico,
<< Dio Damon credevo che un fulmine a ciel sereno ti avesse carbonizzato ma purtroppo mi sbagliavo >> disse mio fratello ironico voltandosi per guardarmi corrucciato,
<< Ma come siamo simpatici stamattina, stai diventando grande fratellino, pensa un po' oggi è il tuo primo giorno di scuola dopo 150 anni >>, dissi agguantando un cornetto alla marmellata sul tavolo,
<< Chi era l'assatanata di questa notte? non siete stati per così dire molto silenziosi... >>,
<< Nessuna che abbia anche la più vaga importanza, perchè vuoi sapere i dettagli? Fratellino non ti credevo così perverso >>,
<< No per oggi passo, non vorrei vomitare >>
mi rispose lui indossando il giubbotto e gli occhiali da sole e avventurandosi verso l'uscita,
<< Ti verrò a prendere davanti all'uscita da buon fratellino maggiore >> dissi ironico,
<< Io salterei questa parte da soap opera >> mi rispose,
<< Si Stefan anche io vorrei evitare, ma intendo stabilire una tregua e avremo bisogno di contrattare >>,
<< Sempre che sia possibile una tregua con te Damon >> disse lui chiudendosi la porta alle spalle.

Ero riuscito ad ingannare Stefan, oggi mi sarei creato la mia copertura, non pensavo che sarebbe stato così semplice ma il vecchio Stefan furbo e scaltro sembrava più che un ricordo.
I giochi avevano dunque inizio, sarebbe stata la partita più emozionante, il match fondamentale, e io, Damon Salvatore, odiavo perdere.
Uscii di casa per fare realmente colazione, avevo bisogno di una preda sostanziosa, sarebbe stata una giornata difficile, in mezzo a tutti quei cuori pulsanti, quelle vene gremite di sangue, un'agonia...
Adocchiai un turista, lo uccisi senza scrupoli, cancellai le tracce e mi apprestai a fare visita alla cripta maledetta, Caleb era in attesa di notizie, non potevo tardare ulteriormente il confronto.

 
Serenity 92
   

Note dell'autrice: SALVEEEEE, era un po' di tempo che non scrivevo per impegni personali, ma sono tornata con un bel capitolino, forse un po'sadico ma abbastanza dinamico.
Non mi sono dilungata molto su Elena perchè sarà molto più presente nel prossimo capitolo, invece ho puntato l'accento sul rapporto non rapporto tra Gayla e Damon, beh lui non è stato affatto un gentil uomo, spudoratamente cattivo ma per adesso preferisco mantenere un Damon mascherato dietro la sua infallibilità, Gayla ne uscirà vendicativa da tutto questo?

Se volete, ma anche se non volete lasciate una recensione. Aggiornerò presto lo prometto!!! Un bacio.
Vi ho lasciato anche le immagini dei protagonisti così potrete leggere la storia immaginando i personaggi.
PRECISAZIONE: nella mia fan fiction dato che Elena è un angelo, Katherine non sarà la sua dopplenger da come potete vedere, infatti è BIONDAAAA (una bomba sexy).
  
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