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Autore: Neko    05/11/2011    7 recensioni
Una nuova avventura travolge inaspettatamente i Mugiwara partiti per affrontare le sorprese del Nuovo Mondo.
Da una strana isola dove avvengono fenomeni strani, si ritroveranno a che fare con quello che il destino ha in serbo per loro.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rufy/Nami
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 30:  una ferita profonda

 

Nami corse finchè le sue gambe glielo permisero, inoltrandosi sempre di più all’interno dell’isola e giungendo inaspettatamente in un luogo calmo e tranquillo.

Vi era un lago limpido dalle acque di un azzurro intenso e l’erba era rigogliosa di fiori di vario genere, che profumavano l’intera area.

Un posto in genere magnifico, ma quella bellezza Nami non riusciva a godersela.

Si sedette in riva al lago, riprendendo fiato dopo essere riuscita a seminare Rufy, il quale aveva tentato di raggiungerla per chiarire quanto successo poco prima con Lily.

 Si abbracciò con forza le gambe, portandosi le ginocchia al petto. Vi appoggiò sopra il capo, nascondendo gli occhi ormai gonfi e rossi dal pianto, che le annebbiava la vista. Pianse per diverso tempo, finchè, finite le lacrime,  il suo corpo cominciò a essere scosso da dei singhiozzi.

Con la mano destra si asciugò l’acqua in eccesso che gli era rimasta sul viso e successivamente prese a fissare le acque del lago.

Esse erano talmente pulite che la navigatrice era in grado di vedere i pesci nuotare al di sotto. Due di loro attirarono la sua attenzione. Due pesciolini rossi sembravano inseguirsi, giocando tra di loro.

La sua mente cominciò a vagare ricordando i momenti in cui erano lei e Rufy a rincorrersi. Iniziavano sempre a causa di un dispetto che uno faceva all’altro, come rubare un pasticcino o appropriarsi di un cappello tenuto come fosse qualcosa di prezioso, ma alla fine la corsa finiva per diventare un gioco, finchè stremati i due ragazzi si sedevano a terra abbracciandosi e ridendo a più non posso.

Altri bei momenti trascorsi insieme a Rufy le tornarono in mente, ma a un certo punto, sul pelo dell’acqua, si formò un’immagine sgradita e la ragazza dovette assistere nuovamente al bacio che c’era stato fra il suo capitano e il nuovo membro dell’equipaggio.

Nami sentì il suo cuore andare in frantumi e stringendo i pugni con rabbia, lanciò nell’acqua un sasso che aveva precedentemente afferrato, facendo sì che le increspature dell’acqua, cancellassero quell’immagine poco gradita, lasciandola nuovamente nel suo tormento.

 

Rufy, perdendo le tracce di Nami, tornò sconfitto alla Sunny. L’ombra del cappello gli copriva il volto, non lasciando intravvedere la sua espressione a nessuno.

Aveva cercato la ragazza a lungo, senza però riuscire però a trovarla. Avrebbe voluto mettersi alla ricerca di alcune tracce che potevano indicargli la direzione da prendere, ma il capitano era ben consapevole del fatto di non saper distinguere le tracce lasciate da un essere umano da quelle di un animale.

Rufy, hai trovato Nami? Avete chiarito?” chiese Usopp speranzoso, non volendo che si creassero delle discordanze fra i membri della ciurma, nonostante tempo addietro fosse stato lui stesso a crearne. Proprio per questo non voleva che si ripetesse nuovamente qualcosa del genere.

Rufy scosse lievemente la testa.

Chopper rattristato  domandò “Cosa succederà ora? Nami lascerà la ciurma?”

“Non dirlo nemmeno per scherzo!” lo rimproverò Usopp, nonostante avesse pensato la stessa cosa. Un litigio si può chiarire chiedendo scusa, ma le scuse nel caso di un tradimento erano più difficile da digerire.

Rufy rimase immobile a fissare i nodi del legno che  formavano il pavimento del ponte della nave. Non disse una parola, quasi non respirò.

“Ma cosa ti è saltato in mente? Perché hai baciato Lily? Davanti a tutti poi!” disse Franky incrociando le sue enormi braccia, anche lui incapace di spiegarsi quanto avvenuto.

Il ragazzo di gomma strinse i pugni, non sapendo dare una risposta a quella domanda. Non gli era mai passata per la mente di fare una cosa del genere. Vedeva Lily come un’amica e nient’altro, quindi non riusciva a spiegarsi come si fosse venuta a creare quella situazione. Aveva intenzione di capire cosa fosse successo, ma prima voleva trovare Nami. Voleva assicurarsi che stesse bene e soprattutto fare pace con lei.

Sanji, appoggiato al parapetto della nave con uno sguardo adirato disse “A quanto pare Nami non gli bastava più! Ma mai Rufy, mi sarei aspettato un tale gesto da te. Eppure sai quanto Nami tenga a te e quanto io tenga a Lily!”

Rufy abbassò ulteriormente il capo e camminando lentamente, si allontanò verso la poppa della nave.

Zoro, che fino a quel momento era rimasto a osservare e a pensare, guardò il volto di Rufy, leggendovi dolore e confusione, mentre sul volto di Lily lesse dispiacere e colpevolezza.

Lo spadaccino sospirò “Io credo che Rufy non abbia la capacità di tradire né Nami, né te cuoco da strapazzo!” disse con tono serio.

“Dico io, sei cieco forse? C’eri anche tu ad assistere a quello schifoso bacio!” disse Sanji urlando “Quindi come puoi insinuare che…

Rufy non ci ha mai dato motivo per sospettare di lui. Sbaglio forse? Quindi io voglio dargli il beneficio del dubbio!” disse Zoro riprendendo il compagno.

“Quale dubbio puoi avere? Rufy ha baciato Lily!”

“Hai detto bene Rufy ha baciato Lily! Fino a prova contraria si è in due a compiere determinati gesti, mentre qui ci stiamo accanendo solo contro Rufy. Sentiamo un po’ cosa ha da dire anche il nuovo acquisto della ciurma!” disse Zoro spostando il suo sguardo adirato verso la ragazza dai capelli lilla.

Zoro non aveva niente contro la Lily, ma se succedeva qualcosa che non sarebbe mai accaduta alla ciurma e di mezzo c’era il nuovo membro, lo spadaccino non poteva fare a meno di pensare che esso potesse centrare qualcosa.

Robin decise di intervenire “Vi ricordo che nessuno di noi ha memoria di quanto successo in questi giorni. È probabile che neanche lei sappia qualcosa, inoltre quanto accaduto potrebbe essere la conseguenza di quanto ci è accaduto!” disse l’archeologa riflettendo sulla situazione. Forse perchè era più adulta rispetto agli altri, ma aveva capito quanto Nami e Rufy contavano uno per l’altra.

“Indipendentemente da quanto è successo, non si sarebbe mai arrivato a questo punto se non ci fosse stato un interesse di Rufy nei confronti di Lily!” cominciò Sanji.

“Si, ma anche di Lily nei confronti di Rufy, non dimenticarlo!” disse Brook, facendo sentire la sua voce per la prima volta, anche a lui sembrava strana tutta quella situazione.

Sanji mise il broncio Non riusciva a ragionare a mente lucida in quel frangente. Assistere al bacio era stato un colpo al cuore, ma in minima parte sperava che Lily fosse stata colta di sorpresa e non avesse avuto modo di reagire prima che venisse vista. Non voleva rinunciare a quella piccola speranza che gli faceva sperare che Lily fosse innamorato solamente di lui.

I-io s-so co-cosa è s-successo!” disse Lily balbettando, sentendosi al centro dell’attenzione, dopo che tutti gli sguardi si erano posati su di lei.

La ragazza cominciò a spiegare gli eventi che li avevano interessati, sperando vivamente che potessero prenderla in parole e non scambiarla per una racconta frottole.

“Così tu vorresti farci credere che i nostri corpi sono stati scambiati?” chiese Usopp incredulo “Ragazzi, nemmeno a me sarebbe venuta in mente una storia del genere…me la devo conservare. Lily ti devo pagare i diritti d’autore nel caso avessi intenzione di usare questa storia in futuro?”

Il cecchino venne guardato in cagnesco da tutti i presenti, in quanto non sembrava proprio il momento di fare dello spirito.

“Scusate, volevo solo sdrammatizzare la situazione!” disse il ragazzo.

“Io sinceramente non sarei tanto sorpresa di sapere che questa è la verità!” cominciò Robin “Ci sono capitate un sacco di cose assurde nel nostro viaggio. Inoltre ricordate la gente che si comportava in modo strano in piazza qualche giorno fa? Avevamo ipotizzato che vi era stato uno scambio di persona!”

Chopper felice disse “è vero. Me n’ero completamente dimenticato. Questo significa che la situazione è risolta!”

“Non ancora Chopper!” disse Zoro “Noi possiamo crederci o meno e non ci cambia la vita. Bisogna vedere come reagiranno Sanji e Nami e anche Rufy, in quanto non sembra sapere cosa sia successo!”

Sanji si avvicinò a Lily e posando le sue grandi mani, sulle spalle gracili di lei, chiese “Lily, se tutti eravamo in un corpo diverso. Chi c’era nel corpo di Rufy?”

Lily sorrise e afferrò il viso di Sanji per poi posare un casto bacio sulle labbra del cuoco “C-chi altro se non tu? Non ho nessun interesse verso nessun altro. M-mi p-piaci s-solo tu S-sanji!” disse la ragazza ormai rossa in viso “Tu mi credi, non è vero?” chiese la ragazza preoccupata, vedendo lo sguardo del cuoco confuso.

Sanji la fissò negli occhi per diverso tempo, per poi dire “Le parole possono anche essere menzognere, ma gli occhi sono lo specchio dell’anima e io posso leggere la tua sincerità!” Sanji sorrise “Ti credo Lily!” disse ricambiando il bacio che poco prima la ragazza aveva dato lui e quando si staccarono per respirare, Sanji non potè fare a meno che svenire.

“Perfetto, uno è sistemato, ora dobbiamo solo raccontare quanto accaduto a Nami e Rufy!” disse Chopper correndo verso la direzione in cui aveva visto andare il suo capitano. “Ragazzi, io non vedo Rufy!”

I presenti lo chiamarono e guardarono in tutte le stanze della nave, senza però riuscire a trovarlo.

“Sarà nuovamente andato in cerca di Nami!” disse Zoro.

“Non sapendo però come stanno le cose, non so come possa andare a finire!” disse Robin preoccupata.

 

Rufy di fatto non era riuscito a stare sulla Sunny senza far niente e decise nuovamente di andare alla ricerca di Nami, non gli importava molto del rischio che aveva di perdersi, sapeva di trovarsi su di un’isola non eccessivamente grande, quindi in un modo o nell’altro sarebbe riuscito a ritrovare la Sunny nel caso si fosse reso necessario.

Girò in lungo e in largo per tutta la giornata, tanto che il sole cominciò a tramontare e a colorare il cielo e il mare di rosso.

Quando ormai scoraggiato e stanco, si sedette su di un prato fiorito, dove poteva vedere un bellissimo lago, anch’esso tinto di tonalità rossa.

Si sdraiò a terra e sospirò, quando girando per puro caso la testa verso la sua sinistra, vide in lontananza una sagoma, rannicchiata su se stessa.

Si mise di scatto in piedi e chiamò “Nami!”

La ragazza sentendosi interpellare, si girò e vedendo Rufy, si alzò e cominciò a correre nel tentativo di scappare, ma prima che riuscisse a fare una decina di passi, il ragazzo l’aveva afferrata nonostante le decine di metri che li separavano.

Nami, ascolta…io…” cominciò Rufy.

“Lasciami andare!” urlò la ragazza fulminando con lo sguardo il ragazzo, che non aveva la minima intenzione di lasciarla “Lasciami, lasciami ho detto!” disse nuovamente la navigatrice sbattendo i pugni sul petto del ragazzo.

“Non ti lascio finchè non mi fai spiegare!” disse serio il ragazzo.

“Allora avanti. Illuminami sul tuo gesto. Perché hai baciato Lily, io non ero forse abbastanza per te?” disse Nami urlando di rabbia.

“No, non è vero! io ho baciato Lily perché…perché…oh accidenti Nami, non lo so perché. Mi sono risvegliato che la stavo baciando e non so nemmeno come è potuto succedere!” disse il ragazzo esasperato, non sapendo cosa dire.

“è un tentativo penoso Rufy. Te lo dico io come è potuto succedere. Tu preferisci lei a me e a quanto pare non ti sei fatto scrupoli a tradire me, sotto gli occhi di tutti. Per non parlare di Sanji. Non hai tradito solo me, ma anche lui!” disse Nami stringendo i pugni.

Nami io non ho alcun interesse per Lily. Io amo solo te e lo sai!” disse Rufy in un brodo di giuggiole.

“Zitto! Non dire che mi ami o ti prendo a calci. Tu mi hai ingannata, mi hai preso in giro per tutto questo tempo e quando, quando io mi sono concessa a te… hai ben pensato di passare a un'altra!” disse Nami ormai in presa alla disperazione e alle lacrime.

Rufy rimase shoccato da quelle parole “Tu…tu non dici sul serio! Nami, non puoi credere che io sia capace di una cosa del genere. Non lo farei mai!”

“è quello che hai fatto!” disse Nami guardandolo con rabbia negli occhi, insieme a un fiume di lacrime che non smetteva di uscire.

Rufy l’afferrò per le spalle e serio disse “quella notte che abbiamo trascorso insieme è stata…bellissima e…

“certo, è stato uno spasso, vero? E hai avuto anche il coraggio di dirmi che mi amavi! Se fosse stato realmente così non avresti minimamente pensato di mettere gli occhi su Lily. E poi? Dopo di Lily cosa farai? Ci proverai con Robin o qualche altra ragazza che incontrerai sul tuo camm…Nami non riuscì a terminare la frase che uno schiaffo la zitti.

Rufy era arrabbiato, ma non la guardò direttamente negli occhi. Non voleva che il suo sguardo adirato si posasse sul suo volto  e coprì gli occhi all’ombra del cappello “Nami posso capire che tu sia arrabbiata, ma non posso tollerare che tu dica queste cose su di me. Non per uno stupido bacio che c’è stato con Lily, senza sapere nemmeno come sia avvenuto e non dopo tutto il tempo che abbiamo passato insieme. Pensavo che mi conoscessi, invece se è questo quello che pensi di me allora….allora non so cosa dirti Nami!”

“Si, pensavo di conoscerti. Proprio per questo non posso perdonarti per quello che hai fatto. Ti credevo diverso da molti degli uomini che esistono a questo mondo. Ti credevo un bravo ragazzo e per certi punti di vista lo sei, ma se sei arrivato a trattare la donna come un oggetto allora non sei altro che un mascalzone!”

Nami aveva lo sguardo basso, non voleva vedere Rufy e con un sussurro disse “Mi hai ferito, più di quanto nessun altro abbia mai fatto, quindi vattene via!” disse per poi cominciare a urlare “Vattene via! Non voglio rivederti mai più Monkey D. Rufy. Potessi tornare indietro non mi unirei alla tua ciurma nemmeno per tutto l’oro del mondo!” disse per poi cominciare a scappare lasciando Rufy immobile sul posto, con occhi sgranati, incapace di pensare, di respirare e di piangere.

 

 

  
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