George si svegliò spaventato dalle urla di Elizabeth, si voltò verso di lei.
In pochi secondi la stanza era piena Elizabeth era inginocchiata per terra, si reggeva il bacino e urlava.
Svenne.
Remus la prese in braccio e la appoggiò sul letto, gli tremavano le mani, Molly lo spinse via e iniziò a dare piccoli schiaffetti alla ragazza per farla rinvenire.
Dopo un paio di minuti aprì debolmente gli occhi, il dolore non si sentiva più, fece un respiro profondo e si mise a sedere.
-Tesoro tutto okay?- disse la Signora Weasley. -Fammi vedere dove ti faceva male-
Elizabeth si scansò velocemente.
-Em.. No non c'è bisogno sto bene- fece un sorriso per tranquillizzarla. Nessuno doveva vedere il tatuaggio.
George la osservava, vedeva che le condizioni di Elizabeth erano migliori delle sue, per quanto gli facesse piacere però.. Si rendeva conto che lei era più forte fisicamente di lui e questo demoralizzava la sua mascolinità.
Abbassò lo sguardo.
Tutti uscirono dalla stanza per lasciarli riposare.
Elizabeth si avvicinò al letto, accarezzò le spalle morbide di George e gli diede un bacio.
-Ehi..Come ti senti?-domandò lei continuando a baciarlo sulla spalla.
-Sto bene.- rispose lui bruscamente.-No Eli basta- la allontanò.
Elizabeth lo guardò senza capire.
-Che succede George?--
-Niente okay? Non succede niente. Non è che deve sempre succedere qualcosa- disse lui aggressivamente.
-Oh.. va bene- rispose abbassando lo sguardo.
Si girò dall'altra parte dandogli le spalle, non capiva perchè gli avesse risposto in quel modo. Che gli succedeva. 
Con tutto quello che era successo non si erano neanche scambiati i regali di Natale. Sospirò e prese dal cassetto il braccialetto di caucciù ner con la E che aveva comprato per George, forse non era quello il momento migliore per darglielo, lo ripose e chiuse gli occhi. 
George dormiva, ma lei non riusciva a chiudere occhio, la sensazione di bruciore era sparita ma aveva paura che se si fosse addormentata sarebbe tornata e.. Non voleva.
Sentì la porta aprirsi e Remus fece capolino dalla porta.
-Ehi.- entrò e guardò Elizabeth, si stringeva le mani nervosamente. -Come ti senti?- chiese preoccupato.
-Sto bene.. Mi sento meglio – Disse accennando un sorriso, anche se in quel momento non aveva voglia di sorridere, ma doveva tranquillizzarlo.
Si sedette sul letto accanto a lei.
-Mi dispiace per prima.. Quando sei svenuta non..Non sapevo che fare.- Si grattò la testa.- stranamente non sapevo come comportarmi.-
-Non preoccuparti. E' normale- gli fece l'occhiolino. -Papà. - scandì bene quelle parole per fargliele capire meglio.
Lupin voltò il viso per guardarla, si aprì un sorriso sul suo volto.
-Amo quando mi chiamì così sai..- disse lui abbassando gli occhi. Non era abituato a essere dolce.
-Oh lo so. - rise lei – Papà.. Papà.. Papà- continuò a ripetere.
Lui le diede una spintarella.
-Piantala o finirai per farmi commuovere- rise lui.
Elizabeth si girò e..
Lo abbracciò, lo strinse a se forte, più forte che poteva.
Lupin rimase un attimo interdetto ma poi si lasciò andare a quell'abbraccio che sapeva finalmente di famiglia.
-Ti voglio bene, papà- disse lei sussurrandolo.
Lupin sorrise.
-Ti voglio bene, piccola.-