Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: kurinoone    08/11/2011    8 recensioni
[ Harry/Ginny, Dark!Harry, What if...?]
Cosa sarebbe accaduto se Codaliscia non avesse rilevato a Lord Voldemort il nascondiglio dei Potter? E se avesse invece portato Harry da lui?
IN PAUSA
Genere: Avventura, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Harry/Ginny
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disclaimer: Io non possiedo i personaggi di Harry Potter e tutto ciò che può essere riconosciuto appartiene a J K Rowling. Nulla è stato scritto e tradotto a scopo di lucro. Questa storia è ispirata alla fanfic ‘A Shattered Prophecy’ di Project Dark Overlord.

Note di traduzione: dato che ladyarle ha smesso di tradurre, un gruppo di ragazze ha chiesto agli amministratori del sito di poter continuare la traduzione, facendo uso di questo account (e riprendendo quindi dal capitolo 10). Le traduttrici sono: The Burnt Orchid, SereILU, Wynne_Sabia, SeleneLightwood, Juniper_Fox, Unbreakable_Vow, crystalemi, Kristiane.
Ogni recensione qui aggiunta verrà tradotta in inglese e riportata direttamente all'autrice.
Speriamo di poter portare finalmente a termine la traduzione di questa magnifica storia, e chiediamo a voi che leggerete di seguirci anche se gli aggiornamenti procederanno tra la settimana e i dieci giorni.

Detto ciò, buona lettura del capitolo 10. Enjoy!


10. Harry?
tradotto da Juniper_Fox

Sirius apparve all’ingresso del Numero 12, Grimmauld Place. Si guardò velocemente attorno: non c’era nessuno e, senza perdere tempo, si diresse al piano superiore verso una delle camere da letto. Una volta entrato stese a terra il ragazzo e corse verso il camino, vi tirò una manciata di polvere e urlò.

«UFFICIO DI SILENTE, HOGWARTS!» non tolse la testa e aspettò che il turbinio smettesse. Presto si ritrovò a osservare l’ufficio del Professor Silente.

«Albus! Albus ci sei?» domandò Sirius con urgenza; non voleva che il ragazzo si svegliasse subito.

«Sirius, ragazzo mio, cos’è successo?» la risposta di Silente arrivò mentre questi s’inginocchiava per vedere meglio la testa di Sirius tra le fiamme.

«Albus, ce l’abbiamo! Abbiamo catturato il Principe Oscuro» Sirius si rese conto di come la sua voce tradisse eccitazione.

«Ben fatto ragazzo mio! Dov’è adesso?»

«Qui al quartier generale. Devi venire subito, con l’infermiera se possibile» Sirius si sentì un po’ in colpa vedendo l’espressione di Silente.

«Com’è ridotto?» chiese Silente, nei suoi occhi nemmeno la più piccola scintilla.

«Uhm.. Io.. Io non lo so. Però so che avrà bisogno di molte cure mediche» concluse Sirius sentendosi sempre più in colpa.

«Sarò lì con Madama Chips il prima possibile»

Sirius tolse la testa dal fuoco e aspettò finché il giramento di testa non fosse finito. Alzò lo sguardo verso il ragazzo e fu sorpreso di trovare nella stanza anche Moody e Kingsley.

«Ehi non vi ho nemmeno sentiti entrare. Dove sono James e gli altri?»

«Al Ministero, dovevano accompagnare i Mangiamorte catturati» rispose Moody, i cui occhi erano ben fermi sul ragazzo, ancora svenuto sul pavimento.

«Silente arriverà presto» disse Sirius vedendo Moody avvicinarsi al ragazzo, chinarsi su di lui e controllare il battito.

«E’ debole ma respira ancora» li informò; poi si portò dietro al ragazzo e improvvisamente gli prese le braccia e le portò dietro la schiena per legarle magicamente. Dal ragazzo ancora semi incosciente provenne un urlo di dolore. Sirius scattò subito in piedi.

«Aspetta! Alastor, cosa stai facendo?» domandò osservando Moody, che era ancora impegnato a controllare la stretta del legame, dimentico delle urla del ragazzo e del suo respiro affannoso.

«Mi assicuro che il marmocchio non possa scappare o aggredirci senza bacchetta»

Moody raggiunse i vestiti del ragazzo e cominciò a togliere tutte le armi nascoste in essi, mentre Sirius lo osservava assorto mettere in fila le stellette ninja.

Sirius notò che il ragazzo si era svegliato e stava guardando le sue armi in altre mani. Istintivamente cercò di fermare Moody, ma comprese che non poteva muoversi. Provò a sciogliere il nodo ma ciò gli causò dolore perché il braccio rotto e il polso erano stati legati molto stretti. Con un peso sul cuore, Sirius vide il ragazzo andare nel panico e i suoi occhi verdi, ancora nascosti dietro la maschera, vagarono per la stanza cercando di capire dove fosse; incontrò poi gli occhi di Sirius, il quale sentì il cuore spezzarsi nel leggerci il dolore.

Moody, comunque, non stava dimostrando nemmeno un minimo di pietà. Si girò e andò a prendere una piccola pila di armi e, senza avvertire, calciò le costole del ragazzo, che urlò per il dolore e si contorse per cercare di alleviare il male procurato dalle costole già rotte.

«Moody! Hai fatto abbastanza! Non c’è motivo di trattarlo così» Sirius afferrò Moody mentre questi stava per sferrare un altro colpo al ragazzo caduto, cacciandolo via.

«Nessun motivo, eh? Oh io credo che ci sia. Questo.. Questo piccolo pezzo di merda è la ragione per cui Alice e Frank non sono qui..! Questo è il mostro che li ha fatti diventare cenere! Lui è il colpevole per le ferite dei nostri compagni.. Lo ammazzerò!»

Moody si dimenò per far mollare la presa di Sirius e riuscì a staccarsi da lui. Si avvicinò al ragazzo, lo prese per i capelli e, senza delicatezza, lo rimise in piedi. Sirius vide gli occhi del ragazzo lampeggiare per il dolore. Moody lo strattonò con forza e portò il viso vicino a quello del ragazzo.

«Te la farò pagare, ragazzo. Fosse l’ultima cosa che faccio» brontolò.

Sirius alzò lo sguardo verso Kingsley per vedere se l’uomo condividesse con Moody il piacere nel torturare il ragazzo. Kingsley aveva il viso che non trasmetteva nessuna espressione.

Il sangue secco del suo naso rotto si era incrostato sulla faccia e sui vestiti; non lo disturbava minimamente il fatto che Moody stesse facendo male a un ragazzo già in brutte condizioni.

Sirius pregò in silenzio che Silente arrivasse velocemente. Lui era l’unico in grado di controllare Moody. Sirius fece un altro passo verso di lui.

«Moody, davvero! Pensi che questo sia giusto? Insomma, l’abbiamo catturato. Pagherà per i suoi crimini. Non devi infierire così» provò a parlare a Moody con calma, dato che urlare non funzionava.

Moody girò intorno a Sirius, lasciando i capelli del ragazzo e lasciandolo cadere a terra come un ammasso accartocciato.

«Giusto? Niente di tutto questo è giusto! Era giusto per I Paciock essere uccisi nella propria casa? Era giusto lasciare Neville Paciock orfano a quell’età? Era giusto per James andare così vicino alla morte? Eh? Rispondi!»

Alla menzione di James, Sirius sentì improvvisamente rabbia e collera eruttare dentro di lui. Ricordava come si era sentito quando era arrivato accanto al corpo disteso del suo migliore amico; ricordava di aver temuto per la vita di James dopo aver visto la profonda ferita sul suo collo e tutto quel sangue intorno. James aveva perso così tanto sangue.. sarebbe potuto morire.

D’un tratto Sirius, accecato dalla rabbia, andò verso il ragazzo che ora era tenuto da Kingsley, dato che non riusciva a stare in piedi da solo. Sirius passò le dita nei capelli corvini del ragazzo e gli tirò indietro la testa, ignorando il gemito di dolore uscito dalle labbra del ragazzo.

«Credo sia ora di mostrare la tua bella faccia, non pensi?» disse a voce bassa.

Gli occhi del ragazzo si sgranarono per l’orrore e cercò di liberarsi dalla presa di Sirius.

«N-no!» cercò di urlare.

Sirius rise e lo lasciò. Il ragazzo cercò di allontanarsi il più possibile da lui ma Kingsley lo riportò indietro.

Sirius mise una mano sulla maschera argentata del ragazzo e la tolse con un solo movimento. La reazione che seguì fu una che Sirius non avrebbe mai dimenticato.

Sirius boccheggiò e si allontanò al ragazzo. Kingsley cercò di mantenere una presa salda ma si sentì debole alla vista del Principe Oscuro. Moody era semplicemente in piedi con la bocca aperta per lo shock.

Sirius guardò il viso che gli ricordava qualcuno a lui vicino più di suo fratello. Vide gli occhi verde smeraldo che ora, senza quell’orribile maschera, poteva dire essere identici a quelli di Lily. Vide il ragazzo che lo guardava male, i suoi capelli, il suo viso. Era la copia esatta di James, ad eccezione degli occhi di Lily. Sirius non aveva bisogno d’altro per sapere chi fosse quel ragazzo davanti a lui. Era il figlio di James e Lily, oltre che suo figlioccio.

«Harry?» chiese.

Harry non rispose. Continuò a guardare male Sirius, cercando nel frattempo di non cedere al dolore che si era impossessato del suo corpo.

«Harry? Tu.. tu sei.. Harry Potter!» disse Sirius facendo un passo verso il suo figlioccio.

Al sentir pronunciare il suo nome intero, Harry alzò la testa e tentò di dire a bassa voce.

«Il mio nome.. è Harry Orvoloson!»

Per Sirius fu come se gli fosse cascato il mondo addosso. Velocemente si diresse verso il ragazzo e lo prese per le spalle. Harry sussultò per il dolore ma non lasciò andare alcun gemito dalle labbra.

«No! Tu sei Harry Potter! Sei il figlio di James e Lily. Harry Potter!» lo informò Sirius, pensando innocentemente che gli fosse stata nascosta la verità.

Harry scrollò via Sirius da sé, ignorando il dolore alle braccia, e lo fulminò con lo sguardo.

«No! Io sono Harry Orvoloson. Figlio di Lord Voldemort»

«Harry per favore..» Sirius fu interrotto da una fiammata verde che annunciava l’arrivo di qualcuno. “Oh Merlino, per favore fa che non sia James, non ancora!” sperò Sirius. Si girò e vide Silente e Madama Chips confusi e shockati in piedi accanto al camino.

Sirius si voltò nuovamente per guardare Harry e fu sorpreso di vedere con quale rabbia e odio il ragazzo guardasse Silente. Harry respirava ancora con fatica e Sirius era sicuro che, se Kingsley l’avesse mollato, Harry non sarebbe riuscito a reggersi in piedi. Questo comunque non gli impediva di lanciare uno sguardo assassino ad Albus Silente.

Silente d’altra parte stava guardando Harry con uno sguardo incredulo nei suoi occhi azzurri. Sirius poteva leggere lo shock che aveva colpito Silente nel profondo e gli rendeva difficile parlare.

Sirius non sapeva cosa fare; continuò a guardare in modo perplesso Harry, che continuava a guardare Silente torvo. Moody parlò.

«Albus, non credo che questo sia possibile. Dev’essere una trappola» stava guardando Harry con circospezione, come se si aspettasse da un momento all’altro che da quel corpo uscisse qualcun’altro. Sirius, comunque, si avvicinò a Moody e Silente.

«Lui è Harry Potter, il mio istinto non può sbagliarsi!» commentò Sirius.

«Lasciatelo» ordinò piano Silente, distogliendo lo sguardo da Harry per posarlo su Moody.

«Cosa?» Moody era confuso. Anche per Sirius fu necessario qualche istante per capire che Silente si stesse riferendo alle catene che erano state messe a Harry.

«Oh.. D’accordo» grugnì Moody e, con un gesto della bacchetta, sussurrò il contro incantesimo liberandolo.

Harry si portò subito le braccia fratturate contro il petto per proteggerle, mugugnando per il dolore che lo percorreva. Sentendo i gemiti di dolore Kingsley lo mollò e Harry cadde a terra, incapace di stare in piedi da solo. In un attimo Sirius e Silente corsero verso Harry e cercarono di aiutarlo, ma lui li guardò furioso e indietreggiò tanto quanto il suo corpo ferito gli permise. Silente guardò il ragazzo che lui aveva supposto essere “il prescelto”: non riusciva ancora a crederci. Harry Potter era vivo! Non poteva essere altro che un miracolo.

Harry faceva respiri corti e rapidi, come se avesse problemi a respirare. Portò con cautela la mano in buono stato al suo fianco mentre le costole rotte uscivano dalla pelle. Era molto spossato; la sua testa era pesante e si sentiva molto male. Cercò di combattere l’oscurità che lo stava pian piano inghiottendo. Sirius e Silente stavano ancora cercando si avvicinarsi a lui per convincerlo che volevano aiutarlo.

«Harry, va tutto bene. Vogliamo solo aiutarti» provò Silente.

«Mi spiace Harry, non sapevo.. Per favore Harry, lascia che ti aiuti» Sirius provò ancora una volta ad aiutare Harry ad alzarsi e si fermò all’improvviso quando Harry si staccò violentemente da lui. Harry dovette stringere le labbra per astenersi dall’urlare di dolore per i movimenti che avevano fatto sobbalzare il suo corpo ferito e rotto.

Sirius e Silente si allontanarono da Harry, non volendo fargli altro male. Sirius si voltò verso Kingsley, che stava osservando con volto pallido e compassione il ragazzo sul pavimento.

«Kingsley, vai in ufficio, non permettere a James di venire qui. Digli qualsiasi cosa! Assicurati soltanto che non venga qua!» Sirius istruì un Kingsley contento di andarsene da quell’imbarazzante situazione.

«Alastor, tieni il Ministero lontano da qui. Dobbiamo capire una o due cose prima che loro interferiscano e decidano di scavalcarci» disse Silente a Moody, che cominciò a lamentarsi di come sarebbe stato impossibile tenere fuori il Ministero.

Nessuno notò una pallidissima Madama Chips avvicinarsi a Harry e aiutare gentilmente il ragazzo, che a sorpresa permise all’infermiera di aiutarlo a raggiungere il letto vicino e stendersi. Gli spostò i ciuffi dagli occhi e gli sorrise imbarazzata.

«Andrà tutto bene Harry. Mi prenderò io cura di te» sussurrò piano mentre Harry lasciava che l’oscurità lo inghiottisse.

XXX

Madama Chips sbatté Silente e Moody fuori dalla porta e disse a Sirius di bloccare il camino in quella stanza, in modo da non essere interrotta. Sirius lo fece e se ne andò subito dopo per raggiungere Silente e Moody nella sala da pranzo principale.

Sirius osservò distratto Silente dare nuovamente istruzioni a Moody di andare al Ministero e prendere tempo. Moody imprecò a bassa voce di come tutto ciò fosse inutile per poi andarsene sbattendo la porta.

Sedettero entrambe con le teste chinate, persi nei pensieri. Sirius domandò disperato.

«Albus, cosa faremo adesso?»

«Cosa intendi?»

Sirius tentò di non sporgersi e strapazzare il vecchio pazzo.

«Cosa intendo? Intendo cosa faremo adesso? Non possiamo dare Harry al Ministero, ordineranno il Bacio del Dissennatore senza processo! Non possiamo nasconderlo per sempre! Non che lui rimarrebbe volentieri con noi, e sicuramente non possiamo rispedirlo da quel mostro di Voldemort!»

Silente guardò Sirius sorpreso: era la prima volta che Sirius pronunciava il nome di Voldemort senza rabbrividire. Fece un minuscolo sospiro e cercò di sorridere al suo ex-alunno.

«Sirius, ragazzo mio, per favore calmati. Dobbiamo solo parlare con Harry. Il povero ragazzo è stato fuorviato da Voldemort. Una volta che saprà la verità su chi è veramente, sono sicuro che ci aiuterà a uscire da questo casino»

Se Silente pensava che questo sarebbe servito a calmare Sirius, allora si stava sbagliando di grosso. Sirius esplose e si alzò così velocemente che la sedia volò via dietro di lui.

«Aiutarci! Harry che vuole aiutarci! Merlino, Albus. Non vedi in che modo si sta comportando con noi? Specialmente con te! Non è stato fuorviato da Voldemort, sa chi è, sapeva che James era il suo vero padre, ma l’ha comunque attaccato. Ha attaccato James lasciandolo lì a morire! Albus, Harry non aiuterà né noi né se stesso, per quello che conta. Lui ci odia e proverà a scappare nuovamente da Voldemort, qualsiasi verità gli diremo»

Sirius respirava affannosamente e le sue mani stavano tremando per la rabbia. Perché Silente non riusciva a capire che erano fottuti? Ciò significava che James e Lily avrebbero perso di nuovo loro figlio. Sirius non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime per la frustrazione e il cuore spezzato ancora a lungo. Scivolò sul pavimento e si coprì il viso con le mani. Silente gli si avvicinò e appoggiò una mano sulla sua spalla cercando di confortarlo.

«Mio caro ragazzo, capisco il tuo dilemma. James e Lily affronteranno la cosa e sarà difficile, ma ti prometto che non permetterò loro di perdere ancora Harry»
Sirius alzò lo sguardo verso Silente con gli occhi colmi di lacrime.

«Come?» gracchiò.

Silente gli fece un altro piccolo sorriso.

«Probabilmente non l’hai notato, ma quando Poppy ha disteso Harry sul letto, gli ha spostato i ciuffi dalla fronte ed io ho visto qualcosa che potrebbe salvare Harry»

«Cosa.. cos’hai visto?» quello di Sirius fu quasi un sussurro, si trovava ancora seduto a terra.

«E’ stato marchiato da Voldemort»

Sirius boccheggiò e sul suo viso apparve una smorfia d’orrore.

«Lui.. lui.. lui ha marchiato Harry con il.. Marchio Nero?» chiese con voce tremante.

«No. L’ha marchiato in un altro modo» Silente guardò Sirius dritto negli occhi e recitò parte della profezia che tutto l’Ordine aveva imparato a memoria.

«Il Signore Oscuro lo marcherà come suo eguale» disse piano, lasciando comprendere l’altro. Sirius guardò Silente con un’espressione confusa.

«Vedi Sirius, Harry è il prescelto, non Neville Paciock. Dopotutto questo è il motivo per cui è stato preso quindici anni fa. Voldemort, comunque, non l’ha ucciso come tutti noi pensavamo: ha invece deciso di usare il prescelto. Ha cresciuto Harry come un figlio e di conseguenza Harry lo ama come un padre. Harry non capisce che l’affetto che Voldemort gli dimostra è invece una tattica di sopravvivenza, perché Harry non potrebbe nemmeno pensare di far male a Voldemort. Ha corrotto l’innocenza che Harry aveva, l’ha fatto diventare un assassino crudele per non fargli avere nemmeno la minima speranza di redenzione. Vedi, Voldemort ha delineato un buon piano, Harry è un mago molto potente e Voldemort ha usato quel potere per distruggere i suoi nemici; ma ha anche fatto in modo che se Harry fosse stato preso, la fazione della Luce avrebbe annientato il proprio salvatore con le sue stesse mani. Dimmi Sirius, se questo ragazzo non fosse stato Harry, quale sarebbe stato il suo destino? Non ci avresti pensato due volte prima di darlo in pasto ai Dissennatori. Il fatto che lui sia il figlio del tuo migliore amico e il tuo stesso figlioccio ha tenuto Harry vivo fino ad ora» Silente fece una pausa per permettere a Sirius di comprendere.

Sirius sembrava stare leggermente male ma riuscì a stare al passo di Silente.

«Sirius, penso che sia il destino che abbia portato Harry direttamente nelle tue mani. Avrebbe potuto essere catturato da qualsiasi altro Auror e sarebbe stato troppo tardi per salvarlo.
Se Harry è caduto nelle nostre mani, deve essere perché noi possiamo aiutarlo. So che non sarà semplice, sarà molto difficile far collaborare Harry, ma penso davvero che si possa fare»

«E il Ministero? Caramell non crede alla profezia, non ci ha mai creduto» esclamò Sirius con voce di sconfitta.

«Lascia Caramell a me. Sono sicuro che il Ministro ed io arriveremo a un accordo»

Sirius era un po’ dubbioso; sapeva che il Ministro avrebbe probabilmente usato la cattura del Principe Oscuro per riguadagnare popolarità, giacché gli attacchi recenti avevano fatto precipitare i consensi. Prima che potesse aprir bocca per ribattere questo punto, la porta della sala si aprì ed entrò una Madama Chips pallida ed esausta.
Sirius e Silente balzarono in piedi e l’aiutarono; lei li ringraziò con lo sguardo e collassò sulla sedia.

«Come sta, Poppy?» chiese gentilmente Silente.

«Beh, sopravvivrà. Aveva delle ferite piuttosto brutte. Braccio e polso destro erano rotti, così come la caviglia sinistra. La schiena era messa molto male. E’ fortunato a non essersi rotto la spina dorsale. Aveva anche due costole rotte e una incrinata, che è il motivo per cui aveva difficoltà a respirare. Ho sistemato tutte le ossa rotte e gli ho somministrato una pozione antidolorifica. Ho lasciato nella stanza altre pozioni che dovrà prendere per aiutarlo a ridurre le ferite e il dolore»

Sirius adesso era decisamente orripilato. Cosa sarebbe successo se Harry non fosse sopravvissuto a quella spaventosa caduta? Cercò di non rabbrividire al pensiero di togliere la maschera argentata dal cadavere tra le macerie.

«Seriamente, cosa pensavate di fare? Attaccarlo così! E’ caduto per due piani! Siete stati davvero fortunate che non sia morto!» disse rivolta a Sirius. Il cipiglio arrabbiato ricordò a Sirius la Professoressa McGranitt.

«Non l’abbiamo fatto apposta.. Aspetta! Come lo sai?»

Poppy lo guardò per un momento con apprensione sul viso, prima di rispondere.

«Me l’ha detto lui»

Sirius rimase senza parole per qualche istante.

«Cosa? Te l’ha detto lui? Perché lo avrebbe fatto? Perché ha parlato con te e nessun altro?»

Poppy fu leggermente a disagio, ma decise di dire la verità.

«Perché.. perché lo conosco»

«COSA?» esplose Sirius.

«Tu.. Tu lo conosci! Come fai a conoscerlo?» Sirius cercò istintivamente la bacchetta quando Silente lo fermò.

«Poppy, per favore, spiegati» sembrava molto stanco e cauto, adesso.

«Beh, Professor Silente, si ricorda che circa sei mesi fa ci fu un attacco a casa mia? Mio marito Paul ed io eravamo in giardino in quel momento e fummo lasciati inermi a guardare i nostri due figli a morire nella casa in fiamme. I Mangiamorte ci avevano legati e avevano appiccato il fuoco alla nostra casa, urlandomi che lo meritavo, dato che ero un’infermiera che aiutava Nati Babbani a Hogwarts. Quando i Mangiamorte se ne andarono, non venne nessuno ad aiutarci; anche i nostri vicini erano terrorizzati per paura di un nuovo attacco. Poi, dal nulla, arrivò questo ragazzo che si precipitò dentro la casa in fiamme. Salvò Jenna e David dal bruciare vivi e liberò me e Paul dall’incantesimo immobilizzante. Mi chiese cos’era successo e gli parlai dei Mangiamorte. Ricordo ancora la rabbia nei suoi occhi verdi. Mi disse di non preoccuparmi, disse che i Mangiamorte non ci avrebbero più fatto del male. Prima che se andasse, gli chiesi chi fosse e lui, semplicemente, mi sorrise e disse di chiamarsi Harry. Non l’ho mai più visto, fino ad oggi» finì con le lacrime agli occhi.

Sirius era senza parole: Harry aveva salvato due bambini che stavano per morire. Perché? Harry li aveva salvati da persone della sua stessa fazione; aveva rischiato la sua vita, all’età di quindici anni, per due bambini dei nemici.

«Poppy, hai visto la sua faccia chiaramente? Intendo dire, era davvero Harry? Non indossava una maschera per coprire il viso?» domandò Sirius cautamente.

«No, non indossava nessun tipo di maschera. Aveva vestiti da mago, ma nessuna maschera. Il volto era chiaramente visibile»

«Ma allora perché non hai detto a nessuno di aver visto qualcuno identico a James?» Sirius quasi urlò.

Poppy guardò Sirius e replicò in modo calmo.

«Perché, Signor Black, non ho mai visto il Signor Potter, quindi sarebbe stato difficile per me fare questo collegamento»

Sirius la guardò inespressivo, poi comprese. Ovviamente, lei non aveva mai incontrato James. Poppy era l’infermiera di Hogwarts e non era ancora entrata nell’Ordine. James aveva visitato spesso Hogwarts ma doveva ancora incontrare tutto il personale. Sirius si sentì un completo idiota e mormorò le sue scuse. Lei archiviò il fatto con un gesto della mano dicendo che andava tutto bene.

Silente, comunque, sorrise e si girò verso Sirius:

«Beh, sembra che il nostro Harry abbia una leggera mania di salvare la gente»
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: kurinoone