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Autore: Neko    13/11/2011    7 recensioni
Una nuova avventura travolge inaspettatamente i Mugiwara partiti per affrontare le sorprese del Nuovo Mondo.
Da una strana isola dove avvengono fenomeni strani, si ritroveranno a che fare con quello che il destino ha in serbo per loro.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rufy/Nami
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 32: Chi sono io?

 

Passarono un paio di giorni in cui sulla Sunny si era venuta a creare una situazione di disagio per quanto successo a Nami e Rufy.

Il capitano, nonostante partecipasse con entusiasmo alla vita che svolgeva sulla nave, di tanto in tanto lanciava delle occhiate a Nami, rattristandosi e perdendo vitalità.

 Questo nervosismo però non aveva influito sul suo appetito, al contrario di Nami che faticava a ingerire qualsiasi cosa Sanji le preparasse, facendolo preoccupare, in quanto era lui il responsabile dell’alimentazione dei suoi compagni e la navigatrice stava mangiando poco e male in quei giorni.

Usopp e Chopper, che tifavano per la coppia, cercavano di convincere Rufy a dimenticare quanto fosse successo, dicendo lui che capitava a tutti di sbagliare, ma esso rispondeva loro che non potevano capire quanto aveva provato e i due, sapendo che aveva ragione, lasciavano cadere il discorso, scoraggiati dal loro fallimento.

Robin e Lily, invece, cercavano di aiutare Nami ad affrontare la situazione che si era venuta a creare, ma l’aiuto della seconda, non era ben accetta dalla navigatrice, che l’aggrediva con parole a volte pesanti, non tenendo conto che poteva anche ferire la compagna.

La ragazza dai capelli rossi, riteneva Lily la prima responsabile di tutto quanto, in quanto se non si fosse mai unita a loro, il litigio tra lei e Rufy non sarebbe avvenuto.

Capitava a volte che la discussione tra Nami e Lily si accendesse in cucina, davanti a Sanji, il quale non sopportava che la sua amata venisse trattata in un modo tanto duro da Nami, soprattutto dopo che essa si era scusata cento volte e, insieme a lei, anche lui.

Lui che non aggrediva mai una donna, né la insultava, si ritrovò esasperato dai continui litigi che si venivano a creare sulla nave, che ferivano profondamente Lily, la quale non aveva la minima intenzione di creare quella situazione. Essa si sentiva talmente colpevole che più volte aveva espresso l’idea a Sanji di lasciare la ciurma, sperando che Nami si potesse calmare e che con Rufy le cose si potessero sistemare.

Il cuoco le aveva ripetuto mille volte che non avrebbe dovuto pensare a una cosa del genere, perché indipendentemente da quanto diceva Nami, Rufy non la considerava colpevole, dato che la ragione per cui il capitano teneva il muso alla navigatrice, andava ben oltre al semplice bacio che involontariamente si erano scambiati.

 

“Adesso basta!” urlò Sanji, smettendo improvvisamente di cucinare, quando sentì nuovamente Nami rincominciare con le sue solite accuse.

Non si girò nemmeno, ma continuando a fissare il cibo che stava preparando disse “è ora di finirla con questa storia Nami. Lily ti ha già ripetuto più volte che le dispiace di aver baciato Rufy, nonostante lei fosse convinta di baciare me. Io ti ho ripetuto che la colpa di quanto è successo, è anche colpa mia e che se siete arrivati a questo punto, è solo perché lo avete voluto tu e Rufy. Ma sembra che tu non voglia ascoltare queste ragioni e continui ad accanirti su di lei!”

“Certo, perché è evidente che niente di tutto ciò sarebbe successo, se lei non avesse mai messo piede su questa nave!” disse Nami fulminando con gli occhi la ragazza, che abbassò la testa.

“Sono stanco di sentirti dire queste cose. Lily è una nostra compagna e non posso sopportare che tu la tratta in questo modo!” disse Sanji infastidito.

“Certo, guai a chi  tocca la tua amata!” disse Nami arrabbiata.

Sanji la guardò negli occhi come mai aveva guardato una donna. Sorvolò su quanto detto la ragazza, ma le disse “Se Rufy ce l’ha con te per quanto è successo, è solo te che devi biasimare!”

“Ti conviene tacere Sanji!” disse Nami, punta nell’orgoglio.

“Cos’è? La verità fa male? Non hai avuto fiducia in Rufy e ora accettane le conseguenze. Non otterrai nulla sfogando il tuo dispiacere e la tua rabbia su chi non centra, portandoci a litigare tra noi!” Sanji fece una pausa e si accese una sigaretta “E per ultima cosa, se Lily decidesse veramente di lasciare la ciurma perché non si sente ben accetta…io potrei prendere la decisione di seguirla!” disse in modo serio, tanto che Nami temette che il cuoco potesse mettere in pratica quanto detto. Sconfitta, la ragazza si alzò dal tavolo e, non dicendo altro, si recò verso la porta della cucina proprio quando Rufy si accingeva ad entrare.

I due si fissarono per diverso tempo, senza che nessuno dei due spiccicasse parola. Fin quando la ragazza, non riuscendo a sostenere lo sguardo del ragazzo, lo superò andandosene via.

Rufy la guardò allontanarsi fin quando gli fu possibile, per poi andarsi a sedere al suo posto e guardare i visi dei compagni presenti nella stanza.

C’era tensione nell’aria e nessuno osò dire niente.

Usopp si sentiva estremamente a disagio e grondava sudore da qualsiasi parte. Zoro, appoggiato al muro con le braccia dietro la nuca, stava cercando di analizzare la situazione, Brook aveva la bocca spalancata, shoccato da quanto il cuoco aveva affermato, Lily era  in procinto di piangere e Sanji stringeva i pugni con forza, arrivando addirittura a piegare una posata che teneva in mano.

Robin invece sospirò. Il suo viso, che non lasciava quasi mai trasparire nervosismo nemmeno nelle situazioni più difficili, ora esprimeva tutta la sua preoccupazione.

Rufy osservava Sanji con aria seria “è vero Sanji?”

Sanji alzò lo sguardo sul capitano.

“è vero che saresti disposto a lasciare la ciurma se Lily dovesse abbandonarci?”

I presenti sussultarono, il cuoco per primo. Non si sarebbero aspettati di scoprire che Rufy li avesse sentiti discutere. Sanji sperava che quella domanda e soprattutto quella scelta non si sarebbe mai posta sulla sua strada.

Sanji guardò serio il suo capitano e riflesse molto prima di rispondere. Guardò i suoi compagni uno ad uno e sentì tutto l’affetto che provava per ognuno di loro, infine posò lo sguardo su Lily, così sensibile e delicata che cercava ancora il suo posto nel mondo, e pensò a cosa provava per lei. Un sentimento mai provato verso nessun altra donna, un sentimento forte e travolgente capace di rendere felice e forte un uomo, ma allo stesso tempo capace di farlo sentire vulnerabile e debole.

“Se mai dovessi scegliere se seguire il mio sogno o seguire l’amore…credo che sceglierei l’amore!” disse Sanji senza abbassare lo sguardo. Era sicuro di quanto avesse affermato. Nel caso avesse dovuto scegliere, avrebbe scelto di stare con Lily.

Rufy lo guardò serio, poi accennando un sorriso, disse rattristato “Capisco!”

Sanji si accorse di come avesse influito quella sua risposta sui sentimenti del capitano e cercò di spiegare le sue ragioni, ma Rufy non gliene diede tempo “No Sanji, non mi devi spiegare niente. è giusto che tu faccia le scelte in base al tuo cuore, non in base a cosa voglio io, perché se decidessi io, sarei egoista in quanto io vi terrei sempre tutti quanti con me, ma so che prima o poi, ognuno di voi sceglierà la sua strada, che potrebbe non essere accanto a me!” disse sorridendo, anche se tristemente “Anche se spero che una nostra eventuale separazione capiti il più tardi possibile!”

Usopp si lasciò andare indietro sulla sedia come se fosse svuotato delle sue energie “Ragazzi, ma cosa ci sta succedendo di questi tempi? Sembra che tutto stia andando a rotoli. Tu e Nami che litigate, Sanji che alza la voce con Nami e che potrebbe lasciare la ciurma se Lily decidesse di andarsene a causa di Nami. Sinceramente non credevo si potesse mai arrivare a questo punto!” disse Usopp rattristato.

“Non sta succedendo niente di strano Usopp!” disse Robin “ State solo crescendo e provando nuovi sentimenti che da sempre hanno scombussolato la vita dell’essere umano. Ma certi sentimenti, per l’appunto, ti portano a fare certe scelte che posso influenzare per sempre la tua vita e quella degli altri. Quando avete cominciato il viaggio eravate solo dei ragazzi e non avevate nient’altro per la testa che seguire i vostri sogni, ora invece state diventando uomini e piano piano, ognuno di voi potrebbe trovare qualcosa che ritiene più importante dei sogni. Come nel caso di Sanji, l’amore!” disse Robin, in quanto più matura di tutti.

Bhe ma si possono seguire i sogni, senza per forza abbandonare l’amore!” disse Usopp.

“Ripensa a quanto abbiamo scoperto nel futuro. Una donna del tuo villaggio ti avrebbe presto donato un figlio e questa donna aveva deciso di seguirti nel tuo viaggio, così da permetterti di continuare a realizzare il tuo sogno di viaggiare e di essere un pirata, ma cosa faresti se quella donna decidesse di voler rimanere al tuo villaggio?”

Usopp abbassò la testa. Aveva già dato questa risposta quando erano stati nel futuro e anche se non sapeva minimamente cosa volesse dire essere innamorati, per quanto provasse una certa attrazione per Kaya, e ancora meno cosa significasse diventare padre disse “Come ho già detto, rimarrei con Kaya e mio figlio!”

Robin sorrise “Vedi? A volte si è costretti a scegliere!”

Usopp annuì dando ragione alla donna.

“Tu Zoro-san, cosa faresti se si presentasse questo problema?” chiese Brook.

“Io sarò dove vuole il capitano e dato che lui mi vorrebbe sempre al suo fianco, essia!” disse serio Zoro “Inoltre non potrei essere uno spadaccino, se rimanessi fermo in un singolo posto, senza avere qualche sfidante contro cui combattere di tanto in tanto!”

“Quindi sceglieresti il tuo sogno!” disse Brook “Io non saprei, ma credo che non mi si porrà mai il problema, dato che difficilmente troverò una scheletrina da amare!”

“Tu Rufy?” chiese Usopp curioso.

Rufy sembrò pensarci “Io spero che Nami voglia continuare a viaggiare, perché non voglio nemmeno pensare all’eventualità di scegliere!” disse infine “A proposito di Nami, Lily, non te la prendere per quello che ti dice. È nervosa e tende a essere un po’…”

“Scorbutica?” disse Brook.

“Antipatica e pericolosa?” disse Usopp.

Rufy sorrise, pensando che se Nami avesse sentito, per i suoi due compagni sarebbero stati dolori.

Lily sorrise dolcemente al suo capitano “Non c’è problema, in parte me lo merito, ma è evidente che mi detesta e che non mi vuole a bordo!” disse infine rattristandosi.

“Quando si calmerà vedrai che ti accetterà, infondo prima di questa storia, ti aveva accettato no?” disse il ragazzo di gomma.

Robin sorrise “Se poi vedi che non ti sopporta proprio, regalale un pacchetto di gioielli e vedrai che cambierà idea. Con me ha funzionato!” disse l’archeologa ricordando il tempo in cui si era unita alla ciurma, ma il suo pensiero venne interrotto dalla voce della navigatrice, che chiedeva all’istante l’intervento di tutti sul ponte.

“Che succede?” chiese Rufy, ma non aspettò la risposta, in quanto il cielo era stato improvvisamente oscurato da nuvole nere carice di acqua e il vento aveva preso a soffiare in maniera molto forte, tanto che rischio di rovesciare la nave più volte.

“Dobbiamo subito ammainare le vele, presto!” disse Nami preoccupata.  Aveva il presentimento che quella tempesta, che da li a poco sarebbe scoppiata, avrebbe creato loro non pochi problemi. Rufy e gli altri eseguirono l’ordine, tirando su le vele, così che la nave acquistasse subito maggiore stabilità, nonostante ora fossero le onde a farla oscillare da una parte all’altra.

“Lily, vai al riparo!” disse Sanji, vedendo l’aria spaventata della ragazza, ma a quell’ordine Lily cambiò espressione e con sguardo determinato disse “No, voglio aiutarvi anche io. Posso controllare l’acqua a mio piacimento, magari in caso di bisogno posso fermare qualche onda che si abbatterà pericolosamente sulla Sunny!”

Sanji la guardò con aria preoccupata, ma avvicinandosi a lei, le legò al fianco una corda, in modo tale che non venisse spazzata via dal ponte.

Anche gli altri membri si legarono una corda di sicurezza alla vita.

Chopper venne, come al solito, incaricato di reggere il timone e di comandare la nave, mentre gli altri eseguivano accuratamente gli ordini di Nami.

Problemi di cuore o meno, Nami rimaneva sempre un’ottima navigatrice.

La nave prese a ondeggiare in modo violento, tanto da creare un senso di nausea ad alcuni mugiwara, nonostante fossero abituati ad affrontare tempeste, ma quella sembrava più forte di tutte quelle che avevano affrontato fino ad allora.

Non solo la pioggia cominciò a cadere in modo battente, ma comparvero anche i fulmini che con la loro potenza squarciavono il cielo, mentre i tuoni si susseguivano in un intervallo che durava all’incirca un minuto.

Come se tutto ciò non bastasse, improvvisamente nell’aria cominciarono a formarsi diversi tornado e Chopper fece molta fatica a guidare la nave lontano da quelle calamità, che avrebbero facilmente ingoiato tutti loro.

Questo però non fu sufficiente per sfuggire al pericolo incombente della tempesta, in quanto il vento prese a soffiare ancora più forte, tanto da essere in grado di sollevare, come se fosse stata della semplice carta, un corpo umano. Di fatto tutti i mugiwara si ritrovarono a volteggiare in aria, tenendosi ben stretti alle corde.

Le corde però erano state usate diverse volte e alcune di loro erano alquanto consumate, tanto che quella che reggeva Nami, si spezzò.

Rufy!” gridò la ragazza cercando di afferrare il braccio, che il ragazzo aveva allungato per afferrare la navigatrice.

Essa però era riuscita ad afferrare solo le dita, che in una situazione normale, non sarebbero bastate come appiglio, ma essendo quelle di Rufy di gomma, allungandosi anch’esse, fecero sì che non scivolassero dalla presa della ragazza.

In un momento in cui il vento si affievolì, facendo cadere tutti malamente a terra, Rufy, legò alla vita di Nami, la sua corda, assicurandosi che fosse ben legata e robusta.

Non fece in tempo però a prenderne un’altra per legare sé stesso, che un’onda di proporzioni gigantesche, era in procinto di sommergere la Sunny.

Chopper non sarebbe mai riuscita a schivarla e Lily, congiungendo le mani  davanti al viso, si illuminò. Quella stessa luce avvolse l’onda, che per un istante sembrò fermarsi.

Dalla fronte della ragazza cominciarono a scendere diverse gocce di sudore, a dimostrare la fatica che essa stava facendo per tenere a bada quella forza della natura.

L’onda però non rimase ferma a lungo, ma continuò ad avanzare, sebbene a una velocità inferiore rispetto a prima, facendo sì che l’impatto con la Sunny fosse più debole, provocando danni non di entità  grave, impossibili da riparare. La nave però venne sommersa completamente dalle acque per qualche istante, prosciugando delle proprie energie i possessori del frutto del diavolo, che si ritrovarono a terra, incapaci  di muoversi.

Nami cercò, con uno sguardo preoccupato, Rufy in quanto non aveva ancora provveduto a legarsi a una cima di sicurezza, ma fortunatamente, esso era riuscito ad aggrapparsi al parapetto della nave, in modo tale da non essere trascinato via dalle acque che si ritiravano dal ponte.

Ma non ebbe la stessa fortuna  la seconda volta che un’onda, sebbene molto più piccola della precedente, si abbatté sulla Sunny, trasportando in acqua con sé, oltre a Rufy, materiale di vario genere non fissato alla nave.

Rufy!” gridarono Nami e Zoro all’unisono. La prima avrebbe voluto gettarsi in acqua per aiutarlo, infischiandosene dell’eventualità di rischiare di essere portata via dalla corrente, ma non riuscì a slegare la corda che la teneva al sicuro. Sperò vivamente sull’aiuto dello spadaccino, in quanto era riuscito a slegare il nodo. Ma avvenne qualcosa che lo spadaccino non aveva calcolato. Lily, precedendolo,  si era istintivamente gettata in acqua per soccorrere il capitano.

Sanji urlò il suo nome spaventato e si sporse dal parapetto alla ricerca sia di Lily che si Rufy, che sembravano essere stati ingoiati dalle profondità marine.

Lily nuotava sempre più a fondo in cerca della sagoma di Rufy. Era molto buio in quelle acque, ma l’istinto le suggerì di affidarsi al suo fiuto per riuscire a rintracciarlo. Sentiva la corrente marina fare forza, per spostarla dal suo percorso, ma si accorse di non fare poi molta fatica a resisterle.

Riuscì a trovare Rufy, che continuava a sprofondare. Era ormai privo di sensi e una volta che riuscì ad afferrarlo, si accorse che il ragazzo non aveva più aria nei polmoni.

Fu in quell’istante che si accorse di non sentir la necessità di ossigeno.

Risalì velocemente in superficie, incrociando Sanji e Zoro, che si erano gettati in acqua per soccorrere i loro compagni.

Entrambi sgranarono gli occhi quando la videro, soprattutto il cuoco.

Tutti misero nuovamente testa fuori dall’acqua, Sanji e Zoro cercando respirare più ossigeno possibile, mentre Lily respirava come se non avesse fatto il minimo sforzo.

Zoro cercò di aiutare  Lily a portare il capitano, ma esso, come anche Sanji, faceva fatica a rimanere a galla a causa delle onde che lo rispedivano sott’acqua e fu solo grazie all’intervento della ragazza dai capelli lilla, che aveva fatto utilizzo dei suoi poteri, se i due non rischiarono di affogare.

Finalmente le acque cominciavano a quietarsi e il cielo a schiarirsi, ma nessuno potè gioire della notizia, in quanto Chopper era ancora intento a rianimare Rufy, che era rimasto a lungo senza ossigeno.

Nami guardava la scena, stringendo la mano di Rufy con forza, come se volesse essere il suo appiglio alla realtà.

All’ennesimo massaggio cardiaco, Rufy prese a tossire e il dottore lo fece girare di lato per aiutarlo a sputare più acqua possibile.

Il ragazzo lentamente riaprì gli occhi, nonostante avesse voluto tenerli chiusi per la stanchezza.

Cercò di mettersi a sedere, sputando ancora acqua di tanto in tanto, e solo quando si riprese un po’ riuscì a ricordarsi di quanto successo “Q-questa v-volta c’è mancato d-davvero poco. Grazie Chopper!”

La renna scosse la testa “Non ringraziare me, se Lily non ti avesse salvato, non avrei potuto rianimarti!”

Rufy cominciò a ringraziare la ragazza, quando si accorse di un particolare che non aveva mai notato.

Sanji cominciò a roteare intorno a Lily, con gli occhi a forma di cuore dicendo “La mia bellissima Lily è una sirena…è una sirena…è una sirena!”

“Abbiamo capito babbeo!” disse Zoro seccato, dato che ormai la sorpresa l’aveva superata.

Robin guardò con la coda dell’occhio Nami e disse “Siamo stati fortunati. Se Lily non si fosse unita a noi, a quest’ora Rufy sarebbe morto!”

Nami sussultò e abbassò la testa. La frase dell’amica l’aveva fatta riflettere. Era vero che se Lily non si fosse mai unita a loro, Rufy e lei non avrebbero mai litigato, ma sarebbe accaduto qualcosa di peggio di un banale litigio, perché in quel momento a Nami, tutto quello che era successo, sembrava una sciocchezza rispetto a quanto sarebbe potuto accadere.

Le lacrime cominciarono a solcarle le guance, pensando che avrebbe potuto perdere Rufy per sempre, si improvvisamente si ritrovò a essere felice del fatto che Rufy, invece, fosse semplicemente arrabbiato con lei.

Nami si alzò da terra, allontanandosi dal ragazzo di gomma e lentamente si avvicinò a Lily, la quale non aveva ancora detto niente.

La navigatrice l’abbracciò e dopo averla ringraziata per aver salvato Rufy, le chiese di perdonarla per essere stata cattiva con lei.

Lily annuì a mala pena, ma non disse una parola.

Tutti la guardarono preoccupati, incapaci di comprendere cosa avesse.

La ragazza si guardò la coda spaventata, si osservò le mani e successivamente si abbracciò le spalle, ritrovandosi a tremare.

Sanji le posò una mano sulla spalla e, sentendo il suo corpo ghiacciato, la coprì con la sua giacca nera per darle un po’ di calore.

Le bastò quello e i raggi del sole, per scaldarsi e una volta che la temperatura corporea aveva raggiunto i 36°, riprese le sue sembianze umane.

La ragazza sgranò gli occhi a quel cambiamento e guardando Sanji, come colui che potesse darle delle risposte, chiese “Chi sono io?”

 

 

 

Bene, non so a voi, ma a me questo capitolo, non mi  soddisfa e non sono nemmeno riuscita a scrivere quello che volevo, in quanto mi sono già venute fuori troppe pagine. Uffi...avevo in mente una scenetta simpatica (credo) in cui Rufy e Nami avrebbero fatto definitivamente pace...Dovrete aspettare per leggerla, mi dispiace.

Bhe almeno ho tirato fuori una piccola parte del mistero che aleggia attorno a Lily. Qualcuno di voi ha in mente chi sia veramente lei? Bhe si una sirena e poi?

Come al solito fatemi sapere cosa ne pensate, anche se ho un po’ paura in quanto come ho detto prima, il capitolo non mi piace.

Spero di recuperare nei prossimi.

Ciao ciao e alla prossima.

Neko =^_^=

  
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