Blatereggiando.
Zun-zun! Vi
avevo detto che avrei aggiornato in fretta! L’avevo detto? Ammetto che il
salto da 11 a 5 recensioni me lo aspettavo, LOL, ma comunque ringrazio
immensamente tutte le anime pie che hanno commentato la scorsa drabble e si sono
trattenute dal picchiarmi a sangue. Grazie per non avermi picchiata a sangue!
Come avevo preannunciato, la grafica dei capitoli è vagamente cambiata. Vi
piace? Spero di sì. E se no amen, NON LA CAMBIO DI NUOVO, CON TUTTO IL TEMPO CHE
CI HO MESSO. Ecco. Btw, come al solito sono desiderosa di scrivere cose idiote.
E questo capitolo è molto, molto idiota. Soprattutto l’inizio. E mi sorprende il
fatto che non abbia maltrattato Zoro come inizialmente avrei voluto fare. *pat-patta
Zoro-chin*.
Al prossimo capitolo!
Disclaimerchemidimenticosempre
»
One Piece © Eiichiro Oda.
Se OP mi appartenesse, troverei per Chopper un interesse amoroso. Insomma, tutti i membri della ciurma li ho appaiati con qualcuno – Brook è uno spirito libero, è sposato con le mutandine –, quella povera renna non può rimanere zitella!
Thousand Musses ~ ZoSan
88. » Face.
« Io. Ti. Ammazzo », ringhiò Zoro, facendo il suo plateale ingresso nella cucina sbattendo la porta. La sua faccia era rossa, particolarmente rossa, e sarebbe venuto naturale credere che lo fosse per rabbia, non certo perché la suola di una scarpa gli era andata brutalmente sopra giusto qualche minuto prima.
Sanji si voltò seraficamente, poggiando le stoviglie gocciolanti sul ripiano e guardandolo con platealmente falso stupore. « Oh, eri tu l’ammasso verde che ho calpestato prima? Credevo fosse un mucchio d’alghe arenato sul ponte, santo cielo ».
Lo spadaccino lo raggiunse a fulmineo passo di marcia, sprizzando intento omicida da tutti i pori. Gli si piazzò davanti rivelando un’inquietante schiera di vene pulsanti stampate in fronte, lo afferrò per la cravatta e se lo portò ad un palmo di naso, sbuffando come un toro.
« Ridi finché puoi, cuoco », sibilò ferino, direttamente sulle sue labbra, « Perché adesso mi diverto io ».
Il volto di Sanji divenne rosso. Particolarmente rosso.
E non per la suola di una scarpa stampata in faccia.