Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Madapple    18/07/2006    15 recensioni
[ EDIT: pubblicata nel 2006 con il nickname Arcadia_Lovegood ]
E se Harry non avesse proposto a Cedric di afferare insieme la Coppa Tremaghi?? A quel punto lui sarebbe ancora vivo ed è qui che prende vita la mia nuova FF. E' da circa un mese che pensavo di scrivere una Cedric/Hermione ed eccola qui. La storia è romantica e nasce da un litigio ascoltato per caso, che porterà i protagonisti a vivere qualcosa di veramente... MAGICO!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cedric Diggory, Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1
...siamo giunti all'ultimo capitolo... non aggiungo altro (lo farò alla fine)... Buona Lettura ^^

*** *** ***

Ero a pezzi. Lo studio mi aveva assorbita completamente in quell’ultimo periodo ad Hogwarts.

Gli esami di fine anno occupavano tutto il mio tempo libero e non riuscivo ad incontrarmi con Cedric tanto quanto avrei voluto.

Ovviamente anche lui era molto preso dallo studio e spesso, anche se riuscivo a trovare il tempo per andare da lui, mi dicevo che probabilmente era meglio lasciarlo da solo a studiare.

Nella Sala Comune di Grifondoro, c’era un gran via vai di studenti tesissimi, in quei giorni, ed tra di loro, ovviamente, c’erano anche Harry e Ron.

- Di cosa ti preoccupi! – continuava a ripetere Ron verso Harry – Alla fine riuscirai a cavartela come ogni volta!

- Se solo ti impegnassi un po’ di più e ti lamentassi un po’ di meno, saresti sicuramente più preparato – ribatté Harry, tenendo lo sguardo sui fogli di pergamena.

Ron si voltò verso di me – E tu!?

Lo guardai – Cosa c’entro io, adesso?

Lui mi squadrò – Tu potresti anche darci una mano!

Arricciai il naso – Per tua informazione, se ben ricordi, ieri sono stata tutto il giorno a spiegarvi Storia della Magia, ma tu continuavi a ridere!

Ron incrociò le braccia, consapevole di aver torto e riprese a studiare Pozioni, così come stavamo facendo sia Harry che io.

La mia mente, però, continuava a pensare a Cedric.

Mi chiedevo cosa stesse facendo, se mi stesse pensando e se anche lui desiderasse impazientemente di rivedermi.

Il pomeriggio seguente, mi feci coraggio e andai a cercarlo. Erano tre giorni che non lo vedevo, escludendo a pranzo e cena, ma lì non avevamo molto tempo per stare insieme. Un veloce sorriso, un gesto di saluto e poi di nuovo la lontananza e gli impegni a dividerci.

Con la scusa di dover riportare un libro in biblioteca e nascondendo il fatto che stavo andando alla ricerca di Cedric, mi incamminai a passo svelto tra i

corridoi di Hogwarts, svoltando velocemente gli angoli senza prestare attenzione a cose… o a persone nei dintorni.

Avevo completamente lo sguardo rivolto altrove, quando mi sentii scaraventata al suolo, picchiando violentemente con la schiena sul pavimento.

Fortunatamente, non fu nulla di grave, né per me né per il malcapitato che avevo investito. Sapevo che fosse colpa mia.

Solo che “il” malcapitato si rivelò essere una “lei”.

Quando mi rimisi in piedi, vidi Cho Chang per terra di fronte a me.

L’imbarazzo cominciò a crescere: lei era la ex-ragazza di Cedric e sicuramente era l’ultima persona che mi sarei aspettata di incontrare in quel momento, proprio mentre ero alla ricerca del ragazzo che una volta era stato suo.

Le rivolsi un sorriso stentato – Tutto bene? – chiesi educatamente.

Lei annuì – Dovresti stare più attenta – osservò, iniziando a raccogliere quello che le era caduto dalle mani.

Mi chinai per aiutarla, ma lei mi fece cenno di no – Posso fare da sola.

Capii dalle sue parole che non avrebbe mai accettato il mio aiuto. Anzi, non avrebbe mai accettato nulla che volessi offrirle.

Mi sentii ferita, non volevo che fossimo nemiche.
- Sicura? – insistetti io.
Cho incrociò il mio sguardo e poi sospirò – Se proprio ci tieni, fa pure.

Accettai. Volevo assolutamente parlarle. In quel momento, quasi dimenticai il mio scopo precedente e mi concentrai totalmente su Cho Chang.

Raccogliemmo tutti i fogli e gli appunti caduti per terra, ovviamente anche i miei erano tra questi, e non appena sistemò tutto, Cho fece per andarsene, ma io la bloccai, chiamandola.
- Cosa c’è? – mi chiese. Non voleva essere sgarbata. Semplicemente, stava provando quello che provavo io: imbarazzo e disagio.

Mi avvicinai – Forse dovremmo parlare…

- E di cosa? – mi interruppe lei – Vuoi qualche consiglio su come tenerti stretto il tuo ragazzo? – chiese sarcastica – Chiedi alla persona sbagliata.

Non l’apprezzai molto, ma decisi che non era il momento di aprire una discussione di quel tipo. Mi limitai ad ignorarla – Mi riferivo a noi due. Non siamo mai state amiche, ma non vedo perché dobbiamo evitarci o essere scortesi.

- Io non sono scortese con te – precisò Cho – semplicemente non mi va di vederti con Cedric, tutto qua. Credo che abbia il diritto di decidere cosa mi fa piacere vedere e cosa no.
Con quelle parole mi colpì. Cappi immediatamente che era ancora innamorata di Cedric e che l’aveva lasciato solo perché era convinta che lui sarebbe ritornato da lei. E invece? Lui era corso da me.

Abbassai lo sguardo – Scusa, posso solo immaginate quanto sia doloroso per te vederci insieme, ma…

- Ma cosa? – Cho mi interruppe ancora – Scusami, Hermione, ma non voglio parlare adesso e specialmente non con te. Grazie per l’aiuto.

Non mi diede neanche il tempo di risponderle che prontamente svanì dietro l’angolo e corse via.

Non stava piangendo, ma era ferita nel profondo e mi sentii in colpa, anche se forse non dovevo.

Raggiunsi la biblioteca, convinta di trovarvi Cedric, ma alcuni Tassorosso presenti mi informarono che era appena andato via e che stava studiando da giorni ininterrottamente.

- Se vuoi gli dico che l’hai cercato – disse un ragazzo di cui non conoscevo neanche il nome.

Annuii e lo ringraziai. Almeno avrebbe saputo che stavo pensando a lui.

Tornai in Sala Comune e filai dritta a letto, con la scusa di avere il mal di testa.

Harry e Ron si stupirono che avessi deciso di riposarmi, invece che continuare a studiare, tant’é che me lo fecero notare.
- Sei sicura che sia solo un mal di testa? – chiese Harry, preoccupato come sempre – Di solito non è questo a fermarti.

- Ho bisogno di riposarmi, altrimenti non potrò studiare bene più tardi – mi

giustificai – Prevenire è meglio che curare – dissi sorridendogli, prima di entrare nel Dormitorio.

Mi lasciai cadere pesantemente sul materasso, guardando il soffitto e chiudendo gli occhi, rilassandomi e sperando che la stanchezza mi portasse al sonno. Almeno lì, nei sogni, sarei stata per un po’ senza pensieri.

Mi svegliai dopo circa un’ora. Ormai si era fatta sera ed ero anche in ritardo per la cena.

Trovai un biglietto di Ginny accanto al letto: diceva che Harry e Ron avevano preferito lasciarmi dormire e che mi avrebbero aspettata in Sala Grande, per la cena.

Tentai di mettermi un po’ in ordine, nonostante avessi la gonna lievemente stropicciata e la cravatta col nodo allentato.

Per quest’ultima bastò un attimo, ma la gonna non poteva essere messa a posto altrettanto velocemente.

Mi passai una mano tra i capelli, mi sciacquai la faccia e corsi in Sala Grande, scusandomi per il ritardo.

Mangiai qualcosa velocemente, tenendo sempre lo sguardo rivolto al tavolo di Tassorosso e incrociando di tanto in tanto il sorriso di Cedric.

Improvvisamente, notai che stava indicandomi qualcosa. Gesticolava troppo velocemente e riuscii a capire solo un gesto rivolto all’esterno del castello.

Finita la cena è lì che andai e mentre mi avviavo nel posto indicatomi poco prima, immaginai che Cedric volesse stare un po’ di tempo con me.

Lo raggiunsi e fui felice di aver capito bene i suoi gesti: voleva incontrarmi.

Solo che mi sarei aspettata più entusiasmo, visto che quando arrivai da lui, Cedric era di spalle e non sembrava impaziente di vedermi.
- Cedric? – lo chiamai.

Lui si voltò – Ciao – disse – Sono contento che tu sia venuta.

- Anch’io – risposi.

Avrei voluto avvicinarmi a lui, ma non mi parve il caso, visto che Cedric continuava a starsene fermo, con lo sguardo perso nel nulla.

- Va tutto bene? – chiesi preoccupata.

- Ho pensato tanto in questi giorni, sai? – cominciò lui, tenendo lo sguardo lontano dal mio – Sembra ieri che varcai la soglia di quella porta per la prima volta – sorrise – Volevo andare in Corvonero.

- Cosa? – chiesi.

- Sì, credevo che fosse l’intelligenza la mia qualità migliore… e, invece, sono stato smistato in Tassorosso: la Casa della lealtà – spiegò – Il Cappello Parlante mi ha assegnato alla Casa giusta, perché è questa la qualità che più possiedo… ed è quello che voglio essere, Hermione… leale.

Iniziai ad inquietarmi – Cosa stai dicendo?

Cedric tirò un respiro profondo, chiuse gli occhi e poi li riaprì – Il mio tempo in questa scuola è giunto al termine, mentre tu… tu hai ancora molti anni da trascorrere qui, ad imparare e a crescere... – si fermò, poi posò il suo sguardo magnetico su di me – Noi non avremo più molto tempo per vederci, anzi…
Gli occhi mi si riempirono di lacrime – Tu mi stai lasciando, non è vero…!?
Cedric strinse le labbra – E’ una delle cose che mi è subito piaciuta di te: la tua perspicacia…

- Non cambiare discorso! – dissi alzando la voce – Tu vuoi lasciarmi!

- Hermione, con la fine di quest’anno non ci vedremo mai più. Succederà inevitabilmente.

- Non è vero – replicai – non dare tutto già per scontato!

Non rispose.

Stavo iniziando a spazientirmi. Avevo come l’impressione che quelle fossero solo scuse sciocche per dirmi che non voleva più stare con me.

Si era già stancato o cosa?

- Ho capito qual è il tuo gioco! – dissi.

Lui spalancò gli occhi – Il mio gioco!?

- Sì, il tuo gioco – ripetei io – Ti diverti a fare breccia nel cuore delle ragazze, ne scegli una e quando ti sei stancato di lei la lasci con scuse assurde.
- Le mie non sono scuse assurde – ribatté lui. Stava perdendo la calma.
- L’hai fatto con Cho Chang e lo stai facendo anche con me!
- Cho non c’entra proprio niente…
- Per favore, stai zitto! – dissi. Non volevo più sentirlo parlare.

Restammo in silenzio per molto tempo, finché non cominciò a piovere.

Dapprima lentamente, con le piccole gocce di pioggia che cadevano leggere ai nostri piedi, poi sempre più violentemente, inzuppando i nostri vestiti e formando piccole pozzanghere d’acqua sul terreno.

Avevo il volto completamente bagnato di pioggia, ma decisi che non me ne sarei andata di lì, finché non avessi scoperto la verità. Cedric non mi aveva mai voluto bene, stava solo giocando con me.
- Perché hai scelto me? – chiesi – Perché mi hai fatto questo?!

Cedric si voltò furiosamente verso la mia direzione – Cosa hai fatto TU a me!!

Rimasi spiazzata e non risposi.
- Sei stata tu, Hermione!! Il motivo di tutto questo sei soltanto TU! – disse, con la pioggia che gli scivolava sulle guance – Ho incontrato Cho, l’altro giorno, so che vi siete incontrare, o meglio, scontrare nei corridoi e sai cosa mi ha detto quando ne abbiamo parlato?
Restai in silenzio, ma lui continuò comunque.

- Mi ha detto che non mi aveva mai visto così, neanche quando stavo con lei, e lo ha capito dalla sera del Ballo – spiegò, asciugandosi con la punta della lingua le gocce di pioggia che gli cadevano sulle labbra – Volevo andarci davvero con Cho… insomma, stavamo insieme, era normale che volessi lei con me, quella sera. Ma poi, ti vidi percorrere la scalinata verso Viktor Krum e in quel momento tutte le ragazze sparirono dalla mia vista, per lasciare posto alla più bella che avessi mai visto – fece una breve pausa – Quanto ho desiderato quella sera ballare con te, ma tu avevi occhi solo per Krum e la cosa mi uccideva. Cho non è stupida! Lo notò subito ed è lì che iniziarono i nostri problemi, ma in quel momento non m’importava nulla di lei… io volevo solo te quella sera. E quando tu e Weasley iniziaste a litigare, dissi tra me e me che doveva essere completamente pazzo per non accorgersi della grande opportunità che stava perdendo in quel momento – mi fissò – La stessa che io avevo desiderato per l’intera sera… avere il tuo cuore e..... avere te.

Con quelle parole, mi sciolse il cuore.

Se davvero ci teneva così tanto a me, perché mi stava lasciando?

Come poteva essere sicuro che non ci saremmo più rivisti dopo la fine dell’anno?

Se per lui era così facile mettere un fine alla nostra storia, significava che non ci teneva abbastanza.

Le lacrime fuoriuscirono dai miei occhi a grandi gocce, mischiandosi con la pioggia che mi aveva bagnato il viso.

Cedric non si accorse che stavo piangendo e la cosa mi consolava, perché non volevo che mi vedesse piangere per lui. Non lo meritava.

Vedendo la mia impassibilità nei confronti delle sue parole, abbassò lo sguardo e si incamminò lentamente verso l’entrata del castello. Sapevo che nel momento in cui avesse varcato quella soglia, non l’avrei mai più sentito mio. Cedric Diggory non mi sarebbe appartenuto mai più.

Mi superò, senza neanche guardarmi negli occhi. Tra di noi, solo il rumore della pioggia che batteva insistentemente al suolo.

Era davvero finita?

Ad un tratto, però, i singhiozzi del mio pianto spezzarono il silenzio e Cedric si accorse che stavo piangendo per lui.

Mi voltai e lo vidi in lontananza che mi fissava stupito.

Stavolta, però, i suoi passi furono veloci e diretti verso di me.

Un minuto prima, lo vidi lontano e il minuto dopo, sentì il calore del suo corpo avvolgermi completamente, mentre le sue labbra si posarono sulle mie, per un ultimo e intenso bacio sotto la pioggia.

Sapevo che sarebbe stato l’ultimo. Ero pienamente consapevole che non avrei mai più rivisto quel meraviglioso ragazzo al mio fianco. Il suo profumo, i suoi capelli, il suo viso, il suo sorriso… tutto sarebbe sparito per sempre.

Le gocce di pioggia si mescolarono alle mie lacrime e assaporammo inconsapevolmente il gusto del bacio più bello delle nostre vite.

Sapevo che non ne avrei mai più assaporato uno così: un bacio d’addio, dato per amore e all’indimenticabile gusto di lacrime e pioggia.
------------------- FINE -------------------
La mia storia è finita qui. Spero che sia riuscita a regalarvi delle emozioni o almeno a trasmettervi le stesse che ho provato scrivendola (specialmente nell'ultimo capitolo). Volevo subito dire che non ho potuto inserire altri capitoli (come mi aveva suggerito katiuz ^^) perchè la storia era completa già dalla pubblicazione del primo capitolo (aveva solo bisogno di essere letta e corretta in alcuni punti) e mi scuso davvero tanto per aver chiuso questa FF dopo soli 5 capitoli (non so se qualcun'altro abbia pensato la stessa cosa di katiuz ^^)... Per questo, vi lascio con la promessa di scrivere un seguito, una fanfiction che riprenda da questo finale e che si svolga in più di 5 capitoli. PROMESSO!
Ed ora passo ai ringraziamenti: non potete neanche immaginare la gioia che mi avete dato nel leggere le vostre recensioni (fortunatamente tutte positive XD!); mi sono state di grande aiuto nel proseguire con questa ff... Graaaziiiieeeee miiilllleeeeee a tutti quanti!
Ringrazio chi ha semplicemente letto, ma maggiormente vorrei ringraziare DI CUORE i recensori e in special modo, coloro che (una volta scoperta la mia ff) l'hanno commentata ad ogni successivo aggiornamento...... GRAZIE DAVVERO!
Il momento è arrivato: la storia "Lacrime e Pioggia" termina qui. Sono già all'opera per scrivere una storia OriginaleFantasy di cui ho in mente l'inizio e anche un ipotetico finale...quindi, sappiate che non vi libererete ancora di me ^^ ...Vorrei mettermi all'opera immediatamente e spero di ritrovarvi ancora nelle mie storie future perchè siete stati gentilissimi, carini e tanto d'incoraggiamento.... un bacio a tutti!! by Arcadia_Lovegood
  
Leggi le 15 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Madapple