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Autore: elys    25/11/2011    1 recensioni
ciao a tutti! ieri mi è venuto un raptus assurdo e così la mia mente ha partorito questa storia, spero vi piaccia. parla della nuova generazione di questa bellissima saga, tra amori amicizie e tanto altro... spero che vi piaccia, buona lettura!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Pov Rose
 
Ero stanca, Malfoy non mi lasciava un attimo in pace! Come facevo a capire i miei sentimenti se l’interessato non si levava di torno?
“Rose aspettami!” quella voce ormai era una persecuzione! Eccolo lì il protagonista dei miei pensieri!
“Mi lasci in pace?” gli sbottai contro appena apparso.
“Sai, potresti anche essere più gentile ogni tanto, e magari uscire con me ad Hogsmeade!”ribatté pacato.
Era dalla sera di quel maledettissimo bacio che continuava a chiedermi di uscire con lui, non aveva rinnegato neanche per un attimo ciò che era accaduto, anzi, continuava a ricordarmelo per enfatizzare che anche io volevo uscire con lui, ma che solo la mia testardaggine mi teneva salda sull’idea di non farlo! La cosa che più odiavo è che aveva ragione, una ragione che me lo faceva odiare ancora di più.
“Non ci penso proprio.” Risposi accelerando il passo e dirigendomi verso la classe di Aritmanzia.
“Secondo me invece ci pensi eccome” rispose lui sicuro sorpassandomi e sbarrandomi la strada.
“Quando ti deciderai ad accettare che anche tu lo vuoi quanto me! Quel bacio lo volevi, e sono sicuro ne vorresti anche un altro e un altro ancora se solo ti lasciassi andare un attimo.” Dicendo questo Scorpius si avvicinava sempre di più al mio viso, e qualcosa, forse il mio cuore, mi teneva bloccata, una parte di me lo voleva, lo voleva come non mai, ma l’altra, quella più razionale mi diceva di andare via, entrare nella classe e evitare Malfoy fino a che non lo avessi dimenticato.
L’ultima idea prevalse e così contro me stessa mi allontanai da lui e con uno scatto mi diressi alla lezione, ma nel farlo sentì come se quel gesto mi avesse prosciugato completamente le forze, come se quel piccolo distacco mi fosse costato più di ciò che realmente doveva, per un attimo pensai persino di tornare in dietro, ma sapevo che sarebbe stata una debolezza che avrei pagato cara, e così proseguì per la mia strada decisa a non pensare più a lui, ma nel farlo capì che mi era impossibile.
 
 



Pov Scorpius
 
La vidi allontanarsi da me, ogni volta diventava sempre più doloroso. Per la prima volta ero stato me stesso, ero stato coraggioso e sicuro, ma era da molti giorni che lei si tirava in dietro, ma ne ero sicuro, lei mi voleva quasi quanto la volevo io, e se dovevo mettere da parte l’orgoglio lo avrei fatto, per lei ne valeva la pena!
Andai a letto esausto e pronto, l’indomani sarebbe stato il giorno della partita, dovevo dare il massimo.
Mi alzai carico come non mai, andai a colazione, dove Hugo litigava con Albus perché aveva salutato dolcemente Nicole, -IL NEMICO- come ormai la chiamava il capitano facendo montare su tutte le furie il mio migliore amico.
“Pronti ragazzi?” chiesi allegro facendo smettere i due di sbraitarsi addosso.
“Certo, li annienteremo!” commentò Hugo rivolgendo al cugino uno sguardo serio e minaccioso che poco gli si addiceva.
“Io vado, ho qualche schema da rivedere” e con queste parole si allontanò senza neanche mangiare.
“Sembra quasi un altro!” commentai seguendo con lo sguardo il nostro capitano.
“Quando finirà la partita gli passerà vedrai!” mi rispose lui con un’alzata di spalle.
Mi guardai intorno, di Rose nessuna traccia, ma lei prima delle partite non mangiava mai, era anni che al posto di fare colazione prima delle partite andava a leggere negli spalti, ero il suo modo di calmarsi.
“Nicole cosa ti ha detto?” chiesi notando la ragazza che al contrario del solito non era allegra e spensierata di primo mattino.
 “È agitata, e non gli piace dover giocare contro di noi, ma mi ha detto che se solo gli rendiamo la vita facile durante la partita mi lascerà in bianco per un mese! Non ho intenzione quindi di farlo!” rispose con voce  seria.
Io da parte mia scoppiai a ridere, Nicole sapeva che punti toccare quando si trattava di Albus e si faceva rispettare a modo suo, d’altra parte Al era pur sempre un adolescente maschio ed etero, non mi stupiva che quella fosse una mossa vincente con lui.
Mangiammo tranquilli e finita la colazione andammo verso gli spogliatoi, li trovammo Hugo tutto agitato, non fece nemmeno commenti o discorsi, ci disse solo di andare in campo e stracciare gli avversari, ma ciò bastò per caricarci.
Rose stette tutto il tempo attaccata al fratello quindi non potei neanche avvicinarmi a parlarle, con quell’unico pensiero entrai in campo e subito dopo le raccomandazioni e il fischio dell’arbitro mi librai in volo deciso a vincere.
Mi concentrai sulla pluffa e feci sparire il resto dalla mente, la voce di Lily Potter si sentiva forte e chiara, aveva preso il posto che solitamente ospitava la cugina come cronista, ma neanche un attimo dopo smisi di ascoltarla.
In quel momento un bolide mi passò fin troppo vicino, sentì distrattamente dire alla Potter quanto fosse andata vicina Nicole da decapitare uno dei suoi più grandi amici.
Mi concentrai più sulla palla e cancellai tutto il resto dalla mente, sentivo tutto lontano e ovattato e mi concentrai di più sul gioco.
La partita ormai era 40 a 30 per i Corvonero, eravamo ormai un’ora e mezza che giocavamo, e stava iniziando a piovere, se Albus non si fosse dato una mossa avremmo sicuramente perso.
Scartai qualche giocatore con la pluffa sotto il braccio e lanciai segnando altri dieci punti, neanche 10 secondi dopo le acclamazioni divennero ancora più potenti, Albus aveva preso il boccino facendo vincere Grifondoro.
Hugo esultò talmente forte da sovrastare tutte le tribune, era visibile quanto fosse felice, e con un gesto di vittoria si avvicinò ad abbracciare Rose allegro come non lo avevo mai visto.
Scendemmo tutti verso il terreno.
Appena Rose toccò terra mi affrettai a raggiungerla e senza darle il tempo di muoversi o di fare qualsiasi alcunché la baciai tenendola stretta. Un attimo dopo mi ritrovai il segno delle sue dita sulla faccia. Il silenzio era sovrano, e non ero solo io a percepirlo, tutti ci guardavano in silenzio. Non mi scoraggiai e grazie alla nostra vicinanza riuscì a sussurrare sincero e sereno “Ti amo, non mi farai desistere così facilmente” udibile solo a lei.  
“Maledizione!” fu ciò che disse prima di baciarmi a sua volta!
In quel momento scoppiarono i fischi e le urla, ma a me non importava, avevo Rose tra le mie braccia, e ciò mi bastava.
L’ultima cosa che percepì fu una Nicole che si vantava con Albus dicendo che lei a differenza sua lo sapeva e non aveva perso la speranza rivelando di aver avuto sempre ragione!
 
 
 
 
Note dell’autrice: e dopo un viaggio su verso le alpi (io sono sarda, quindi per me è abbastanza lontano!) eccomi a voi con l’ultimo capitolo di questa storia, quasi non ci credo! Comunque spero di scrivere presto l’epilogo, anche se per ora non ho tantissime idea ma solo una vaga immagine mentale!
Vi ringrazio per la pazienza che mi avete concesso!
Lasciate un commento!
 
Kiss kiss a pizzicotti
 
Elys
Ps: capitolo non betato  

  
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