01/12/2011
1 recensioni“Che succede?” gli chiese Courtney
“Il radiatore è andato,bisogna sostituirlo. Non posso accompagnarti a casa. Se vuoi ti posso chiamare un ta…”
“Niente taxi,Jake! Abito solo a due isolati da qui! Posso andarci anche a piedi a casa!”
“Come vuoi,Co. Ci vediamo domani.”
Lei sorrise “A domani Jake, stammi bene.”
La cosa che si era dimenticata di dire al suo migliore amico era che i due isolati che doveva percorrere erano i più malfamati di tutta Toronto.
Courtney cercò di non pensarci e tornare a casa il più veloce possibile.
S’infilò le cuffie dell’Ipod nelle orecchie e alzò il volume al massimo.
Partì una musica dolcissima che le portò alla mente uno dei suoi più bei ricordi.
FLASHBACK
“Principessa,smettila di correre! Tanto lo sai che ti prendo!” la ragazza continua imperterrita a correre.
Il ragazzo fa un salto e le è addosso.
“Dunkie,brutto orco chiodato! Levati di dosso! Mi stai spappolando!” urla Courtney.
Comincia a tirargli degli schiaffetti sulle braccia, ma ridacchia.
“Come vuoi,Principessa.”
Duncan si alza, la prende per la vita e la fa girare.
Lei ride.
Poi la alza sopra di lui.
I loro occhi s’incontrano.
Per loro il tempo si ferma, non parlano per qualche minuto.
A rompere quel silenzio incantato è la voce di Courtney, esitante.
“Mi amerai per sempre?”
“Sì,principessa,per sempre. Te lo prometto.”
FINE FLASHBACK
Una lacrima rotolò lungo la guancia di Courtney.
Duncan non aveva mantenuto la sua promessa.
L’aveva solo presa in giro.
Cercò di concentrarsi sulla canzone che era appena partita.
E, sulle note di “I wanna go”,non si accorse che due presenze la seguivano.
Courtney sentì dei passi dietro di lei.
Si girò e vide due uomini vestiti di nero che la seguivano.
Accelerò il passo e i suoi inseguitori fecero lo stesso.
Accelerò sempre di più, fino quasi ad arrivare a correre.
No.
Non aveva visto dove andava edera finita in un vicolo cieco.
Si voltò terrorizzata.
Sulle facce dei due c’erano due sorrisi beffardi e negli occhi avevano una luce maligna.
“Finalmente hai smesso di correre piccola canaglia.” Sogghignò il primo.
“Certo che sei proprio carina. Ma sai cos’è più carino? La tua bella borsetta piena di soldi.”
Uno dei due malintenzionati la caricò ma lei lo deviò semplicemente spostandosi di lato.
Ma erano due contro uno e presto la immobilizzarono.
Cercò di liberarsi con un’ultima, disperata, contromossa.
Il ragazzo chela teneva per la vita fu più veloce.
La spinse contro un cassonetto, dove lei picchiò la testa.
I due delinquenti presero i soldi,lasciando Courtney svenuta in mezzo a quel vicolo buio.
Duncan correva più veloce che poteva.
Si era fermato a parlare con degli amici ed era solo riuscito a vedere che Courtney era entrata in un vicolo poco illuminato.
Si era insospettito quando aveva visto due loschi individui.
Poi, per errore, aveva sentito i discorsi dei due.
“beh, non è stato poi così difficile” aveva detto il primo.
“non è stato poi così difficile? Quella perfettina era terribile!” gli aveva risposto il secondo.
“beh, ora non abbiamo più quel problema.”
Duncan non ci aveva messo molto a collegare Courtney alla vittima dei due malfattori.
E adesso correva, sperando con tutto se stesso che si fosse sbagliato.
Appena entrò nel vicolo, si rese conto che la sua ipotesi era giusta.
Il punk sentì che la sua mente si frantumava nella disperazione.
“No.” Pensò. “No. No. No.”
A volte è terribile avere ragione.
Angolo autrice
Allora,spero che questo capitolo vi sia piaciuto. *Grilli* ah,grazie!
ancora due capitoli e farò finire quest'Odissea.
Comunque vi sarai grata se recensionaste,soloper sapere che ne pensate! ;)
Alla prossima
Si era fermato a parlare con degli amici ed era solo riuscito a vedere che Courtney era entrata in un vicolo poco illuminato.
Si era insospettito quando aveva visto due loschi individui.
Poi, per errore, aveva sentito i discorsi dei due.
“beh, non è stato poi così difficile” aveva detto il primo.
“non è stato poi così difficile? Quella perfettina era terribile!” gli aveva risposto il secondo.
“beh, ora non abbiamo più quel problema.”
Duncan non ci aveva messo molto a collegare Courtney alla vittima dei due malfattori.
E adesso correva, sperando con tutto se stesso che si fosse sbagliato.
Appena entrò nel vicolo, si rese conto che la sua ipotesi era giusta.
Il punk sentì che la sua mente si frantumava nella disperazione.
“No.” Pensò. “No. No. No.”
A volte è terribile avere ragione.
Angolo autrice
Allora,spero che questo capitolo vi sia piaciuto. *Grilli* ah,grazie!
ancora due capitoli e farò finire quest'Odissea.
Comunque vi sarai grata se recensionaste,soloper sapere che ne pensate! ;)
Alla prossima