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Autore: Kia85    03/12/2011    5 recensioni
E' possibile amare e farsi amare da una donna perduta?
Storia partecipante all'iniziativa “A caccia di spaccio” del gruppo Cercando chi da la roba alla Rowling (Team Harry/Hermione)
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fallen & Risen'
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Titolo: Fallen

Team: Dobby

Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger

Rating: Arancione

Prompts: Amore, silenzio

 

Fallen

Capitolo 7: “Rebirth”

Qui presso a lei
Io rinascer mi sento,
E dal soffio d'amor rigenerato
Scordo ne' gaudii suoi tutto il passato.”

 

Non gli era mai capitato di sbagliare. Quella era la prima volta. Non che fosse un passaggio particolarmente difficile; in fondo era un semplicissimo salto d'ottava con sedicesimi da eseguire in modo rapido. Harry stava suonando il Galop Infernal di Offenbach e stava andando tutto bene, fino a quando quello stupido mignolo non era scivolato e invece di pigiare il tasto del re aveva suonato do. Fortunatamente nessuno degli spettatori era lì per ascoltare lui. Erano talmente impegnati a guardare le ballerine e la loro biancheria intima che nessuno fece caso al suo errore.

Certo che era stato veramente strano, ma in fondo Harry sapeva per quale motivo era accaduto. Da quando la sera prima aveva baciato Hermione e lei l'aveva ricambiato, aveva costantemente la testa fra le nuvole. Il momento del suo bacio balenava nella sua mente quando meno se lo aspettava, più volte al giorno. Rivedeva, come se fosse presente ma estraneo alla scena, se stesso chinarsi su di lei, incontrare le sue labbra in un bacio delicato e la mano di Hermione afferrargli la manica per attirarlo a sé. Subito dopo non aveva detto nulla. Si era limitata a guardarlo per pochi istanti e poi era entrata nella sua camera, abbandonandolo sul pianerottolo di quella casa di piacere.

Tuttavia l'aver ricambiato il bacio era già un grande passo avanti per lui, un segno che aveva scelto il metodo più giusto per approcciarsi a lei: un singolo, semplicissimo bacio. Probabilmente nessuno l'aveva mai baciata in quel modo, al di fuori di un contesto più intimo, con dolcezza e l'unico fine di mostrarle il proprio amore.

Il brano del can-can terminò e le ballerine lasciarono il palco, accompagnate da fragorosi applausi e fischi di apprezzamento degli spettatori. Harry ritirò lo spartito del Galop Infernal: sapeva che nemmeno uno di quegli applausi era rivolto a lui, ma non importava, non più almeno. Un artista non viveva per il solo plauso del pubblico, viveva per l'arte e per ciò che la scaturiva e in quel momento la musica che risuonava dentro di lui prendeva ispirazione da un'unica persona, la stessa che più volte aveva dimostrato quanto l'apprezzasse al pianoforte.

I fischi e gli applausi terminarono, ma alle sue spalle risuonava ancora un delicato battito di mani. Sembrava quasi che stesse richiamando la sua attenzione, perciò Harry si voltò. La persona che stava applaudendo non era altri che Hermione. Un sorriso nacque spontaneamente sul viso di Harry, notando una piccola violetta che adornava l'acconciatura della ragazza.

Complimenti, maestro!” esclamò Hermione, affiancandolo al pianoforte.

Oh, non è stata la mia migliore esecuzione.”

Sì, ho sentito una nota che probabilmente non avrebbe dovuto esserci.”

Appunto. Ho sbagliato e non mi era mai capitato.”

Ed è così grave?” chiese Hermione, interessata.

No, non è grave. È molto plausibile che nessuno, a parte voi, Hermione, se ne sia accorto. Tuttavia non mi dispiace aver sbagliato, perchè la mia mente era occupata da pensieri assai più piacevoli.” disse Harry.

Hermione rise, divertita: “Suvvia, cosa può esserci di più piacevole della musica?”

Harry non rispose e si limitò a guardarla con un sorriso sulle labbra. Lei arrossì, mentre la sua espressione divenne appena più seria.

State forse insinuando che è colpa mia?”

Per carità, non mi permetterei mai. Un musicista, per quanto possa essere affranto o raggiante, deve sempre mantenere la concentrazione e lasciare fuori dal palco ogni suo pensiero. Per me non è mai stato un problema: non ho mai avuto gioie o dolori tali da impedirmi la giusta concentrazione, ma oggi ero un'altra persona e malgrado questo piccolo errore, sono felice perchè in fondo ho capito quanto possa essere difficile lasciare ogni tormento così come ogni gaudio al di fuori del palcoscenico.”

Perciò cosa avete intenzione di fare?”

Dipende da voi.”

Hermione lo guardò perplessa: “Cosa dovrei fare?”

Parlarmi. Perchè ieri siete andata via in quel modo?”

Signor Potter, non posso parlarvi qui. Ci sono troppi occhi e orecchie indiscrete.”

E allora dove?”

Hermione riflettè per un istante, guardandosi intorno con circospezione. Poi gli si avvicinò quel tanto che bastava per farsi sentire solo da lui.

Sentite, stanotte quando il conte se ne andrà non chiuderò la porta a chiave. Appena finite di lavorare, venite da me, senza farvi vedere da nessuno. Così potremo parlare in santa pace. D'accordo?”

D'accordo!”

Intanto...- continuò Hermione, prendendo la violetta fra i capelli -...se potete considerarla una risposta, accettate questa!”

Hermione gli porse il piccolo fiore. Era un gesto tanto semplice, eppure bastò per fargli perdere la testa. Poteva significare solo una cosa: che aveva accettato il suo corteggiamento. Se avesse potuto, l'avrebbe stretta fra le sue braccia lì, davanti a tutti e al diavolo tutte gli impedimenti che si paravano di fronte a loro! Tuttavia, come giustamente gli aveva fatto notare Hermione, non era né il luogo adatto per tali slanci d'affetto né il momento giusto. Perciò si limitò a prendere il piccolo fiore e lo ripose fra gli spartiti.

Grazie.”

Ariel!” esclamò una voce dal fondo della sala.

Hermione si voltò e vide la signora Parker farle un cenno con la mano.

Credo sia arrivato il conte.” affermò Hermione, mestamente.

Era proprio ciò che temeva anche Harry, il quale annuì senza proferire parole.

Ma vi aspetto più tardi!” aggiunse lei prima di andare.

Hermione lo lasciò nuovamente solo con i suoi pensieri e Harry la seguì con lo sguardo fino a quando non sparì dalla sua vista. Aveva già provato una spiacevole sensazione nel vedere, il giorno prima, Hermione insieme a quel viscido conte, ma proprio in quel momento era sfociata in un sentimento molto più forte e travolgente, che gli causò un prurito alle mani nonché un'irregolarità nel respiro. La gelosia si stava impossessando brutalmente di lui e solo in quel momento perchè, fino ad allora, Harry non aveva mai avuto la certezza di aver fatto breccia nel cuore di Hermione.

Ah, quel re, quel dannatissimo, sfuggente re!”

La voce maschile che aveva parlato era fin troppo familiare per Harry. Difatti l'uomo che l'aveva affiancato risultò essere proprio colui che Harry aveva immaginato, ovvero Draco Malfoy.

Signor Malfoy!”

Barone Malfoy, signor Potter! Barone.” sottolineò l'uomo.

Oh, perdonatemi, barone.”

Non vi preoccupate. Allora, signore, sembra che oggi siate molto più portato all'errore rispetto agli altri giorni.”

Harry capì perfettamente che il tono era provocatorio, ma non si lasciò intimorire neanche per un istante.

Davvero? Può darsi, sapete, in questi giorni ho sempre mal di testa. Sarà perchè tira un vento freddo da nord. Non vorrei ammalarmi, sarebbe una vera disdetta!”

Già, fareste meglio a riguardarvi. C'è anche da dire che ultimamente siete così distratto.”

Draco disse la sua ultima frase, rivolgendo lo sguardo verso il punto in cui pochi istanti prima era sparita Hermione. Harry s'incupì: qualcosa dentro di lui gli stava dicendo di stare molto attento a ciò che diceva e faceva in presenza di Draco Malfoy.

Un vero peccato, eh?” aggiunse il barone.

Cosa?”

La dolce Ariel!”

Il cuore di Harry perse un battito e un brivido di freddo lo percorse dalla testa ai piedi.

Ariel?” ripetè il giovane, sempre più diffidente.

Sì, non trovate che sia splendida?”

E' una giovane molto affascinante, certo.” ammise lui, vagamente.

E non pensate che sia un vero peccato il fatto che sia il conte ad avere il monopolio su di lei?”

Harry si soffermò un istante per capire come rispondere e nello stesso momento celare quanto fastidio gli causasse il nome di Hermione accostato a qualunque altro uomo.

Non credo che siano affari miei.”

Draco sorrise, incrociando le braccia e appoggiando i gomiti sul pianoforte a muro: “Ah già, voi dopottutto siete qui solo per lavorare, non come cliente.”

Esattamente!”

Resta comunque un vero peccato. Sarebbe divertente usufruire di lei ogni tanto. L'ho anche chiesto come favore personale al conte, dato che siamo amici di vecchia data. Ma lui è talmente possessivo con lei.”

Il prurito che Harry provava sulle mani aumentò. Era di nuovo lei: la gelosia, la folle, terribile gelosia. Il mostro dagli occhi verdi, come l'aveva definita Shakespeare, ma non era più solo questo. Il piccolo, insignificante barone stava esprimendo commenti decisamente volgari e poco rispettosi nei confronti di Hermione. Se Harry avesse potuto lo avrebbe sfidato a duello e gli avrebbe fatto rimangiare ogni singola sporca parola che aveva pronunciato su di lei. Ma lui non aveva mai sfidato a duello nessuno, né tantomeno aveva preso fra le mani una spada o una pistola. Perciò non avrebbe mai potuto farlo.

E voi, signore, non credete di parlare di Ariel come se fosse solo un oggetto di piacere?”

Ma certo che lo credo. Che cos'è una donna, se non un semplice, meraviglioso giocattolo nelle mani di un uomo? In qualunque situazione ella si trovi, il suo unico scopo nella vita è quello di far stare bene l'uomo. Così la donna, moglie devota e angelo del focolare, è colei che bada alle nostre case, al nostro benessere e a quello dei nostri figli; mentre le meretrici, le donne perdute, sono sempre pronte ad accogliere i nostri sfoghi e istinti primordiali. Non bisogna compatirle, perchè ormai loro godono del loro stile di vita, senza noi clienti si sentirebbero vuote dentro, capite cosa intendo dire? - esclamò Draco, con un sorriso lascivo- Le donne perdute difficilmente riescono ad abbandonare questa vita, il richiamo della lussuria è troppo forte per loro ed è per questo che le chiamano perdute. Hanno perso la purezza dello spirito, sono dedite al peccato originale e non hanno più un'anima che valga la pena di salvare. Un corpo senz'anima non vale nulla. Non è nient'altro che un mero oggetto da manipolare a nostro piacimento.”

Voi siete veramente un essere ignobile, barone. Ariel e tutte le donne come lei hanno un animo molto più puro di quello degli uomini presenti in questa casa che si approfittano delle loro disgrazie. Voi siete quello senz'anima, per questo siete un uomo perduto e ho pietà per voi. Non siete degno neanche di sfiorare con un dito una donna.”

Il barone Malfoy sorrise beffardamente.

State attento, signor Potter. I vostri discorsi potrebbero attirare le donne perdute che voi esaltate con tanto ardore e questo, a uno sprovveduto come voi, potrebbe causare solo guai, grossi guai.”

Draco Malfoy si allontanò, dopo un'ultima occhiata sprezzante. Harry lo fissò, mentre raggiungeva un gruppo di uomini, molto probabilmente suoi amici.

Il barone non gli piaceva, non gli piaceva per nulla né per i suoi atteggiamenti, né per le sue idee. Certamente sia lui che Hermione sarebbero stati molto più tranquilli lontano da lui.

 

                                                                                                                    *****

 

Starò via per circa un mese.- le aveva detto il conte- Per affari.”

Un mese...

Un mese in cui era finalmente libera.

Forse libera era una parola grossa, ma perlomeno poteva rilassarsi per qualche giorno. In effetti, capitava proprio nel momento più giusto quell'allontanamento del conte. Nel momento in cui aveva bisogno di sperimentare quel nuovo sentimento che si stava lentamente impossessando di lei. Un sentimento che la turbava e nello stesso tempo le faceva provare una felicità immensa. Dal momento in cui Harry le aveva rinnovato il suo appassionato amore per lei, era combattuta. Da un lato c'era la parte di lei che meglio conosceva, la parte razionale, che le consigliava di stare alla larga da quel gentiluomo perchè poteva portarle solo guai; mentre dall'altro lato c'era una nuova Hermione, nata da poco, che la spingeva sempre di più verso Harry e gli aveva afferrato la manica quando lui l'aveva baciata. Perchè presso di lui avrebbe potuto provare nuovi turbamenti, nuove esperienze e per quanto cercasse di reprimerla, sentiva che quella nuova parte di sé aveva ragione. Harry Potter l'aveva baciata e nessun uomo si era mai limitato a un casto bacio. Da lei volevano, pretendevano sempre di più, anche se non era ciò che Hermione desiderava. Harry no, lui si era accontentato di un unico bacio e con quel semplice gesto l'aveva fatta sentire viva, l'aveva fatta rinascere.

Quando qualcuno bussò alla porta, riportandola con un solo colpo alla realtà, Hermione balzò in piedi. Sapeva chi avrebbe trovato al di là della porta. Perciò si infilò la vestaglia più velocemente che poteva e corse ad aprire.

Buonasera!”

Buonasera, signor Potter. Prego...”

Hermione lo fece entrare nella sua camera e prima di richiudere la porta controllò che nessuno l'avesse visto entrare.

Non vi preoccupate. Sono stato molto attento.” affermò Harry, appoggiando la coppola di tweed sulla toletta.

Lo spero bene non solo per voi, ma anche per me!”

Dopo aver chiuso la porta a chiave, Hermione si voltò finalmente verso di lui. Stava di fronte a lei con un sorriso beato e uno sguardo talmente adorante che la fece arrossire vistosamente. Non ricordava di aver mai provato un tale imbarazzo da arrossire così violentemente. Molti uomini l'avevano guardata maliziosi e lascivi e lei ormai vi era talmente abituata da non farci più caso. Ma quello sguardo adorante, sicuro eppure così discreto, era qualcosa che non aveva mai visto e la faceva fremere più del tocco intimo di qualunque uomo.

Non mi guardate così, vi prego!”

Hermione, sottraendosi ai suoi occhi, andò a sedersi sul letto.

Così come?”

Come si guarda un capolavoro o un tramonto mozzafiato.”

E' l'unico modo in cui io possa guardarvi perchè voi siete tutto questo. Siete perfetta, tanto da togliere il fiato.” esclamò Harry, raggiungendola, e le si sedette accanto.

Oh, signor Potter, dovete proprio smetterla di essere così cortese con me, altrimenti...”

Altrimenti?”

Altrimenti non credo che riuscirò ad allontanarvi da me ancora per molto.”

Harry sorrise: sembrava estasiato e le afferrò una mano, portandosela sul cuore.

Allora non allontanatemi più da voi. Non lo voglio io e non lo volete neanche voi. Perchè farci del male?”

Perchè è sbagliato.- affermò Hermione, decisa- Io sono sbagliata per voi!”

E chi lo dice?”

Io.”

Ma non mi avete neanche dato una possibilità.”

Non ce n'è bisogno. So già cosa accadrà. Non appena capirete veramente come sono fatta mi abbandonerete.”

Ho già visto come siete in questi mesi e vi trovo oltremodo meravigliosa.”

E se avessi solo recitato? Sono brava, sapete? Con certi uomini bisogna saper fingere.”

No, voi non avete mai recitato, non con me almeno. Voi siete così come vi vedo io. ”

Voi non siete obiettivo. Guardate il mondo con gli occhi di un bambino e per i bambini tutto è bello e meraviglioso, ma non è così. Il mondo non è meraviglioso e la vita è ingiusta per la maggior parte delle persone.”

Avrete anche ragione, ma per combattere le ingiustizie della vita bisogna reagire e, se arriva il momento per essere felice, anche solo per un istante, allora io voglio coglierlo e voglio lasciarmi andare.”

E se doveste cadere e farvi male?”

Non accadrà. Troverò sempre la vostra mano a sorreggermi. Anche voi, Hermione, lasciatevi andare per una volta con me, ci sarò io a sorreggervi, qualunque cosa accada.”

Hermione gli rivolse uno sguardo titubante: “Siete sicuro che riuscirete a sopportare il fardello del mio passato? È un peso enorme.”

Il passato non conta. Perlomeno conta solo in parte perchè vi ha reso la bella persona che siete adesso. È solo questo che mi interessa.”

Hermione sospirò rassegnata. L'aveva respinto in tutti i modi, si era opposta, lo aveva avvertito che stava andando incontro ad una situazione estremamente complicata; ma lui non voleva sentire ragioni, aveva insistito, forte del suo sentimento sincero, profondo e di un animo candido e ora Hermione non aveva più alcuna forza per innalzare le barriere per difendersi, né voleva farlo. Harry Potter aveva vinto, ma dopotutto non le dispiaceva che avesse vinto lui, perchè fin dall'inizio sapeva che quella era una battaglia persa. Così la determinazione di Harry insieme al suo inedito desiderio di lasciarsi andare fra le sue braccia l'avevano infine portata a quel risultato.

Hermione si inginocchiò sul letto, rivolta verso di lui. Poi gli prese il viso tra le mani e lo avvicinò a sé, per appoggiare la propria fronte a quella del giovane pianista.

Perchè siete così testardo?”

Harry sorrise e le accarezzò le braccia con le mani.

Perchè quando un gentiluomo si innamora, si innamora come un pazzo(1) e sappiamo tutti che non c'è modo di far cambiare idea ai pazzi.”

Oh, Harry...voi sarete la mia gioia più grande e la mia rovina!”

 

                                                                                                                      *****

 

Quando le luci dell'alba filtrarono attraverso le tende, la stanza si rischiarò. Harry aprì gli occhi lentamente e rimase per pochi istanti disorientato. Era sdraiato in un letto a baldacchino, circondato da tende bianche semitrasparenti che filtravano la fioca luce del nuovo giorno e indossava ancora i vestiti della sera precedente. Quel piccolo particolare gli causò un'improvvisa illuminazione e Harry si voltò, scorgendo alla sua destra Hermione. Era sdraiata su un fianco, con indosso ancora la vestaglia e un braccio appoggiato sul petto di Harry e dormiva serenamente.

Harry non impiegò molto tempo per ricordare quanto era avvenuto la sera prima. Hermione aveva finalmente ceduto e accettato il suo amore, rendendolo per la prima volta l'uomo più felice della terra. Dopodichè avevano trascorso tutta la notte a parlare. Parlarono di qualunque cosa e fu talmente naturale che Harry ne rimase sorpreso. Non avrebbe mai pensato che si potesse passare così tanto tempo con una persona semplicemente parlando. Quando poi Hermione era crollata dal sonno, lui la stette a guardare per un tempo che sembrava infinito, senza stancarsi mai della sua espressione beata, dei suoi capelli sparsi sul cuscino, del tepore che gli infondeva la sua vicinanza. Più la guardava dormire, più si accorgeva di quanto l'amava e di quanto fosse importante per lui.

Harry fu tentato di sfiorarla con una mano per accertarsi che fosse vera e non solo una sua immaginazione, ma non fece in tempo ad avvicinarsi al suo viso, che Hermione cominciò a muoversi, segno che si stava svegliando. Perciò egli si tirò indietro appena prima che lei aprisse gli occhi.

Buongiorno!” le disse Harry.

Al contrario di Harry, Hermione non fu per nulla disorientata né sorpresa di trovarlo al suo fianco. Sembrava quasi che si fosse addormentata e risvegliata con quell'unico pensiero. Perciò gli sorrise.

Buongiorno, signor Potter!”

Signor Potter? - ripetè lui, divertito- Non è un po' troppo formale, date le circostanze?”

Hermione rise e si mise a sedere, continuando a guardarlo.

Allora come dovrei chiamarvi?”

Solo Harry può andare bene.”

Quindi sarebbe meglio un: Buongiorno, Harry. Dimmi, hai dormito bene?”

Harry alzò il busto e le baciò una guancia: “Credo sia perfetto e sì, ho dormito magnificamente, grazie!”

Anch'io. Non avevo mai dormito accanto a un uomo per tutta la notte.”

Neanche con il conte Spencer?”

Hermione scosse il capo: “No. Il conte e tutti gli altri prima di lui hanno sempre fatto quello che dovevano fare e poi se ne andavano, lasciandomi sola.”

E allora è stato piacevole per te?”

E' stato più che piacevole, un'esperienza veramente singolare, ma non ne avevo alcun dubbio, perchè ogni momento che ho trascorso con te è stato unico e perfetto.”

Lui le si avvicinò, sorridendole teneramente e le accarezzò il viso con la mano. Hermione arrossì, ma non si sottrasse e lasciò che Harry la baciasse teneramente.

Delle voci provenienti dall'esterno della camera li interruppero. Harry osservò Hermione sussultare e sbiancare in volto.

Santo cielo, Iris è già sveglia!- esclamò in un sussurro- Harry, devi andartene subito! Se ti scoprono qui siamo nei guai!”

E da dove dovrei uscire?”

Dalla finestra!” rispose Hermione, quasi fosse ovvio.

Prego?”

Harry la fissò allibito mentre lei balzava in piedi e si avvicinava alla finestra.

Sì. Siamo solo al primo piano. Guarda tu stesso!”

Con passo incerto, Harry raggiunse Hermione, che intanto aveva aperto la finestra, lasciando entrare una ventata d'aria fresca, e seguendo l'invito della giovane Harry si affacciò per guardare in giù: tutto sommato l'altezza non era particolarmente elevata ed Harry poteva calarsi senza troppa difficoltà dal traliccio su cui cresceva l'edera.

Ce la puoi fare?” domandò Hermione, preoccupata.

Ma sì, l'agilità da musicista mi sarà utile!” rispose Harry, tranquillizzandola.

Comunque fai attenzione!”

Harry annuì: “Ci vediamo più tardi!”

Detto questo, Harry si arrampicò oltre la finestra e cominciò a scendere. Hermione lo seguì con lo sguardo fino a quando non fu a breve distanza dal terreno. Poi rientrò perchè qualcuno stava bussando insistentemente alla sua porta.

Hermione, sei sveglia?” disse la voce maschile che Hermione riconobbe appartenere a Ron.

Sì, arrivo!”

Ti ho portato la colazione.”

Hermione aprì la porta, facendolo entrare: “Mi hai portato la colazione?”

Sì!” esclamò il ragazzo, mostrandole il vassoio che sorreggeva con le mani.

C'erano una tazza di tè fumante, una piccola lattiera, toast con burro e marmellata e salsicce con uova al tegamino.

Tutto questo per me?”

Ron annuì: “Certo, ne hai bisogno. Ieri sera il conte mi ha confidato che ultimamente ti trova dimagrita e un po' pallida in viso, perciò mi ha chiesto se tu mangiassi adeguatamente e io gli ho risposto di sì. Tuttavia non mi è sembrato molto convinto e difatti mi ha chiesto di controllare che stessi bene.”

Capisco, allora grazie.”

Ron sorrise e appoggiò il vassoio sulla toletta. Il suo sguardo fu attirato da un accessorio che poco si confaceva a una signora ed Hermione se ne accorse troppo tardi. Ron prese il cappello di tweed che Harry aveva dimenticato la sera prima e lo rigirò fra le mani.

Noto però che qualcuno mi ha preceduto.” rispose Ron, guardandola allegramente.

Ah...davvero?” domandò Hermione con noncuranza.

Suvvia, Hermione, non fare la sciocca. Ho visto, Harry, afferrare questo cappello dall'ingresso e salire le scale con aria furtiva!”

Oh...e credi che qualcun altro l'abbia visto?”

No, non penso. Di solito non c'è nessuno che sosti nell'ingresso, a meno che non ci sia stata una delle ragazze.”

Hermione ridacchiò, nervosamente, ma Ron si voltò a guardarla serio.

Hai passato la notte con lui?”

Sì, ma...non nel modo in cui pensi tu. Abbiamo solo parlato.”

Solo parlato?” ripetè Ron tra l'incredulo e il divertito.

Hermione annuì energicamente con il capo: “Non c'è niente di male, sai, nel passare tutta la notte a parlare. Un uomo e una donna possono fare molte altre cose, non solo ciò per cui veniamo pagate noi perdute. Fortunatamente esistono uomini come Harry che ne sono ben consapevoli ed io ringrazio il cielo sia stato mandato proprio a me.”

Ron le si avvicinò e le accarezzò il capo affettuosamente.

Hai perfettamente ragione, Hermione. Sapevo che Harry si stava innamorando di te ed ero convinto che non avresti impiegato molto tempo per ricambiare il suo sentimento sincero. È ciò di cui hai sempre avuto bisogno e te lo meriti.”

Ma?” aggiunse Hermione, preoccupata.

Ma fai attenzione! Non sono tutti comprensivi come me in questa casa!”

Sì, questo lo so.”

Sai meglio di me che qui ci sono molte orecchie e occhi indiscreti e la maggior parte di essi sarebbe felicissima di correre a spifferare tutto al tuo signor conte. Dovete stare attenti.”

So anche questo!”

Hermione sospirò: sapeva bene in quale situazione si era cacciata e ricordarla non era affatto piacevole. Avrebbe mantenuto i piedi per terra, certo, ma solo per un giorno voleva lasciar sfogare la felicità che aveva travolto la nuova Hermione.

Bene, allora le mie raccomandazioni sono finite. Tuttavia, per sicurezza, le farò anche a lui. Harry è ingenuo ed estraneo a questo mondo di lussuria e corruzione. È il più pericoloso fra voi due!”

Ha capito perfettamente che è una situazione difficile.”

Già, ma è pur sempre un giovane uomo innamorato e come tale è impulsivo. Ti assicuro che non c'è niente di peggio!”

D'accordo. Ma guai a te se lo allontani da me. Ora che l'ho trovato, non voglio perderlo.”

Mia cara, ho visto come ti guarda. Sarà molto difficile che io riesca a farlo allontanare.” esclamò Ron.

Hermione sorrise compiaciuta.

D'ora in poi non avrebbe permesso a nessuno di portarle via l'unica gioia della sua vita. Harry, quel giovane meraviglioso puro di cuore, l'aveva liberata dalla sua condizione di docile e sottomessa perduta. L'aveva scossa dalla rassegnazione di vivere una vita, per certi versi anche comoda, ma sostanzialmente intrisa di vizi e dissoluzione, una vita immorale. Hermione non era mai riuscita a toccare la parte più profonda di quella sua triste esistenza, la parte dalla quale scaturiva il brivido di una vita vissuta fino in fondo, fino all'emozione più travolgente.

Ora che stava rischiando e vivendo fortemente, non vi avrebbe rinunciato per nulla al mondo.

 

 

 

(1)-Citazione liberamente ispirata a una massima di Francois de La Rouchefoucauld.

 

 

 E siamo a -4... Spero che questo capitolo sia piaciuto. Devo dire che mi è dispiaciuto far apparire Draco così cattivo, ma in fondo ci sta...

Il prossimo capitolo si intitola “Dreamer”.

Ringrazio tutti, come sempre, e in particolare Origin753 che mi sta dando una mano con i suoi consigli fantastici! ^_^

 

A presto

kia85

 

 

   
 
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