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Autore: Kosoala    07/12/2011    1 recensioni
Mi svegliai. Mi faceva male la testa. Ero in un luogo buio e stretto, una stanza. C'era un piatto con un pezzo di pane, una specie di zuppa verde e molliccia e una ciotola con dell'acqua.
Mi alzai in piedi a fatica e mi guardai intorno.
Nessuna porta.
Nessuna finestra.
Solo una fessura nel muro dove far passare il vassoio con il cibo.
Come c'ero entrato lì dentro?
NDA: In questa storia succederanno delle cose non possibili nella vita reale ma non così impossibili da mettere "soprannaturale" nel genere!
Genere: Horror, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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In trappola

 

Mi svegliai. Mi faceva male la testa. Ero in un luogo buio e stretto, una stanza. Vicino a me c'erano un piatto con un pezzo di pane, una specie di zuppa verde e molliccia e una ciotola con dell'acqua.

Mi alzai in piedi a fatica e mi guardai intorno.

Nessuna porta.

Nessuna finestra.

Solo una fessura nel muro dove far passare il vassoio con il cibo.

Come c'ero entrato lì dentro?

Cercai di ricordare l'accaduto.

L'appuntamento, il Monumento, la dichiarazione, la rispo...

La risposta non l'ho sentita! Forse qualcuno mi ha dato una botta in testa!

Andrea!

Mi guardai ancora attorno, allarmato.

Non era lì. Dov'era? Cosa le era successo?

Ansia.

« Devi. Mangiare. Altrimenti. Non. Potrai. Fare. Gli. Esperimenti. »

Gracchiò una voce metallica.

« Chi sei? »

« Devi. Mangiare. Altrimenti. Non. Potrai. Fare. Gli. Esperimenti. »

« Dov'è Andrea? Cosa le hai fatto? »

« Devi. Mangiare. Altrimenti. Non. Potrai. Fare. Gli. Esperimenti. »

« Dimmi dov'è Andrea! Dimmi se sta bene! Poi mangerò! »

« Devi. Mangiare. Altrimenti. Non. Potrai. Fare. Gli. Esperimenti. »

Mi accasciai a terra. Lanciai un'occhiata al vassoio. Non avrei certamente mangiato.

Non volevo. Volevo solamente che Andrea stesse bene.

« Devi. Mangiare. Altrimenti. Non. Potrai. Fare. Gli. Esperimenti. »

Quella voce mi perseguitava, non sarei riuscito a resistere per molto tempo.

Anche quel posto mi stava dando la nausea. Emanava un odore dolciastro e di aria stantia.

Non vedevo cosa avevo attorno, era troppo buio e i miei occhi non si erano ancora abituati.

Ero sicuro di avere una coperta vicino.

Vecchia.

Rotta.

Ruvida.

Puzzava di sudore e muffa.

Ormai stavo iniziando ad ignorare la voce metallica. Ero troppo concentrato a guardarmi intorno. Volevo sapere dov'ero.

Ormai le mie pupille si erano abituate a quel buio soffocante. Quello che vidi non mi piacque per niente.

Mani.

Piedi.

Dita.

Pezzi di gambe.

Braccia.

Teste...

Tutto in stato di decomposizione...

Mi trattenei dal vomitare. Era pieno di sangue secco. Dappertutto.

Sangue sangue sangue!

La camera era ricoperta di quella sostanza rossa e vischiosa.

Qualche macchia di sangue fresco c'era ancora. Poche ma veramente fresche.

Mi guardai intorno. Tra i cumuli di resti umani e le coperte sporche non vedevo nessun uomo.

La voce continuava a ripetere l'ordine, incessantemente.

Mi tappai le orecchie e iniziai a pensare ossessivamente a una sola cosa: Andrea.


Ringrazio darkmeme13 che ha aggiunto la storia alle preferite e Kay93 che ha appena recensito il secondo capitolo!!

   
 
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