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Autore: Kosoala    06/12/2011    2 recensioni
Mi svegliai. Mi faceva male la testa. Ero in un luogo buio e stretto, una stanza. C'era un piatto con un pezzo di pane, una specie di zuppa verde e molliccia e una ciotola con dell'acqua.
Mi alzai in piedi a fatica e mi guardai intorno.
Nessuna porta.
Nessuna finestra.
Solo una fessura nel muro dove far passare il vassoio con il cibo.
Come c'ero entrato lì dentro?
NDA: In questa storia succederanno delle cose non possibili nella vita reale ma non così impossibili da mettere "soprannaturale" nel genere!
Genere: Horror, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Appuntamento

 

Finalmente arrivò l'autobus. Salii. Aspettai cinque minuti che mi parvero un'eternità. La vidi. Bellissima.

Salì sull'autobus. Salutò l'autista e si sedette vicino a me.

Iniziammo a parlare mentre io facevo scorrere il mio sguardo su di lei.

Maglietta nera con una disegno astratto di una rosa, jeans corti con una miriade di cinte, vari bracciali neri con delle borchie, anfibi e smalto nero a completare il tutto. Adoravo il suo modo di vestire.

Arrivammo in città dopo quelli che mi parvero pochi minuti.

Scendemmo e iniziammo a fermarci nei posti d'obbligo.

Per prima cosa ci dirigemmo da Bucchi. Un negozio di CD. Io non compravo mai niente ma adoravo vederli lì, esposti.

Andrea comprò un disco dei Jet.

Uscimmo e andammo subito da Gulliver. Libreria. Avevamo una passione sfrenata per i fantasy.

Negozio di manga, lei doveva comprare il numero cinque di Ao no Exorcist.

Frappè da Rosa e, ciliegina sulla torta, Creperia.

Cenammo con una bella crepes salata (e a basso costo per me).

Dopo cena la portai al Monumento.

Il posto delle coppiette. Eh sì! Volevo dirle quello che provavo per lei. Non ce la facevo più a portarmi tutto dentro. Andando avanti con delle misere seghe mentali (e non solo).

Aveva iniziato a fare freddo. Salimmo fino in cima al Monumento dei Caduti, una vista magnifica.

Vedevo che stava tremando, ottimo. Le adagiai la mia giacca, forse un po' leggera, sulle spalle e lei mi ringraziò con un sorriso.

La strinsi a me. Avevo il volto in fiamme ma non volevo rinunciare. Ormai ero arrivato fin lì.

Dopo qualche minuto mi staccai da lei e mi spostai posizionandomi di fronte ad Andrea. Lei mi guardò un po' stupita, ma sempre allegra. Ci fissammo per un tempo che mi parve infinito. Mi persi nei suoi occhi azzurri e profondi.

Feci un bel respiro e iniziai.

« Andrea, io ti ho invitata ad uscire perché ti devo dire una cosa... ma questo non vuol dire che non ti avrei invitata anche se non avesse niente da dirti... cioè... diciamo che ti ho invitata principalmente per dirti questa cosa ma anche perché mi piace passare il tempo con te. In effetti è proprio di questo che ti devo parlare, di come passo il tempo con te, non che mi annoi ma... ecco... mmm... »

Mi grattai la testa imbarazzato. Mi ero accorto solo in quel momento che nono mi ero preparato un discorso. Andrea aveva un'espressione corrucciata, confusa e divertita.

Feci un altro respiro.

« Okay, allora. Ricominciamo daccapo! »

Silenzio.

Uno.

« Io... »

Due.

« ...mi sono... »

Tre!

« ...innamorato di te. »

Ce l'avevo fatta. Adesso dovevo solo vedere la sua espressione.

Rimase interdetta e leggermente sorpresa ma sorrise.

« In realtà... io... sono... »

Non sentii il resto della frase.

Una botta alla testa.

Buio.


Ringrazio darkmeme13 che ha aggiunto la storia alle preferite già dal primo capitolo!!! Mi sa che ti ho fatto troppi spoiler... XD

   
 
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