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Autore: _DreamerL490_    12/12/2011    1 recensioni
Tutto nasce dalla passione per la musica. Una ragazza sta vivendo il suo sogno; gira il mondo con la sua band e sono entrati a far parte della sua vita i 30 Seconds to mars. Nel giro di due anni tra peripezie e sorprese tutto cambierà.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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*Reneé*

Era una mattina come tutte le altre, il clima era estivo; era iniziato da poco Agosto e la temperatura media era di 29°. Io ero sveglia, non c’era nessun rumore in casa, forse Jared e Lily stavano ancora dormendo. Mi girai dall’altra parte del letto e non vidi nessuno al mio fianco. Jared non c’era. Andai verso la cameretta di Lilian, forse stava con lei, ma niente non c’era nessuno. La culla era stata rifatta e il pigiama di Lily piegato. Corsi in salotto, quei due mi stavano facendo preoccupare. Non erano neanche lì. Chiamai Shannon, Tomo, Vicki, ma nessuno mi seppe dire niente. Mi stavo già arrendendo quando vidi un biglietto sul tavolo della cucina. Era la scrittura incasinata di Jared. "Chiama Fran" Solo due parole, nessuna spiegazione, nessun motivo della loro scomparsa, quanto lo odiavo quando faceva così. Cercai di pensare a cosa gli era potuto venire in mente, ma non c’era niente, ultimamente stavamo parlando dei Tour che avremmo iniziato tra meno di un anno e di come gestirci con Lily. Niente di tutto ciò poteva essere collegato a sta mattina. Dopo qualche minuto di riflessione chiamai Frà, le pregai di venire qua e di spiegarmi cosa intendeva Jared per "chiama Fran". Nel frattempo che arrivasse la mia amica, andai a cambiarmi. Fuori faceva caldo, per cui era meglio vestirsi leggeri, indossai degli shorts, una maglia con una triad stampata davanti, le mie amate converse, legai i capelli in una coda e scesi giù ad aprire la porta. Frà era tranquilla, forse non dovevo preoccuparmi.
"Hey!Come mai così agitata?" domandò.
"Beh Jared e Lily non ci sono, è da quando mi sono svegliata che non li vedo…non mi ha detto niente" sbuffai.
"Rilassati, è con suo padre, starà bene" disse tranquilla.
"Lo so, ma un minimo avviso no?!" dissi irritata.
"Andiamo a fare un giro ok?" chiese. Annuì, presi il mio Blackberry, gli occhiali da sole e uscimmo da casa. Il solo picchiava forte, non c’era neanche un po’ di vento, solo un caldo insopportabile. Fran fermò un taxi e mi spinse dentro con tutta la sua forza. Iniziai a pensare che stesse nascondendo qualcosa.
"Dove andiamo?" chiesi.
"A Time Square, dobbiamo incontrare Alex" rispose sedendosi accanto a me.
"Ma ieri non mi ha detto niente lui" dissi.
"Se l’è scordato di dirtelo, ma ci sono io no?!" disse sorridendo.
"Si, si, ma dimmi dove sono Jared e Lily" precisai. Secondo il biglietto che avevo trovato in cucina, lei doveva sapere qualcosa, ma non era così, o lei stava fingendo di non saperlo oppure era all’oscuro di tutto.
"Lo scopriremo più tardi" rispose. Stava guardando fuori dal finestrino.
"Cosa?!" dissi.
"Ogni cosa a suo tempo"disse continuando a guardare la città.
"Oh guarda, siamo arrivate" continuò. Io la fulminai con lo sguardo e uscì dal taxi. Davanti ai miei occhi vidi Alex, era tutto sorridente; non era capace di mantenere un segreto ed io l’avrei scoperto a costo di doverlo torturare a morte. Lui mi abbracciò immediatamente e prendendomi per mano mi condusse al BK Whopper Bar.
"Ehm che facciamo oggi?" chiesi bevendo la mia coca-cola.
"Giriamo per Time square e poi magari passiamo per il Central Park…che ne dici Fran?!" disse Alex.
"Va bene" rispose.
"Non volete proprio svelare il segreto eh?!" mugugnai.
"Segreto?" chiese Alex con faccia sorpresa.
"Si, quello che state cercando di nascondere, lo so che c’entra Jared e voi gli state coprendo le spalle" sbuffai.
"Ma che dici!" esclamò Fran divertita.
"Avete sentito bene!"dissi.



Finalmente il mi giro senza meta a New York era finito, avevamo visto più posti in una sola mattinata che in tutti e cinque i mesi che siamo stati qui. Alex iniziava a farsi sfuggire dei dettagli del cosiddetto segreto, per ora avevo capito che Jared e Lily erano al Central Park e che Fran sapeva tutto. Eravamo arrivati al parco, la gente che era lì mi guardava con più attenzione del solito, sembrava che persino loro sapessero cos’era il segreto. C’era chi sorrideva, mi salutava o mi diceva "buona fortuna". Chissà cosa avevano visto, ma pensandoci su era possibile tutto, da Jared potevo aspettarmi qualsiasi cosa. Dopo qualche minuto arrivammo al lago e trovammo un altro biglietto con scritto "Vai al Promenade di Brooklyn". Un altro indizio di Jared.
"Bene, dobbiamo prendere un altro taxi!" disse Alex esausto. Ritornammo indietro e prendemmo il primo taxi che vidi. Ci stavamo dirigendo verso Manhattan. Ormai il sole stava per tramontare e non avevo ancora visto Lily. Dopo un po’ arrivammo al ponte di Brooklyng e Fran mi portò verso la Promenade. Finalmente vidi Jared, aveva in braccio Lilian e al suo fianco c’erano Tomo, Shannon e Vicki. Dietro di loro c’erano i grattacieli illuminati dalla luce rosea del sole. Le nuvole erano viola, arancioni e rosse : il paesaggio era stupendo. Mi avvicinai subito a lui, avrei voluto digliene quattro, ma mi azzittì con un dito.
"Ti ricordi la storia del matrimonio? Beh eccoci qua…come avevo già detto, sarà qualcosa di unico, non c’è una chiesa e neanche un prete…Beh per questo c’è Tomo" disse sorridendo. Rimasi senza parole, aveva organizzato tutto questo solo per "sposarmi", aveva convinto Alex e Fran a portarmi in giro per mezza New York. Tutti avevano mantenuto bene il segreto e il risultato voluto l’aveva ottenuto. Non sapevo che dire, non sapevo se ridere, piangere o baciarlo.
"Jared mi ha dato il ruolo più importante, non ho mai fatto una cosa del genere…non vi prometto niente" disse Tomo sistemandosi tra me e Jay. Shannon prese Lily e si sistemò al mio fianco.
"Io vi conosco da una vita, tu sei il mio piccolo panda e tu il pazzo con cui suono. Vi voglio bene e so quanto vi amate, so anche che non siete delle persone da matrimonio…ecco il motivo per cui sono io il vostro unitore…Ehm si dice così?" continuò il chitarrista. Vicki mi sorrise come per incoraggiarmi.
"Grazie dell’introduzione, io posso dirti che ti amo, che non posso non averti, forse sarò egoista, ma ne ho bisogno. Vuoi passare tutta la vita con me?" disse Jared.
"Si, tutto è così surreale, ma si" dissi commossa. Oggi aveva superato se stesso.
"Mi fai l’uomo più felice del mondo; so bene che ti farò arrabbiare, piangere o impazzire, ma non voglio perdermi neanche un minuto di te" continuò lui.
"Dopo averti conosciuto ho scoperto cosa significhi sorridere solo perché ci sei, sei importante nella mia giornata, non so cosa farei in questo momento se non ci fossi te, probabilmente sarei in studio a lavorare. Ti amo, non vorrei mai dovermi separare da te, mi hai regalato i momenti più belli della mia vita senza rendertene conto. Ti amo" dissi.
"Non so se si possa dire anche in questo caso, ma puoi baciare la sposa" disse Tomo. Tutti intorno a noi iniziarono a ridere, questo non era un matrimonio come gli altri. Era qualcosa che solo Jared ed io potevamo dirci di possederlo, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere e nessuno lo avrebbe mai fatto.
Jared prese il mio viso tra le mani e lo avvicinò al suo. Le sue labbra così delicate e dolci si muovevano avidamente e le mie le assecondavano. Non lo avrei più lasciato, con lui avevo iniziato una nuova vita, piena di emozioni e avventure.
 

  
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