_____Duecentosei.
Nudo è l’osso che pende dalle
braccia,
quando le dita diventano sabbia scura
tra nuvole salmastre di mare
affrescate,
quando schiuma argentea solletica
ciò che è nella memoria languida.
Semplici e così fini,
senza il tatto del mondo.
Sterili, fragili e dure allo
sguardo
degli amari peccatori educati.
Eppur sono solo ossa,
solo duecentosei frammenti
sbiancati,
solo duri frammenti di un
giaciglio lontano,
che sottoterra rimarran bloccate tra
vermi e lava.
A rimembrare senza temere e
ad osservare senza nascituri
rimpianti,
avvolte tra caldi lembi di terra,
sangue e rugiada in polvere.
E sole come bolle di zucchero
fluttuano in quel lasso di tempo
presente.
Dolce punzecchian la lingua e
vanno in pezzi echeggiando in
silenzio
in duecentosei granelli di
zucchero e argento.
Ogni anima e
Solo duecentosei ossa.
Duecentosei.
Notes:
Completamente
senza senso, o quasi.
A
voi.
El.