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Autore: G_Elizabeth    13/12/2011    0 recensioni
Le persone che sono state di ispiramento per questi scritti non lo sanno e penso non lo sapranno mai.
E' triste, o forse non abbastanza. Ciò che hanno in comune penso sia la scrittrice dopotutto.
Alla fine, sono solo raccolte di pensieri sparsi qua e là.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nudo è l’osso che pende dalle braccia,

_____Duecentosei.

 

 

 

 

 

Nudo è l’osso che pende dalle braccia,

quando le dita diventano sabbia scura

tra nuvole salmastre di mare affrescate,

quando schiuma argentea solletica

ciò che è nella memoria languida.

 

Semplici e così fini,

senza il tatto del mondo.

Sterili, fragili e dure allo sguardo

degli amari peccatori educati.

 

Eppur sono solo ossa,

solo duecentosei frammenti sbiancati,

solo duri frammenti di un giaciglio lontano,

che sottoterra rimarran bloccate tra vermi e lava.

 

A rimembrare senza temere e

ad osservare senza nascituri rimpianti,

avvolte tra caldi lembi di terra,

sangue e rugiada in polvere.

 

E sole come bolle di zucchero

fluttuano in quel lasso di tempo presente.

Dolce punzecchian la lingua e

vanno in pezzi echeggiando in silenzio

in duecentosei granelli di zucchero e argento.

 

Ogni anima e

Solo duecentosei ossa.

Duecentosei.

 

 

 

 

 

Notes:

Completamente senza senso, o quasi.

A voi.

 

El.

 

 

   
 
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