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Autore: FloxWeasley    14/12/2011    3 recensioni
Charlie Weasley era l'unico dei suoi fratelli felicemente single, libero da qualsiasi impegno familiare.
Era sicuro che lo sarebbe stato per sempre.
Gli sarebbe piaciuto, prima o poi, incontrare una che avrebbe amato più delle altre... ma niente di più.
E se invece che una ragazza, Charlie si ritrovasse la vita sconvolta da una bambina?
Come se la caverebbe come padre?
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Charlie Weasley, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Purtroppo i bambini non sputano fuoco 

Cap. 3
La partita dell'anno

 

Ginny saltò sulla scopa e iniziò a fare dei giri di campo, seguita da Angelina; Audrey si librava vicino alle porte, mentre Hermione e Fleur salivano caute sulle scope e la raggiungevano sbandando.
-Vi conviene abituarvi!- gridò Ginny quando passò vicino al gruppetto.
Fleur imprecò in francese; Hermione sospirò.
-Ha ragione- disse Audrey partendo a sua volta.
In quel momento le raggiunsero gli uomini.
Ron, Charlie, Bill e George si diedero la spinta e iniziarono a tallonare le donne; Percy chiuse gli occhi, fece un respiro profondo e salì timoroso sulla
scopa.

-Buongiorno a tutti, benvenuti alla partita di Quidditch dell'anno, schiappe contro...
-LEE!- abbaiò Molly in lontananza.
-... volevo dire donne contro uomini! Chi vincerà? Restate con noi per scoprirlo!- Lee Jordan, sorridente come sempre, si dirigeva verso il campo.
-Lee!- ruggì George, esibendosi in una picchiata spettacolare per salutare il suo migliore amico.
-Ciao ragazzi! Vedo che Lee è già arrivato- commentò Harry notando il capannello di gente che sgomitava per abbracciare l'uomo.
Allison, in braccio a lui, batté le mani.
-Ehilà, gente! Ho sentito che ci sarebbe stata una partita imperdibile e ho pensato che non si poteva stare certo senza radiocronista!
-Kate e Seth?- si informò Angelina, abbracciando l'uomo.
-Alla Tana con la ciurma-.
In fondo alla radura cominciò a spuntare qualche testolina rossa.
-Noi dobbiamo allenarci. Ti spiace?- fece Ginny risalendo sulla scopa. Tutti la imitarono.
-Figurati-.
In poco tempo Molly, Arthur, la moglie e il figlio di Lee e tutti i bambini giunsero al campo.
I bambini iniziarono subito a tifare per il genitore preferito; Harry assunse un'espressione neutra per non dare dispiaceri né agli amici né a Ginny.
Al fischio di Kate, che avrebbe fatto l'arbitro, Angelina rubò la palla a Bill e segnò senza difficoltà.
-Ron!- ruggì Charlie. Lui arrossì.
Giocavano con un bolide solo, e Fleur aveva tirato fuori un inaspettato talento come battitrice, anche se non abbastanza per tenere testa a George.
Ginny e Charlie descrivevano ampi cerchi sopra al campo, in cerca del boccino; Hermione e Percy si limitavano a cercare di stare in sella.
-Ed ecco Bill che si impossessa della palla! Ehi! Angelina non riesce a rubargliela! Si avvicina alla porta e... SEGNA! Siamo 10 a 10, signori e signore, e le schiappe si sono rivelate molto meno schiappe di quant-
-LEE!- abbaiò Molly.
-Sì, scusa, Molly. Ecco Angelina, ha la palla, ma Bill la marca stretta, in un impeto di pazzia la passa ad Hermione, ma è fuori? Quella donna è capace di-
-EHI!- Stavolta a protestare era stato Ron, guadagnandosi uno sguardo grato da parte di Hermione, che però si lasciò sfuggire la palla.
Angelina si tuffò in picchiata, riuscendo per miracolo a recuperare la palla.
-Questa donna è un mito! Eccola che si fa strada verso la porta... E SEGNA! 20 a 10, per le mutande di Merlino! Che partita avvincente!-
Quando, 20 minuti dopo, le donne conducevano per 60 a 50, ad un certo punto Harry gemette e si portò una mano alla fronte.
-Che c'è?- urlò ansiosa Hermione, temendo il peggio.
Harry non rispose ma chiuse la mano a pugno, per poi portarla in alto e aprirla.
Ne uscì il boccino d'oro, le ali spiegazzate.
-È venuto a sbattere contro di me!- esclamò, scoppiando a ridere.
Tutti i presenti scoppiarono a ridere a loro volta, tranne Ginny e Charlie, che erano imbronciati per essersi fatti soffiare il boccino da uno che non giocava.
Arthur sentenziò che quel boccino era così vecchio da non distinguere più un giocatore da un albero e Victoire giurò di aver sentito Molly borbottare che gli stava bene, a loro e alle loro stupide litigate infantili. 

Messi a letto i più piccoli, poco tempo dopo, i grandi si ritrovarono alla Tana.
-Comunque abbiamo vinto noi, eravamo in vantaggio- fece Ginny.
-Non se ne parla! Harry è un uomo e il boccino l'ha preso lui!- replicò Ron.
Ginny fece un verso sprezzante.
-Preso è una parola grossa.
-La verità è che ti brucia non averlo preso prima di lui!
-Non è vero! E poi che discorso è? Se l'avesse preso la mamma avremmo vinto noi?
-Però se l'avessimo preso noi avremmo vinto. Il punteggio non cambia niente- disse George.
-E invece sì, perché è l'unica cosa su cui possiamo basarci!- replicò Ginny.
-Ma il boccino avrebbe cambiato tutto!
-Certo, ma quell'idiota di mio marito ha preso il boccino senza giocare, quindi siamo al punto di partenza!- sbottò Ginny, esasperata.
-Ragazzi, smettetela. Non ha vinto nessuno. È inutile fare i bambini- ragionò Bill, che odiava i litigi ed era sempre estremamente calmo.
-Ma sta zitto, vecchio saggio!- sbottò Charlie.
-Io non mi intrometto- avvisò Percy spostandosi in cucina, senza essere minimamente ascoltato.

-Non hanno ancora finito?- sospirò Hermione.
-No. Per fortuna non hanno ancora nominato le mie doti sportive...
-SE PERCY FOSSE MENO INCAPACE FORSE SAREMMO IN VANTAGGIO!-
-Come volevasi dimostrare...- sospirò il diretto interessato.
-Su, non prendertela- disse Audrey abbracciandolo la dietro.
-Già, non ci badare. Fanno così per ogni piccola cosa, mi sembra di rivedervi adolescenti...- sospirò Molly scuotendo la testa.
-Mi sento un po' in colpa...- disse Harry.
-Ma piantala di fare la vittima, una buona volta! Pensavo avessi smesso quando hai ucciso Tu-sai-chi!
-Hermione ha ragione, e poi non peggiorare la cosa: ti aspettano delle notti sul divano!- fece Percy. 

 

 

Ahem.
Forse tra gli avvertimenti dovrei mettere demenziale, perché questo capitolo è un concentrato di demenzialità.
Spero di aver almeno strappato un sorriso.
Passando alla storia... la cosa del boccino e di Harry è patetica, I know, ma avevo voglia di torturare il prescelto e poi non sapevo come far finire in parità, nonostante io tifassi per le donne.
Volevo fare che ad un certo punto Arthur scoppiava a ridere e diceva che non c'era mai stato un boccino.
In effetti non sono sicura che i Weasley ne avessero uno. Boh.
E poi, so che i boccini hanno la memoria tattile e per ogni partita se ne usa uno nuovo, quindi tecnicamente non potrebbero usarne uno vecchio, ma prendetela come una licenza poetica.
Che altro dire?
Anche qui il rapporto padre/figlia tra Charlie e Allison si va a far benedire, ma tornerà.
Kate e Seth, moglie e figlio di Lee, sono di mia invenzione.
Basta, sto scrivendo delle note che sono più lunghe del capitolo.
Alla prossima!
Un bacio.
Fra
Ps: Spero di postare il prossimo capitolo entro le vacanze di Natale.
Altrimenti Buone Feste a tutti!

 

 

  
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