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Autore: Tactolien    15/12/2011    1 recensioni
La mia prima EFP del Mondo Emerso. Spero che vi piaccia.
Il posto era già ghermito di gente di tutte le razze: uomini, gnomi e qualche ninfa non troppo a suo agio.
La donna sorrise: con tutta quell'etnia riunita lì, nessuno avrebbe fatto caso a lei o ai suoi occhi viola
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Finalmente siete tornata, Lady Raftela. Cominciavamo a preoccuparci- s'inchinò rispettosamente il Fammin che le aveva aperto la porta, tre giorni dopo.

Appena arrivata nel Mondo Emerso, Raftela si era subito data da fare per costruirsi un piccolo e discreto palazzo degno del suo rango.

"Una Maga di tutto rispetto come me ne ha bisogno" si era detta.

Non aveva mai assunto uomini o qualche genere di operaio. Semplicemente lo aveva tirato su da sola con la magia, in una delle foreste della Grande Terra, alla larga da tutto e tutti.

- Ho dovuto fare un altro giro di ricognizione nei pressi dell'Accademia, domani notte ci entrerò. Adesso ho bisogno di riposare-

- Le farò portare subito dell'acqua per rassettarsi un pò-

- Qualche novità mentre ero via?-

- No, mia Signora. Krevius, Fowlis e Brisingor hanno sempre tenuto d'occhio il palazzo, nessuno si è mai avvicinato da Nuova Enawar-.

Lei annuì stancamente.

- C'è qualcos'altro che posso fare per voi?-

- No, grazie, Taniro-.

Taniro era stato il suo primo Fammin. L'aveva trovato in giro per le strade della Terra delle Rocce, rannicchiato in un angolo, livido e sanguinante per via degli uomini che l'avevano preso a bastonate. Attirata da un improvviso moto di pietà... l'aveva preso con sè.

Poi erano arrivati gli altri quattordici.

Nonostante fossero passati più di cento anni dalla guerra contro il Tiranno, Aster, penultimo Marvash sconfitto da Nihal, i Fammin, creature da lui create con la Magia Proibita, sembravano non aver ancora trovato il loro posto nel Mondo Emerso. Odiati dalla gente e considerati come feccia del peggior genere... i soggetti più fortunati potevano sperare di trovare lavoro solo presso le stalle per draghi, o più raramente... come scudieri.

In genere Raftela non amava avere gente intorno, ma appena li aveva visti... aveva subito capito che quegli esseri tanto strani e odiati per la loro diversità, non potevano essere altri che suoi.

"E' anche un modo come un altro per avere un pò di compagnia in questo viaggio solitario in terra straniera" pensò "Non posso certo chiederlo agli uomini, dopo quello che è successo anni fa".


 

Si spazzolò delicatamente i capelli davanti a un grande specchio, coperta solo da una leggera vestaglia trasparente.

- Perchè non vi togliete quella robaccia dalla testa, mia Signora?- la raggiunse Taniro, portando altre coperte tra le braccia pelose.

- No, ne avrò bisogno questa notte. Se mi scoprono è meglio che mi scambino per una comune ladra-

- Ma voi avete dei capelli stupendi, perchè coprirli?-

- Esci!- ordinò bruscamente la donna, arrossendo di botto. Non era abituata a ricevere complimenti: tutti quelli della sua città natale l'avevano sempre trattata come una specie di mostro.

Sapeva che quel Fammin provava uno strepitoso senso di adorazione e gratitudine verso di lei, e la cosa la imbarazzava molto. Meglio tenere il giusto distacco, la faceva sentire meglio.

Si stese sul letto e si tirò le coperte fin sopra le orecchie.

Chiuse gli occhi e si addormentò quasi subito.


 

 
  
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