Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Reghina    18/12/2011    2 recensioni
Una terra di pirati. Ma dalla morte del Re Gol D Roger, Line non è più un bel posto dove vivere. I Tenryūbito hanno vietato la pirateria e solo le famiglie nobili che sono passate dalla loro parte non fanno la fame. Trent'anni dopo la morte del Sovrano, c'è chi si è abituato e chi ancora lotta per riavere indietro l'identità di Pirata. E poi c'è chi vive alla giornata, come Zoro.
Questa fic è una AU solo nel senso che non siamo in mare. In realtà è One Piece ambientato sulla terra ferma. Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Roronoa Zoro, Sanji, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note & Chiarimenti a fine capitolo.

8. Aiutami.

Nami spalancò gli occhi.
Rallentò lentamente, si fermò, spalancò gli occhi e si portò una mano alla bocca.
L'altra ragazza si sporse da dietro la minore, guardò il quartiere.
Pezzi di legno e mattoni ornavano le strade ripiene di buche, le porte delle case mezze distrutte spalancate, nemmeno un soffio di vento in quello che ormai pareva un deserto.
“Cosa è successo?” domandò.
Guardò Nami, osservò nuovamente le case a pezzi, poggiò una mano sulla spalla della Navigatrice.
Chopper zampetto fuori da dietro le gambe di Robin, si guardò intorni, annusò l'aria.
“Non c'è odore di sangue troppo forte” disse.
Sorrise a Nami.
“Va tutto bene, non c'è nessun morto”.
La ragazza si portò una mano al petto, tirò un sospiro di sollievo.
Eppure continuava a non vedere nessuno.
< Dove potranno essere? > pensò.
Robin le strinse appena la spalla.
“Sicuramente da Arlong” le disse.
Nami sbiancò, spalancò appena gli occhi.
< È pazzo..non può averlo fatto sul serio..non di nuovo >.
Guardò l'archeologa, la maggiore le sorrise dolcemente.
“Andiamo” le propose.
Nami scosse il capo, guardò a terra con gli occhi quasi bianchi.

“Bene marmocchia”.
Arlong squadrò la bambina davanti a lui dalla testa ai piedi, sogghignò.
“Visto che ci tieni tanto, lavorerai per me”.
Nami deglutì, si guardò appena intorno.
Gli abitanti del villaggio erano lontani, nascosti tra le case, tenendo stretti a sé i figli.
Rufy era svenuto, a terra, una piccola pozza di sangue sotto il suo petto e il cappello di paglia in terra.
“E quando avrò raccolto 100.000.000 tu lascerai in pace il quartiere!” disse Nami.
Arlong rise, le poggiò la mano palmata sul capo.
“Non te ne vorrai più andare, avrai tutto quello che vorrai”.
La bambina sudò freddo, deglutì, continuò a fissare l'uomo-pesce.
Questi rise, la sollevò per un polso.
“Bene..con i soldi raccolti, daremo il benvenuto alla nostra nuova compagna!”.

Un esplosione.
La Navigatrice rialzò di scatto gli occhi, del fumo proveniva da davanti a loro.
“Arlong Park” mormorò.
Robin la guardò senza capire, le lasciò la spalla, spostò lo sguardo su Chopper, il medico scosse il capo ornato dalle corna.
“Nami?” chiese.
La ragazza si voltò di scatto.
“Dobbiamo andare subito a fermare Rufy!” disse.
Corse via.
Robin allungò la mano.
“Aspetta!” la chiamò.
Sospirò.
“Non si fida di Rufy?” chiese Chopper.
L'archeologa scosse il capo.
“Sicuramente..Nami vuole solo che il Capitano non si faccia del male”.
Il medico annuì, i due si guardarono un secondo, corsero dietro a Nami.
Una folla era accalcata davanti a delle mura enormi.
Robin e Chopper si fecero strada tra la gente armata di falci e picconi.
Uomini, donne, bambini, tutti avevano in mano qualcosa e parevano decisi a combattere.
La Navigatrice stava in prima fila, pallida come una statua di cera, osservava la scena che si svolgeva dalle porte aperte.
Cadaveri di Uomini-Pesce erano sparsi a terra in ogni luogo, riversi sui bordi delle tre piscine o del palazzo, a terra o sui muri.
Franky, con il ciuffo all'ingiù, stava in disparte a causa dell'energia che ormai era terminata.
Di Usopp non c'era traccia, Sanji e Zoro stavano combattendo contro due scagnozzi di Arlong, mentre Rufy contro il Capitano stesso di quel gruppo.
Il moro tirò indietro un pugno, strinse i denti preparandosi a colpire.
Nami spalancò gli occhi.
“RUFYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!”.
Il ragazzo si bloccò, atterrò di scatto, ansimò, si voltò.
“Nami?”.
La giovane strinse i pugni, gli occhi fuori dalle orbite, pallida, fece un passo avanti.
“CHI TI HA DETTO DI IMPICCIARTI?! MI PAREVA D'AVER DETTO CHE NON SONO AFFARI TUOI!”.
Si voltò verso la folla, allargò le gambe e le braccia.
“COSA STATE FACENDO?! IO STO DALLA PARTE DI ARLONG PER MIA SCELTA!”.
L'Uomo-pesce scoppiò a ridere, tirando il capo all'indietro, sguaiatamente.
“Tanta fatica e alla fine ti senti ripetere quello che ti ho già detto io”.
Rise più forte, fino a far rimbombare il suono nell'aria, che parve tremare.
Il giovane Monkey D abbassò il capo, strinse i pugni.
“Ohi, Nami. Hai paura che io muoia?”.
La ragazza spalancò gli occhi, il cuore le saltò un battito, deglutì, una goccia di sudore le scivolò lungo il volto.
“Questi non sono affari tuoi. Vattene da qui!”.
Rufy diede le spalle ad Arlong.
Zoro e Sanji si erano bloccati, tutti guardavano la scena in silenzio, solo un lieve venticello increspava le onde producendo un rumore delicato a sottofondo.
“Sai, non ho capito perché tu sia entrata nella ciurma di Arlong. O perché da bambini mi hai mentito dicendo che se n'era andato. E nemmeno perché adesso ti comporti come se non ti importasse nulla”.
La guardò, Nami trattenne il fiato, gli occhi neri di Rufy erano intensi, la fissavano nei suoi marroni come a leggerle dentro.
“Però so che la mia Navigatrice una volta ha pianto ha causa di questo essere schifoso e quindi io lo prenderò a calci in culo”.
Arlong rise sguaiatamente.
“Che scena commovente” ironizzò “Forse dovrei dirti io perché la mia Nami è entrata in ciurma, mnh?”.
Nami alzò lo sguardo, fulminò furiosa l'Uomo-pesce.
“STA ZITTO!”.
Tornò a guardare Rufy, respirò affondo un paio di volte.
“Vai via. Non voglio il tuo aiuto. Non voglio l'aiuto di nessuno”.
Il ragazzo sorrise, si tolse il cappello di paglia dal capo.
“Sei sempre la solita Nami” le disse.
Le premette il copricapo sui capelli arancioni.

“Ora ridammi il mio cappello!”.
“Neanche per sogno!”.
Strinse più forte la presa sull'oggetto.
Era stata un'impresa rubarlo al bambino, non aveva alcuna intenzione di ridarglielo.
Se quel ragazzino ci teneva così tanto, sicuramente conteneva una mappa del tesoro e a lei dei soldi servivano.
Non avrebbe permesso a quel moccioso di riprendere il cappello.
L'aveva beccata proprio mentre gliel'aveva preso, e non aveva smesso di inseguirla per tutta la città.
Questo significava che era davvero prezioso, il tesoro che celava quel cappello.

Nami strinse la presa sulla paglia, gli occhi le si riempirono di lacrime a ricordare la prima volta che aveva preso quell'oggetto in mano, tentando di rubarlo a Rufy, convinta contenesse oro e gioielli.
Alla fine era stata costretta a ridarglielo, ed era diventata la sua prima compagna d'avventura insieme a Zoro.
Un pugno scaraventò il Marine dall'altra parte del locale.
Rufy strinse più forte il cappello contro il petto, fece la linguaccia all'uomo.
“Non provare più a toccare il mio tesoro tu!”.
Sanji sbuffò una nuvoletta di fumo.
“Non pensi di avere esagerato? Non credo volesse schiacciarlo di proposito”.
Il bambino di nove anni si premette il cappello sul capo, incrociò le braccia.
“Certo che no! Nessuno deve toccare il mio tesoro!”.
Nami scosse il capo.
“Tu uccideresti per quell'affare”.
Rufy sorrise.
“Lo sai. È il mio più grande tesoro!”.

Le lacrime cominciarono a solcarle le guance, cadde in ginocchio stringendo i lembi del cappello.
Rufy lo teneva sempre stretto, non l'aveva mai fatto toccare a nessuno, se qualcuno provava a rovinarlo veniva massacrato a suon di pugni fin tanto che non era incosciente.
E ora gliel'aveva messo sul capo, così, senza una vera motivazione, solo perché lei dieci anni prima aveva pianto.
Quello stupido sembrava seriamente convinto bastasse così poco per non far contare più niente gli anni di prigionia.
E bastava, in effetti.
Bastava davvero.
Tenne più stretta la paglia tra le dita, la sentiva calda, come rassicurante.
Pareva che anche il cappello volesse proteggerla.
“Rufy” mormorò la ragazza.
Alzò lo sguardo, il volto rigato dalle lacrime, gli occhi leggermente rossi e lucidi, le mani strette sul cappello, in ginocchio a terra davanti al Capitano, con alle spalle tutto il suo quartiere.
Ma in quel momento Arlong, i suoi cari, il resto della ciurma, l'intera Lina, le pareva insignificante.
Insignificante di fronte al fatto che Rufy le aveva dato il suo tesoro.
“Aiutami”.
Rufy sorrise, scosse appena il capo, le diede le spalle, avanzò di qualche passo.
“Ci penso io”.
Ghignò, guardò Arlong, alzò la guardia, Zoro e Sanji sospirarono in contemporanea, Franky incrociò le braccia, Robin e Chopper si sorrisero a vicenda.
Il loro Capitano adesso avrebbe fatto sul serio.

Usopp si asciugò la fronte con la mano, sospirò soddisfatto.
“Lo sapevo che il grande Capitan Usopp ce l'avrebbe fatta anche sta volta!”.
Rise, battendo leggermente il martello sulla propria spalla.
Lo puntò verso un Uomo-pesce pieno di bernoccoli riverso a terra.
“Hai visto che succede a sfidare il più grande guerriero di tutta Line?!”.
L'avversario mosse un piede un paio di volte, Usopp lanciò un urlo, saltò, i capelli neri gli si drizzarono sul capo, il lungo naso tremò.
Strinse il martello tra le dita, iniziò e colpire ripetutamente l'essere.
Ansimò, si portò una mano al petto, si rimise dritto.
“Beh? Non ne hai ancora abbastanza?!” domandò.
Rimase in attesa, non vide nulla muoversi, rise con fare superiore, diede la schiena all'Uomo-pesce.
< Chissà come se la staranno cavando gli altri > pensò < Sicuramente sono stato il più rapido di tutti! >.
Prese a camminare verso Arlong Park a gambe larghe, sorridendo sicuro di sé.

 

Note & Chiarimenti.

1. I capitoli si stanno man mano accorciando, ma meglio quattro paginette semi-decenti che otto illeggibili, neh? XD

2. C'è tanto LuNami, o almeno quella era l'idea. Prossimamente si scoprirà anche che fine ha fatto Nojiko, e se mi girerà ce la porteremo pure, che io amo quel personaggio alla follia, senza un vero perché XD

3. Io e gli scontri non sappiamo convivere insieme. Cercherò di descrivere quello contro Arlong al meglio possibile, come cercherò di fare pure con quelli di Zoro e Sanji. Non prometto niente, vi avviso da ora.

4. Ci sarà il Baratie, prossimamente. Non potete davvero pensare che mi lascerò scappare l'occasione di shippare ZoLu, ZoSan, SanLu e MiZo. In fondo i nostri eroi avranno bisogno di mangiare, e sapete già che il Baratie è sotto controllo dei Marine. Non sarà certo difficile creare caos, considerando che è il giorno del compleanno di Luffy e quindi sono tutti riuniti nel territorio del Rosso.

5. No, non mi sono scordata che la giornata dura 24 ore, e nemmeno che è appunto il compleanno di Luffy. Ci sarà la festa, durante la quale verrà introdotta Hancock, che verrà presentata come fidanzata ufficiale di Luffy. Sì, anche io mi sto chiedendo chi sarà il primo a strozzare Hancock: Luffy, Zoro o Nami? XD

6. Ace, Marco e Satch ricompariranno, se ve lo state chiedendo. Ci saranno anche gli altri della famiglia del Bianco – Teach compreso, purtroppo non si può lasciare a casa – e comparirà pure Shanks con ciurma inclusa nel prezzo.

7. Consigli per avvenimenti, coppie, personaggi da inserire e via discorrendo ben accetti. Tranne se mi chiedete di far arrivare navicelle spaziali da Marte. Al massimo dalla luna, sono stata chiara? XD

Bene, spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento, cercherò di aggiornare il prossimo più velocemente, ma non prometto niente visto che tra qualche giorno parto, che devo ancora finire i regali di Natale e via discorrendo. Detto questo, fatemi sapere ^^

   
 
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