Nota
di inizio cappy: questo capitolo è dedicato alla mia
amica roxy_black. E lei capirà il perché xD
CAPITOLO
SEDICI
Teddy
e Jolie entrarono nella cucina di Grimmauld
chiaccherando sorridenti, quando improvvisamente tutti gli sguardi,
ovvero
quelli dei Signori Weasley, di Sirius e Remus, si puntarono su di loro.
I
ragazzi del futuro stavano lì soltanto dalla sera prima e ci
voleva ancora un
po’ perché gli altri si abituassero.
“Salve”.
Salutò Teddy sentendosi un po’ in imbarazzo
da tutti quegli occhi fissi su di lui e così anche i suoi
capelli cambiarono
colore, dal blu al viola. Il ragazzo aveva un aspetto decisamente meno
minaccioso rispetto a quella sera al Ministero; era molto meno grande e
grosso,
leggermente più basso, i canini più corti e un
viso più dolce e tenero. Che fosse
merito dei suoi poteri di Metamorfomagus?
“Volete
fare colazione, ragazzi?” chiese la signora
Weasley in tono gentile ma guardandoli un po’ come se
avessero due banane al
posto delle orecchie. Sirius invece distolse lo sguardo dal giornale
che stava
leggendo.
“Mi
basterebbe anche solo un po’ di cioccolata”.
Rispose il licantropo con un sorrisetto divertito.
“Sempre
il solito, tu”. lo prese in giro Jolie
mollandogli un pugno scherzoso sulla spalla mentre si andavano a sedere.
“Gli
altri sono ancora a letto?” chiese ancora la
Signora Weasley offrendo ai due ragazzi la colazione.
“Conoscendolo,
James dormirà almeno fino a
mezzogiorno”. Sospirò il ragazzo.
“Chissà
da chi avrà preso”. Fece Remus girandosi in
direzione di Sirius che gli lanciò
un’occhiataccia.
“Ma
taci idiota, che tuo figlio mica è perfetto!”
esclamò Sirius facendo scoppiare a ridere Teddy che per poco
non si strozzò con
la cioccolata che stava bevendo.
In
quel momento la porta della cucina si riaprì ed
entrarono dentro una Ariel piuttosto allegra, vestita solo di
canottiera e
pantaloncini e un Harry ancora insonnolito.
“Ciao”.
Salutò quest’ultimo notando la sorella
seduta a tavola.
“Ciao”.
Ricambiò lei con sguardo dolce, uno di
quelli che aveva mostrato poche volte nella sua vita.
Poco
dopo arrivarono anche gli altri ragazzi Weasley
e la cucina di Grimmauld Place sembrò
all’improvviso diventare tremendamente
piccola nonostante normalmente fosse grande il quadruplo della capanna
di
Hagrid. Naturalmente all’appello mancava solo James che
sicuramente era ancora
in camera sua a russare beatamente.
“Ehi!
Cafona!” esclamò Teddy vedendosi rubare da
sotto il naso un pezzo di brioches da Ariel.
“Cafona
a chi, lupo dei miei stivali!”
Mentre
i due battibeccavano facendo ridere tutti gli
altri, la porta si spalancò di nuovo facendo entrare un
James con addosso
soltanto i boxer e un’aria particolarmente pimpante.
“Hola,
chicos!! Qué tal?!” salutò entrando
come un
Dio che entra all’Olimpo e facendo voltare tutti gli sguardi
verso di lui, in
particolare quelli di Ginny che, per colpa degli ormoni, non
poté fare a meno
di ammirargli quei leggeri pettorali che si mostravano sul suo petto
nudo.
Jolie invece sbuffò.
“Black!”
“Dimmi,
amore mio”. Fece il ragazzo voltandosi verso
la rossa con uno sguardo trasognato.
“Potresti
almeno metterti una maglietta”.
“Ma
‘more, non dirmi che ti dispiace vedermi
così”. Le
rispose guardando prima lei e poi i suoi pettorali.
Jolie
inarcò le sopracciglia e storse il naso.
“Sei
veramente una cosa impossibile, cagnaccio”.
James
ridacchiò passandosi una mano tra i capelli
scuri per poi prendere il contenitore del latte e bere a canna.
“Potresti
almeno prendere un bicchiere. Da lì ci
devono bere anche gli altri”. Commentò di nuovo la
Potter con una faccia
schifata facendo ridacchiare tutti gli altri che assistevano a quello
scambio
di battute divertiti e curiosi.
James
spostò la bottiglia dalle labbra e si pulì i
baffi di latte con il polso. Poi inclinò leggermente la
testa guardando la
ragazza.
“Questa
è casa mia, posso fare ciò che voglio”.
Le
rispose terribilmente serio ma chi lo conosceva sapeva benissimo che
stava solo
scherzando.
“Disse
Lord Black”. Lo prese in giro Teddy.
“Ahah,
fiete frofrio difertenti, fagazzi”. Commentò
Ron parlando a bocca piena e beccandosi così uno
scappellotto dalla madre.
“Cierto
que somos divertenti! Con noi la risata è
assicurata!” esclamò JamesRemus sorridendo
malandrino, un sorriso che ricordava
terribilmente quello di Sirius.
“Penso
proprio che noi andremo d’accordo, sai
ragazzino?” dissero Fred e George comparendo alle spalle del
ragazzo e
guardandolo uno per ciascun lato.
“Seguro
que sì!”
“Ma
che cazzo di lingua parli?” gli chiese Harry ad
un tratto facendo scoppiare a ridere Jolie e Teddy.
“La
lingua di mia madre, idiota!”
“A
proposito!” sbottò in quel momento Sirius
concentrando la sua attenzione su Ariel e James. “Chi
è vostra madre?”
I
due fratelli si guardarono come per chiedersi
silenziosamente se avrebbero dovuto dirlo. Ma alla fine la ragazza
rispose: “Si
chiama Martha Martinez. Ma forse voi la conoscete meglio come
Noelle”.
“Noelle?!”
sbottarono Ginny e Ron contemporaneamente
spalancando gli occhi. “Quella Noelle?”.
“Eh
sì”. Rispose James con sguardo malizioso.
“La
cantante?”
“Sì.
Nostra madre è in parte Colombiana perciò ha
insegnato a me e James lo spagnolo”.
“Ecco
da chi hai ereditato quella voce”. Disse Harry
rivolto alla ragazza.
“Certo.
Ma mio fratello è molto più bravo di
me”.
“Modestamente”.
Fece il ragazzo chiamato in causa passandosi
una mano tra i capelli. “Con la mia soave voce ho fatto
cadere ai piedi un
sacco di belle donzelle”.
“Ma
quale soave voce?!” fece Jolie fulminandolo con
lo sguardo. “Fai scappare persino i grilli quando
canti!” no, non era vero.
James aveva una voce stupenda sia quando cantava che quando parlava, lo
sapeva
anche lei, però a Jolie piaceva prenderlo in giro e
soprattutto non gli
faceva i
complimenti gratuitamente.
Sirius
si avvicinò a Remus ridendo divertito. Quella
ragazza gli ricordava terribilmente Lily, aveva ereditato persino un
pizzico di
isteria dalla madre. E suo figlio… beh, non si poteva certo
dire che non fosse
suo figlio. Non aveva solo il suo aspetto ma persino tutto il suo
carattere.
“Ma
ti dice niente il nome della madre dei ragazzi?”
chiese all’orecchio dell’amico.
“Certo,
è la cantante più famosa del Mondo
Magico”.
“Non
intendevo Noelle, ma Martha”.
Il
licantropo assunse un’aria perplessa intanto che
James e Jolie continuavano a urlarsi addosso. Anzi, intanto che lei
continuava
ad urlargli addosso.
“Ma
tesoro mio, ammettilo che anche tu quasi svieni
quando mi senti cantare e che ti butteresti ai miei piedi”.
La prendeva in giro
James parlando in modo molto pacato e tranquillo.
“Io
non cadrei ai tuoi piedi nemmeno se mi facessi
una serenata sotto alla finestra!”
“Ooooh,
chissà perché questo non mi è mai
venuto in
mente”.
“Scusate
se vi interrompo, ragazzi”. Si intromise ad
un tratto George. O forse Fred. “Ma voi due state
insieme?”
Nella
stanza cadde un improvviso silenzio, come quello
che si vede nei cartoni animati quando qualcuno spara una fregnaccia e
tutti
rimangono raggelati. Improvvisamente però, James
scoppiò a ridere sdegnatamente
in una risata simile ad un latrato mentre Jolie gonfiava le guance e
diventava
più rossa dei suoi capelli.
“IO
NON STO INSIEME A QUESTO CANE!”
“Ahahah,
amore. Dai ammettilo che noi siamo
destinati a stare insieme… ahaha… è
scritto… ahahah pure nelle stelle ahahah!”
La
ragazza mollò un pugno sulla testa di JamesRemus
facendolo cascare a terra per poi cominciare a prenderlo a calci nello
stomaco
intanto che lui cercava di proteggersi la parte colpita senza
però smettere di
ridere.
“Ma
fanno sempre così?” chiese Ginny guardando i due
come se fossero usciti dal manicomio.
“Oh,
fanno anche di peggio, credimi”. Le rispose
Ted.
All’improvviso,
al posto di JamesRemus, comparve un
cane, più precisamente un Aschi molto grosso dal pelo bianco
e nero e gli occhi
di un agghiacciante grigio azzurro che uscì correndo dalla
cucina con la lingua
penzolante di fuori.
“Oh
Merlino!” esclamò Molly.
“Ma
è un Animagus!” aggiunse invece Arthur.
“E’
mio figlio!” ci tenne a precisare Sirius con gli
occhi che brillavano.
“Ma
come ha fatto ad imparare così in fretta?”
chiese invece Remus.
“Beh,
siete stati tu e James a insegnarci”. Rispose
Ariel guardando il padre. “E non ci abbiamo messo tanto
perché anche voi siete
Animagi perciò il gene è un po’
presente anche nel nostro sangue. Così possiamo
aiutare Teddy nelle notti di luna piena”.
“E
voi due in cosa vi trasformate?” chiese il signor
Weasley curioso rivolto alle due ragazze.
Ariel,
senza pensarci un attimo, si tramutò nella
sua forma Animagus, ovvero un cane di razza Collie dal pelo bianco
arancio e
anche lei corse immediatamente fuori dalla cucina alla ricerca
probabilmente
del fratello.
“E
tu?” chiese Harry alla sorella.
La
ragazza abbassò un attimo il capo e in due
secondi davanti a loro comparve una bellissima cerva dalle gambe lunghe
ed
eleganti e il pelo nocciola, come i suoi occhi.
“Non
si può certo dire che i figli non siano come i
genitori”. Commentò Sirius guardando
l’animale davanti a lui.
Dopo cena, JamesRemus
e Ariel erano sprofondati sulle morbide poltrone di Grimmauld, uno di
fronte
all’altro, separati solo da un piccolo tavolino di legno.
Jolie invece, era
distesa sul divano mentre Ginny, Harry, Ron e i gemelli erano seduti
per terra
su alcuni cuscini. Poco dopo vennero raggiunti da Teddy con in mano un
barattolo di Nutella e un cucchiaino in bocca.
“Io
non ho mai capito come fai a mangiarti la
Nutella così”. Fece James guardando
l’amico che andava a sedersi sul divano sul
bordo lasciato libero dall’amica.
“Io
non capisco piuttosto come faccia a mangiarla
senza ingrassare o senza che gli vengano i brufoli”. Lo
corresse Jolie con voce
annoiata e gli occhi chiusi. Sembrava si sarebbe addormentata.
Il
licantropo, per tutta risposta, scrollò le
spalle.
James
a un tratto, tirò fuori dalla tasca una
piccola chitarra e con un colpo di bacchetta la ingrandì.
“Bella
quella chitarra”. Gli disse Ginny.
“Grazie.
Si chiama Roxy”. Rispose lui
accarezzandola.
“Hai
dato un nome alla chitarra?”
“Cierto.
Roxy es mi amor”.
“Jamie,
mi porteresti la mia dalla camera?” gli
chiese Ariel con tanto d’occhi.
“Ma
portatela da sola!”
“Uffa!
Che razza di fratello sei!?” sbuffò lei
estraendo la bacchetta dalla tasca e richiamando la sua chitarra con un
incantesimo
di appello.
“Dai
cantateci qualcosa!” fece Ginny con un sorriso
contento.
“Va
bien, senorita”.
Il
ragazzo assunse un’aria pensierosa prima di
impugnare la sua chitarra e cominciare con i primi accordi di una
canzone
piuttosto allegra e movimentata.
Today I don’t feel like
doin’ anything
I just wanna lay in my bed.
Don’t feel like picking up my phone
So leave a message at the tone
Cuz today I swear I’m not
doin’ anything.
Poco
dopo anche Ariel si aggiunse con la sua
chitarra per dargli un accompagnamento e rendere la musica ancora
più allegra e
piena mentre gli altri ragazzi ascoltavano divertiti e affascinati. Non
si
poteva certo dire che JamesRemus avesse una brutta voce, anzi, se
qualcuno lo
notava sarebbe sicuramente potuto diventare un cantante famoso.
Tomorrow I wake up do some p90x
Meet a real nice girl have some really nice sex
And she’s gonna scream out this is
great
(oh my god this is great) yeeeah
I might mess around and get my college degree
I bet my old man will be so proud of me
But sorry pops you’ll just have to
wait
Oooh yes I said it, I said it, I said it cuz I
can.
E
la canzone non era per niente male, il testo
sembrava proprio rispecchiare il carattere di JamesRemus che sembrava
metterci
proprio tanta passione e tanta emozione in quella musica, in quella
canzone, in
quegli accordi.
No I ain’t gonna comb my hair
Cuz I ain’t goin’ anywhere
No no no no no no nooooooooo
I’ll just strut in my birthday suit
And let everything hang loose
Yeah yeah yeah yeah yeah yeah yeah yeah.
“Wow!”
esclamarono i ragazzi quando ebbe terminato
la canzone.
“Sei
proprio bravo”. Aggiunse Ginny gurardando James
piuttosto affascinata.
“Gracias”.
Le rispose il ragazzo con un sorriso
piuttosto attraente.
“Ora
tocca a me!” esclamò Ariel sistemandosi meglio
la chitarra in grembo e provando i primi accordi.
Tengo
que confesar que a veces
no
me gusta tu forma de ser
luego
te me desapareces y no entiendo muy bien por qué
no
dices nada romántico cuando llega el
atardecer te pones de un humor extraño con cada
luna llena al mes.
Pero a a todo lo demás le gana lo bueno que
me das sólo tenerte cerca
siento que vuelvo a empezar.
“Uffa,
ti odio quando canti sta canzone”. Sbuffò
Teddy incrociando le braccia con un’espressione corrucciata
ma al contempo
divertita.
Ariel
invece gli sorrise sorniona e continuò a
cantare.
Yo
te quiero con limón y sal, yo te quiero tal y como
estás,
no
hace falta cambiarte nada,
yo
te quiero si vienes o si vas,
si
subes y bajas y
no
estás seguro de lo que sientes.
Continuava
a guardare Teddy mentre cantava la
canzone, come se fosse dedicata a lui e forse lo era. Gli altri presero
a
muoversi al tempo di musica, divertiti da quella canzone allegra e
affascinati
dalla bella voce della ragazza.
Luego
me vengo a encontrar con tus ojos y me dan algo más
solo
tenerte cerca siento
que
vuelvo a empezar.
Ariel
concluse l’ultima strofa con un accordo tenuto
più lungo e alla fine tutti le fecero l’applauso.
“Teddy,
sai che questa canzone l’abbiamo scritta io
e Victorie insieme?”
“Uuuuh,
Vicky!” esclamò James guardando l’amico
con
uno sguardo malizioso.
“Chi
è Victorie?” chiese Remus sopraggiungendo dalla
cucina insieme agli altri.
“E’
solo un’amica”. Rispose Ted scandendo bene le
parole ma guardando James con sguardo minaccioso.
“Sicuro?
Io scommetto due galeoni che vi metterete
insieme”. Si aggiunse Jolie dal divano.
“E
io ne scommetto tre che tu presto cadrai ai piedi
di James”. Le fece lui in risposta con fare molto
provocatorio.
La
ragazza gli ringhiò contro e scattò a sedere
incrociando le braccia assumendo un’espressione molto simile
a quella della
madre quando le dicevano qualcosa che non le aggradava.
“Ehi,
vedo che Remus ti ha passato il suo vizio”.
Disse Sirius indicando il barattolo di Nutella tra le mani di Teddy.
“Oh,
beh… c’è solo una cosa che amo
più della
cioccolata”.
“Victorie!”
“No,
idiota!”
“Scommetto
l’Arequipe!” rispose Ariel guardandolo
divertita.
“Ahaha
sì, me lo ricordo quando siamo andati insieme
in Colombia e tu non facevi altro che mangiare Arequipe”.
“Ahaha
e chi se lo scorda”.
Sembrava
che Ariel e James ci provassero gusto nel
prendere in giro il povero licantropo, sebbene lo facessero scherzando.
“E’
stato quando tu e Ariel stavate ancora insieme”.
“Tu
e Ariel siete stati insieme?” sbottò Harry
guardando Teddy al sentire quell’affermazione da parte di
James.
“Sì…
ma poi ci siamo lasciati”.
“E
come mai?” chiese Ginny.
“Beh,
non siamo fatti per… stare insieme”.
“Ragazzi,
possiamo farvi una domanda?” si intromise
a quel punto Tonks con uno sguardo piuttosto serio. “Ma come
mai siete venuti
qui? Insomma, dovete essere molto disperati per fare un viaggio nel
passato
rischiando di sconvolgere l’andamento temporale”.
Fu
Jolie a rispondere. “Anche se sconvolgessimo le
cose, il nostro futuro non potrebbe andare peggio. Come vi abbiamo
detto,
Voldemort ha preso molto potere e non sapevamo più che fare
così quelli
dell’Ordine ci hanno mandati qui”.
“Ma
voi fate parte dell’Ordine della Fenice?” chiese
la signora Weasley leggermente sconvolta.
“Non
proprio”. Le rispose James. “Però ci
siamo
trovati a combattere contro i Mangiamorte un sacco di volte. Usiamo la
magia
fin da quando avevamo cinque anni e ne abbiamo viste tante”.
Ed
effettivamente si notava. Quei ragazzi sembravano
essere cresciuti troppo in fretta, sembravano aver saltato tutte le
parti più
belle della loro infanzia, quell’innocenza tipica di tutti i
bambini che non
sanno che cos’è la guerra,
cos’è l’odio. Però sembravano
comunque molto felici,
con ancora tanta voglia di vivere. Forse perché erano tutti
insieme, uniti, nel
bene e nel male. E si sa, che quando si hanno gli amici e la famiglia
al
proprio fianco, diventa tutto molto più semplice.
“Come
te la sei fatta quella?” chiese Dora a Teddy
indicando la cicatrice che gli attraversava l’occhio da parte
a parte.
“Una
notte di luna piena piuttosto movimentata”. Le
rispose il ragazzo vedendo lo sguardo di Remus farsi cupo.
“Ma preferisco dire
che è una ferita di guerra”. Aggiunse con un
sorriso.
“Ma
come mai Voldemort nel vostro tempo non è ancora
morto? Come mai nessuno lo ha ucciso?” chiese Harry guardando
la sorella.
“Ci
hanno provato in tanti ma nessuno è tornato a
casa vivo. L’unico che può ucciderlo sei tu, sei
tu il Prescelto”.
“E
perché allora non l’ho ancora fatto?”
“Beh
perché… non ne hai avuto il tempo…
ecco, vedi…
il fatto è che sei…”. La ragazza
sembrava non sapere come concludere la frase
così lo fece James per lei.
“Quello
che sta cercando di dirti è che tu sei morto.
Per questo non l’hai ancora ucciso”.
“Black,
hai meno sensibilità di un opossum con la
rabbia” . lo sgridò la rossa.
“Beh,
meglio andare al sodo piuttosto che fare giri
di parole”.
Mentre
i due come
sempre battibeccavano, tra gli altri era calato il gelo.
ESQUINA
POR LA ESCRITORA XD
Hola!
Qué ta?? Todo bien?? Les gusta este capitulo??
JamesRemus:
smettila di copiarmi!!!!
Milly:
copiarti?? Ma se sono io che studio spagnolo!! Tu sei
solo una marionetta nelle mie mani e fai e dici quello che decido io!!
>.<
JamesRemus:
ehi! Voglio i miei diritti!! Tra l’altro non
sono nemmeno di tua proprietà.
Milly:
beh, allora tornatene da Ino!!!! Sei un masochista
però se vuoi stare con lei!!!
JamesRemus:
anche tu fai soffrire i tuoi personaggi!! Ho letto
alcune bozze e…
*Milly
gli tappa la bocca con una mano* Smettila di fare
Spoiler, cretino!!!!
*Iniziano
a picchiarsi e rotolare per terra*
Teddy:
-.- ok, qui toccherà a me prendere le redini.
Milly
*spingendo via Ted* No, no, ci sono… *butta
nell’armadio
i due ragazzi* allora, dicevamo?? An sì… beh, che
ne pensate di questo
capitolo?? Come promesso è piuttosto lungo. È che
questo e il prossimo sono
capitolo di passaggio quindi non li volevo dilungare troppo.
Alloooora,
piccoli chiarimenti… forse qui avrete notato
un JamesRemus diverso da quello di Ino. Beh, può essere, ma
come vi ho già
detto i personaggi saranno personalizzati. Ogni scrittore ci mette
sempre
qualcosa di suo, anche in una storia ispirata ad un’altra.
Magari non vi
aspettavate che cantasse anche lui come Ariel (ma d’altronde,
che cosa
pretendevate dal figlio di una cantante famosa e da
un’autrice degenerata come
me?? U.U) però io ho un debole pazzesco per i musicisti.
Quindi, se mi
presentate davanti un ragazzo moro (coi capelli lunghi anche) gli occhi
azzurri, che suona o canta in una band o come solista potete star certi
che gli
sarò devota per tutta la vita.
JamesRemus:
ecco, quindi inchinati ai miei piedi U.U
Milly:
taci!! Tornatene a Narnia *lo rispinge nell’armadio*.
Poi…
abbiamo scoperto chi è la madre di Ariel e James,
una certa Martha Martinez, conosciuta anche come Noelle. Ebbene, avrete
capito
che in questa fanfic non c’è nessuna Andrea Moody.
Eh, mi spiace ragazzi, ma è
così. Spero che vi starà simpatica anche Martha.
E siccome è in parte
colombiana sa parlare anche lo spagnolo così pure i suoi
figli, soprattutto
James, ogni tanto ci inseriscono qualche parola. Mi sembra che lo
spagnolo sia
abbastanza capibile ma se dovesse esserci qualche parola difficile che
non
capite scriverò anche la traduzione o se no chiedete a me.
(amo troppo lo
spagnolo, non ho potuto resistere dal non metterlo :p). A proposito,
l’Arequipe
è un “dolcetto” colombiano che si mangia
col cucchiaino e ha il sapore del
caramello tipo. È stra-buono e ve lo dice una a cui i dolci
non piacciono
molto.
Che
altro c’è da dire?? An sì…
le canzoni che cantano
James e Ariel sono, rispettivamente, The
Lazy Song di Bruno Mars e
Limòn y Sal di Julieta Venegas. Quella di Julieta non ha
una bella melodia però le
parole sono carine e parla di un licantropo per questo Teddy se la
prende un po’
xD.
Penso
di aver detto tutto se però avete delle domande non
esitate a pormele. Nel prossimo capitolo, forse o forse no, saranno
svelati
altri misteri xD.
Un
montòn de besos a todos.
Milly.
PUFFOLA_LILY:
hola chica! Sono contenta che lo scorso
capitolo ti sia piaciuto J
*saltella in giro per la stanza come le cavallette*. Qui hai anche
scoperto chi
è la madre dei ragazzi. Se hai altri dubbi, chiedi pure XD.
Un bacio.
JULIET
ANDREA BLACK: eh ma sai, so essere anche più
perfida di Ino xD *ino la fulmina con lo sguardo*. Per quanto riguarda
il
cognome Martinez, beh, si è capito no?? Martinez
è il cognome della madre e
Ariel lo ha assunto per non far capire che è una Black. Mi
raccomando però,
adesso non prenderlo tu il mio vizio di bere troppo xD.
ROXY_BLACK:
davvero pensavi che non l’avessi scritto io??
Allora vuol dire che ho dato il meglio di me xD *nasconde la mini Ino
in tasca*
ehm ehm… ebbene, mi spiace ma qui, a parte la ferocia di
Jolie non hai potuto
vedere altro. Ma ehi, pazienta un pochino e sarai premiata J
beh, che dire… grazie per
avermi fatto scoprire l’Arequipe. Ted: eh sì,
grazie grazie xD.
FEDE15498:
ehilà! Stavo per rivolgermi a Chi l’ha visto,
sai?? Meno male che sei tornata, come facevo io senza le tue
recensioni? Però sono
proprio felice che ogni mio aggiornamento ti renda felice, è
una cosa che fa
sentire realizzati e aumenta l’autostima J
comunque, ti assumo per l’omicidio della mia prof, posso??
Quanto prendi?? Ok,
spero tu non scompaia un’altra volta e spero che ti sia
piaciuto anche questo
cappy. Un bacio.
STEFANMN: allora per la prof unisciti a Fede xD quattro mani sono meglio di una J beh, è vero, alcuni arcani sono stati svelati ma ti confesso che ne mancano ancora. Riusciranno i nostri eroi a portare in salvo il grande Teschio di Cristallo?? James: ma che c’entra? Milly: boh, però suonava bene xD.
P.S.
c'è un bellissimo forum di Hp (al quale sono iscritta pure
io) nel quale si può ruolare e partecipare a vari gdr...
dateci un'occhiata e se vi piace scrivere, iscrivetevi... questo
è il link: http://patronusgdr.forumcommunity.net/