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Autore: Chanel483    21/12/2011    4 recensioni
Rose Weasley vive in un universo perfetto: va bene a scuola, ha Agnes, un'amica fantastica, è nella squadra di Quidditch di Grifondoro, adora suo cugino ed ha una famiglia stupenda.
Ma cosa accadrebbe se si accorgesse che il mondo non è tutto rose e fiori come lei lo conosce?
Cosa accadrebbe se un ragazzo, con una vita molto più difficile della sua le facesse aprire gli occhi?
Può l'amore cancellare anni di pregiudizi e risentimento?
Dalla storia:
“-Quindi tu potresti fidarti di un Malfoy?-, chiese in tono di sfida.
La ragazza annuì con vigore:-Certamente-, rispose sicura.
Lui annuì tra sè:-Bene, allora facciamo un gioco. Tu mi dici una cosa che non hai mai detto a nessuno, e io faccio lo stesso-.”
***
"-Un Malfoy, Hermione! Un Malfoy! Ma non un Malfoy qualsiasi, il figlio di QUEL Malfoy!-, esclamò Ron, rosso di rabbia.
La riccia guardava ancora fuori dalla finestra, lo sguardo perso nel cielo plumbeo dell'Inghilterra:-Tu serbi troppo rancore Ronald. Non si tratta nè di me nè di Draco, tantomeno di te. L'unica cosa che conta è che lei sia felice-”.
(Seguito di “Lo yin e lo yang, gli opposti si attraggono)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli opposti si attraggono'
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-Insieme

<< Mi stupisco di lei, signorina Weasley. Una S in trasfigurazione... spero sia solo una svista; un errore lo posso perdonare, ma se dovesse essercene un secondo non sarò così clemente >>, l'avvertì la professoressa McGranitt, consegnado le verifiche fatte un paio di giorni prima.

Rose osservò la S scritta in inchiostro rosso e le diverse barre e sottolineature che risaltavano sulla pergamena come macchie di sangue. Incrociò le braccia sul banco e vi affondò la faccia; avrebbe voluto sparire.

<< Dai Rosie, una S non è poi così terribile... >>, cercò di consolarla Agnes, carezzandole la schiena. Il fatto che se fosse stata lei a prendere uno scadente il mondo sarebbe crollato, in quel momento non sembrava avere importanza.

<< Non è solo questo... >>, borbottò la rossa affranta:<< tra una settimana c'è la seconda prova, e non ho la più pallida idea di ciò che dovrei aspettarmi >>, si lamentò mentre la McGranit congedava i suoi studenti, assegnando un tema di almeno sessanta centimetri sugli usi impropri della trasfigurazione umana per la volta successiva.

Agnes iniziò a ritirare le sue cose:<< Sei una grifondoro, Rose! >>, le disse con veemenza:<< Non puoi farti scoraggiare da così poco >>.

Anche Rose si chinò per infilare pergamena e piuma nella borsa:<< Hai ragione. Ma è un salto nel vuoto! Come faccio a prepararmi per bene per una prova che... diavolo! Non ho la minima idea di cosa potrebbe essere! >>.

Nel frattempo la bionda l'aveva presa per un braccio e la stava trascinando alla lezione di incantesimi:<< è proprio questo il motivo per cui organizzano queste prove, Rose >>, spiegò tirando fuori la sua miglior aria da maestrina:<< E per testare quanto gli studenti... >>, un gran fracasso la interruppe.

Un grande vaso, dall'aria decisamente antica e polverosa, si era infranto a meno di una decina di metri da loro, prontamente seguito da una raffica di imprecazioni, provenienti dalla nicchia dove poco prima doveva essere collocato:<< Ma che diamine...? Per Priscilla! Se l'abbiamo rotto siamo veramente fregati... >>.

<< Oh cielo! Per fortuna che non doveva beccarci nessuno >>, commentò una voce femminile:<< Ora come lo rimettiamo a posto!? Non so se il mio Reparo è così forte... >>.

<< Avanti Lily, sono sicuro che sia tutto a posto infondo è solo... >>.

Ma anche il ragazzo fu interrotto da un urlo sgraziato che fendette l'aria del corridoio:<< Lily!? >>, strillò Rose, accantonando in un istante la sua desolazione per marciare a passo di carica verso il luogo dove si era infranto il vaso.

Proprio come si era aspettata, nel vano trovò Lily; la piccola, dolce e tenera Lily, con la cravatta a penzoloni ai due lati del collo e la camicia bianca slacciata per metà:<< Rose! >>, urlò a sua volta la ragazza, ricomponendosi in fretta e furia.

<< Lily? >>, ripetè Agnes, guardando la ragazzina ad occhi sgranati.

<< Weasley! >>, sputò il ragazzo accanto alla grifondoro, quasi si fosse trovato davanti alla McGranit in persona.

La rossa si voltò verso di lui e quasi la sua mascella sfiorò terra:<< Goyle? >>, domandò.

<< Merda >>, imprecò quest'ultimo, coprendosi il viso con una mano.

Tutti e quattro si guardarono ad occhi sgranati, mentre nel corridoio regnava il più assoluto silenzio. Alla fine, dopo diversi istanti, lo spirito da prefetto di Agnes si fece avanti e lei riprese prontamente il suo abituale comportamento:<< Tu sei Gordon, vero? Gordon Goyle di Corvonero >>, disse più come un'affermazione che come una domanda.

<< Si >>, rispose il ragazzo, che ora – dopo essersi sistemato i capelli ed i vestiti – pareva proprio un bel ragazzo, decisamente alto e con un'aria simpatica, nonostante fosse terrorizzato.

<< Perfetto >>, commentò la bionda, intenzionata a riportare la situazione alla normalità:<< Non so cosa abbiano i corvonero del sesto anno, ma sono sicura che questo non sia il posto dove dovresti stare. Ti consiglio di sparire in fretta, a meno che tu non voglia veder sparire dieci bei punti alla tua Casa >>, disse con fermezza.

La minaccia sortì subito l'effetto desiderato, poiché Gordon afferrò la borsa dei libri che aveva lasciato ai piedi del piedistallo del vaso e scomparve, subito dopo aver salutato Lily con un cenno della mano.

<< Lillian Luna Potter >>, tuonò Rose, nonappena il ragazzo fu scomparso oltre l'angolo del corridoio:<< Ti do trenta secondi per spiegarmi cosa diavolo sia successo qui un minuto fa. E sarà meglio che sia una spiegazione convincente >>, ordinò.

<< Ma io... >>, tentò di protestare Lily.

<< Uno... >>, la interruppe la rossa.

<< Ma Rose, cosa... >>.

<< … Due... >>.

<< Io non... >>.

<< … Tre... >>.

<< Ok, ok! Ho capito! >>, si arrese la ragazza, con uno sbuffo decisamente poco elegante:<< Va bene, io e Gordon usciamo insieme da un po' di tempo >>, spiegò con un borbottio basso e chiaramente controvoglia.

Rose sollevò un sopracciglio rosso, incrociando le braccia ed osservando la cugina con superiorità:<< Quindi tu – la tenera, innocente e quattordicenne Lily – pomici mezza nuda dietro ai vasi con tutti i ragazzi con cui “esci insieme da un po'”? >>, domandò non senza rimprovero nella voce.

La ragazza sbattè le palpebre, arrossendo fino alla punta dei capelli:<< No, io... è solo che... >>, d'un tratto qualcosa parve scattare dietro le sue iridi, che subito si riempirono di lacrime, abbassò lo sguardo e si coprì il viso con le mani:<< Mi... mi piace veramente >>, ammise:<< so che papà non sarebbe mai d'accordo perchè la famiglia Goyle non è esattamente tra le... più ben viste, ma lui... lui è... è diverso >>, alzò lo sguardo, cercando qualcuno che la sostenesse:<< Agnes, tu... tu lo conosci un po', no? Dille che è un... un bravo ragazzo >>.

Lily aveva le guance arrossate e gli occhi umidi, le esili spalle tremavano sotto la camicia bianca, mentre i capelli, dello stesso rosso scuro della sua omonima, le ricadevano flosci sopra di esse:<< Ha ragione >>, rispose Agnes:<< conosco il ragazzo di vista, è di Corvonero e mi sembra un tipo affidabile. Inoltre io e te siamo già in ritardo per incantesimi, quindi... >>, afferrò l'amica per un braccio:<< Ci si vede ingiro, Lily >>.

Rose si voltò per lanciare un'ultimo sguardo alla cugina:<< Non mi importa che sia di Serpeverde o di Tassorosso >>, le disse:<< né che provenga dalla più nobile famiglia purosangue o abbia origini babbane. Semplicemente non mi sembra il caso che tu... ti permetta certe... mmm... effusioni alla tua età, ecco tutto >>, spiegò prima di essere trascinata dalla bionda giù per una rampa di scale.

Prima di varcare la porta dell'aula di incantesimi – dietro la quale il professoressa Ellen stava già spiegando – Rose si voltò e guardò l'amica:<< Perchè hai difeso Lily? Sapevi che non sarei mai riuscita a darle torto, dopo quello che mi ha detto >>, le domandò.

Agnes si strinse nelle spalle, prima di rivolgerle un'ampio sorriso:<< Perchè sia tu che lei meritate di essere felici, non importa con chi >>, disse prima di spalancare la porta, pronta alla ramanzina della professoressa di incantesimi.

 

C'era qualcosa che non andava.

Era come se nel cielo, poche ora prima, si fossero addensati cupi nuvoloni grondanti di piogga e lui si fosse preparato al temporale imminente. Ma poi, in un lampo, il cielo era tornato del tipico grigiastro del cielo inglese, senza sole ne nubi, come in attesa.

Si sentiva così; si era aspettato che, dopo l'articolo della Talks, la sua famiglia e quella di Rose avrebbero dato fuori di matto, mentre suo padre non gli aveva scritto nulla e, per quanto ne sapeva, anche Rose non riceveva lettere dai suoi da giorni.

Avrebbe dovuto parlarle.

Se solo fosse stato facile come pensarlo...

Non si parlavano dal giorno dell'intervista. Nemmeno un “ciao” quando si incontravano per i corridoi. Gli sembrava di essere trasparente, mentre, ogni volta che la vedeva, la chioma rossa di Rose sembrava brillare più di mille fuochi d'artificio.

Strinse con più forza il manico della borsa dei libri e svoltò verso il corridoio che lo avrebbe portato in biblioteca, dove avrebbe svolto la sua ricerca per trasfigurazione. Aprì la pesante porta in legno, ma si bloccò, per lasciar passare un bella ragazza dai capelli biondi:<< Grazie >>, disse lei, sollevando il volto per guardarlo.

<< Prego >>, rispose, prima di ricambiare lo sguardo ed accorgersi di chi si trovava davanti:<< Dollow? >>, domandò ad occhi sgranati.

<< Perspicace Malfoy >>, commentò lei, alzando gli occhi al cielo:<< Mi dispiace non potermi dilungare oltre, ma mi si prospetta davanti un pomeriggio impegnativo >>, spiegò accennando ai tre spessi libri che stringeva tra le braccia:<< ci si vede ingiro >>, aggiunse prima di dargli le spalle ed allontanarsi.

In meno di mezzo secondo la mente del ragazzo decise che non avrebbe potuto starsene buono ad aspettare ancora per molto. Con un paio di falcate si trovò a sbarrare la strada della grifondoro, per poi prenderle con forza i gomiti che stringeva al petto sopra i libri:<< Ti devo parlare >>, annunciò guardandosi intorno, in cerca di un luogo deserto.

<< Adesso? >>, chiese la bionda con noncuranza, come se fosse la cosa più normale del mondo, ma lui avesse scelto un momento inopportuno.

<< Si, adesso >>, rispose lui mollandole un braccio e trascinandola lontano dalla biblioteca, senza lasciare la presa sull'altro.

Agnes si lasciò trascinare per un paio di minuti, finchè non arrivarono davanti ad una porta in legno scuro, dietro la quale si trovava un'aula in perfetto ordine, con banchi e sedie al loro posto. Appena furono al suo interno Scorpius la lasciò andare e fece un passo indietro, mentre lei rimase impassibile, fingendo che il punto dove lui l'aveva stretta con tanta forza non le facesse per nulla male:<< Quindi? Che vuoi da me? >>, domandò.

Scorpius strinse i pugni, cercando di prendere tempo. Voleva parlarle, ma non sapeva cosa dirle. Le diede le spalle per andarsi a sedere sulla cattedra, mentre il suo cervello ragionava per cercare di formulare una frase sensata:<< Rose... >>, iniziò titubante, pentendosi subito dopo di aver pronunciato quel nome:<< … sta bene? >>.

La bionda inarcò un sopracciglio, voleva che la sua migliore amica e quel ragazzo si riavvicinassero, ma non per questo gli avrebbe reso la vita così facile:<< Si. Ma a te che interessa? >>, gli chiese.

Il serpeverde sgranò gli occhi, colpito da un'eventualità che fino ad un paio di secondi prima non lo aveva neanche sfiorato:<< Rose è... è la tua migliore amica, no? >>.

<< Si, certo >>.

<< E ti ha parlato di me, di quello che è... successo tra noi, vero? >>; infondo lui non aveva parlato di Rose con nessuno, se non per un breve accenno con Jake, che gli aveva chiesto dei chiarimenti riguardo all'intervista riportata sul giornale. Ma infondo per Rose doveva essere diverso, no? Agnes era la sua migliore amica, e comunque era una ragazza, le ragazze non passano le loro giornate sospirando per i loro amori impossibili con le amiche?

Agnes nascose un ghigno, divertita dall'espressione che il ragazzo aveva assunto davanti all'ipotesi che Rose non lo ritenesse tanto importante da parlarne con lei:<< Si, me ne ha parlato >>, rispose infine, dopo diversi secondi di esitazione.

Scorpius quasi tirò un sospiro di sollievo e riprese la sua abituale calma:<< Vorrei parlarle, ma non sono sicuro che sia la cosa giusta da fare >>, ammise.

La bionda si stava divertendo da pazzi; prese posto sedendosi su uno dei banchi della prima fila, accavallò le gambe ed incrociò le braccia con estrema lentezza:<< Io penso che sarebbe la cosa migliore >>, rispose infine.

<< Lei lo vorrebbe? >>, domandò lui.

La grifondoro si strinse nelle spalle:<< Probabile >>, disse iniziando a giocare con noncuranza con una ciocca di capelli sfuggita alla sua coda di cavallo.

<< Cosa intendi con “probabile”? >>, domandò il ragazzo irritato, la sua paura era stata velocemente sostituita da un'implacabile impazienza.

Agnes sorrise tra sé:<< Vuol dire che soppongo, dal suo modo di fare e da ciò che mi dice, che anche lei avebbe piacere nel parlarti >>, spiegò con la stessa estenuante lentezza di poco prima.

<< Allora le parlerò! >>, annunciò Scorpius, con una nuova luce negli occhi.

<< E quando? >>, domandò lei, smontando per un attimo la sua euforia.

Il biondo rimase interdetto e ci pensò su per qualche istante, poi, con un sorriso disse:<< Dille che l'aspetto domani alla fine delle lezioni davanti alla porta della biblioteca >>.

<< Sarà fatto >>, annunciò Agnes, prima di darsi una spinta con il bacino e saltare giù dal banco. Si avviò verso la porta, ma prima di uscire si voltò verso il serpeverde:<< Io voglio aiutarvi Malfoy, perchè Rose è una persona speciale e si merita di essere felice. Ma se solo, per qualche sventurato motivo, tu osassi farla soffrire, ti assicuro che Salazar in persona non potrebbe fare nulla per placare la mia vendetta >>, lo avvertì.

Scorpius annuì serio, ma deglutì spaventato. Quella ragazza sapeva essere varamente inquietante.

 

Alla fine aveva eccettato di incontrarlo.

Agnes ci aveva messo quasi tutta la serata precedente e quella mattina per convincerla, ma ci era riuscita. Ora, dopo essere rimasta a fissare mezzora il suo armadio, si stava avviando verso la biblioteca, indossando – dopo ad aver vagliato diverse ipotesi tra cui un vestitino in organza azzura ed un paio di pantaloni della tuta – un paio di jeans scuri ed uno degli ultimi maglioni di nonna Weasley, color prugna.

Quando arrivò davanti al luogo dell'incontro, trovò Scorpius in piedi, con le mani incrociate dietro la schiena, a lanciarsi occhiate ansiose intorno, mentre percorreva lo spazio davanti l'entrata della biblioteca a lunghe falcate:<< Rose! >>, esclamò nonappena la vide.

<< Scorpius >>, rispose lei a mo' di saluto, accompagnando il nome con un cenno del mento.

Il ragazzo era agitatissimo, pur di non stare fermo continuava a torturarsi le mani:<< Allora... come stai? >>, chiese.

Rose inarcò un sopracciglio arancio:<< Tra meno di una settimana c'è la seconda prova e non ho idea di cosa si possa trattare, in più quello stupido articolo deve aver tipo distrutto la mia famiglia... come pensi che possa stare? >>, domandò con malcelato sarcasmo.

Lui abbassò lo sguardo:<< Mi dispiace >>, borbottò tra sè, cercando di mettere in ordine le sue idee per trovare un qualcosa di sensato da dirle:<< Io dovrei... si, siamo qui per parlare, no? Perchè non cerchiamo un posto dove non ci disturbino >>, propose prima di darle le spalle senza attendere una risposta ed allontanarsi di qualche metro.

La rossa lo seguì in silenzio, mentre una decina di diverse emozioni le attanagliavano lo stomaco e la sua mente era più rumorosa della Sala Grande all'ora di pranzo:<< Qui dentro? >>, chiese Scorpius indicando quello che pareva un grande magazzino.

<< Pensavo non avessimo un buon rapporto con gli sgabuzzini... >>, commentò Rose, entrando comunque nella stanza prima di lui.

Il ragazzo la seguì con un sorriso stampato sulle labbra, e una volta entrato si chiuse la porta alle spalle e con un colpo di bacchettà spalancò i tendoni che oscuravano le finestre:<< Beh, poteva andarci peggio >>, commentò constatando che per la stanza erano sparsi banchi, sedie e cattedre in disuso. Rose si morse la lingua – per non chiedergli come avrebbe potuto andare peggio – e rimase zitta a guardarlo, in attesa che le dicesse qualcosa:<< Beh... alla fine non ci siamo parlati l'altro giorno... >>, commentò.

<< No infatti >>.

<< Tu non sei venuta >>.

<< Neanche tu >>.

Scorpius inarcò un sopracciglio:<< E come fai a saperlo se non c'eri? >>, domandò.

La rossa sgranò leggermente gli occhi, mentre il senso di colpa si faceva strada in lei:<< Vuoi dire che tu mi hai aspettato là anche dopo... anche se avevamo appena fatto quella stupida intervista? >>, chiese stupita.

<< Esatto >>, le rispose lui. Rimasero un paio di secondi in silenzio, a guardarsi l'un l'altra. Alla fine, in uno slancio di coraggio, Scorpius azzerò la distanza tra loro e le prese le mani:<< Ascoltami Rose, ascoltami bene perchè non credo lo ripeterò due volte: mi piace stare con te, mi piace parlarti, scherzare e mi piace anche quando ti arrabbi; mi piace il tuo carattere, la tua allegria, la tua testardaggine ed anche quel tuo voler sempre fare di testa tua; i tuoi capelli, i tuoi occhi, le tue mani, i tuoi baci... mi piace tutto di te >>, confessò facendo vagare lo sguardo per tutto il suo corpo, senza riuscire a guardarla per più di un paio di secondi negli occhi:<< Questa cosa... quello che sento, va oltre a qualsiasi pregiudizio o pensiero possa avere mio padre; non mi importa di ciò che pensa, se ti conoscesse cambierebbe idea come ho fatto io. Se tu... se tu provi almeno la metà di ciò che provo io, allora possiamo farcela. Possiamo farcela insieme >>.

Rose rimase a fissarlo, esterrefatta e piacevolmente sorpresa. Non se lo aspettava, non si sarebbe mai aspettata di sentirsi dire nulla del genere – mai, soprattutto da lui – ma, una volta pronunciate, quelle parole le erano apparse terribilmente giuste, come se ora tutto avesse un senso. Si avvicinò ancora di più a lui, in modo che i loro petti si sfiorassero:<< Insieme? >>, domandò.

<< Insieme >>, le rispose il ragazzo, chinandosi verso di lei per suggellare quella promessa con un bacio. Si staccarono dopo pochi secondi per sorridersi, e questa volta fu Rose ad aggrapparsi alle spalle del ragazzo per dargli un bacio più profondo.

Purtroppo, meno di una manciata di secondi dopo furono interrotti:<< Sbrigati James >> sentirono sussurrare da una voce femminile:<< abbiamo solo dieci minuti e... >>.

Quando la luce proveniente dal corridoio li illuminò, i ragazzi fecero un balzo per dividersi, senza riuscire però a nascondere il loro bacio ad Agnes Dollow e James Potter, appena entrati nella stanza mano nella mano:<< Rose!? >>, domandò il ragazzo, con la mascella che sfiorava il terreno.

<< James... >>, rispose lei abbassando lo sguardo.

Agnes fece correre lo sguardo più volte tra il fidanzato e l'amica, per poi guardare Malfoy che le rivolse uno sguardo mortificato:<< Ma che cosa...!? >>, chiese James con voce irata.

<< I-io... >>, balbettò la rossa, passandosi freneticamente le mani tra i capelli:<< io ti... ti posso spiegare io... >>.

<< Sei solo una bugiarda Rose >>, commentò il ragazzo, prima di voltarsi verso la fidanzata:<< e tu sei peggio di lei; lo sapevi, vero? E me lo hai tenuto nascosto! >>, la accusò, prima di mollare un pugno contro lo stipite della porta e lasciare l'aula.

Rose cercò lo sguardo di Scorpius:<< Gli sgabuzzini non fanno per noi >>, commentò sconsolata prima di prendersi il viso tra le mani.

Purtroppo ragazzi ho poco tempo: devo correre a finire di studiare per un test che ho domani, ma non volevo lasciarvi senza il capitolo che vi ho promesso, quindi per la risposta alle vostre stupende recensioni dovrete aspettare domani.
Per quanto riguarda il capitolo ricordatevi ciò che succede con Lily, sarà abbastanza rilevante nel futuro. La dichiarazione di Scorpius non mi piace per nulla, è troppo smielosa .-. ma non ho fatto in tempo a sentire il parere di nessuno, e non avevo proprio altre idea.... beh, fatemi sapere!
Scappo, nella speranza di non beccarmi un bel 20 di biologia.
Un bacio, alla prossima, Franci
RECENSITE IN TANTI!
PS: Colgo l'occasione per farvi tanti, tanti auguri di buon Natale e buon anno nuovo ;) Divertitevi e fate i bravi xD

  
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