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Autore: pollama    22/12/2011    4 recensioni
COMPLETA!!! :D
La spada di Grifondoro è scomparsa. Ron,Harry e Hermione devono scoprire per quali scopi è stata presa .Che segreto nasconderà la spada di Grifondoro?Con il proseguire della storia ci saranno colpi di scena
...Recensite, se ne avete voglia ,anche con commenti negativi o consigli ;)
Ecco alcune citazioni:
[cit. 1°cap.]< < Ronald Weasley se pensavi di fare uno scherzo a queste povere ragazze?[…]
[cit.2° cap.] «Lui sa...lui sa che ho visto! » Affannava Harry, mentre si sedeva sul letto[…]
[cit.3°cap.] < < Ron mi spieghi cosa è successo? Hermione sta infuriata[…]
[cit.4°cap.]< < Ron, tua sorella è una brava ragazza, e se le chiediamo di mantenere il segreto, sono certo che lo manterrà![…]
[cit.5°cap.] Durante la notte si sentirono dei passi al di fuori della tenda[…]
[cit.6°cap.] Harry pensi davvero che puoi lasciare un luogo per un altro, senza che lui lo sappia?[...]
[cit.7°cap.] < < Harry torno subito ,vedo se riesco a consolarlo > >[...]
[cit.8°cap.] I tre amici si guardarono e si capirono al volo, dovevano andare lì[…]
[cit.9°cap.] L'ordine è riuscito a seguire le ultime tracce magiche[…]
[cit.10°cap.] Ad un certo punto Harry pensò una cosa, chi più di Luna poteva sapere ciò che nessun altro immagina? Così le chiese[...]
[cit.11°cap.] Gli alberi neri sembravano ballare una macabra danza, ed i rumori dei rami secchi facevano da musica.[…]
[cit. 12°cap.]Il ragazzo proseguì andando sempre più avanti e con la bacchetta tremante, ma non per paura bensì per rabbia.[...]
Genere: Comico, Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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NdA: Ho scritto questo capitolo con questa base musicale  http://www.youtube.com/watch?v=_TB_BLx5c3M ( vi consiglio di tenerla come sottofondo per la lettura. Si dice che la musica fa accentuare le sensazioni). Ma, qualsiasi sia il vostro modo di leggere spero di aver concluso lasciandovi qualche emozione, anche se semplice. Le note le ho messe all’inizio perché voglio dedicare questo  ultimo capitolo a  Ronnie Weasley, che mi ha seguito recensendo con i propri pensieri i vari capitoli. Grazie  ;)
 

La torre era imponente e come uno spettatore stava lì ad osservare la scena.
Tanto inerme quanto importante. La chiave di tutto si celava all’interno di quelle fredde ed umide pareti.
Il vento caldo di un istante prima si fece di colpo gelido, la nebbia incominciò a nascere dal terreno umido e tutto intorno si spense con una risata agghiacciante.
< <  Andiamo > > intimò Harry. Hermione lo seguì subito, ma Ron ebbe qualche esitazione, fissava ancora quel  punto oscuro dal quale proveniva la voce di colui che una volta era suo fratello.
< < Ron > > lo chiamarono gli amici, sconsolato li raggiunse ed insieme arrivarono di fronte ad un portone di legno marcio. I tre amici avevano un po’ di timore a varcare quella soglia, non sapendo cosa li avrebbe attesi al di là di quell’ unica barriera che li separava dalla verità.
Con uno scricchiolio pesante la porta si aprì e si ritrovarono in una stanza circolare, in cui c’era un tavolo, un camino acceso e varie sedie messe a casaccio.
Harry trasalì,  perché si accorse che era la stessa stanza della sua visione. Si avvicinò frettoloso alla scrivania e notò che sopra di essa c’era poggiato un libro che mostrava il capitolo sulla spada di Grifondoro.
“Allora Lui è qui “ pensò, ma non ebbe il tempo di dirlo ai suoi amici che una voce li colse alla sprovvista.
< < Oh ma che piacere avervi come ospiti! Se mi avvertivate prima rassettavo un po’, giusto per rendere l’ambiente un po’ più accogliente > >
Eccolo che seduto, su di una poltrona in un angolo della stanza, con le dita giunte c’era colui che recò la cicatrice ad Harry. La causa del dolore di quegli ultimi anni. Colui che continuava a seminare panico tra la gente innocente. Lord Voldemort.
Se ne stava lì con un ghigno degno di lui, e con quel sarcasmo perfido di cui si era sempre macchiato.
Sorrideva mostrando ciò che gli riusciva meglio, la malvagità.
< < Vi volete accomodare? > > chiese mostrando con la mano ossuta una sedia di fronte a se.
< < Sappiamo tutto > > disse all’improvviso Harry poggiando il dito sulle pagine aperte del libro.
< < Lo  so Harry. > > disse senza indugiare  < < Sapete tutto perché l’ho voluto io > > e sorrise di nuovo.
Harry, Ron e Hermione si guardarono, avevano capito che erano caduti in una trappola.
< < Cosa vuoi dire? > > disse Harry cercando di guadagnare tempo. 
< < Lo scoprirete presto il motivo > > disse e con un gesto della mano chiamò a se la spada, che era ben nascosta sotto un tappeto, e tre Mangiamorte che mostravano la solita maschera argentea e che svelti andarono ai suoi lati, come se fossero stati dei cani fedeli che  non abbandonano mai il loro padrone. Uno dei tre mostrava dei riccioli rossastri che fuoriuscivano dal cappuccio. Un groppo salì alla gola di Ron. Avrebbe dovuto combattere  contro suo fratello. Pensare la cosa gli fece sentire le gambe vacillare.
 Guardò la bacchetta stretta nella mano, ormai non aveva più la sensibilità alle dita, e con occhi pieni di rabbia si portò avanti gridando < < Cosa hai fatto a mio fratello! > >
< < Ah bene! Un altro Weasley. > > sogghignò < < Lo sai? Ho scoperto che i Weasley sono molto fedeli e che combattono con onore i loro  ideali. > > continuò con un amaro sorriso.
Il ragazzo proseguì andando sempre più avanti e con la bacchetta tremante, ma non per paura bensì per rabbia.
< < Ron cosa fai? > > bisbigliò Hermione, che con lo sguardo cercò l’aiuto di Harry il quale era disorientato quanto lei. Quello che vedevano non era il solito Ron, ma era un Ron mai visto prima.
L’amico, però, non rispose, continuava ad avere lo sguardo rabbioso puntato sul volto di Voldemort.
< <  Ragazzo lo sai cosa stai facendo? > > chiese stizzito l’oscuro signore.
< < Si lo so, ma sei tu che non sai che questa stessa notte morirai > > Harry ed Hermione trasalirono,  perché sapevano bene che la cosa più importante per Ron era la famiglia e che stava facendo sul serio in quel momento.
< < Ron smettila, ma sei uscito di senno? > > disse Hermione più spaventata di prima.
Ma Ron era deciso, non sapeva cosa, Voldemort, aveva fatto a suo fratello, ma lo rivoleva indietro.
< < Vedo che sei deciso in quello che fai. Mostri molto coraggio. > > disse pensieroso Voldemort.
< < Oltre che coraggioso sei anche leale e fedele. Lo vedo nei tuoi occhi, e non solo. Lo noto dal fatto che preferisci stare dalla parte dei “buoni” > > e detta l’ultima parola rise, suscitando risolini anche tra i suoi servitori.
< < Credo… che lui non serva più > > continuò a dire senza togliere lo sguardo dal ragazzo che lo sfidava. Per una volta non c’era Harry di fronte a lui, e la cosa lo incuriosiva.
Con un gesto della mano spigolosa liberò Percy dall’ incantesimo che lo imprigionava. Il ragazzo ciondolò e guadandosi i palmi delle mani sussurrava < < Ma dove mi trovo? Cosa succede? …  Ron! > > quando vide che il fratello aveva la bacchetta puntata contro l’ oscuro signore rimase pietrificato. Si tolse la maschera e si slacciò il mantello nero, lasciandolo cadere ai suoi piedi. Con uno scatto fuggì via lasciando il fratello minore e i suoi amici nelle mani dei malvagi.
< < Signore sta scappando > > intervenne uno dei due Mangiamorte.
< < Lo so idiota. Lo lascio scappare perché qui nella mia rete ho un paio di prede perfette > >
< < Lo sapevo che era sotto l’incantesimo Imperius > > sbottò Herry portandosi anche lui avanti.
< < Ssh – ssh. Harry caro ti conservo per dopo. Ora è il turno del signor Weasley > >
Puntando il dito in alto fece vorticare la spada che sibilò come spaventata. < < Si dice che se la spada viene macchiata dal sangue di un cuore puro, leale e coraggioso, essa divine proprietà di chi l’ha destreggiata, ed essa gli rimarrà fedele per l’eternità.  >  >
A quel punto la paura prese alla sprovvista i tre amici che si guardarono di sfuggita.
Il sibilo della spada echeggiò forte nella stanza e divenne un suono sordo andandosi a conficcare nel petto di quel ragazzo che pochi istanti prima mostrava di avere molta audacia.
< < NOOOOO!  > > un grido agghiacciante si prolungò nella torre. Harry e Hermione corsero dall’amico, poco più distante da loro.
Ron, lasciò cadere la bacchetta a terra e si guardò il petto, incredulo del sangue che andava a macchiare la maglia grigia. Lentamente si accasciò sul suolo umido.
< < Ecco fatto ora mi ritiro, in attesa della fedeltà della Mia spada > > disse Voldemort concludendo con una risata glaciale. In poco tempo sparì, come fumo, assieme ai due rimanenti Mangiamorte.
< < ROOOON > > continuava a gridare Herimione che ormai aveva solo lacrime sul volto.
< < Ron, Ron . Ascoltami, vado a chiedere aiuto, tranquillo. Resisti > > ripeteva Harry, cercando di non far trapelare l’ansia del momento. In un attimo sparì oltre la porta spalancata.
< <  Herm… Hermione  > > pronunciò Ron con affanno.
< <  Ron non parlare, vedrai che andrà tutto bene > > lo rassicurava Hermione con voce tremante, mentre accoglieva il suo capo sulle ginocchia.
< <  Guarda nella mia tasca  > > ansimava senza distogliere lo sguardo dal suo viso.
Hermione portò la mano alla tasca dei jeans, quando la ritrasse ed aprì il pugno le si fermò un singhiozzo nel petto. Lì nella mano c’era il suo fermaglio. Ron l'aveva aggiustato ed era anche più lucente di prima.
< <  Hai… >  > tossì Ron < < Hai visto? Sono riuscito a… ad aggiustarlo > >
< <  Si. Sei stato bravo > >gli sorrise < < Ma ora stai in silenzio, vedrai che presto arriverà qualcuno e ci aiuterà. > >  disse, mentre gli accarezzava i capelli arruffati.  “Non morire ti prego” pensava e pregava nel più profondo del suo cuore.
< < Hermione eccomi > > disse a gran voce Harry spuntando sotto l’arco della porta. < < Percy era andato a chiamare l’ordine, li ho incontrati a metà strada, stanno arrivando > > con velocità si inginocchiò accanto ad Hermione e guardava l’amico che respirava a fatica.
 < < ROON > > si sentì un grido spezzato ed ecco che giunsero tutti. La mamma, il papà ed il fratello insieme al resto dell’ordine.
< < Vi avevo pregato di non intromettervi con le nostre ricerche > > rimproverò Remus, ma Harry e Hermione non fecero in tempo a rispondere che intervenne Percy dicendo < < Credo che sia stata anche colpa mia > >
< < Cosa vuoi dire? > > chiese spiazzato Remus, alternando occhiate che andavano da Percy ai ragazzi.
< < Tu-Sai- Chi  mi ha incantato con l’incantesimo Imperius > >
< < Ron si è esposto per "riprendersi" il fratello. E ci è riuscito. > > spiegò Harry.
< < Ma ad un caro prezzo > > disse Remus soffermandosi a guardare Ron ancora disteso sul pavimento e che, ormai, aveva perso i sensi.
Dopo svariati minuti arrivarono giusto in tempo per portare Ron in infermeria per i primi soccorsi, e da lì al San Mungo.
Quella notte fu di attesa trepidante per chi era accanto a Ron. Tutti aspettarono miglioramenti, tra lacrime e preghiere.
 Quella notte, fu la notte in cui nacque un valoroso mago dalle ceneri di un ragazzo insicuro.
Dopo i miglioramenti di Ron, l’ordine raccontò che la spada di Grifondoro fu forgiata secoli prima dal crine di unicorno delle bacchette più potenti. Chi la possiede, dopo averla macchiata col sangue di un animo puro, può variare il corso degli eventi in una battaglia magica.
Allora cosa accadrà al mondo magico ora che Voldemort si è impossessato della spada di Grifondoro?




The End (?)

  
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