Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: AmeliaWitch    28/12/2011    11 recensioni
Sequel di “Credendoci davvero”
Quando un brutto scherzo del destino fa incrociare le vite di due persone così lontane e diverse, possono succedere cose inaspettate.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ama, Severus
Salve  a tutti! Sono riuscita a pubblicare esattamente dopo una settimana , nonostante le feste e le abbuffate, che appesantiscono lo stomaco e la mente ^^ ... purtroppo vi avviso subito che pubblicherò il prossimo capitolo dopo l'Epifania , sia perchè lo devo ancora finire , sia perchè parto (yuppi !). 
Vi auguro buona lettura e Buone Feste^^ 

Hermione era andata a letto da un’oretta, in cerca di un po’ di riposo  dopo la terribile giornata passata in reparto, ma il sonno non ne voleva sapere di arrivare. Si era rigirata un’infinità di volte in mezzo alle lenzuola , fino a che queste non l’avevano quasi strangolata , costringendola ad alzarsi.

Nervosa ed esausta , aveva preso un libro e aveva iniziato a sfogliarlo , ma senza prestare veramente attenzione alle frasi lette.
Purtroppo era ben consapevole che era tutto inutile. Conosceva fin troppo bene il problema, che ormai la assillava giorno e notte.
Le mancava Severus. E non solo dal punto di vista fisico, sentiva il bisogno di parlare con lui o di averlo semplicemente accanto …
Hermione sbuffò spazientita.
Purtroppo l’uomo non aveva l’abitudine di scriverle molte lettere, anzi riceverne una era un evento. Inoltre le poche pergamene che le aveva inviato , erano concise e distaccate. Non che la ragazza si aspettasse qualcosa di diverso, anche se ogni volta sperava di poter scorgere tra quelle poche righe , scritte con quella calligrafia aguzza e dura, qualcosa che le dimostrasse almeno un po’ del suo interesse, ma niente. Perciò , lei stessa, nonostante fosse logorata dalla lontananza , si conteneva per evitare di infastidirlo.
Quella sera , tuttavia , proprio non era riuscita a trattenersi.
Dopo aver scritto poche righe su un foglio,però si rese conto che lei non possedeva un gufo e che l’unico disponibile era Edvige, che in quel momento era sicuramente in giro a cacciare qualche topo.
Abbattuta si lasciò cadere sul letto, guardando storto Grattastinchi che , beato , dormiva sulla sua poltrona rossa.
Forse aveva ragione Ron , quando le disse che era pazza ad aver comprato quel gatto … certo se fosse stata in grado di ideare un incantesimo per fargli spuntare le ali…
Dandosi della scema , accartocciò la pergamena e la tirò contro il gatto che , svegliatosi, le soffiò e scappò dalla stanza.
Un picchiettare furioso, la distrasse dai suoi pensieri.
In un lampo, aprì la finestra all’enorme gufo nero, che ormai aveva imparato a riconoscere. Il povero pennuto era gonfio e bagnato, il che lo faceva assomigliare ad una palla da bowling da undici chili. Doveva essere inoltre molto nervoso, notò Hermione , visto che schioccava il becco ripetutamente e tentò di morderla , quando si avvicinò per sfilargli la lettera dalla zampa.
Era emozionatissima.
Tuttavia , la sfortuna sembrava perseguitarla. L’acquazzone non aveva solo inzuppato il messaggero , ma anche il messaggio.
Della lettera infatti la giovane potè leggere poco meno di qualche parola, che fu comunque sufficiente.

*

Arrivare davanti allo studio di Severus non fu particolarmente facile. Quella notte, dopo essersi calata dalla finestra, cosa agevole solo nei film , per evitare di svegliare il resto della casa ed essere sommersa dii domande,si era diretta velocemente ad Hogwarts.  Quando era venuta a scuola con Severus i cancelli erano aperti e le luci accese. In quel momento ,invece, questi erano ben chiusi e si ergevano imponenti davanti a lei.
Dovette perciò aggirarli attraversando la Foresta Proibita di corsa. Neanche il giardino era come lo aveva sempre visto. Tutto era buio e tetro. Maledicendosi per l’idea che le era venuta, evocò una piccola luce che le illuminasse la via da percorrere, sperando che Hagrid non notasse quello strano movimento e decidesse di darle la caccia.
Giunse nei sotterranei, stanca per la corsa, bagnata , come il grosso gufo nero, che, rimasto dai Potter, probabilmente le stava distruggendo la stanza, e anche un po’ spaventata.
Chi l’avrebbe mai detto che Hogwarts vista di notte , senza i propri amici, fosse così spaventosa?
Era poco distante dall’ufficio di Severus , quando la porta si aprì.
 “Signor Fitch , se la trovo ancora in giro per i corridoi , sappia che il campo da Quidditch sarà solo un bel ricordo per lei!”
Il mal capitato tassorosso annuì pallido in volto e se ne andò. Hermione fece appena in tempo a scostarsi , per evitare che il ragazzino , avrebbe giurato , in lacrime le finisse addosso, mentre correva probabilmente verso la sua sala comune.
Sospirando la giovane , non appena lo studente fu sparito dalla sua visuale , si diresse verso la porta chiusa e bussò decisa.
Dopo poco Severus riapparve.
“Fitch non le è bastata  la puniz …”
Lo sguardo stupito dell’uomo riempì Hermione di soddisfazione.
“Professor Piton mi fa entrare o vuole farmi ammuffire sulla soglia?” domandò, sentendosi per la prima volta in vantaggio nel loro rapporto.
Riuscire a sorprendere un tipo come Severus non era cosa da poco.
Entrò sicura nello studio , senza che l’uomo proferisse parola. Sentì la porta chiudersi alle sue spalle.
“Come hai fatto ad entrare?” le chiese Severus, accigliato.
“Sono passata per la Foresta Proibita, ho seguito un sentiero buio e tortuoso fino ad un piccolo passaggio segreto e sono arrivata giusto in tempo per vederti maltrattare un povero studente …”
“Se lo meritava e poi i miei metodi non ti riguardano.” Tagliò corto Severus , con aria indifferente. “Perché sei qui?” le chiese poi secco.
Per un attimo , Hermione pensò di aver toppato.
Forse presentarsi così , senza avvertirlo non era stata una grande idea …in una persona qualunque lo stupore sarebbe dovuto essere sostituito dalla contentezza , non dall’irritazione.
“Ho ricevuto una tua lettera e ho pensato …”
“Di solito ad una lettera si risponde con un’altra lettera.”
“Si lo so , però il tuo gufo era tutto bagnato e non si leggeva quasi niente ,perciò …”
“Perciò hai pensato fosse saggio presentarsi qui, senza dirmi niente.” concluse per lei Severus.
“Mi dispiace, non volevo essere invadente , ma era tanto che non ci vedevamo e ho colto l’occasione. Evidentemente ho fatto una sciocchezza … me ne vado.”
Detto ciò Hermione raccolse la sua borsa e si avviò spedita verso la porta , ma Severus l’afferrò per un polso e la tirò a sé.
“Dove credi di andare in queste condizioni?” le mormorò con le labbra sui capelli.
“Vado a casa, ad asciugarmi e a rimpiangere di aver fatto tutta questa fatica per venire a trovare uno come te!” ringhiò Hermione , cercando di svincolarsi dalla sua presa, ma senza risultati.
Potè sentire le sue labbra premute contro i suoi capelli , distendersi in un ghigno.
“Ti diverti?! Sono giorni che non ci vediamo , ne ci sentiamo , mi presento qui e tu ti innervosisci … mi sei mancato ,per  Godric  ,ma ora ti vorrei affogare nel lago Nero!” cercò ancora di liberarsi la giovane.
Severus allora lasciò la presa, permettendo alla ragazza di fronteggiarlo.
Era furiosa. Lo guardava con gli occhi stretti e le labbra , che di solito erano come disegnate , ora erano strette tra di loro e pallide.
“Stai tremando.” Fu l’unica cosa che le disse.
“Lo so. Ho freddo.”
“Forse è meglio che ti asciughi.”
“Lo farò quando sarò a casa. E non far finta che ti interessi.”
“Smetti di fare la ragazzina. Quando sarai a casa , ti sarà già salita la febbre.” Le rispose calmo Severus.
“Niente che una semplicissima pozione non possa curare.” Rispose velenosa Hermione.
Severus sospirò.
“Ora che ti sei sfogata , puoi calmarti?”
“No.”
“E si può sapere perché?”
“Perché sei un bastardo, quando fai così!”
“Sono solo sorpreso.” Spiegò l’uomo.
“Bel modo di essere sorpresi! Se qualcuno ti fa una sorpresa per il compleanno cosa fai lo cruci?”
“Può darsi.” Rispose Severus , trattenendo a stento un ghigno.
“Bene. Allora te lo ridico: sei un bastardo!”
“E tu una pazza.”
Hermione fece per rispondere , ma Severus le posò un dito sulle labbra. “ Sei una pazza perché hai rischiato grosso , attraversando la Foresta Proibita e il parco completamente sola. Se mi avessi avvertito ti sarei venuto a prendere ai cancelli … ma come al solito lo spirito Grifondoro non si smentisce mai , poca praticità e un sacco di audacia inutile. È il minimo irritarsi , sentendo che te ne sei andata in giro in mezzo ad ogni genere di creatura , sotto il diluvio universale , senza nemmeno dirmelo.”
Dopo aver finito , Severus spostò l’indice dalla bocca della ragazza , per darle la possibilità di rispondere, ma quella , a corto di parole , invece di ribattere , lo baciò.
“Questo conferma che sei una pazza.”
“Oh sta’ zitto e baciami.” Gli disse Hermione. Senza più replicare l’uomo obbedì.

Staccarsi fu difficile , ma alla fine Severus ebbe la meglio e convinse Hermione ad asciugarsi.
La ragazza era nella camera da letto dell’uomo , occupata a recuperare il suo maglione ridotto una spugna, quando Severus apparve alle sue spalle e glielo tolse dalle mani.
“Che fai?” domandò stupita.
“A questo ci penso io … tu vai a farti un bagno, è già tutto pronto.”
“Un bagno?”
“Si, sai una vasca , dell’acqua calda , schiuma , bolle …”
“Lo so cos’è un bagno … me lo hai preparato tu?”
“Si.”
“Davvero?”
“Ho detto vai a farti il bagno, se non vuoi che me ne penta e ti sbatta fuori dalla scuola senza nemmeno le scarpe.” Sibilò l’uomo.
Hermione alzò gli occhi al cielo.
Tutte le volte che faceva un gesto carino nei suoi confronti , doveva compensare trattandola male …
Entrata nel bagno , un dolce profumo di pino l’avvolse. Davanti a lei, la vasca da bagno era piena d’acqua fumante e schiuma.
Senza aspettare oltre , si tolse la maglietta a spalline , i jeans e l’intimo lasciandolo tutto sparso per terra, si tirò su i capelli e si infilò nell’acqua bollente.
Coccolata dal calore , chiuse gli occhi e si sentì subito meglio.
Non l’avrebbe mai ammesso davanti a Severus , ma zuppa come era , probabilmente si sarebbe veramente ammalata.
“Il tuo disordine ha dell’incredibile …”
La voce di Severus , non più irritata , ma calma e suadente le fece riaprire gli occhi.
L’uomo era inginocchiato accanto alla vasca e la osservava.
Il suo primo istinto fu quello di coprirsi, ma poi notando che la schiuma , ancora abbondante , la copriva tutta si rilassò.
“Scusa di solito non sono così …” mormorò, incrociando le braccia sul bordo della vasca e appoggiandovi la testa.
“Ma non vedevi l’ora di farti un bagno caldo …” la interruppe Severus , accarezzandole il viso.
Hermione sorrise. “Mh … forse un pochino”
Severus sospirò. “Lascia che ti aiuti a riscaldarti un po’ …”
Prendendo una spugna iniziò a bagnarle con movimenti circolari la schiena, poi le spalle e il collo. L’acqua calda le correva lungo la pelle , rigenerandola e il tocco di Severus le produceva brividi in tutto il corpo.
L’uomo  si prese cura di lei , senza tentare di chiederle di più, poi , dopo il bagno , l’avvolse in asciugamano candito e la portò con sé sul grande letto.
Hermione , mentre Severus l’accarezzava e la stringeva a sé, non potè fare a meno di domandarsi come quella potesse essere la stessa persona che , poco prima , l’aveva aggredita nello studio.
“A cosa pensi?” le sussurrò Severus , posandole un bacio su collo.
“A quanto tu possa essere acido e cattivo in certi momenti … eppure ora …”
“Eppure ora?”
“Ora non lo sei … anzi … sei …” preferì non finire la frase.
Sarebbe stato rischioso definirlo dolce …
Severus alzò un sopracciglio e poi scosse la testa.
“Sono acido , se la gente merita di essere trattata così.”
“Per te tutti se lo meritano.”
“Non è vero … diciamo solo la maggior parte.”
“Invece sarebbe giusto che la gente conoscesse la parte migliore di te …” ribattè Hermione , guardandolo dritto negli occhi.
“Non sai quel che dici.” Tagliò corto l’uomo , chiudendole la bocca con un bacio.
La ragazza tuttavia si spostò , mettendosi a sedere sul letto. Severus la guardò torvo.
“Si che lo so … perché mi farebbe piacere che Harry e Ginny ti conoscessero come ti conosco io, così potrebbero capire davvero ,perché sto così bene con te!”
A quelle parole , la giovane percepì al suo fianco il corpo dell’uomo irrigidirsi.
“Hai detto qualcosa alla Weasley e  a Potter?”
Quella domanda era un sibilo freddo e risentito.
“Beh … si , qualcosa … gli ho detto che ci frequentiamo. Ho pensato …”
“Hai pensato male.” La freddò Severus , staccandosi dal suo corpo e alzandosi dal letto.
“Silente lo sapeva, perciò credevo fossi libera di parlane anche con i miei amici.” Disse risentita la giovane.
“Non ti è nemmeno passato per la testa di chiedere il mio parere” sibilò ancora l’uomo , che passeggiava su e giù per la sua stanza.
“No. E’ vero forse avrei dovuto dirtelo prima ma ormai quello che è fatto , è fatto … tanto prima o poi l’avrebbero saputo , no?”
Severus non rispose, ma distolse lo sguardo.
“ … perché se la nostra storia andasse avanti usciremmo allo scoperto , vero? …” la voce di Hermione cominciava ad incrinarsi.
Perché non le rispondeva?
“Severus ti prego rispondi : Tu vuoi vivere la nostra storia alla luce del sole , vero?”
All’ennesimo silenzio dell’uomo , la giovane scese dal letto e lo costrinse a guardarla.
“Rispondi , dannazione!” gridò , in preda al panico.
Era veramente intenzionato a vivere la loro storia , come se avessero qualcosa di cui vergognarsi?
“Non lo so.”
Sentire quelle parole , così distaccate , così fredde e crudeli , le fece mancare il respiro.
La ragazza chinò la testa, mentre delle lacrime calde le solcavano le guance.
In fretta raccolse la sua roba. Severus la osservò in silenzio , ma non la fermò. Prima di uscire dalla porta della stanza , Hermione si voltò. Aveva il viso rigato di lacrime.
“Hai ragione tu. Sono stata solo una pazza, perché ho cercato di accettare i tuoi sbalzi d’umore e di non arrabbiarmi per i tuoi trattamenti glaciali e di cercare un po’ d’affetto in quei pochi momenti che mi concedi… ”
“Hermione non capisci.”
“No! E  non voglio nemmeno capire perché l’uomo di cui mi sto innamorando , non sappia se vuole vivere  la nostra storia davanti al resto del mondo.”
Detto ciò , uscì sbattendo la porta.
Piangendo , iniziò a correre verso l’uscita principale della scuola e non si accorse nemmeno dello scintillio di due occhiali a forma di mezza luna, che la seguivano.

Nel suo ufficio , Severus era seduto sulla sua poltrona , con lo sguardo perso nel vuoto.
Perché non le aveva risposto di sì? Aveva così tanta paura del giudizio degli altri ,da rischiare di perdere una persona a cui teneva così tanto? No. Non gli era mai interessato ciò che dicevano gli altri di lui, eppure aveva detto solo non lo so.
Si passò la mano tra i capelli.
Aveva detto che si stava innamorando di lui. Piangeva perché l’aveva ferita e, nonostante tutto , lui l’aveva lasciata andare … anche se quello poteva dire averla persa per sempre.
La gola gli si era chiusa.
Che avesse reagito così al pensiero di Lily? No. Ormai nella sua mente Lily era solo un’amicizia.
E allora perché?
Quando sentì aprire la porta, si voltò di scatto.
Forse era tornata.
Ma alla vista della figura del vecchio preside , che lo guardava bonario , le sue speranze andarono in pezzi e lui tornò a fissare il vuoto.
“E’ andata via piangendo ,Severus.”
“Lo so.”
“E non fai niente per fermala?” domandò il vecchio preside con tono retorico.
“No.”
Da chiunque altro Severus si sarebbe aspettato di sentirsi chiedere Perché, ma non da Albus. Lui aveva già il suo perché.
L’uomo infatti si accostò a lui e gli posò debolmente una mano sulla spalla.
Si era appoggiato a lui , forse come sostegno per fare quegli ultimi passi verso il divano accanto alla sua poltrona , eppure non aveva sentito pressione ma solo sollievo. Non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce ma quel vecchio uomo , con la barba candida come la neve e gli occhi brillanti come quelli di un ragazzino, aveva avuto un ruolo essenziale nella sua vita. Non era un padre per lui, ma molto di più. Era un modello , a cui aveva sempre teso e a cui non era in grado di somigliare nemmeno un po’. Albus era una persona che era cresciuto grazie ai suoi errori, e lui? Lui si era ripiegato in se stesso per i sensi di colpa e maltrattava chiunque avesse accanto , come se i suoi errori fossero attribuibili a qualcun altro , oltre che a lui.
Abbattuto chinò il capo , sconfitto.
“Amico mio … hai già consumato parte della tua vita affogando nei rimorsi, non penso che aggiungervi dei rimpianti sia una scelta saggia.” Parlò all’improvviso Silente.
“Ormai l’ho persa.” Rispose Severus.
Hermione aveva sopportato tanto, ma quella sera era stato troppo anche per lei.
“Non ne sono così sicuro. Quella ragazza è forte. Il suo sentimento è puro e tenace. E non credere che chiunque davanti ai tuoi attacchi , scelga di scappare. La strada che uno può  tracciare per sé , può prendere curve imprevedibili. Fidati di più di lei , Severus.”
“Io mi fido di lei.”mormorò Severus  e Silente sorrise.
“Se è così come dici, allora smettila.”
“Di fare cosa?”
“Di fuggire un sentimento così speciale. Ama Severus. Metti in gioco ciò che provi, e dà  agli altri amore, ne riceverai altrettanto.”
“Non posso. Non ne sono capace.”
“Sciocchezze. Tu non vuoi. Hai amato immensamente per anni , ma la difficoltà stavolta è mettere a nudo le tue emozioni, perché c’è qualcuno a cui dimostrarle. Hai paura ed è giusto. Ma se conosco bene la signorina Granger , sono certo che non ti deluderà.”
Il preside fece una pausa per osservare Severus  che ,ancora con la testa china , si fissava la mani intrecciate e bianche per la forza con cui le teneva strette.
“Comunque le mie sono solo le mille parole di un vecchio innamorato dell’amore che sa, nonostante i tuoi ottimi risultati nel nasconderlo, che tu hai un gran cuore.”
Dando un leggera pacca su una gamba, Silente si alzò dal divano e si avviò alla porta.
“Ci credi solo tu.”
“No, siamo almeno in due. Buonanotte , amico mio.”

“Buonanotte Albus.”
   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: AmeliaWitch