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Autore: alecter    28/12/2011    2 recensioni
Draco Malfoy viene cresciuto sin da piccolo con la convinzione che il suo destino sia ormai già segnato: il signore oscuro lo vorrà tra le sue file una volta che sarà tornato. Draco però vive un conflitto dentro di sè: vivere e servire il padrone oscuro, o seguire i suoi sentimenti? L'amore che lui prova per una ragazzina della sua scuola, una "sudicia mezzosangue", così la definirebbe il padre, lo porterà ad essere più forte o ad andare incontro ad un destino sfavorevole?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Draco strinse il cucchiaio che aveva in mano, quasi fosse rimasto il suo unico appoggio in quella stanza.
Il suo futuro? Quale futuro? Aveva solamente dieci anni, perchè avrebbe dovuto pensare a qualcosa di così distante e incerto?
Non poteva semplicemente godersi la sua infanzia come ogni altro mago, giocando a Quidditch nel giardino con il padre e facendo compere a Diagon Alley con la madre? 
Sapeva che ciò non era possibile, solamente per il fatto che lui si chiamava Draco Malfoy. 
Lucius si sedè al suo fianco, le dita intrecciate che andavano a torturarsi a vicenda, lo sguardo vitreo e perso nel vuoto. Da così vicino, Draco riuscì a vedere alcune rughe che solcavano la sua fronte, sempre più profonde.
"Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, lo sapevo da sempre" sussurrò, forse più a se stesso che al figlio. 
"Padre, cosa succede?" chiese Draco, nonostante avesse già un'idea ben chiara di cosa stesse accadendo e di cosa sarebbe successo a lui. 
Il padre di volse verso di lui e lo fissò. Forse per la prima volta Draco notò la preoccupazione che Lucius aveva nei suoi riguardi. Non importava quanto insensibile e freddo si fosse dimostrato fino a quel momento, non importava quanto Lucius avesse fatto capire a tutti quanto suo figlio era un nullafacente che poco contava nella società dei maghi; in quel momento stava lasciando calare la muraglia che aveva creato e fortificato per anni, quella che a suo figlio aveva sempre mostrato e insegnato a creare a sua volta. Stava mostrando per la prima volta il suo lato umano, quello che si preoccupava per la propria progenie, perchè non poteva fare altro.
"Ho sempre voluto il meglio per voi" disse sempre sottovoce. Lucius alzò lo sguardo verso la moglie, a sua volta attanagliata dal dolore. 
La situazione era così grave? L'avrebbero svelata tutta al momento? Draco in quel momento avrebbe voluto solo che suo padre gli dicesse come stavano le cose perchè quella situazione tesa lo stava facendo impazzire.
"Il signore oscuro è tornato, Draco" sputò alla fine Lucius, quasi stesse insultando qualcuno.
"Lo so, padre" rispose il figlio con fermezza, cercando di celare la propria paura per dare forza al padre.
"Cerca tutti coloro che sono stati suoi seguaci. Ma cerca anche nuove reclute per il suo esercito. E' debole ora, Draco. Ma presto tornerà davvero" Lucius continuava a parlare fissando il figlio con i suoi occhi grigi, spalancati; sembrava quasi impossessato. 
Draco sentì un le lacrime farsi spazio tra le sue ciglia, ma le respinse. Doveva mostrarsi forte, pronto al destino che lo aspettava. 
"Il signore oscuro vorrà anche te nel suo esercito" disse alla fine tutto d'un fiato Lucius. 
Draco rimase immobile. Se lo aspettava in fondo. Suo padre glielo aveva detto sin da piccolo che quello sarebbe stato il suo destino, essere la spalla del signore oscuro. 
E da piccolo lui ne era contento, era così affascinato dalle storie del padre da non voler altro che quello, divenire un mago potente e ricevere la benedizione del signore oscuro. Non era passato poi così tanto tempo, in fondo, era ancora un'infante, eppure qualcosa era cambiato.
Forse l'aver conosciuto le disgrazie che quel mago aveva portato, forse lo sguardo di terrore dipinto sul viso di ogni studente e professore alla scuola di Hogwarts nel momento in cui era stato annunciato il suo ritorno, così come quello dei suoi genitori, o forse l'amore per quella sporca mezzosangue, adesso avevano cambiato qualcosa. 
Non si sentiva più pronto, più tanto invogliato a essere parte di un'armata oscura. Anzi, il suo desiderio ora era quello di fuggire lontano assieme a tutti, per non assistere al flagello che si sarebbe presentato in futuro. 
Eppure era lì, sarebbe rimasto lì, al fianco del padre, per sempre. Lo sapeva.
Perchè in fondo gli insegnamenti di Lucius non erano andati persi, Draco li aveva appresi, assimilati, e ora li avrebbe messi in atto.
"Farò quel che si renderà necessario, padre" disse solennemente, cercando di metterci tutto il coraggio che aveva dentro. Suo padre lo guardò, come mai aveva fatto prima. Era orgoglioso, lo si vedeva; i suoi occhi erano lucidi per il pianto, dovuto sia alla sua inquietudine sia al fatto di vedere il suo piccolo bambino diventare uomo davanti ai suoi occhi. 
Passò una mano sul suo volto, per cercare di scacciare tutte le emozioni che vi aveva dipinte sopra.
Draco sapeva cosa doveva fare, ormai era consapevole. 
Mentre dal suo cuore arrivava una vocina, il suo cervello si impegnava per respingerla. Era un Serpeverde, era un Malfoy, era un suddito del signore oscuro.

   
 
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