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Autore: F a i r    28/12/2011    3 recensioni
E se la storia che conosciamo, non sia la vera storia? Se ci fossero avvenimenti di cui ignoriamo l'esistenza o se alcune azioni avessero altri moventi?
La storia di Naminé e Roxas forse non è proprio come ce l'hanno raccontata. O forse sono io che ho sempre voluto che fosse così.
"Alzò il capo e disse al suo migliore amico: «Stalle accanto e prenditi cura di lei, d'accordo?»
La sua era quasi una supplica. Dai suoi occhi traspariva una preoccupazione che non sarebbe dovuta esistere in un Nessuno.
Axel rimase sorpreso dal tanto affetto che Roxas aveva per Naminé.
«Sta' tranquillo» promise. «Lo farò»."

PS: Alcune scene che troverete esistono davvero in KHII, mentre altre sono completamente inventate. Enjoy (:
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axel, Naminè, Roxas, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts, Kingdom Hearts II
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Chapter XVII: Sacrificio per amicizia
Da quando aveva lasciato la Fortezza Oscura, sembrava essere passata un’eternità.
Quel breve incontro con i sei superstiti dell’Organizzazione XIII l’aveva turbato più di quanto si sarebbe aspettato.
Mi chiedo cosa mi stia succedendosi ritrovò a pensare.
Non è molto difficile rispose una voce.
Sora alzò istintivamente lo sguardo ma non vide altro che i soliti comandi della Gummiship.
Me lo sarò immaginato.
Paperino e Pippo sembravano tutt’altro che preoccupati; Sora invece si sentiva inquieto ad ogni passo che muoveva, come se non fosse quello il suo compito.
Sospirò fra sé deluso quando notò un altro mondo all’orizzonte.
«Che ne dite di fermarci qui?»
 
Non aveva collegato di trovarsi a Crepuscopoli finché non aveva letto il messaggio di benvenuto a lettere cubitali sulla torre più alta dell’Area del Tram.
«Siamo già stati qui!» realizzò.
«Potremmo cercare Hayner e i suoi amici e chiedere se ci sono problemi» propose Pippo.
Il gruppetto si infilò in una stradina, quando si ritrovarono i tre ragazzi di fronte.
«Hey Sora!» esclamò Hayner. «Ne è passato di tempo!»
Il ragazzo ricambiò il caloroso saluto. Il biondo mi sembrò molto diverso dal loro primo incontro.
«Vi stavamo cercando» annunciò Pence.
Il sorriso di Sora si congelò per poi lasciare spazio ad un’espressione preoccupata.
«Cos’è successo?»
«Alla Vecchia Villa si sono radunati degli strani esseri e la città è tutta in allarme» rispose Olette.
Questa non ci voleva pensò Sora.
Si voltò a guardare i suoi compagni che gli risposero stringendo in pugno le proprie armi.
Tornò a guardare Hayner.
«Fateci strada».
Corsero a perdifiato verso il boschetto della Vecchia Villa. A guardarlo non sembrava ci fosse nulla di anomalo.
Raggiunsero il grande cancello della casa e improvvisamente furono circondati da strane creature biancastre.
«Nessuno!» esclamò Sora. Lo sapevo pensò.
Una delle creature si avventò contro di lui, ma lo vide subito scomparire in piccole esplosioni, trafitto da una chiave.
«Vostra Maestà!» esclamarono i suoi compagni all’unisono.
«Non distraetevi!» urlò in risposta il Re mentre altri Nessuno si avvicinarono a loro per attaccarli.
Sora mosse in avanti il Keyblade in un affondo, aggirò una creatura e la trafisse alle spalle. Ripeté l’azione più volte, finché fu certo che Hayner, Pence e Olette fossero al sicuro.
Ma quanti sono?! si chiese mentre continuava a muovere il Keyblade come una trottola.
«Non preoccuparti!» rispose Topolino, come se gli avesse letto nel pensiero. «Questi sono gli ultimi!»
Si riferiva a tre Simili che si stavano dirigendo verso di loro.
Bene! sentì dire Sora dentro di sé, come se fosse statoun suo pensiero; era però certo del contrario.
Prima che potesse risponedere alle proprie domande, dovette scagliare un fendente contro un Simile.
Quello si ritrasse con fare molliccio e Sora lo colpì ancora.
Ciò che lo infastidiva era il fatto che il suo avversario non sembrasse minimamente ferito dai colpi che gli venivano inferti. Poi, d’un tratto, spariva in tante bolle di sapone.
«Quegli esseri ci hanno attacati anche quando siamo venuti qui per cercare l’altra Crepuscopoli» disse Hayner.
«Altra Crepuscopoli?»
Hayner annuì. «L’abbiamo pensato per spiegare il fatto che esistano due cristalli blu e due portamonete uguali».
Sora ci rifletté su. Com’era possibile una cosa del genere?
«E dove dovrebbe trovarsi?» chiese.
«Abbiamo pensato che si trovi dentro la Villa» rispose Olette.
«Sembra così assurdo» disse Sora riflettendo ad alta voce.
«Non lo è...» intervenne il Re.
Sora si voltò a guardarlo: gli sembrò che avesse un’espressione triste.
«Voi sapete qualcosa?» chiese Pippo.
Il Re annuì lentamente. «L’altra Crepusopoli serviva a perché l’Organizzazione non disturbasse il risveglio di Sora».
Il ragazzo spalancò gli occhi a quella risposta. Allora aveva davvero dormito! E cosa era successo durante il suo sonno? Quanto tempo aveva dormito? E perché?
Tutte quelle domande gli affollavano la mente, ma decise che trovare l’altra città avrebbe colmato i suoi dubbi.
«Troviamola» disse infine.
L’espressione di Topolino si rasserenò. Il Re li condusse all’interno della casa.
Era rimasta malandata così come Sora l’aveva trovata la prima volta.
Salirono le scale che si trovavano al centro e voltarono a destra,dove una porta impediva l’accesso.
Topolino puntò il Keyblade contro la serratura e quella scattò con un suono secco.
Varcarono la soglia e si trovarono in una biblioteca il cui pavimento era stato sostituito da una lunga scalinata che portava ai piani inferiori.
La percorsero e proseguirono trovandosi in una sala computer.
« È qui» annunciò Topolino.
«E come facciamo ad entrare, yuk?»
«Lasciate fare a me» disse Pence.
«È un genio del computer» assicurò Hayner.
Pence rimase seduto di fronte ai monitor per qualche lungo minuto: premeva tasti, configurava, cancellava e impostava e ogni tanto emetteva qualche breve esclamazione di gioia perché il computer non gli rispondeva con qualche messaggio di errore.
«Mi serve la password» annunciò infine.
«Gelato al sale marino» rispose prontamente Sora e tutti si voltarono a guardarlo.
«Gawsh, come fai a saperla?» chiese Pippo.
Sora, allora, si rese conto che tutti lo osservavano e si chiedevano la stessa cosa. «Non lo so» rispose in tono di scusa. «Davvero». Si chiedeva anche lui come quelle parole gli fossero arrivate in gola. E poi... cos’era il gelato al sale marino?
«Non ci resta che provare» propose Olette.
Hayner annuì. «Avanti, Pence. Prova».
Il ragazzo immise la password e il computer la riconobbe.
«E’ andata!» esclamò entusiasta.
Da una capsula che nessuno aveva notato prima emerse un raggio laser bianco che si concentrava al centro della stessa.
«Andiamo» disse Sora.
«Io devo ancora sistemare degli affari» annunciò il Re. «Vi raggiungerò appena possibile».
Sora annuì e toccò il laser insieme a Paperino e Pippo.
Si sentì invadere da uno strano calore e, quando riaprì gli occhi, si ritrovò in una stanza identica a quella che aveva lasciato, fatta eccezione per il computer in pezzi.
«Questa è l’altra Crepucopoli» disse.
La mia Crepuscopoli completò la solita voce.
Questa volta Sora non gli diede nemmeno molto peso.
Alzò lo sguardo e la sua attenzione fu attirata da una strana sfera verde che aleggiava in un angolo della stanza.
«Sarà quello il passaggio verso il regno dell’Organizzaizone» disse Pippo.
«Dici?»
«Non ci sono altri passaggi» aggiunse Paperino.
Non trovando altra scelta, Sora si avvicinò all’inquietante sfera fluttuante e la toccò.
Si sentì risucchiare da un vortice e finì in una strana dimensione.
Guardò i suoi piedi e per poco non si sentì mancare il respiro: stava fluttuando!
O almeno così gli sembrava...
Provò a muovere un passo e si rese conto di star poggiando i piedi su un qualche tipo di superficie.
Che strano postopensò.
Non ebbe tempo di chiedere il parere dei suoi compagni che si vide circondare dai soliti esseri bianchi e mollicci che gli avevano intralciato il cammino durante il viaggio.
E basta!pensò mentre il Keyblade gli compariva nella mano destra.
Sentì un fruscio alle sue spalle e quando si voltò un Nessuno si dissolse in mille bolle di sapone.
«Continuate a muovervi!» urlò una voce.
Sora ne rincorse il suono e individuò che proveniva da un ragazzo dalla chioma rossa di qualche anno più grande di lui che portava un soprabito nero. Ciò che sembrò assurdo a Sora fu il fatto che quella voce gli era suonata tremendamente familiare.
«Chi sei?» chiese mentre sferrava un colpo ad un Nessuno che gli si era avventato contro.
«Non ha importanza!» ribatté il ragazzo, anche lui impegnato in uno scontro. Le sue armi circolari furono avvolte da fiamme e furono scagliate con i Nessuno che sparivano uno dopo l’altro. «Sono qui per aiutarti!»
Axel, che gioia ri...
Sora si voltò di scatto infastidito quando la voce gli rimbombò nella mente; lo confondeva, a volte credeva di perdere la concentrazione. Colpì un altro Nessuno.
«Ti chiami Axel?» chiese.
Il ragazzo annuì.
«Non distrarti!» disse e ripartì all’attacco.
Sora lo seguì riprendendo ad attaccare  i Nessuno che sembravano non finire mai.
Ogni tanto lanciava qualche occhiata ad Axel per controllare che non gli succedesse nulla.
Si sentiva stranamente preoccupato, ma non riusciva a comprendere il motivo della propria preoccupazione. Si scagliò contro altri Nessuno eliminandoli uno dopo l’altro.
Ma quando finiscono?!si chiese mentre ripoggiava i piedi in terra.
Si ritrovò schiena a schiena con Axel.
«Li preferivo quando erano dalla mia parte» scherzò il rosso.
«Ci stai ripensando?» lo canzonò Sora.
«Nah» assicurò Axel. Si chinò un po’ per raggiungere l’orecchio di Sora. «Sta’a guardare» sussurrò.
Spiccò un salto, venne avvolto da fiamme i chakram cominciarono a ruotare all’impazzata, finché tutto non fu invaso da una intesissima luce bianca.
Sora si coprì gli occhi con le mani per difendersi da quella luce accecante.
Quando gli sembrò che stesse perdendo di intensità, cominciò a guardarsi intorno.
Con sua enorme sorpresa, tutti i Nessuno erano svaniti nel nulla!
Tutto sembrava osì assurdo, ma non vedere Axel lo spaventò.
Abbassò lo sguardo e lo trovò disteso sul pavimento.
«Axel!» esclamò e corse verso di lui.
Si gettò a terra accanto a lui e si accorse che ansimava.
«Cos’è successo?» chiese.
«Questo è quello che succede quando metti tutto te stesso in un attacco» rispose Axel misurando il poco fiato che aveva. «Non che io abbia un me stesso» aggiunse con un po’ di ironia. Tentò di ridere, ma la sua espressione si trasformò in una maschera di dolore.
Sora lanciò un’occhiata al corpo di Axel e non poté fare a meno di sorprendersi.
«Stai... scomparendo» disse senza fiato.
Axel sorrise. «La mia strada finisce qui...»
«Axel non puoi lasciarmi, non puoi!» urlò d’improvviso Sora, ma sentì che quelle parole non gli appartenevano.
Che mi sta succedendo?si chiese. Non poteva dispiacersi così tanto per una persona appena conosciuta.
«Speravo di trovarlo...» sussurrò Axel con un filo di voce, lo sguardo vacuo.
Il bruno si sentì salire le lacrime agli occhi, ma non riusciva a sentirle proprie.
«...e che mi perdonasse» concluse il rosso.
Axeeel! sentì Sora urlare nella sua mente.
Si sentì sbalzare indietro. Portò istintivamente le mani agli occhi e si rese conto che erano asciutti.
Vide una figura in ginocchio vicino ad Axel, ma si soprese del fatto che potesse guardarci attraverso: era semitrasperente.

~• ~
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Salve a tutti!
Che interminabile attesa, eh?
Beh, questo capitolo è stato un parto plurigemellare e arrivare a questo punto per me è molto difficile dal punto di vista emotivo perché mi sento molto attaccata ad Axel. Quindi capite bene che questa situazione non è che mi riempia di gioia e pertanto mi è anche difficile da buttare giù.
Comunque!
Questo è quello che sono riuscita a fare e spero che lo apprezziate, anche se vi faccio aspettare sempre troppo^^"
Mi piacerebbe qualche recensione da parte vostra, così sarei anche più invogliata a continuare (:
Beh, buone vacanze a tutti e alla prossima!


Ringraziamenti:
~   Cielo_Chan, Xanum, Cipotta91 e la mia Aerith1992 per aver recensito;
~ Cielo_Chan, Ekaril, il Keyblade del Destino, NaminF, RoriKida e Xanum per aver inserito la storia fra le preferite;
~ sheliveinaFAiRYTALE, tigre, Xanum e _FeDe_IcA per aver inserito la storia fra le ricordate;
~ Cipotta91, NaminF, la mia R y u  e Xanum per aver inserito la storia fra le seguite;

Grazie a tutti (:

 

   
 
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