Ciao a tutti!!!
Ho deciso di pubblicare due capitoli oggi.
Ringraziate marco per questo... caro marco, mi dispiace ma per il BOOOM dovrai attendere domani! Sono un pò sadica, ma solo un pò!
Benvenuta Emma! Aspetto con ansia le tue prossime recensioni.
Baci baci Vs Luz
La situazione si complica!!!!
5. LA CENA
Hermione trascorse l’intera domenica,
cercando di riprendersi dalla sbornia. Piano piano riuscì a ricordare quello che
era accaduto la sera precedente e a rimettere insieme i pezzi del puzzle.
Purtroppo la fine della festa e la notte con Harry erano ancora un mistero, che
solo il moro avrebbe potuto svelare.
La bruna avrebbe voluto andare dal suo
migliore amico per sapere cosa era accaduto, ma l’imbarazzo era più forte della
curiosità.
Si era resa ridicola agli occhi di mezza
Hogwarts e con molta probabilità era anche andata a letto con
Harry.
Forse aveva avuto la notte che sognava da una
vita e non si ricordava un bel niente.
Hermione stava pensando a come evitare Harry
per qualche decennio, quando l’amico bussò alla sua porta.
“Herm, posso entrare? Tua madre mi ha detto
che non ti sentivi molto bene” disse l’ auror preoccupato.
Hermione trovandoselo di fronte impallidì e
biascicò un semplice:”Sto bene!”
“Herm ti ho riportato la borsa, l’avevi
lasciata da me” disse Harry tranquillo.
“Grazie” fece Hermione
tesa.
Tra i due calò un silenzio
imbarazzante.
“Io devo restituirti la maglietta, invece”
affermò la bruna cercando di rompere il silenzio.
“Non c’è problema, puoi anche tenerla”
dichiarò Harry gentile.
Di nuovo silenzio. Hermione guardava Harry ed
Harry guardava Hermione e nessuno dei due diceva niente.
Dopo svariati minuti il moro prese la
parola:”Senti Herm, siamo stati invitati ad una cena, è per domani
sera”
“Una cena” ripeté Hermione “e con
chi?”
“Ron, tu, io e la Chang” rispose Harry
nervoso.
Hermione a sentire quel nome si rabbuiò
improvvisamente e domandò:”E perché mai dovremmo andare a cena con la
Chang?”
“Beh perché ci ha invitato” replicò
Harry.
“Andate tu e Ron …io che centro!?” commentò
la bruna infastidita.
“Herm, l’invito era esteso anche a te e poi
se vado da solo mi toccherà la sorte del terzo incomodo” affermò il
moro.
“Perché dovresti fare il terzo incomodo?”
chiese curiosa l’amica.
“Perché ieri sera quei due sono stati a letto
insieme” disse asciutto Harry.
“Ah!” fu l’unica cosa che riuscì a dire la
giovane strega.
“Herm, lo so che tu non sopporti la
Principessa del Sol Levante, ma fai uno sforzo e vieni alla cena” la implorò
l’amico.
Hermione a sentire quelle parole divenne
bordeaux. Come diavolo faceva Harry a conoscere il soprannome che proprio lei
aveva affibbiato a Cho e come faceva a sapere dell’antipatia che provava per la
cinesina.
“Te l’ho detto io, mentre ero ubriaca, che
non la sopporto?” domandò Hermione nervosa.
“Sì, ma hai anche precisato che nel tuo
libro nero la prima in classifica rimane Miss Mi Sono Fatta Tutti Ad Hogwarts
Lavanda Brown” disse Harry divertito.
Hermione, sconvolta, chiuse gli occhi e
si mise entrambe le mani in faccia.
“Herm non sentirti in imbarazzo, io concordo
pienamente con te, sia su Cho che su Lavanda” commentò il giovane
auror.
“E allora perché dobbiamo andare a questa
cena?” disse la bruna.
“Per fare contento Ron e per passare un po’
di tempo con lui, prima che riparta” spiegò Harry.
“Verrò alla cena!” dichiarò Herm
rassegnata.
“Benissimo, passo a prenderti domani sera
alle otto” affermò il moro.
“Ok” assentì l’amica.
“A domani” disse Harry
sorridendo.
“Harry non mi ricordo un bel niente di ieri
notte” sussurrò Hermione cercando di affrontare il
problema.
“Ci credo, non avevo mai visto nessuno così
ubriaco” fece il mago divertito.
“Domani parliamo?” chiese l’amica
imbarazzata.
“Certo piccola, domani, dopo la cena, davanti
ad una bella camomilla fumante, faremo quattro chiacchiere” disse Harry, posando
un bacio sulla testa di Hermione.
Harry se ne andò ed Hermione si lasciò cadere
sul letto, pensando che mancavano solo ventiquattro ore al momento della
verità.