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Autore: Inessa    31/12/2011    7 recensioni
Tutti i tuoi amici sembrano avere una strana fissa per la questione "primo bacio dell'anno" e tu, pur nella tua immensa sfiga, qualcuno da baciare l'hai sempre avuto. (Arthur/Merlin, ovvio)
31/12/2010 - Aggiunta di una seconda parte.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Gwen, Merlino, Principe Artù | Coppie: Gwen/Artù, Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Note dell'autrice: l'idea mi è venuta l'anno scorso, subito dopo aver postato il primo capitolo e mi sono detta che ci sarebbe stato come i cavoli a merenda inserire questa parte in seguito, quindi ho lasciato perdere. Adesso invece è abbastanza in tema, quindi eccola qui! E' molto più fluff, carie e miele di quello che volevo scrivere, ma bon. Non l'ho pubblicata a parte perché è esattamente uno spin-off e si capisce poco senza aver letto pure la prima parte... quello, e perché non mi veniva in mente un altro titolo XD Vi avevo già fatto gli auguri di buon anno nella fic precedente, ma ve li rinnovo con questa:




BUONA FINE E BUON INIZIO, ARLINIANE (alle Arweniane no)!





Beginning





31 dicembre 2011. 23.00


Arrivo. Perdonami.


Schiacci il pulsante d'invio e ti infili il cellulare in tasca, accelerando il passo. Maledici il lavoro che ti ha tenuto impegnato persino l'ultimo giorno dell'anno e speri di non morire congelato prima di arrivare alla festa e poterti ingozzare, oltre che riempire di spumante.


23.45


Sali le scale del condominio di Gwaine ed oltrepassi trafelato l'uscio della porta aperta. Senti i polmoni bruciare per avere quasi corso per strada in mezzo al freddo e ti togli il cappuccio, scrollandoti i fiocchi di neve che ti si sono depositati sul cappotto. Dai un'occhiata in giro, tra gente che ha già palesemente oltrepassato il limite della sobrietà e gente che invece non ha ancora finito di strafogarsi di patatine. Ti trova prima che sia tu a trovare lui, e lo vedi venirti incontro sorridente. Ricambi il sorriso senza rendertene conto, perché è ancora tutto nuovo e vecchio allo stesso tempo, come tutte le sensazioni di fine anno. Non appena ti si avvicina abbastanza da poterlo toccare, sollevi le mani gelate verso il suo viso e le sue braccia sono già intorno alla tua vita, come da consuetudine.


Gli schiocchi un bacio sulle labbra prima che possa dire qualsiasi cosa e lui stringe di più la morsa attorno alla tua schiena.


- Non riesci ad essere puntuale nemmeno la notte di Capodanno, Merlin?


Sollevi gli occhi al cielo fintamente scocciato.


- Perdonatemi, sire, ho fatto il possibile! Qualcuno è costretto a lavorare per vivere, sapete?


Tenta di fare l'infastidito, ma non ci riesce che per pochi secondi e scoppiate a ridere contemporaneamente come due idioti troppo ebbri di felicità. Ti chiedi se durerà, quanto durerà, se un giorno il non essere del tutto accettati si farà più forte di quello che vi lega, ma per adesso riuscite solamente a ridere. E noti che Arthur ti guarda ancora come ha fatto la notte di capodanno di un anno fa, e quella di febbraio, quando ti è piombato in casa a notte fonda, dicendoti solo che un Pendragon mantiene sempre le promesse. E poi ti ha guardato come se non contasse altro al di fuori di te, di lui e di quello che potevate essere l'uno per l'altro.


- Andiamo in balcone, - ti dice sciogliendo la morsa attorno a te e trascinandoti per mano. Afferra due calici per metà pieni di spumante e, non appena siete fuori, te ne porge uno.


Ti coglie un senso di déjà vu, perché questa scena l'hai già vissuta, esattamente un anno fa, solo che eri molto più triste e molto più solo. Ora invece ti basta incrociare lo sguardo perso di Arthur per essere felice.


23.57


- Questo è stato l'anno più difficile della mia vita, - ti sussurra.


E tu lo sai, lo sai perché un anno fa Arthur doveva sposare Gwen, un anno fa Arthur ti ha baciato allo scoccare della mezzanotte, un anno fa ti ha fatto una promessa, un anno fa Arthur aveva addosso il profumo di qualcun altro, e a te sembrava tutto così confuso e difficile e hai pensato di fuggire per paura di finirne schiacciato.


Lo osservi, mentre fissa un punto indefinito oltre il balcone, oltre gli alberi, oltre te e senti una morsa al petto, perché convivi ancora con la paura che da un momento all'altro tutto questo finisca, che Arthur si renda conto di aver commesso un errore madornale nel dar via la sua vita perfetta per quel poco che tu hai da offrirgli.


23.59


Poggia su di te il suo sguardo blu, solleva il bicchiere chiedendoti tacitamente di brindare. Lo assecondi.


- Però è stato anche l'anno più felice, - la sua espressione si illumina mentre lo dice, - della mia vita, e voglio ringraziarti per non essertene mai andato, - conclude sorridendo.


Dieci...


E sai cosa vuole dire. Lo sai perché avete avuto tante notti disperate, perché a volte il dolore è stato così forte che solo le sue parole innamorate ed intensamente sofferte hanno potuto alleviarlo.


Nove...


Solo il fatto che ti abbia parlato a cuore aperto, mettendoti tra le mani tanti anni di sofferenze, tutta la sua vita e tutto se stesso, perché tu potessi custodirlo ed evitare che si rompesse come cristallo.


Otto...


Continua il conto alla rovescia, ma è così lontano che, anche se lo senti, non te ne importa, perché il vostro tempo scorre al di fuori del tempo degli altri.


Sette...


Ha appena il tempo di portarsi il calice alle labbra e bagnarsele di spumante, prima che tu, ripetendo ancora una volta a rovescio le scene di un anno fa, glielo tolga dalle mani per farlo volare insieme al tuo giù sull'asfalto umido, in un tintinnare di vetri.


Sei...


- Ti amo, - gli sussurri sulle labbra, e fai aderire le vostre bocche, come tante volte avete fatto in questi mesi.


Cinque...


Lo baci non perché è mezzanotte e sei un po' ubriaco, non perché la gelosia ti ha reso cieco.


Quattro...


Lo baci perché ormai ti appartiene, perché lui è Arthur e tu sei Merlin, solo che adesso siete Arthur e Merlin insieme e niente è mai stato così giusto e lasci che il mondo intorno a voi scompaia per i secondi che vi separano dalla mezzanotte o anche per sempre.


1 Gennaio 2012. Mezzanotte.


Lo baci e l'ultimo bacio dell'anno vecchio si confonde col primo dell'anno nuovo, mentre al di fuori di voi qualcuno ancora segue i ritmi del mondo.


Vi separate per riprendere fiato e poi vi baciate di nuovo. Perché siete l'asino e l'idiota di sempre ed è una cosa che non cambierà nessuna mezzanotte. E perché potete.


- Ti amo anch'io, - ti sussurra Arthur con le labbra che si muovono sull'angolo della tua bocca.


E anche per questo.



Fin.

   
 
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