Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: Kengha    02/01/2012    8 recensioni
Jack Sparrow è arrivato con Gibbs a Tortuga per trovare il modo di estrarre l'amata Perla Nera dalla bottiglia.
Quella che sembrava essere per il nostro capitano una giornata come tante lo costringerà poi ad un nuovo viaggio sulla Queen Anne's Revenge assieme a vecchi "amici"....
"-Miss Angelica?- domandò Hector avvicinandosi alla donna che era seduta all’ombra di una palma e lo guardava piuttosto curiosa.
-Sì…soy yo…- rispose quella
-Vedo che non tradite le vostre origini, signora, eheh.- scherzò Barbossa riferendosi allo spagnolo
-Chi siete? Cosa volete da me?- domandò squadrandolo -....L’uomo senza una gamba…- disse poi notando le sue condizioni.
-Io sono il nuovo capitano della Queen Anne’s Revenge e voi dovete venire con me…che vi piaccia…o no!- sorrise strabuzzando in maniera sinistra gli occhi azzurri."
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Angelica, Hector Barbossa, Jack Sparrow, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Un oceano di ricordi'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti lettori abbandonati a marcire su una sedia per due mesi, dopo questa lunghissima assenza sono tornata? Credevate che avrei lasciato marcire questa storia? Beh, quelli che avevano sperato in questa possibilità dovranno ricredersi visto che ho pronta una scaletta dettagliata per tutti i capitoli fino alla conclusione. E' una delle fiction di cui vado fiera, per la piega che sta prendendo, non la lascerò in questo modo. Adesso che insorgo con questo ottavo capitolo garantisco un mio ritorno che, purtroppo a causa della scuola, sarà un po' aperiodico. NON GIOITE, LA FICTION VERRA' PORTATA A TERMINE XD
Mi scuso anche per il fatto di essere assente come recensore, ma ho davvero pochissimo tempo per leggere (sì, sono in vacanza ma devo leggere un libro di 460 pagine entro il 9 Gennaio e ho avuto il tempo di leggerne appena 60!)
ANGELICA: questo perché sei una grande sfaticata!
ME: oddio, no! Sei tornata a perseguitarmi! Ma non eri andata in crocera?
ANGELICA: Soy tornata, cabron!
ME: Oddiamine, povera me! Comunque...tranquilla, riprenderò la storia! ^^
ANGELICA: E' il minimo, e poi sono io la protagonista. Non puoi lasciarmi a quel modo!
ME: Io scrittrice. Io decido!
JACK: Mi hai fregato la battuta
ANGELICA: Tu sparisci, Sparrow!
ME: Oh cavolo, meglio filarsela.
Comunque, per rimettervi in "riga" con la storia farò un breve riassunto di ciò che è accaduto nei 7 capitoli precedenti. Buona lettura e, soprattutto, buon anno =)
Dolly


Jack e Gibbs sono a Tortuga e cercano ancora un modo per estrarre la Perla dalla bottiglia, Hector nel frattempo cattura Angelica in quanto l'unica a conoscere la rotta per raggiungere il "Tesoro dei Sette Mari" di Barbanera. La Spagnola però non è molto amichevole e il rapporto fra i due è subito burrascoso, così Hector chiede a Jack una mano in cambio avrebbe avuto una parte del tesoro, avrebbe estratto la Perla dalla bottiglia e Angelica sarebbe stata salva. La ragazza si rende subito conto del bluff dato che Hector non possiede i mezzi per liberare la Perla ma non dice nulla per vendicarsi di Sparrow, che si diverte inoltre a ricattare essendo in possesso della sua bambolina vodoo. Dopo una "cena di riconciliazione" proposta da Jack, Hector e Angelica scendono ai patti, anche se continuano ad essere grandi rivali. 
Gli Inglesi attaccano la Queen Anne's Revenge, ma grazie al tempestivo intervento di Angelica (che è tornata primo ufficiale) la nave non subisce danni e tutti i corsari del Re vengono catturati e portati al cospetto di Barbossa. Lì Maynard chiede di parlare con la Spagnola e dopo un attacco di gelosia Hector accetta.
Presto diventa chiaro il sentimento che prova l'Inglese per Angelica, tanto che arriva a chiederle di venire a vivere con lui. Angelica rifiuta spiegando che ormai la sua vita ha preso un'altra strada rispetto a quella che si aspettava da ragazza e i due si dicono addio. Nel frattempo Jack capisce di star perdendo la sua Angelica.



"I Patti"

-Bene, Miss Angelica!- proruppe, sprezzante, Barbossa –Abbiamo fatto come da voi richiesto: abbiamo liberato gli Inglesi, ciò ha causato un ritardo sulla tabella di marcia…tuttavia qualche buona stella deve avervi graziato visto che mi sono ostinato a darvi la mia fiducia.- sibilò con uno sguardo tutt’altro che amichevole.
-Devo sentirmi onorata?- domandò con un sorriso ironico la Spagnola.
Hector l’afferrò prepotentemente per il mento e la sbatté contro il parapetto della nave.
-Ascoltatemi bene, senorita…- disse con finta galanteria alitandole sul volto. Angelica represse a fatica un conato, sperando che l’espressione disgustata non la tradisse troppo.
-Vi ricordo che davanti i vostri occhi si mostra, in tutta la sua magnificenza, uno dei nove pirata nobili, colui che ha ingannato lo stesso diavolo, il dannato che ha ucciso Edward Teach!-
esclamò con fierezza, Angelica in quel momento lo spintonò con forza e sibilò un “Maldito Bastardo” in quel momento si rese conto di essersi tradita.
-Cos’avete da ridire, a riguardo, milady?- sorrise teatralmente, Barbossa.
Angelica pensò rapidamente e concluse che le sarebbe convenuto aggirare l’argomento, così sarebbe stata sicura che non avrebbe commesso errori persino più gravi.
-Nada…- biascicò abbassando lo sguardo.
-Fantastico. A questo punto, considerato il vento favorevole e l’alta marea, sareste così gentile da rilasciarci una rotta, di grazia?-
-Tks!- Angelica si avviò a passo sostenuto verso il ponte di bordo libero, seguita da un impacciato Gibbs pronto a organizzare le mappe.
-Quella dannatissima…-
-Ehy! Compare! Bella giornata, non trovi?! Il cielo è sereno, i gabbiani non rompono le bottiglie di um con i loro striduli versi e ancora non ho sentito le tue urla. Beh, non molto almeno.
Fai passi da gigante, amico!- Jack lo squadrò, poi, un attimo da capo a piedi -…per quanto ti sia possibile!- disse accennando un imbarazzato sorriso.
Hector gli diede una stampellata sulla testa.
-Diavolo vuoi, Sparrow? Se non c’è la Spagnola a rompere le bottiglie ti ci metti tu?!-
-Quale grave insulto corre ad infamare il mio buon nome e la mia nobile persona. Mi stai dando dello…scassa bottiglie?!- domandò accigliato il Capitano
-Sì esatto, Jack! E comunque non mi hai sentito urlare contro quella sgualdrina insolente perché …-
-Ah Ah Ah! Un po’ di rispetto verso Angelica, amico.- lo interruppe Jack.
-Pfs, e a te quella là non piacerebbe, eh?-
-Esattamente. Non conta assolutamente nulla nella mia fuggevole vita.-
-Ammettilo, ti ha stregato.-
-Affatto.-
-Pendi dalle sue labbra, Sparrow.-
-AhAh-AhAh-AhAh NIENTE AFFATTO!- lo canzonò Jack
-Sì certo, e io sono Tia Dalma.- disse, roteando gli occhi per la stupidità del compagno, Barbossa.
-Wow!! Tia?! Cavolo, un corpo un po’ migliore potevi sceglierlo. Magari senza tutta quella…barbetta ispida!- disse disgustato e agitando le mani in maniera da ricreare i “misteriosi” intrecci fra i fili di barba di Hector.
-SPARROW MI HAI DAVVERO STUFATO!- urlò Barbossa facendolo cadere, con un calcio, a terra.
-Ahià, guarda che un calcio con quella cosa, se ben assestato, fa parecchio male…eh! -
-Oh, non sai quanto mi dispiace!!- lo sfotté Hector
-Mmh…inizio a pensare che tu lo abbia fatto a posta.- constato Jack, rialzandosi a fatica.
-Ma chi? Io? E come potrei!!-
-Tks!- Jack si alzò e, spolverato molto accuratamente l’amato tricorno lo riposizionò sul capo.
-Ho finito.- disse secca la Spagnola mentre passava davanti a Hector senza degnarlo neppure di uno sguardo.
-Oh! Ma che brava. Finalmente abbiamo una rotta!- esclamò, fiero, il capitano della Revenge.
-La prima parte, della rotta.-puntualizzò, leggermente spaventato dalla reazione che avrebbe avuto da un momento all’altro Barbossa, Gibbs.
-CHE COSA??? CHE DIAVOLERIA SAREBBE MAI QUESTA. ESIGO UNA VALIDA SPIEGAZIONE!- urlò contro il povero Joashmee
-Vedo che vi divertite a prendervela con degli innocenti. Cosa c’è avete troppa paura ad affrontarmi di perona.- lo schernì Angelica
-Voi state tirando troppo la corda, Miss.-
-Non avevamo specificato condizioni nell’accordo.- puntualizzò lei lasciando, disarmato, Hector.
-Ahahah, mi ricorda tanto l’episodio con il figlio di Sputafuoco. Ricordi compare? Solo che quella volta…eheh…eri tu a…okay sto zitto!- esclamò alla fine Jack notando l’espressione contrariata di Barbossa.
-La vostra arguzia mi disarma, ma ditemi, come mai ci tenete così tanto a raggiungere il creatore in questi giorni?- iniziò calmo per poi urlarle contro le ultime parole e tentando un affondo con la sua spada. Angelica prontamente estrasse la sua e le due lame, con un acutissimo suono, si intrecciarono.
-Siete sveglia, non c’è che dire!-
-Un complimento, a cosa lo devo?-
-Mi ferite, Milady. Non mi considerate galante? Guardate che anche io ho il mio fascino.- disse con tono falsamente offeso mentre tentava nuovamente di colpirlo.
-Oh, scusatemi se non ho visto la vostra gentilezza dietro tutti quegli urli, quegli affondi, dietro le sbarre di quella prigione e dietro quell’alito che farebbe venire la nausea al Kraken.- rispose accigliata Angelica.
-Chiudo un occhio su tutto, ma non sull’alito!- concluse Hector prima di tentare di disarmarla.
-Ups!- rise Angelica mentre evitava il colpo e, grazie le sue molteplici giravolte disarmava l’altro.
-Direi che è finita.- disse poco dopo mentre raccoglieva la spada da terra e la poneva al legittimo proprietario. –Non vi converrebbe continuare, vista la mia situazione di assoluto vantaggio. Avrei la meglio.- disse semplicemente prima di voltarsi.
-Mai dare le spalle al nemico. Avete trascurato la prima regola, Miss!-
-Ma voi non mi attaccherete. Sono la vostra unica speranza per raggiungere il Tesoro dei Sette Mari. Tutte le vostre minacce, servono a farmi desistere, ma non mollerò. Qui, sono io ad avervi in pugno e non il contrario. Se non vi è chiaro. Vi conviene concentrarvi sulla rotta, piuttosto, la Gola di Shango è un luogo parecchio ostile. Bisogna prepararsi al peggio…- sibilò senza voltarsi mentre si allontanava nella sua cabina.
Barbossa ringhiò. Quella ne sapeva una più del diavolo, sarebbe stata difficile incastrarla.
-Gola di che?- domandò urlando Jack, che era rimasto a riflettere sul nome detto dalla Spagnola.
Barbossa gli tirò un’altra stampellata sulla testa. –Brutto pezzo di ignorante. E tu non le scasseresti le bottiglie di rum? Sentiamo!-
-Ignorante? Al sottoscritto? Hector, stai scherzando, non è vero? Io sono il coltissimo Capitan Jack Sparrow. Oltre che decisamente affascinante, ma quello è un dettaglio talmente noto che non c’è più nemmeno il bisogno di ricordarlo…-
Barbossa roteò gli occhi.
-Io sono colui che ha sconfitto Davy Jones, che ha vinto la maledizione, superato i confini del mondo e del mare che ha…un momento. Chi era quel coso?-
-Uff. Imbecille! SHANGO! S-H-A-N-G-O! Shango! Secondo le credenze vodoo è il dio delle tempeste. Sono scettico quando si parla di certe cose ma trattandosi del tesoro di Barbanera anche l’impossibile diventa pura realtà.-
-Concordo amico. Quindi, ipoteticamente, questo dio dovrebbe scatenare una tempesta contro la Queen Anne’s Revenge.- constatò Jack facendo sussultare il compare. –E, sempre secondo suddetta ipotesi dovremmo non uscir vivi dalla gola. Quindi per precauzione ci converrebbe tirar…-
-TIRATE LE VELE MALEDETTI MOZZI!!! ADESSO NON SI TRATTA PIU’ DI GIOCARE FRA POCO LA MORTE VERRA’ A FARCI VISITA!!!- lo precedette Hector che aveva già capito tutto.
-Uff. Ora sei tu che rompi le bottiglie. Lo stavo dicendo io!-
- Senti, Jack, basta con queste stupide buffonate. Piuttosto, va a parlare con la sgualdrina spagnola. Non mi sta piacendo affatto il suo comportamento e che Shango mi fulmini se non dico il vero ma io mando a monte tutto quanto se quella tocca nuovamente il mio orgoglio.-
Jack si allontanò di due larghi passi da Hector.
-Che c’è adesso?- Domandò il capitano della Revenge, adirato.
-Precauzione. Sai, se ti dovesse colpire un fulmine.- disse con un sorriso sbieco.
-CAMMINA A PARLARE CON ANGELICA, DEFICIENTE!- urlò Hector
-Sì, va bene. Calmino. Vado…- disse avviandosi a passi incerti verso la cabina di Angelica.
Stava per bussare quando si guardò la mano e la pensò infilzata dalla spada affilata di Angelica, dunque la ritrasse. Sospirò e si guardò intorno. Aprì lentamente la porta che cigolò sinistramente.
-Devo proprio?- disse con un filo di voce e lo sguardo preoccupato
-ENTRA DENTRO IMBECILLE!-
-Okay Okay.- Jack sparì dietro la porta di legno per poi riaffacciarsi. –Hector, un’ultima brevissima domanda!- disse alzando un indice.
-Diavolo c’è, adesso?-
-Ma hai il ciclo oggi?-
Barbossa gli lanciò la peggiore delle sue occhiate, dopo di che gli lanciò la sua spada, sperando con tutto sé stesso di tagliarli quella testa e quella lingua petulante. Tuttavia lo Sparrow chiuse prontamente la porta e così il piano omicida di Hector non si compì.
-Ohilà, è permesso?- domandò Jack entrando silenziosamente nella cabina di Angelica.
Di tutta risposta un’altra spada, che per poco non lo decapitò, andò a piantarsi contro la porta. Che oggi più che altro sembrava il tabellone di un tiro a freccette.
-Vengo in pace!- disse gesticolando in maniera confusionaria.
-Che diavolo vuoi da me, Sparrow?- sibilò la Spagnola uscendo dall’ombra.
 
 
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: Kengha