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Autore: Severa Crouch    03/01/2012    5 recensioni
La storia inizia il 1 settembre 1981, un anno decisivo per il mondo della magia. Di li a poco cadrà il Signore Oscuro. La protagonista, Alice Leroux, è una Serpeverde del settimo anno alle prese con i MAGO, con il clima che si respira nella sua casa, ma soprattutto questo è l'anno in cui dovrà affrontare la perdita della sua migliore amica, Lily Evans. Il riavvicinamento al suo vecchio compagno di studi e mentore, Severus Piton, porterà Alice a fare delle scelte che condizioneranno la sua vita, in bilico tra luce e oscurità.
È la mia prima fanfiction, spero che vi piaccia. Non ho modificato la trama della Rowling tutto è esattamente come appare nei libri, se verificate torna tutto. Ho solo lavorato sui punti che Harry Potter non ha vissuto e che non poteva o doveva conoscere. Ho messo What if perchè nei libri la mia Alice non c'è, però potrebbe esserci.
Il primo capitolo introduce Alice e il mondo in cui si muove, necessario per capire bene chi è la protagonista, dal secondo in poi arriveranno personaggi più conosciuti.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'L'orizzonte degli eventi'
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Capitolo 1 - Un nuovo anno inizia

 

1 Settembre 1981

 

La banchina ferroviaria era gremita di gente. Si vedeva un andirivieni di famiglie, i ragazzi spingevano i loro carrelli stracolmi di bauli, mentre le gabbie contenenti gufi e altri animali magici da compagnia oscillavano pericolosamente, minacciando di cadere da molti carrelli. Si sentiva un forte brusio, a cui si aggiungeva lo sbuffare del treno e i rumori metallici del suo motore.

Ogni anno, da che se ne avesse memoria, il primo settembre era così: alla stazione di King's Cross, dal binario nove e tre quarti, alle undici in punto partiva l'Espresso per la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Non si poteva dire che fossero tempi felici. Lord Voldemort, il più grande Mago Oscuro, era al pieno del suo potere. Il Ministero della Magia era nelle sue mani e per il mondo i suoi seguaci, i Mangiamorte, dominavano indisturbati. Coloro che provavano a contrastarli andavano incontro a morte certa, di solito preceduta da orribili torture.

Il clima che si respirava nel mondo magico era intriso di paura, tuttavia molti genitori sapevano che i loro figli sarebbero stati più al sicuro nella loro scuola che nelle proprie case. Il Preside non era altri che Albus Silente, l'unico mago vivente nei cui confronti il Signore Oscuro mostrasse un po' di timore.

Come molti genitori, anche Demetra Lari e François Leroux erano tranquilli, la loro figlia minore, Alice, sarebbe stata benissimo in quella che da ben sei anni poteva dirsi la sua seconda casa.

I Leroux erano una famiglia di maghi piuttosto particolare.
Il padre, François Leroux, proveniva da un'antica famiglia di maghi francesi, era un conosciutissimo storico della Magia ed un fine studioso di Magia Antica.
Nonostante i suoi 60 anni, il suo aspetto esteriore gli toglieva almeno cinque o sei anni. I lunghi viaggi alla ricerca di libri antichi lo tenevano in forma, il biondo dei suoi capelli mascherava il grigiore di alcuni fili e gli occhi azzurri erano rimasti curiosi e attenti.
Il chiaro dei suoi colori creava un piacevole contrasto con il nero dei suoi abiti. Monsieur Leroux sentiva la nostalgia della Francia e tentava di sentirsi più vicino alla sua amata Parigi vestendo come un esistenzialista.
La moglie e le figlie lo trovavano estremamente affascinante, nonostante lo scorrere degli anni. Tale fascino era aumentato dal carattere riservato e meditativo che lo distingueva.

La moglie di Monsieur Leroux non avrebbe potuto essere più diversa dal marito: di origini italiane, Demetra Lari, era una delle discendenti di Aradia, una famosissima strega vissuta nell'antichità, che secondo le legende era figlia di Diana, dea della caccia.
Dall'antenata Aradia, Demetra aveva ereditato la passione per la natura. Prima di sposarsi aveva insegnato Erbologia nella scuola di Magia e Stregoneria di Beauxbatons. Attualmente, si dilettava a coltivare le proprie piante ed erbe magiche nella serra realizzata nell'ampio giardino della loro dimora nel Wiltshire.

Demetra possedeva una bellezza mediterranea, la passione per le piante la portava a tenere spesso i lunghi capelli scuri legati in uno chignon, messo al riparo da un bel cappello verde da strega.
A differenza del marito, Demetra non era particolarmente alta, condizione che l'aveva portata a sviluppare un'incredibile capacità per gli incantesimi di appello, visto che François aveva il vizio di conservare i libri più interessanti sulle mensole della libreria a cui lei non arrivava.

Le figlie adoravano i suoi grandi occhi neri, in grado di trasmettere tanto amore, ma anche di fulminarle con lo sguardo quando dicevano qualcosa di sconveniente.

Demetra era molto socievole, amava le feste e adorava organizzare insieme al marito delle serate in cui discutere di magia con altri accademici. Purtroppo, l'avvento al potere del Signore Oscuro e il clima di terrore che aveva instaurato, misero fine a queste serate conviviali, costringendo i Leroux e le altre famiglie del mondo magico a condurre una vita più riservata.

I Leroux, così come i Lari, si erano rifugiati da secoli in Gran Bretagna, per trovare riparo dalle persecuzioni dei Tribunali dell'Inquisizione, che ai tempi minacciavano la comunità magica sul continente europeo.

La memoria degli orrori a cui avevano assistito i loro antenati era sopravvissuta allo scorrere dei secoli; infatti, nonostante la purezza del sangue, entrambe le famiglie rifiutarono di seguire Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato nella sua sete di dominio.
Riuscirono a non subire l'ira del Signore Oscuro soltanto perché erano una famiglia di Purosangue, inoltre, essendo degli accademici, non erano considerati una vera e propria minaccia. Non sarebbero rimaste abbastanza famiglie purosangue se Lord Voldemort e i suoi seguaci avessero iniziato ad uccidere anche quelle che non li combattevano apertamente.

I coniugi Leroux avevano tre splendide figlie.
La prima era Sabina: un'affascinante strega di 27 anni, che insieme al marito e collega William Spencer, lavorava al Ministero della Magia, nell'Ufficio per le Relazioni con i Folletti.

Sabina e William avevano un vivacissimo bambino di tre anni di nome Arthur. Da anni cercavano di trasferirsi per vivere in Francia come Charlotte ed Alain, perché non sopportavano più il clima umido della Gran Bretagna.

Sabina aveva preso dal lato italiano della famiglia. Era di una bellezza sconvolgente, mediterranea, con una folta chioma di ricci scuri, il carattere estroverso e la risata contagiosa: affascinava chiunque le stesse accanto. Come la mamma non era molto alta, tuttavia, riusciva a non passare inosservata, era una strega molto abile, stimata dai Folletti per la sua schiettezza e perché riusciva a non farsi imbrogliare.

Charlotte era la secondogenita: una bellissima strega di 24 anni, che viveva in Francia con il fidanzato Alain Le Goff, dove erano conosciuti come rinomati fabbricanti di bacchette magiche. Al contrario di Sabina, Charlotte aveva ereditato il fascino e l'eleganza francese dal papà: alta, bionda, con grandi occhi verdi; aveva un portamento sinuoso ed elegante, tanto da far pensare che in qualche antico ramo della famiglia dovesse esserci del sangue di Veela, per giustificare tale bellezza naturale.
Tanto fascino era aumentato dal carattere forte, determinato e romantico al tempo stesso. Charlotte era una perfezionista che amava curare tutto nei minimi dettagli.

Infine vi era Alice, una giovane strega di 17 anni, che si accingeva a frequentare l'ultimo anno di scuola ad Hogwarts.
Alice era la figlia più piccola, pur essendo una ragazza carina, il suo fascino discreto era messo in ombra dalla bellezza prorompente delle due sorelle.
Esile, con lunghi capelli e grandi occhi scuri, il colorito pallido, dovuto alle molte ore sui libri, le dava un'aria malaticcia e stralunata.
Alice era un'osservatrice, riservata e curiosa come il padre, amava profondamente passare il proprio tempo con i libri e girovagare per gli scaffali delle biblioteche. Aveva ereditato questa passione da entrambi i genitori accademici, la sua ambizione era diventare una rinomata pozionista, e magari un giorno insegnare Pozioni ad Hogwarts.

Le sorelle la prendevano in giro per questa sua passione per i libri e per il tempo che passava in biblioteca; invece di stare con i ragazzi, come le altre sue coetanee, preferiva di gran lunga dedicarsi ai compiti che le assegnava il suo mentore, il professor Lumacorno.

Quest'anno Alice avrebbe terminato gli studi ad Hogwarts, avrebbe sostenuto i difficilissimi M.A.G.O, gli esami finali, dopo i quali avrebbe fatto esperienza e sarebbe entrata nel mondo degli adulti. Alice era del tutto intenzionata a replicare i bellissimi voti ottenuti il quinto anno con i G.U.F.O.

Il primo anno, al momento dello smistamento nelle Case, il Cappello Parlante aveva mostrato indecisione sulla sua collocazione. Alla fine il Cappello decise per la Casa di Salazar Serpeverde, che certamente avrebbe aiutato una ragazza ambiziosa come lei a realizzare qualcosa di grande, come aveva fatto in passato con le sue sorelle.

In quegli anni, tuttavia, la Casa di Serpeverde non godeva di un'ottima fama.
Il suo fondatore, Salazar Serpeverde, infatti era stato un mago che prediligeva istruire giovani maghi e streghe discendenti da illustri famiglie magiche, il cui carattere fosse astuto e ambizioso. Tra i suoi allievi figuravano maghi grandiosi come Mago Merlino, lo stesso Signore Oscuro si vantava di essere un discendente del mitico Salazar.

Con i tempi che correvano, pertanto, la Casa era piena di aspiranti Mangiamorte, nella Sala Comune si sentivano discorsi da far venire i brividi e provare ad allacciare rapporti con studenti appartenenti ad altre Case era piuttosto complicato, specie da quando gli unici amici che Alice si era fatta erano già diplomati.

Per fortuna che c'erano i libri. I libri erano la sua salvezza, Alice passava intere ore in Biblioteca, a leggere e fare ricerche per approfondire ciò che i professori spiegavano.

A scuola, Alice odiava mettersi in mostra, parlava solo se interpellata, a differenza di alcune ragazze Grifondoro e Corvonero che non vedevano l'ora di esibire la propria preparazione. Trovava irritante le sgomitate con le mani in aria per rispondere a domande banali, o peggio ancora, ovvie.

La pazienza, la meticolosità e la precisione la facevano eccellere in materie come Pozioni, Erbologia, Incantesimi e Cura delle Creature Magiche, Non poteva dirsi lo stesso di Trasfigurazione e Difesa contro le Arti Oscure, materia dalla quale era terrorizzata, probabilmente a causa del clima di terrore che si respirava di quei tempi. 

 

*  *  *


Alice pensava al lavoro che l'avrebbe attesa quest'anno, mentre saliva sull'Espresso di Hogwarts. Cercò un posto dove poter sistemare la gabbia di Jean - il suo barbagianni - e leggere qualcosa in pace, in attesa dell'arrivo ad Hogwarts.

Trovò uno scompartimento vuoto a metà del treno, sistemò il baule e la gabbia di Jean sulla cappelliera: per fortuna che a giugno era diventata maggiorenne, così poteva tranquillamente utilizzare gli incantesimi per sistemare le proprie cose, rendendo molto più semplice e meno faticoso il viaggiare.

Alice fece appena a tempo a sedersi vicino al finestrino e a salutare i suoi genitori. La mamma le faceva segno di scriverle ogni tanto per darle notizie.
La porta dello scompartimento si aprì e Gareth Murray entrò, seguito da Stephen Blackford e Lizzie Belmont, già con indosso le divise di Serpeverde.

“Ancora con gli abiti Babbani, Leroux?”, disse Lizzie guardando il vestito blu intenso di Alice. “Non siamo neanche partiti Lizzie, che fretta hai?”, chiese Alice, seccata per l'interruzione.
Non aveva fatto in tempo neanche a pensare che libro leggere durante il viaggio e già si vedeva costretta a condividere lo scompartimento con i suoi compagni di Casa.
Aveva sperato che entrassero dei Tassorosso e dei Corvonero, o magari qualche Grifondoro, che l'avrebbero ignorata lasciandola in pace.
Purtroppo era entrata Lizzie Belmont, Serpeverde come Alice, per di più compagna di dormitorio e di molte lezioni, insieme a Gareth Murray e Stephen Blackford. Loro erano la coppia di ragazzi Serpeverde più popolare di tutta Hogwarts, Battitori della squadra di Quidditch. Stavano con Alice per sfuggire alle spasimanti e per cercare di ottenere i suoi appunti, visto che loro erano sempre troppo impegnati per poter studiare.

Gareth era un ragazzo dalla figura longilinea, i capelli corvini corti che stavano sempre in disordine facevano risaltare gli occhi di un azzurro intenso.
Proveniva da una famiglia di Mangiamorte, suo fratello maggiore era stato ucciso dagli Auror del Ministero e da allora odiava profondamente i Grifondoro, la maggior parte dei quali erano aspiranti Auror.
Alice conosceva Gareth da quando era un ragazzino di undici anni, sapeva che, dietro la maschera di odio spietato verso i Grifondoro e gli aspiranti Auror, si celava un ragazzo triste e solo per la perdita del fratello. Persino le storie poco impegnative in cui si lanciava con le ragazze tradivano il suo disperato bisogno di affetto e la sua paura di legarsi ed essere nuovamente abbandonato.
Cionondimeno, Gareth sapeva essere inquietante quando si metteva a parlare di Magia Oscura, argomento che da un po' di anni Alice non voleva neanche sentire nominare e che era in grado di far uscire la peggior serpe che era in lei.

Stephen Blackford era il miglior amico di Gareth. Loro erano compagni di dormitorio ed inseparabili dal primo giorno in cui avevano messo piede ad Hogwarts.
La divisa di Serpeverde risultava magnifica sui folti capelli color del grano di Stephen e i suoi occhi verdi. Stephen rientrava nella cerchia di aspiranti Mangiamorte che riempiva la Casa di Serpeverde. A vederli insieme, molte streghe sostenevano di essere ammaliate dal fascino delle Arti Oscure.

Gareth si sedette accanto ad Alice ed esclamò seccato: “In corridoio ci sono i Grifondoro che fanno gli esibizionisti e gli spacconi come al solito”.
Continuando a guardare fuori dal finestrino il treno che lasciava la stazione di King's Cross, Alice rispose sarcastica: “Che vuoi farci? Loro sono fatti così, se non si fanno notare si sentono inutili”.
Stephen aveva appena finito di sistemare il proprio baule e quello di Lizzie, si sedette di fronte ad Alice, e iniziò ad aprire una confezione di Cioccorane. I ricci biondi gli nascondevano il viso. Deluso dall'aver trovato l'ennesima figurina di Albus Silente, esclamò: “Da quando Potter e i suoi scagnozzi hanno preso i loro M.A.G.O. Grifondoro non ha più vinto una Coppa di Quidditch!”
Gareth scoppiò a ridere, i discorsi sul Quidditch riuscivano a rinvigorire il suo spirito polemico.
“Una Coppa? Dì pure che non ha vinto neanche una partita!! Assurdo: basare tutta una squadra sull'abilità del Cercatore! Mi sa che anche quest'anno vinceremo noi la Coppa del Quidditch e quella delle Case!", esclamò divertito.

Accanto a Stephen, di fronte a Gareth, aveva trovato posto Lizzie Belmont.
“Puoi dirlo forte, Steph, Serpeverde dominerà la classifica anche quest'anno, del resto siamo la migliore Casa di Hogwarts e... i nostri Battitori sono fenomenali”, concluse, facendo un cenno di intesa a Gareth e Stephen, che assunsero l'espressione di chi ha appena sentito dirsi una verità assoluta.

Lizzie Belmont era l'esatto opposto di Alice: bionda, con un fascino altero e un colorito sempre abbronzato per le molte ore trascorse all'aria aperta. Giocava come Portiere nella squadra di Quidditch di Serpeverde, adorava materie come Difesa contro le Arti Oscure e Trasfigurazione ed eccelleva anche in Incantesimi. Al contrario di Alice, Lizzie era una sportiva, adorava gli allenamenti di Quidditch e la vita all'aria aperta, senza contare che aveva un aspetto molto più salutare.
Lizzie era innamorata di Gareth dal primo anno di scuola e per amore lo avrebbe seguito nella scelta di diventare Mangiamorte.
Alice li aveva ribattezzati la “coppia oscura”: perché era oscuro anche se potessero essere definiti propriamente una coppia.

Visto che lo scompartimento si era riempito e il treno era partito, Alice decise di andare a cambiarsi ed indossare l'uniforme scolastica prima dell'arrivo del carrello dei dolci.

Uscì dal bagno dello scompartimento con indosso la divisa: quest'anno aveva comprato a Diagon Alley una nuova cravatta verde con le righe argentee che le piaceva tantissimo.

Camminando per il corridoio, incontrò un suo compagno del Lumaclub: Ted Jersay di Tassorosso.
Ted non appena vide Alice esclamò: “Ehi, Leroux, hai saputo? Il professor Lumacorno non insegnerà più quest'anno!”
Alice si voltò incredula, si appoggiò al lato del corridoio per non perdere l'equilibrio e chiese: “Ma sei sicuro? A me non è arrivata nessuna comunicazione!”
A loro si aggiunse Gabrielle Rosemount di Corvonero, che confermò le notizie di Ted.
“Pare che abbia lasciato il posto in tutta fretta. Silente ha dovuto trovare un nuovo insegnante di Pozioni, però non sono riuscita a sapere di chi si tratta”, disse, giocando con una ciocca bionda dei suoi ricci.
“Volete dire che non ci saranno più gli incontri del Lumaclub?”, disse Alice delusa, che trovava quegli incontri fonte di ispirazione.
I due studenti annuirono. Abbattuta, se ne tornò verso il proprio scompartimento, mormorando tra sé e sé “Quest'anno inizia proprio bene.”




N.d.A: Un po' di mesi su Efp, ma soprattutto la conoscenza di persone meravigliose ed attente ha imposto una revisione della storia. Dovuta non soltanto alla presenza di un errore nella timeline di Wikipedia, che mi dava lo scherzo del Platano Picchiatore nel 1974, mentre è avvenuto nel 1975, ma anche alla crescita stilistica, merito del confronto e della pratica della scrittura.

Avrei potuto cancellare la storia e ripubblicarla, ma mi sembrava un torto verso chi ha speso del tempo a leggerla, a recensirla e ad amare la mia Alice.

I vecchi lettori, che volessero rileggere la storia, la troveranno (spero) migliorata, sia a livello linguistico, che di impaginazione. Potranno esserci  dei disegni, visto che la tavoletta grafica ha riacceso la mia antica passione per il disegno (senza pretese), come avranno notato dalla copertina. 

Ai nuovi lettori dò il benvenuto ed auguro buona lettura! Sono sempre aperta alle critiche e mi fa veramente piacere conoscere le opinioni di chi legge.
Alla prossima,
Severa_Sha :-)

Per questo primo capitolo vi lascio un disegno della famiglia Leroux al completo. Da sinistra trovate François Leroux, Demetra Lari, Sabina Leroux, con in braccio Arthur, William Spencer, una Alice tredicenne, Charlotte ed il suo fidanzato Alain Le Goff (che in bretone significa il fabbro, colui che fabbrica. Mi sembrava un cognome perfetto per un fabbricante di bacchette magiche!)

Una curiosità: il nome di Alice è uno dei pochi nomi che in Italiano, Inglese e Francese si scrive uguale.

   
 
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