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Autore: helena485    11/01/2012    7 recensioni
le giornate spensierate, senza problemi sulla nave sembra stiano finendo a causa di alcuni sogni particolari di Nami, come affronteranno questa nuova avventura la ciurma di cappello di paglia? riusciranno ad aiutare la loro navigatrice? fatemi sapere se vi piace la mia storia è la prima volta che scrivo su dei personaggi esistenti negli anime, in realtà mi piaceva la coppia Zoro/Nami per questo ho cercato di scrivere una storia che li rendesse protagonisti, spero di non creare un pasticcio, buona lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami | Coppie: Nami/Zoro, Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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mi fa molto piacere sapere che tanti lettori mi seguono *_* grazie mille e lo sono ancora di più sapendo che mi avete perdonato... questo capitolo è a luci rosse... ringrazio tutti per le recensioni che mi incoraggiano molto...

non dico altro ma ormai siamo alla frutta ^_^

-frutta? Si mangia!!!- (Rufy)

-Rufy vattene, mi stai rovinando lo spazio- (io)

-ma io ho fame! Voglio mangiare!! SANJIIII!!!-

-che diavolo url babbeo- (Sanji lo trascina per un orecchio)

-AHI!! Ho fame voglio mangiare- (Rufy)

-se hai fame non andartene da tavola mentre sto portando i piatti- (Sanji)

-ma aveva detto che c’era da mangiare- (Rufy)

-era un modo di dire -.- - (io)

-se non ti piace la mia cucina BASTA DIRLO!!!- (Sanji)

-oh no ma non ho mai detto questo- (Rufy)

-tornando a noi, stavo dicendo che ormai siamo quasi alla fr… al termine della nostra storia- (io)

-eppure sei corso qui per mangiare- (Sanji)

-ma la tua cucina è la migliore- (Rufy)

-eheheh quindi stai dicendo che sono il cuoco migliore del mondo?!- (Sanji)

-EHI VOI RAZZA DI STUPIDI VOLETE VENIRE O NO?! SANJI MUOVITI HO FAME- (Nami)

-i nostri amici hanno scoperto il segreto che lega Nami a Rubbis, chissà se riusciranno a dividere i loro destini e a riprendersi la loro navigatrice-(io)

-certo che ci riuscirò, sono il re dei pirati- (Rufy)

-se non la smetti ti faccio fare una brutta fine- (io)

Scusate le interruzioni e buona lettura ^^

 

-restate a dormire, anche perché non intendo lasciare andare Nami, quindi se volete starle accanto dovrete restare!- disse Rubbis afferrando Nami per un braccio allontanandola dal gruppo.

-Rubbis lasciami!- disse Nami.

-non toccarla- dissero in coro Zoro e Rufy che subito dopo si guardarono.

-non posso lasciarla, Nami ho bisogno di te, non posso lasciarti andare, cerca di capirmi- disse Rubbis con aria malinconica.

-va bene!- disse Nami capendo la situazione del ragazzo

-come va bene?! Cosa significa Nami- dise Rufy perplesso.

-beh dobbiamo anche capirlo, ha paura che io scappi, è naturale che mi voglia con lui- disse cercando di spiegare il suo comportamento.

-andiamo in camera Nami!- disse Rubbis con un sorriso soddisfatto prendendo i braccio della ragazza che senza ribellarsi lo seguì

-IN CAMERA?- urlarono rabbiosi Zoro, Rufy e Sanji

-da qualche parte dovrà dormire- ammise Rubbis cercando di sembrare innocente.

-MA NON IN CAMERA TUA- insistettero i tre.

-oh andiamo ragazzi io ho la mia camera- disse la navigatrice infastidita.

-signori prego se volete seguirmi- disse Yuki avviandosi verso una struttura non molto lontana dalla mia camera. I ragazzi la seguirono senza replicare mentre Nami si dirigeva con Rbbis nella sua camera.

-stai tranquilla Nami, non sono così cattivo da farti del male, tutto ciò che ho fatto fino ad ora è stato solo per il nostro bene-

-troveremo una soluzione e ci riprenderemo le nostre vite- desse Nami con un sorriso di incoraggiamento.

-l’offerta di restare al mio fianco è ancora valida-

-temo che dorò rifiutare, il mio posto è con loro- disse sorridendo felice nel pensare che erano tutti salvi e vicini a lei.

-buonanotte Nami- disse Rubbis chiudendo la porta dietro di se

-buonanotte Rubbis-

Nami si mise a letto rannicchiandosi tra le coperte, sapeva che non avrebbe avuto incubi o almeno lo sperava, ma almeno adesso sapeva chi andare a cercare nel caso in cui sarebbe capitato. Mentre cominciava a farsi sentire il sonno percepì un lieve rumore fuori dalla sua porta e guardando curiosa si accorse di un’ombra sulla sua porta.

-chi c’è?- chiese impaurita.

-shh Nami sono io- disse il ragazzo

-Rufy? Che ci fai li?!- bisbigliò per non svegliare nessuno avvicinandosi alla porta per aprirla.

-sono venuto a vedere come stavi- disse con sguardo innocente

-vieni entra-

-come ti senti? Il braccio ti fa ancora male?- chiese preoccupato

-no, il dolore è lieve, credo faccia più male a Rubbis- disse guardandosi la fasciatura

Il capitano con uno scatto prese tra le braccia la ragazza stringendola contro il suo petto

-Rufy che fai?!- chiese Nami

-ti abbraccio! Mi sei mancata-

-anche tu capitano- disse ricambiando l’abbraccio, un flash le percorse i pensieri, si ricordò di quella volta nel bosco, quando stringendola l’aveva fatta  sentire al sicuro, anche in quel momento si sentiva così. Si ricordò anche del bacio che poco prima le aveva dato per farla zittire, “ormai sta diventando un hobby”, pensò

-non abbandonarmi mai, sei la mia navigatrice, non dimenticartelo!-

-lo so Rufy, non lo dimenticherò- disse stringendosi di più a lui

-quando torneremo sulla Sunny guarderemo ancora le stelle insieme?-

-se prometti di guardarle davvero si- disse sorridendo ricordando quella volta che si beccò uno schiaffo in pieno viso per ciò che aveva detto

-mhm … non lo so, lo deciderò sul momento se guardare te o le stelle- disse sorridendo. La ragazza arrossii

-ma cosa dici Rufy- disse timida

-la verità- ammise con sguardo innocente

-e va bene adesso va a dormire altrimenti domani sarai stanco- si staccò dall’abbraccio.

-dopo che tutto sarà finito potrò abbracciarti tutte le volte che lo vorrò- disse felice.

-certo, ma adesso andiamo a dormire- disse senza dare molto peso alle parole del capitano

i due si divisero e lei tornò nel suo letto cercando di riprendere sonno, questa volta con un sorriso sulle labbra. Le ore passarono e Nami ormai era caduta nel sonno profondo quando ad un tratto si sentii toccare i capelli e poi il viso e ancora il braccio fino a percepire che con lei c’era qualcuno. Aprii gli occhi per istinto e fissò la figura che giaceva accanto a lei.

-non volevo svegliarti, perdonami-

-Zoro!- disse la ragazza felice per la sorpresa.

-non stavi facendo brutti sogni vero? Dormivi così beata- disse sorridendo

-sei venuto a controllare che non avessi gli incubi?-

-in un certo senso si, ma il motivo principale era che mi mancava troppo il tuo viso sereno che hai mentre dormi- disse accarezzandola dolcemente

La ragazza si accoccolò allo spadaccino poggiando la testa sul suo petto.

-da ciò deduco di esserti mancato anche io- disse sorridendo soddisfatto

-nah, è che sei caldo e io ho freddo- voleva prendersi la rivincita per quella volta nel bosco quando aveva osato dirle di averla baciata per azzittirla.

-ah è così eh- disse cominciando a stropicciarle i capelli e a farle il solletico, lei iniziò a scuotersi fino a trovarsi a pochi centimetri dal viso del ragazzo.

(Nami)

Non sapevo descrivere la gioia di quel momento, non avevo preoccupazioni, il mio spadaccino era li accanto a me, giunto per portarmi in salvo ancora una volta con tutti i miei compagni. Mi trovai senza volerlo il suo viso a pochi centimetri, sentivo il suo respiro sulla mia faccia, aveva smesso di farmi il solletico, mi guardava, non faceva altro, riuscivo a sentire il mio cuore battere fortissimo e temevo lo sentisse anche lui, il mio respiro era affannato un po’ per i movimenti di prima e un po’ per l’agitazione

-dillo- disse guardandomi negli occhi

-ti voglio- dissi arrossendo per quelle parole che uscirono a mia insaputa dalle mie labbra inviate dal mio cuore.

Rise soddisfatto e buttandomi la testa sul letto salì sopra di me baciandomi. Si staccò quasi subito per tornare a fissarmi cercando forse conferma per ciò che stavamo per fare.

-ti amo- gli dissi passando la mano tra i suoi capelli per spingerlo verso di me e baciarlo, lo sentii muoversi più sicuro, baciarmi con passione. Le sue mani iniziarono a spogliarmi tirandomi via la maglietta dalle braccia e sfilandomi i pantaloni del pigiama. Io accarezzandogli il torace gli tolsi la maglietta per scendere verso i pantaloni, prima che riuscissi a sfilarglieli si accasciò sul mio corpo iniziando a baciarmi il collo per poi scendere fino al seno con il quale giocò con la lingua, a quel tocco non riuscii a trattenere i gemiti di piacere che cercavo in tutti i modi di soffocare, presa dall’attimo non mi accorsi della mano che scendeva lungo i miei fianchi fino a quando non percepii le sue dita toccarmi fino a entrare dentro, il piacere mi pervase, ne volevo di più, volevo di più, volevo lui. Riuscendo a tornare un po’ in me gli sfilai i pantaloni e afferrai il suo membro, lui mi guardò, il suo sguardo era eccitato, eccitante, divino, il suo corpo era perfetto sotto di me, mi diede un bacio sulla fronte e poco dopo lo sentii entrare dentro, un fuoco di piacere mi pervase il corpo ad ogni nuovo movimento, i nostri corpi si muovevano insieme, sembrando uno solo, il sudore sembrava acqua fresca sul fuoco, stavo bruciando e lui con me, ad ogni suo movimento corrispondeva un mio gemito, per evitare di svegliare gli altri mi tappò la bocca con la mano, cosa che riuscì a farmi eccitare ancora di più. Lo sentivo aumentare il ritmo fino a quando un calore ancora più forte e diverso mi pervase il basso ventre, capii che entrambi avevamo raggiunto l’apice. Si rilassò sopra di me asciandosi andare con tutto il peso e poggiando la testa sul mio seno.

-ti amo- mi disse non appena riprese fiato.

   
 
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