Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: dramy96123    11/01/2012    17 recensioni
- Con chi ti sposi? - chiese. Remus si risvegliò dallo stato comatoso.
- CON CHI SI SPOSA? HA QUATTORDICI ANNI, LUI NON SI SPOSA! -
[...]
- E' ovvio che sarò IO a fare da testimone a James, Paciock – disse altezzoso Sirius, passando un braccio sulle spalle di James. Remus tossì leggermente.
- Io ci so fare di più con le parole, potrei fare io il testimone...-
- Voglio fare io il testimone di Ramoso! - squittì Coda, alzandosi di scatto dal letto.
- IO gli do una mano coi compiti! -
- E questo cosa centrerebbe? - chiese con sfida Frank.
James scosse la testa e sorrise a Lunastorta
- No, no, è un valido argomento! -
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti

Ciao a tutti!

Mi scuso per l’immenso ritardo, mi dispiace. Tanto tanto tanto tanto

Perdonata? :D

Sì, sono una ruffiana u.u lo so, ne sono consapevole.

Però ho il capitolo! Quindi ho il DIRITTO di chiedere perdono!!

Ok, basta u.u Ecco il capitolo :D

Baci!

Dram

 

 

Discorso di Peter

 

 

La scrivania era rimasta nello stesso posto del giorno prima.

Unica differenza, la piccola macchiolina d’inchiostro che aveva lasciato l’indice di James, che aveva fatto a guerra di penne con Sirius.

No, non era normale lanciarsi addosso dei barattoli d’inchiostro nero pece.

Remus aveva passato ore a sgridarli, mentre i due si facevano più piccoli ogni minuto di urla che passava. Remus era l’unico che riusciva a farli sentire leggermente in colpa.

QUEGLI SCIAGURATI GLI AVEVANO MACCHIATO D’INCHIOSTRO IL SUO COMPITO DI TRASFIGURAZIONE, E QUEL CHE E’ PEGGIO, LA SUA TAVOLETTA DI CIOCCOLATO!

Comunque.

James era dietro alla scrivania, con espressione tirata, come quelli che lavorano ventitrè ore al giorno. Lui quella mattina aveva dormito fino all’una del pomeriggio, e non aveva fatto nulla tranne spostare la sedia dal muro a dietro la scrivania.

Un enorme sforzo.

 

 

Le quattro sedie a lato erano ordinatamente disposte, solo l’ordine delle persone era cambiato. Sirius e Frank erano quelli più vicini alla scrivania, Frank composto e Sirius, al contrario, stravaccato per metà sulla stessa scrivania. Il braccio sinistro era mollemente appoggiato sul tavolo, e giocherellava col blocchetto appunti in cui James fingeva di scrivere appunti, ma in cui in realtà ci faceva disegnini stupidi. Fu quando l’occhiata fulminante di Potter raggiunse Sirius, che quello con un sorriso ritirò la mano.

C’era una sola cosa, a cui James Potter teneva tanto da non farla sfiorare neanche dai Malandrini.

Mai. Toccare il blocchetto di disegnini stupidi di James Potter.

E neanche le calze con le renne.

E neanche la Evans.

E neanche il cappello con le corna che gli aveva regalato Peter quel natale. Quelle corna cantavano l’inno di Hogwarts, per la parrucca rosa di Merlino!

Ok. Forse – forse. - non era proprio una sola cosa.

 

 

Remus si era seduto vicino a Frank, sbuffando quando gli occhi maliziosi di James lo guardavano.

La sera prima aveva dovuto barattare il compito di Incantesimi con tre barrette di cioccolato di Ramoso. Ormai era la “SoluzioneAlPiccoloProblemaPeloso”. 

Il ragazzo aveva cercato la scatola di cioccolatini in TUTTA la camera, senza trovarla.

Ma prima o poi l’avrebbe scovata, e allora…

 

 

 

Peter era in piedi, la figura grassoccia davanti al tavolino con i due bicchieri da champagne e un piatto colmo di dolcett…

- Peter, che fine hanno fatto i pasticcini?! –

Codaliscia alzò la testa, rivelando una bocca sporca di briciole e uno sbaffo di cioccolato.

Fu quella traccia di cioccolato – morbido cioccolato in un rivestimento di croccante…-  che generò lo sconcerto dei Malandrini più Frank.

- LI HAI MANGIATI TUTTI? – urlò Sirius, alzandosi di scatto, così che la sedia si rovesciò. Il fragore non distrasse James, che sorrideva, intento a sognare ad occhi aperti.

Peter, si pulì con la mano – Erano allettanti, sapete…-

- CERTO CHE LO SAPEVAMO, MINUS! – gridò Frank, guardando malissimo il vassoio vuoto.

- A-Anche quelli al cioccolato? – chiese Remus  con un filo di voce.

Peter annuì lentamente.

- …Avrei voluto assaggiarne uno al cioccolato…- la tristezza infinita nella voce di Lunastorta fu una pugnalata al cuore per gli altri ragazzi.

- Quelli…quelli con la PANNA! Gli unici che mangio, Minus?? –

In quel momento James si svegliò dal suo stato di beatitudine al pensiero di fiori che incorniciavano la navata e un velo che lui avrebbe scostato delicatamente, rivelando due occhi verdi e uno sguardo…

- ASSASSINO! –

- Cosa? – chiese lui, guardando il vassoio.

- Un momento. Dove sono le mie crostatine alla marmellata? – chiese.

Poi uno sguardo di comprensione volò per la stanza, cercando la complicità di Sirius. La stessa complicità che ora gli diceva il pensiero martellante di Felpato.

Incuscinare con violenza Peter Minus.

C’era solo una cosa che non bisognava toccare a James Potter.

Le sue crostatine alla marmellata.

E il blocchetto dei disegnini stupidi.

E i calzini con la renn…Oh, insomma,  si era capito!

Lo sguardo di James si fece di ghiaccio.

Scuotendo la testa, disegnò sul suo blocchetto un’enorme crostatina in cui Peter cadeva.

- Signor Minus, sappia che questo oltraggio al Giudice non passerà inosservato. –

 

 

 

- …Ed è per questo che oggi siamo qui, per questo splendido matrimonio! Auguri, Lily e James! –

Detto questo Peter versò lo champagne e lo bevve d’un fiato con un sorriso timido. Poi, dopo un paio di secondi d’immobilità, si girò ansioso verso il Giudice Supremo e Assoluto, Nonché Perfetto sotto ogni Aspetto (sì, il nome se l’era scelto da solo.)

Remus non era riemerso dal suo baratro di depressione, quindi si era sdraiato sul letto mangiucchiando una barretta.

Sirius invece guardava ancora con astio il vassoio vuoto. Frank e James invece avevano ascoltato con attenzione.  Alla fine Ramoso guardò Peter.

- Il tuo discorso è Perfetto, Coda…Perfetto, ma classico. Banale. Non è certo un discorso per James Potter…è più un discorso per…per Frank, ecco –

- E CON QUESTO CHE VORRESTI DIRE?? –

- Senti, sto psicologicamente mobilitando il mio testimone al licenziamento, non impicciarti Paciock – disse Ramoso con sussiego.

- Senza contare che il testimone non si finisce il buffet! – insinuò Sirius.

Remus, leggermente meno pallido, lo guardò scettico – Il testimone non si fa il giro neanche delle ragazze single, ai matrimoni, lo sai vero? –

- …di solito! Ma quello che vuole il mio Jamie non è un matrimonio classico! Quindi ho già vinto, Lupin! –  disse vivacemente Black, buttandosi sul letto. Di James.

Di nuovo.

- Fuffi, fuori dal letto. Ora. –

Cera solo una cosa che non bisognava toccare a James Pott

*James, dacci un taglio.*

 

Comunque.

- Remus, te la senti di fare il prossimo discorso, domani? –

Il giovane alzò la testa con orgoglio.

- Il mio cuore è stato ferito da Coda, che si farà perdonare con una decina di tavolette al cioccolato, ma ce la farò. Grazie per la premura, Ramoso. Vado in Sala Comune, a pensare al senso della vita. –

E con passi cadenzati raggiunse la porta e la richiuse dietro di sé.

Sirius guardò intensamente la porta, con un’espressione mista tra rispetto e devozione.

Poi si girò verso Coda e Frank.

- Chi glielo dice che quello è il bagno? –

 

 

 

 

 

Ciao nuovamente a tutti!

Bene, spero di non avervi deluso!

Un bacione

dram

 

 

 

   
 
Leggi le 17 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: dramy96123