Capitolo 12
-In Montagna Parte 2-
Si lanciò inorridita sul corpo inerme di Ron: scavò con foga, finchè non
riuscì a scorgerne tutto il corpo, più o meno. Doveva assolutamente portarlo
al caldo, altrimenti sarebbe morto ibernato, se già non lo era: *No* si
disse Hermione *lui non poteva, non doveva essere morto*, non ci voleva
nemmeno pensare; ma a questo punto non sapeva cosa fare, non avendo una
bacchetta. Alzò lo sguardo, socchiudendo gli occhi per poter vedere meglio ciò
che la circondava: ad una decina di metri, scorse quella che doveva essere una
casetta di legno, nascosta da alcuni alberi. Spinta dalla forza di volontà e dalla
paura, Hermione afferrò Ron per le spalle e lo alzò di peso: lo trascino con
molta fatica, fino a che non arrivò dentro la casetta; presentava solo una
stanza, con un materasso poggiato ad un lato, e un tavolino dall' altra parte,
con una sedia, mezza mangiucchiata dalle tarme. Con un ultimo sforzo,
Hermione riuscì ad appoggiare Ron sul materasso, per poi chiudersi la porta
alle spalle. Si tolse immediatamente la felpa di Ron che aveva indossato e la
mise al ragazzo, un pò goffamente; era agitata e non riusciva a ragionare;
continuava a fissare Ron, le labbra violacee, il volto pallido, le lentiggini che lei
tanto adorava, erano quasi scomparse, gli occhi blu e così belli, erano chiusi e
non davano cenno di volersi riaprire. Hermione si riprese dallo stato di shock
e andò subito a sentirgli il polso: i battiti erano lenti, calmi, sempre più
lontani... Si sdraiò tra le gambe di Ron, e, prendendogli le braccia si circondò la
vita; lacrime solitarie scesero silenziose dagli occhi della ragazza che iniziò a
parlare, come per riuscire a tenerlo attaccato alla vita ancora per un pò: "Ron,
ti prego.... Non lasciarmi.... Mi stai morendo fra le braccia, me lo sento.... Non
voglio che te ne vada.... Io ti amo.... Ti scongiuro.... Dio, non lasciarlo morire....
Non lasciare morire la mia vita...." E piangeva, piangeva, piangeva.... Ogni
lacrima versata era una speranza che si dissolveva nel freddo di quella
capanna. Dun tratto, le balenò in mente un' idea: poteva restare li,
addormentersi piano piano e morire, tutto sommato felice, perchè fra le
braccia di Ron.... Ricacciò nella sua mente quel macabro pensiero, non riuscendo
però a non pensare, che se qualcuno non fosse arrivato al più presto, sarebbe
morta davvero così, sarebbero morti davvero così. Strinse di più le mani di
Ron che sembravano due cubetti di ghiaccio; ad un certo punto, sentì un
rumore proveniente da fuori: impaurita, si alzò e prese in mano la sedia, per
protezione; dopo pochi secondi la porta si spalancò ed Hermione era pronta
per colpire, ma con gioia, riconobbe la voce di Bill. "Bill, oddio, ti prego fa
qualcosa, sta morendo, ed è tutta colpa mia, non avevo la bacchetta, sveglialo
ti prego, non deve andarsene, io..." "Hermione calmati, ho io la bacchetta,
adesso porto giù Ron e poi ci materializziamo al San Mungo, visto che qui non
si può, perchè è zona protetta! Tu non ti preoccupare vai all' albergo con Fleur,
e aspettatemi là." disse tutto dun fiato Bill e poi scomparì fuori dalla porta con
il corpo di Ron tra le braccia. Hermione uscì dalla capanna e con Fleur
raggiunse l' albergo dove bevve una buona tazza di the caldo. Non poteva
aspettare minuto di più, voleva vedere Ron, doveva sapere che era fuori
pericolo, e, tra le disapprovazioni di Fleur scomparve con un sonoro Clack per
poi ricomparire al San Mungo.
***
"Ronald Weasley! Dov' è!? Voglio vederlo subito!" l' infermiera si agitò dietro
la scrivania e poi indicò timidamente una stanza li vicino: Hermione si
precipitò dentro e cercò Ron con gli occhi; era seduto sul letto, e sembrava
stare magnificamente, grazie alle cure così efficaci dei maghi; si avvicinò al
letto con le lacrime agli occhi, e mentre Ron le rivolgeva un sorriso, sopraffatta
dalle emozioni, si sentì mancare le forze, e svenne, cadendo sul letto di Ron.
Quando si svegliò, due braccia le cingevano la vita e la testa del loro
proprietario era dolcemente appoggiata sui suoi ricci; alzò gli occhi e si perse
in quelli blu notte di Ron. Stava per parlare, quando Ron le mise due dita sulle
labbra e iniziò:"Non dire nemmeno per sogno che è colpa tua, non dire che
avresti potuto evitarlo, non dirlo, perchè mi hai salvato da morte certa. Non
dire che in fondo tu non hai fatto niente, che è stata tutta fortuna, perchè
diresti il falso. Invece, è tutta colpa mia, in questi giorni ti ho evitato, perchè
ero confuso, arrabbiato con me stesso per ciò che era capitato, anche se tu,
dolce angelo, mi hai perdonato, e non ti sarò mai grato abbastanza per questo.
Non metterò mai più la mia vita in pericolo, perchè perderei te, che sei tutto ciò
che ho di più prezioso, e ti amo, Merlino solo sa quanto." Detto ciò la baciò con
ardore, con tutto l' amore che aveva dentro; Hermione gli prese il viso fra le
mani, gli baciò la punta del naso, mentre lacrime di gioia le scorrevano sulle
gote rosee, e gli sussurrò:"Anch' io ti amo, non farmi mai più uno scherzo del
genere, o ci rimetto le penne!" e lo abbracciò stretto, per assicurarsi che non
fosse solo un sogno.
Salve salvino! Come va ragazze!? Innanzitutto un Grazie 1000 alle recensiste.... Allora, cosa ne pensate? Mi raccomando, lasciatemi un commentino, come sempre!!! Scusate se ogni tanto tardo a postare ma devo ancora fare quasi tutti i compiti delle vacanze, e in più devo recuperare i debiti, quindi... Un bacio a tutte e al prossimo chap! Baciotto jez910