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Autore: Eternal Life    29/08/2006    3 recensioni
In realtà mi porto dietro questa storia da due anni!! Alla fine scrivendola e riscrvendola e deciso di pubblicarla!!! Sotto consiglio anche della mia cuginetta!! Per me poter pubblicare questo racconto è come un sogno che si realizza!! Grazie... (la sto ripubblicando in HTML!! LEGGETE NUMEROSI!!)
Genere: Generale, Romantico, Malinconico, Azione, Comico, Fantasy, Song-fic, Suspence, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ta-daaaaaaaaaan! Eccomi tornata dalle vacanze! Barcellona è una città fantastica! Considerando che non ho nemmeno dovuto pagare l’albergo dato che mi ci ha ospitato una mia amica! Eh Eh! ^_^

Ma prima di passare al sesto chap… I RINGRAZIAMENTI!

 

Mew Pam: Sei stata la prima in assoluto a commentare questa storia pazza! Grazie, grazie, grazie!!! Spero di cuore che continuerai a seguirmi! Un bacio! TVB!

 

Danya91: Grazie mille per i complimenti!! Continua a seguirmi!! Cmq non ti preoccupare, anche mia cugina fa strani discorsi delle volte! Mi raccomando salutami la tua cuginetta che mi fa ammazzare

dal ridere! XD TVB 1 kiss  

 

LizDreamer: Grazie mille! Mi raccomando, continua a seguire questa ff!! kissoti!

 

Fraise: Ah! Sei stata l’unica a commentare “Pensieri e Sensazioni…” GRAZIE DI CUORE!! Kiss!

 

Mew Zakuro: Ehm… Grazie per i complimenti, ma non ho capito cosa volevi recensire… Perché hai commentata “Immaginate” quando io avevo pubblicato “pensieri e sensazioni” Cmq grazie, continua a seguirmi!

 

goddes: La stessa cosa come per Mew Zakuro… Cmq grazie per i complimenti!

 

Eccovi servito il sesto chappy!! ^O^ Buona lettrura!!!

 

 

**In un’altra dimensione…**

Strawberry camminava tranquillamente per le vie di Tokio con in mano una valigetta dall’aria molto preziosa.

Quella Domenica c’era un bel sole, così la ragazza aveva optato per una maglietta rosa pallido e per una gonna fucsia. Come al solito i capelli erano legati in due buffi codini, e ai piedi aveva un paio di infradito bianche con perline. 

Attraversò il cancello del Parco Iynohara con naturalezza e scelse il punto meno affollato per dedicarsi… alle sue foto. Eh, già! La preziosa valigetta della rossa conteneva una macchina fotografica.

Aveva intenzione di fare per il compleanno di Mark la cosa che le riusciva meglio. Fotografare.

Con calma quasi angosciante, estrasse l’ oggetti che sarebbe stato il fautore del suo regalo. Lucidò il vetro dell’obbiettivo con cura, ed era pronta per entrare in azione.

Il soggetto da scegliere non era complicato. Mark amava la natura, l’ambiente? Facile come bere un bicchier d’acqua.

Più volte la rossa aveva notato lo splendido gioco di luce  dei raggi del sole con il Lago Iynohara. C’era forse soggetto migliore di quello?

Focalizzò meglio l’immagine e puntò con precisione la macchina fotografica sul suo obbiettivo.

Troppi, troppi ricordi la legavano a quel oggetto…

 

*Flash Back*

“Papà! Torniamo a casa?! In campagna dalla mamma?!” disse una bambina di circa sei anni aggrappandosi in maniera a dir poco fastidiosa, alla manica del capotto di un uomo dai capelli neri.

“Cosa c’è piccola? Non ti piace la città…?” chiese questo con un sorriso dolcissimo.

“No! Per niente! C’è troppo rumore e… e… fumo!” rispose la bimba mettendosi a braccia conserte con aria offesa.

L’uomo scompigliò con fare paterno i capelli della sua bambina.

“D’accordo piccola, hai vinto tu! Ma prima… non vuoi che papà ti compri un regalo come ricordo?”

La parola ‘regalo’ catturò l’attenzione della bambina.

“Che genere di regalo?” chiese incuriosita.

“Non so… qualsiasi cosa!”

Ad un tratto, i grandi occhioni della bimba furono rapiti da una vetrina a pochi passi dai due.

“Vorrei quella…” disse la piccola come ipnotizzata, mentre a passi lenti si avvicinava alla vetrina sempre di più. Il padre rimase stupefatto dalla richiesta della sua bambina, ma poco dopo si riaprì in un largo sorriso. Si chinò fino a raggiungere l’altezza della bimba, e disse:

“ Perfetto! Nessun problema!”

“Grazie papà! Però promettimi una cosa…”

“Qualsiasi cosa!”

La bambina a primo impatto diffidò, ma poi si fidò ciecamente del suo dolcissimo papà.

“Promettimi che non torneremo mai più a Tokio! Ti scongiuro!”

“Ma certo, tesoro! Te lo prometto!”

 

…Te lo prometto…

*Fine Flash Back*

 

Una lacrima silenziosa cadde sul volto roseo della ragazza dai capelli rossi.

“Bugiardo…!” disse tra i singhiozzi come per soffocare quella parola così vera, anche se il significato di essa era tutt’altro.

“Ehi Strawberry!!”

La ragazza si asciugò con incredibile velocità quella lacrima di ricordo, e si voltò con il suo solito sorriso verso quella voce, che conosceva fin troppo bene.

“Ciao Mark!”

“Ehi ciao! Come và?”

“Tutto bene!” rispose la rossa energicamente.

L’attenzione del ragazzo venne catturata dalla macchina fotografica che la ragazza teneva tra le mani affusolate.

“Come sempre al lavoro, eh? A proposito… Cosa stavi ritraendo?”

Strawberry non sapeva dove andare a parare.

“Grande! E ora che mi inventò?!” pensò agitata. Ci teneva veramente a fare una sorpresa ad Aoyama. Lui… Lui… Era il suo migliore amico. Eh, sì.   Anche prima di Mimi e Megan.

Era stato il primo a rivolgerle un sorriso, ad offrirle il suo aiuto senza chiederle qualcosa in cambio. Il primo ad non averla mai ingannata né tradita.

Il detto: “Chi trova un amico trova un tesoro” è terribilmente vero.

“Oh! Niente in particolare!” rispose la ragazza con il suo tono alla: “Eh sì! Sto nascondendo qualcosa!”

Mark sorrise comprensivo. Strawberry non era mai stata una brava attrice.

“Allora vieni domani alla mia festa?”

“Certo! E me lo chiedi?!” rispose la rossa facendo muovere armoniosamente quei due buffi codini.

“Bene allora io vado! A domani!” disse il ragazzo cominciando ad incamminarsi verso l’uscita del Parco Iynohara.

Strawbbery lo salutò con un cenno del capo, e si dedicò nuovamente alla sua foto.

 

**Nella nostra dimensione…**

Julia sistemava freneticamente gli spartiti di pianoforte nella sua valigetta.

Sfinita si lasciò andare sul divano, togliendosi gli occhiali e stropicciandosi gli occhi per la stanchezza… e per i troppi pensieri.

“Quella persona sul l’albero… I-io non l’ho sognata…” disse tra se e se.

Quei capelli smeraldini… Quegli occhi gialli… Era l’unica cosa che era riuscita ad intravedere… Ma dove li aveva già visti?

D’un tratto un pensiero le attraversò la mente.

“N-no… Non è possibile!” fece stavolta in tono più alto.

Con fare agitato si diresse in camera sua, sbattendo fuori sua sorella Alexandra, che cominciò ad imprecare. E per tutta risposta la tredicenne disse: “Non è colpa mia se non hai lo specchio in camera!” per poi sbattere la porta della stanza, con forza.

Cominciò a rovistare sotto il lato sempre più agitata.

 “Ma dove diamine è?! Ari ha detto di averla lasciata per sbaglio sotto il letto quella maledetta cas… AH ECCOLA!”.

Preso la video cassetta come se fosse un oggetto inestimabile.

Lentamente lesse la grafia scorrevole di sua cugina, sulla custodia della cassetta:

“MEW MEW AMICHE VINCENTI-EPISODIO 3”

 

 

*Note*

Salve! Se molte di voi hanno seguito l’anime sanno cosa significa il pezzo finale… eh eh! ^_^

Volevo solo informarmi che ho portato delle modifiche…

Anastasia è un asso nel pattinaggio sul ghiaccio; mentre Joy nella danza classica.

Ed un’altra cosa… Ho tolto il pezzo in cui smentisco le mie origini e quelle delle mie amiche. (O_O quindi vuol dire che tu vieni veramente dalla…) (SILENCE! E’ un fatto di privacy!ndme)

Mi raccomando… COMMENTATEEEEEEEEEE!!! Ci conto!!

Vostra Life

 

 

 

 

  
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