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Autore: Beauty    14/01/2012    2 recensioni
La storia di Remus e Tonks sulla base del classico Disney.
E' la mia prima fic, vi prego, siate clementi...:)!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ai Tre Manici di Scopa c’era una gran ressa, come al solito. Madama Rosmerta lanciava incantesimi a raffica, in modo da poter servire velocemente tutti i clienti.

Come ogni sera, nel locale si erano radunati Draco Malfoy e tutta la cricca. Ma quella sera Malfoy sembrava come sotto Imperius; se ne stava tutto curvo seduto su una poltrona di fronte al caminetto, con lo sguardo perso a contemplare le fiamme, senza neanche degnarsi di assaggiare la Burrobirra che aveva in mano, non sentendo né le risate sguaiate dei suoi amici Mangiamorte né i sospiri adoranti di Ginny, Luna e Pansy.

- Umiliato…- ringhiò, rivolto a Peter Minus.- Umiliato davanti a mezza Hogsmeade…

In un impeto di rabbia, scaraventò il bicchiere nelle fiamme del camino, che ebbero un guizzo. Madama Rosmerta si voltò dall’altra parte, fingendo di non aver visto niente. Se al suo posto ci fosse stato un altro, a quest’ora gli avrebbe già tirato le orecchie. Ma nessuno si azzardava a dire cosa doveva o non doveva fare a Draco Malfoy, il figlio di Lucius Malfoy, il mago più ricco e importante del villaggio.

Draco questo lo sapeva bene; ma sapeva anche che, anche se solo nelle loro menti, tutti lo stavano sbeffeggiando, in quel momento.

- Un’altra Burrobirra?- propose Peter, docile e sottomesso come sempre.

- Perché? A che serve bere?- mormorò Draco.

- Senti, Draco, io non posso vederti così…- squittì Minus.- E’ ora che fai qualcosa!

- E che cosa dovrei fare, sentiamo?

- Beh, tu vuoi quella ragazza, no?

- Ma certo che la voglio, razza di imbecille, perché credi che le avrei chiesto di sposarmi altrimenti?

- Beh, se la vuoi, allora prenditela!

- Non è così semplice, Peter. Se avessi un po’ più di cervello lo capiresti anche tu…

- Oh, andiamo, tu sei Draco Malfoy!

- E con questo?

- Ricordi? Nessuna ragazza può resisterti…e sono sicurissimo che troverai il modo di convincere anche quella Ninfadora…

La porta del locale si spalancò di colpo. Tutti si voltarono a guardare.

Era Malocchio, il pazzo. Aveva veramente un’aria da matto, con l’occhio magico che ballava su e giù e quello sano che pareva spiritato, completamente ricoperto di neve, i capelli arruffati e i vestiti strappati e sudici.

- Aiutatemi…!- soffiò Malocchio.- Aiutatemi, vi prego…

- Che è successo, Alastor?- domandò Madama Rosmerta.

- Mia figlia…Ninfadora…l’ha rapita…

- Chi? Chi l’ha rapita?- Malfoy scattò in piedi.

- Lui…quella bestia…quel licantropo…l’ha rapita…

In men che non si dica, tutti scoppiarono a ridere, Draco compreso.

- Un licantropo?!- esclamò il biondo, beffardo.

- E’ la verità…ve lo giuro…l’ha rapita…- cercò di dire Malocchio, ma subito cominciò convulsivamente a tossire.

- Non ci sono licantropi, ad Hogsmeade!- fece uno dei Mangiamorte.

- E’ vero, è da anni che se ne sono andati…

- L’ultimo l’ho ammazzato io due anni fa!- disse Malfoy.- Ve lo ricordate, quel Fenrir Greyback?

- Eccome, mai visto uno così!

- Non ci sono lupi mannari, qui!

- Vattene, vecchio pazzo!

- Vi prego…- implorò Malocchio.- Vi prego…dovete aiutarmi…Draco, almeno tu…tu sei innamorato di lei…aiutami a liberarla!

- Toglietemelo da davanti agli occhi!- ordinò Draco.

Subito, due Mangiamorte particolarmente muscolosi sollevarono di peso il povero Malocchio, gettandolo fuori dal locale, in mezzo alla neve.

- Ben fatto, Draco!- sbavò Minus.- Ha avuto quel che si meritava, quel vecchio pazzo! Un licantropo, ma che diavolo stava farneticando…

Draco però non lo ascoltava. Un sorrisetto perverso gli si stava lentamente disegnando sulle labbra.

- Pazzo…- mormorò.

Sorrise, soddisfatto di sé stesso.

- Peter, credo di aver appena avuto un’idea…

 

***

 

Tonks stava ancora piangendo, quando sentì bussare alla porta.

- Chi è?- fece, con la voce rotta.

- E’ permesso?- chiese una voce femminile. Tonks sembrò riconfortarsi, a quel suono.

- Avanti…- disse.

Con suo grande stupore, dalla porta entrò una teiera con dei bellissimi riccioli castani, seguita da una tazzina, anch’essa provvista di occhi e bocca.

- Ehi, Harry aveva ragione!- esclamò la tazzina.- E’ proprio carina, vero Hermione?

- Già, sei molto graziosa…come ti chiami?- chiese la teiera.

- Ninfadora Tonks…- rispose la ragazza, un po’ sconcertata.

- Nome curioso…- commentò la teiera.- Io sono Hermione, e lui è Neville.

- Piacere - sorrise Tonks.

- Ti abbiamo portato un po’ di thé…- sorrise Hermione.- Pensavo che ti avrebbe fatto bene, dopo tutto quello che hai passato, poverina…

- Molto volentieri, grazie…

Hermione versò un po’ di thé nella tazzina; Tonks prese in mano Neville con molta attenzione.

- Bevi, cara, vedrai che ti farà star meglio…- disse una voce, del tutto sconosciuta, proveniente da un armadio rossiccio in un angolo.

Sotto gli occhi di una sempre più stupefatta Tonks, al suddetto armadio spuntarono una testa di capelli rossicci, naso spruzzato di lentiggini, bocca e occhi.

- E io che credevo di averle viste tutte…- sorrise Tonks.- Io sono una Metamorfomagus, ma non credo che sarei mai in grado di fare una cosa simile…

- Concordo con Hermione, sei davvero graziosa, cara…- soggiunse l’armadio.

- Grazie…

- Hai detto di chiamarti Ninfadora Tonks, esatto?

- Solo Tonks, per favore…

- Tonks…Strano nome…Beh, comunque, piacere, io sono Molly…

- Piacere mio.

- Devi aver pianto parecchio, vero?- osservò Hermione.

- Beh…io…sì, a dir la verità…- ammise Tonks.

- Povera cara…- fece Molly.

- Vedrai che andrà tutto bene…- cercò d’incoraggiarla Hermione.

- Ma ho perso tutto…- mormorò Tonks, tenendo gli occhi bassi.- Mio padre…i miei sogni…tutto quanto…

- Su, su, non fare così…- disse Hermione.- Vedrai che col tempo tutto si aggiusterà…

Tonks non ci credeva molto, ma si sforzò ugualmente di sorridere.

- Oh, ma che sbadata!- esclamò d’un tratto Hermione.- Me ne sto qui a chiacchierare mentre c’è una cena da mettere in tavola…Neville, andiamo!

- Ciao! A più tardi!- salutò la tazzina seguendo Hermione fuori dalla porta.

Tonks li salutò con una mano.

- Allora…- esordì Molly.- Cosa ti faremo indossare per cena? Aspetta, vediamo cos’ho nei cassetti…

Non appena aprì le ante dell’armadio, ne uscirono svolazzando una decina di folletti della Cornovaglia, che si defilarono fuori dalla finestra aperta.

- Com’è imbarazzante…- mugolò Molly, vergognosa, ma segretamente compiaciuta che quella sua gaffe avesse strappato una piccola risata a quella povera ragazza.

Molly estrasse un vestito rosa chiaro, appena al di sopra del ginocchio, con mezze maniche e un coprispalle più chiaro.

- Ecco…con questo starai una meraviglia…

Fece per porgerlo a Tonks, ma questa lo rifiutò gentilmente.

- Grazie, ma credo che non andrò a nessuna cena, stasera…- disse, lasciando Molly al contempo delusa e stupefatta, ma anche intimamente solidale e comprensiva della decisione della giovane strega.

Bussarono alla porta.

Entrò Ron l’orologio che, con perfetto fare da gentiluomo, annunciò:

- La cena è servita.

 

***

 

Remus Lupin camminava su e giù di fronte al caminetto della sala da pranzo. La cena era già in tavola da una mezz’ora, della ragazza nessuna traccia, e lui era nervosissimo.

- Perché ci mette tanto? L’ho mandata a chiamare già da un pezzo, le ho fatto dire di scendere…

- Abbi pazienza, Remus…- cercò di rabbonirlo Hermione.- Non dev’essere facile neanche per lei…pensaci, Remus: ha perso suo padre e la sua libertà in un solo giorno!

Lupin dovette silenziosamente convenire che aveva ragione.

- Remus…- fece Harry.- Hai mai pensato che potrebbe essere lei la ragazza che spezzerà la maledizione?

- Certo che ci ho pensato! Per chi mi hai preso, si può sapere?

- Bene!- esclamò il candelabro.- Allora il gioco è fatto! Tu t’innamori di lei, lei s’innamora di te, e…

- Ma che stai dicendo?- protestò Hermione.- In che mondo vivi? Ci vuole tempo per queste cose, la fai facile tu! Invece - si rivolse a Lupin.- Sta a te farla innamorare…

- Ora sei tu che la fai facile!- ringhiò il lupo mannaro.- Devo ricordarti quello che sono? In cosa mi trasformo ad ogni luna piena?

- Oh, insomma, se è vero amore, supererà anche un piccolo problema peloso…

- Piccolo problema peloso, lo chiami tu? Io divento un mostro ad ogni plenilunio…come pensi che potrà mai innamorarsi di me, me lo spieghi?

- Te l’ho detto…dipende da te…E, se posso permettermi, la partenza non è stata delle migliori. Speriamo che stasera vada meglio…

La porta si aprì molto lentamente. Lupin trattenne il fiato.

Si può solo immaginare quanto fosse grande la sua delusione quando, anziché Ninfadora, si ritrovò di fronte Ron, con un sorriso tirato sul viso e l’aria di chi ha una gran voglia di mettersi a piangere.

- Buonasera…- squittì.

- Allora?- incalzò Lupin.- Dov’è?

- Dov’è…chi?

- Mi stai prendendo in giro?!

- No…io…oh, sì, la…la ragazza…beh, ecco, lei…sì, insomma, l’emozione del momento…un po’ di timidezza…e allora…ha deciso…di non venire…- concluse con disperazione, sperando che Lupin non lo riducesse in un ammasso di stuzzicadenti.

- COSA?!

Lupin uscì dalla stanza quasi di corsa, salì le scale in fretta e furia, fino a giungere alla porta azzurra della camere di Tonks.

Batté il pugno con forza sul legno.

- Ti avevo detto di scendere!- urlò.

- Non ho fame!- rispose una voce insolente dall’interno della stanza.

- Esci subito di lì, altrimenti…butterò giù la porta!- minacciò, pur sapendo che non l’avrebbe mai fatto.

- E fallo, allora!

- Ehm…Remus…- disse timidamente Harry.- Forse…non credi che sarebbe il caso di usare un tono un po’ più…come dire…gentile?

- Ma quella fa così la difficile!

- Provaci, almeno!

Lupin sospirò.

- Scenderesti per la cena?

- No!

- Visto?!

- Ehm…sii gentile, Remus…- incalzò Ron.

- Mi farebbe un grande piacere, signorina, se lei venisse subito a cena…- disse Lupin, non senza una punta di sarcasmo.

- Di’ “per favore”…- disse Ron.

Lupin fece una smorfia, come se avesse appena ingoiato un pezzo di limone.

- Per favore…- biascicò alla fine.

- No, grazie.

- Non puoi restare chiusa lì dentro per sempre!- urlò Remus.

- Sì che posso!
- Bene! Fai come vuoi…e muori di fame!- urlò Lupin; si voltò verso i domestici:- Ricordatevi bene se non vuole mangiare con me, allora non mangerà affatto!

Detto questo se ne andò quasi di corsa, avviandosi verso la Stanza delle Necessità.

- Non è andata molto bene, vero?- pigolò Hermione.

 

***

 

Lupin aprì la porta della stanza con un calcio.

- Gliel’ho chiesto gentilmente…cosa vuole che faccia, che mi metta in ginocchio e la implori?! Spostò con malgarbo tutti gli oggetti che intralciavano il suo cammino, fino a giungere alle uniche cose che veramente gli interessavano in mezzo a tutte quelle cianfrusaglie: una rosa rossa protetta da una teca di vetro, che stava lentamente appassendo, e uno specchio.

Remus afferrò quest’ultimo e disse:

- Mostrami la ragazza!

Nello specchio apparve l’immagine di Tonks: pallida, con gli occhi rossi di pianto e i capelli ancora neri, seduta sul letto accanto a Molly.

- Su, non fare così…- disse quest’ultima.- Vedrai che non è poi tanto male, se lo si conosce…

- Mi ha portato via tutto! Tutto!- urlò Ninfadora.- Mi ha rubato la vita! Perché mai dovrei volerlo incontrare? Non voglio conoscerlo, voglio solo che mi lasci in pace!

Remus sospirò, abbandonando lo specchio in un angolo.

Notò che sul tavolo c’era un bicchiere con un liquido fumante e violaceo all’interno. Lupin lo prese e lo trangugiò tutto, con una smorfia di disgusto, per poi sedersi a terra, sul pavimento.

Il giorno dopo ci sarebbe stata la luna piena.

Luna piena, quella ragazza che non voleva saperne di lui…ma che bel quadro…

- E’ inutile…- mormorò, guardando il suo volto sfregiato riflesso nello specchio.- Non potrà vedere mai nulla in me…

Posò lo specchio di lato.

- Tranne che un mostro…

 

Angolo Autrice: Uff! Lavoro extra, oggi! Due capitolo in un giorno! Tranquilli, non vi asfissierò   sempre così…anche perché anch’io sono distrutta XD!

Per il personaggio dell’armadio (non ricordo bene il nome, scusate…) ero indecisa tra Molly Weasley e la McGranitt, ma poi ho optato per Molly…fatemi sapere che ne pensate, se secondo voi devo cambiarlo o no…anche con qualche suggerimento…

Grazie, e buon weekend!

Ciao!

  
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