500 parole di scuse per aver tralasciato una parte di Kiba, nella flash precedente.
Affascinante
Akamaru scodinzola
brevemente, poi si mette seduto e lo guarda, leccandosi il
naso.
Ecco, e adesso?, pensa Neji, seduto sul muretto fuori
dalla facoltà.
Anche se Kiba ha detto che ci metterà
solo un attimo, Neji è convinto che sia già passato
troppo tempo e vedere ancora la schiena del coinquilino in lontananza
non lo aiuta.
Il cane richiama la sua attenzione alzando una
zampa, ma dato che il ragazzo non dà alcun segno di
volergliela afferrare, questa ricade sul terreno. Akamaru inclina la
testa di lato: che pazienza che ci vuole, sembra stia
dicendo.
Hyuuga sbuffa e si fruga in tasca prima di tirare fuori
un biscottino a forma di osso. Akamaru si lecca i baffi e tiene gli
occhi fissi sulla mano del ragazzo; scodinzola di nuovo, lì
seduto.
Neji lo osserva un momento, ripassandosi nella mente
quello che Kiba gli ha consigliato di fare e che lui ha ascoltato con
crescente stizza, ma anche con celata curiosità.
“Piano,”
mormora, guardandosi intorno.
L'animale si muove leggermente,
impaziente.
“Piano,” ripete lui, “pianino...”
finisce per dire, irretito, appoggiando il biscotto sul naso della
fiera.
Akamaru è perfettamente immobile e una gocciolina di
saliva cade sul cotto delle piastrelle del campus, lasciandosi dietro
un lucente filo di schifo a cui Neji non riesce a dare importanza,
sul momento.
“Fermo,” mormora ancora, sorpreso, mentre
la sua mano si allontana dal muso immobile che ha davanti. Potrebbe
sembrare una statua di sale, pensa, dato il suo manto bianco,
nonostante il nome a cui è giunto quel decerebrato del
padrone.
Uno sbuffo gli annuncia impazienza e lui decide di non
fare la merda, per una volta.
“Vai!” concede subito,
con fin troppa enfasi. Neanche si accorge di sorridere mentre osserva
il saltino che fa il biscotto e il movimento veloce del cane per
mangiarselo.
Il premio viene sgranocchiato in fretta e la fiera si
lecca i baffi innumerevoli volte. Lui ha smesso di sorridere perché
ha scoperto che non aveva mai davvero guardato un cane: Akamaru gli
sembra diverso ora che gli è così vicino.
Neji alza
una mano, il movimento brusco desta curiosità e le falangi
vengono annusate a morte, così procede più lentamente
fino a oltrepassare il muso. Nel tempo in cui arriva alla testa,
l'animale ha già perso interesse e ansima a bocca aperta, con
la lingua leggermente fuori. Scodinzola. Neji tocca un orecchio e
quello si sposta leggermente all'indietro, le dita scivolano dentro
il pelo perché sembra denso, invece è liquido e si
sprofonda, lo accarezza scendendo verso il muso e il pelo è
molto più corto tra gli occhi e sul naso. Inuzuka non sembra
neanche tanto stupido quando Hyuuga incontra quegli occhi ferini e
paciosi.
Una risatina lo fa voltare di scatto, Akamaru gli lecca
quelle due dita ancora a mezz'aria e lui le ritira
repentinamente.
“Oooh, ma chi è il cucciolo tra voi
due?” uggiola Tenten, rivolgendosi al cane mentre gli gratta
dietro le orecchie.
“Stupido Inuzuka,” brontola, Neji,
arrossendo.
Dunque, come dicevo
sopra, queste sono le mie scuse ad Akamaru, per non averlo messo a
trotterellare ignaro nel salotto mentre il padrone veniva bersagliato
da insulti e ciabatte. Ce lo vedevo bene ad accoccolarsi accanto ad
Hanabi, con la lingua penzoloni ed un quanto più remoto
interesse per le urla del coinquilino mestruato, purtroppo lo spazio
di cinquecento parole e le restrizioni di oggetti e personaggi hanno
fatto sì che qualcosa dovesse rimanere fuori. No, non poteva
essere il telescopio, c'avevo pensato. u_ù
Anche Kiba è
stupido solo se non ci si ferma ad osservarlo minuziosamente, se si
fa ci se ne innamora, com'ha fatto wari, tra l'altro.
Oh, sì,
e Neji continuo a non sapere chi sia.
I personaggi e i luoghi non mi appartengono e non c'è lucro.