500 parole che non
c'entrano niente con Cox o Scrubs. Ok, forse il titolo viene da lì,
ma solo quello.
Aya, wari, spero davvero di poter vantare ancora
la vostra amicizia, dopo 'sta cosa.
Mutandine!
Ino non è a
casa, né in negozio e neanche nella sua isola di pace, ovvero
il negozio di abbigliamento in fondo alla strada, quindi Shikamaru si
precipita da Kurenai.
Qualcuno potrebbe dire che precipitarsi non
contempla l'andatura ubriaca di sonno che mantiene per tutto il
tragitto, ma lui è sicuro di camminare più velocemente
di molte altre volte. L'urgenza? La festa di compleanno di Nakaru,
con mocciosi, candeline, denti da latte e, a proposito di latte,
tette tirate fuori all'improvviso.
Passa dal retro e, nella
penombra del vicolo, scorge qualcosa, quindi si ferma per
raccoglierlo. Cioè. In realtà ha, in un primo momento,
l'istinto di raccoglierlo, in quanto quello che giace in terra può
anche sembrare il berretto di Nakaru, ma avvicinandosi al suolo
scopre si tratta di mutandine viola.
È rimasto un attimo
così, con il culo all'aria e l'espressione contratta tra lo
stupore e l'imbarazzo, poi è tornato in posizione eretta e le
sopracciglia hanno raggiunto un punto altissimo appena udito uno
strano gemito.
Sbirciare oltre l'angolo dell'appartamento di
Kurenai, dove inizia un bellissimo parchetto, e trovarci Anko
appoggiata a un albero mentre bacia e tocca Ino, non era stato tanto
traumatico, sicuramente non come avrebbe creduto, ma ricordarsi che
in quello stesso bellissimo parchetto di solito ci gioca Nakaru con i
suoi amichetti gli fa girare un po' le biglie. Subito dopo, però,
realizza che, considerando il carattere delle due donne oltre
l'angolo, interrompere quello che stava accadendo poteva significare
l'inizio di un'apocalittica missione: 'uccidere la serenità
del clan Nara e di tutti i suoi discendenti'.
In quel momento
d'incertezza arriva Sai.
"Questo è un parco per
bambini," esordisce, brillantemente.
"Anche per
bambine," dice lui, piccato, cercando di ovviare la presenza
delle due pazze in quel puro, sacro luogo.
Shikamaru reputa Sai
sufficientemente intelligente da capire tutto quello che ci può
essere tra le righe di quel frangente, ma non ha fatto i conti con i
libri che legge.
"Le bambine che si toccano e gemono sono
ancora bambine? Il mio libro dice che questo tipo di amore raramente
vede la luce," argomenta Sai, prima di guardarsi intorno per poi
fissarlo negli occhi con l'implicita constatazione 'qui c'è
luce!'.
Shikamaru poi si rende solo conto di averlo spinto in un
cespuglio. Gli è caduto addosso, per la verità, però
lo ha fatto per evitare di essere scoperti a ciarlare di possibili
turbamenti infantili mentre le donzelle sopracitate passavano di lì,
non certo per essere baciato.
Avrebbe potuto supporre che, in un
luogo simile, dopo aver visto e sentito certe cose, l'altro avrebbe
potuto essersi, mh, emozionato, ecco. Ma non si sarebbe mai aspettato
di poterlo sentire emozionarsi dopo. Con la lingua di Sai in
bocca e l'eccitazione che sale a sentire qualcosa di solido premere
sulla pancia, improvvisamente quello era diventato il parco della
perdizione ed era quindi permesso di tutto. Adesso Shikamaru si
spiega un sacco di cose, ad esempio la dinamica degli eventi tra Anko
e Ino: probabilmente una delle due è caduta sull'altra.
Potrebbe sembrare
che quindi a Shikamaru basti inciampare su qualcuno per copularci, ma
questa è una SaiShikamaru: Shikamaru è solo un genio,
quindi, non essendo esperto di sentimenti e cose simili, pensa che
basti cadere una sull'altra per mischiarsi in un parco, mentre noi
sappiamo che non è così e che, se non ci fosse
inciampato sopra, magari prima o poi ci si sarebbe buttato da solo,
addosso a Sai. Nello SaiShikamaru verso, ovviamente. (?)
Tutto
chiaro? (??)
Oh! Ed è anche una AnkoIno, sì.
Aya, nella prima stesura 'si era fermato a raccogliere qualcosa da terra' era '?a raccogliere qualcosa di tessa'! -.- Almeno non c'era la maiuscola, altrimenti sarei stata sul serio da internare. Mi aiuterai ad uscirne, vero, prof? ^^'
I luoghi e i personaggi non mi appartengono e non c'è lucro.