Sono incinta, Harry!
Le parole di Ginny continuavano a risuonargli nella mente. Stava sorseggiando una tazza di caffé, mezzo addormentato a causa dell'ennesima scappatella notturna, quando gliel'aveva annunciato. Si era seduta davanti a lui, gli aveva preso le mani e l'aveva guardato con gli occhi lucidi dall'emozione. Sono incinta. Erano ormai sposati da qualche anno, ma non avevano mai seriamente parlato di avere bambini. Solo qualche minuto prima del grande annuncio l'idea di un figlio non l'avrebbe neanche sfiorato. Sono incinta.
Era rimasto a guardarla a bocca aperta, scioccato, gli occhi sgranati. Lei lo aveva abbracciato ed aveva iniziato a dire qualcosa in proposito a parenti che dovevano essere avvisati, a Molly Weasley che avrebbe fatto salti di gioia per l'arrivo di un nuovo nipotino. Harry aveva accolto l'abbraccio in modo passivo, troppo stupito per fare altro. Meccanicamente aveva accarezzato i lunghi capelli color carota, mormorando di tanto in tanto una risposta all'ondata di parole che gli scivolavano addosso.
Ora, immerso tra le scartoffie che inondavano la sua scrivania, Harry rimuginava sulla sua situazione. Da un lato aveva una moglie stupenda che l'aveva sempre sostenuto e che ora aspettava suo figlio, dall'altro un uomo di cui non poteva fare a meno, un uomo che amava e che gli aveva chiesto di andare a vivere assieme, come una coppia vera. Lasciò cadere il fascicolo di un ex-Mangiamorte latitante con uno sbuffo spazientito. «Faccio una pausa.» Il suo collega, un mago irlandese che masticava tabacco in continuazione, annuì impercettibilmente e rimase concentrato sulla mappa che stava cercando d'incantare.
Seduto sul cornicione di uno dei balconi del Ministero, Harry osservò a lungo le persone che camminavano sulla strada, proprio sotto di lui, ignare della sua presenza. Avrebbe preferito di gran lunga saltare nella folla e confondervisi piuttosto che dover fare una scelta così difficile.
* * *
Severus aprì la lettera, recapitatagli da un gufo marroncino un po' spelacchiato, con fare sospettoso. Non era certo tipo da ricevere molte lettere. Quando vide la scrittura di Harry, tuttavia, si rilassò. Capitava, a volte, che gli scrivesse dal Ministero per avvisarlo quando il lavoro lo avrebbe tenuto in ufficio tutto il giorno, impedendogli di raggiungerlo. Si accomodò sul bordo del letto per leggere la pergamena.
Severus,
Ho pensato a lungo alla tua dolce, dolce offerta. Alzarmi accanto a te tutte le mattine, toccarti, sentirti dentro... È un sogno che vorrei poter vivere.
Ginny è incinta. Non posso abbandonare mia moglie ed il mio bambino. Capiscimi. Ti amo, ma ho vissuto senza una famiglia e non voglio che mio figlio provi quel dolore.
Non verrò più, sarebbe troppo difficile. Per entrambi.
Ti prego, perdonami.
Per sempre tuo, Harry
Il volto dell'uomo rimase impassibile. Nessuno avrebbe mai visto una lacrima sgorgare dai suoi occhi. Nessuno.
Fine