Aprii gli occhi lentamente facendoli abituare alla forte luce che penetrava dalle tende candide della finestra.
-Che meraviglia … - pensai stiracchiandomi e sbadigliando. Tastai la parte di materasso di Ginny e non trovandola, balzai giù dal letto quasi uccidendomi inciampando nelle coperte,  scendendo le scale lentamente.
La trovai sul divano con una vecchia maglietta di Charlie mezza rotta e i capelli tutti arruffati.  Senza far rumore le presi la mano e iniziai a baciarle le dita, l’anello, il palmo e su per il braccio fino al collo dove diedi un piccolo morsetto e la sentii respirare un po’ più profondamente. Salii fino a dietro l’orecchio dove,mordicchiandole l’orecchio, soffiai: “Non fare la furba, amore, so che sei sveglia.”.
Sentii la sua mano percorrere la lunghezza del mio braccio fino a riscendere sugli addominali e fermarsi lì, disegnando dei piccoli cerchietti caldi.
“Amore …” farfugliò.
“Sì?” mormorai, ansimando.
“Ho fame.”ridacchiò lei.
“Simpaticona” le dissi ironico, cercando di riprendermi. “Cosa le piacerebbe mangiare signorina Potter?”
La vidi alzarsi e mettere un ginocchio sul mio fianco destro e l’altro sul sinistro, salendomi a cavalcioni.
“Beh, ho molta, molta fame” mi alitò sensuale all’orecchio “e mi piacerebbe molto assaggiare il … come si può dire?”, Si strusciò su di me. “… il piatto della casa?” E a quel punto iniziò a mordermi il collo e il petto.
“Dio mio.” Dissi io cercando di calmarmi.
Mi guardò profondamente negli occhi. “Che sarebbe la torta che ci ha fatto Hermione! Non vedo l’ora di assaggiarla, ho una voglia!” e si alzò saltellando per andare in cucina, le lunghe gambe e il fondoschiena ben visibili. Chiusi gli occhi respirando profondamente e mi guardai il pigiama, decisamente stretto. –Santo cielo, quando fa così mi fa sentire un ninfomane … - sussurrai a me stesso.
“Amore, credo che prima andrò a farmi una doccia” –fredda. Molto, molto fredda.- aggiunsi tra me e me, per poi avviarmi verso il piano superiore.
Ma è così che voglio vivere la mia vita. Mangiando le torte di Hermione, eccitarmi da morire, credere di essere un malato del sesso e poi scoprire che la donna della tua vita lo è pure lei. E infatti un momento prima di mettermi sotto il getto freddo, la vidi entrare maliziosamente senza niente addosso …