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Autore: Mistress Lay    03/09/2006    35 recensioni
Tre passi al tavolo, cinque alla credenza... dov'è il miele? Ah, eccolo qui. Cinque passi al tavolo... la sedia, un passo. Oggi dev'essere una giornata ventosa, le foglie stanno turbinando fuori. La finestra! Devo ricordarmi di andare a chiuderla dopo colazione... dov' il tea? Ah, eccolo... si sta raffreddando. Ora lo alzo e brindo: quattro anni. Sono quattro anni che sono cieco
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Senza luce, il buio (4/?) by Mistress Lay

Capitolo Quarto - Profumo di girasoli

 

 

- Ti ho trovato, Potter -

 

Fermi, immobili, senza respiro.

 

Sulla soglia di quella porta, vicini a quella linea che separava l'ingresso dall'esterno, vicinissimi a quella linea invalicabile che li aveva sempre separati.

 

Harry poteva credere a quello 'sconosciuto' sulla parola perchè la voce era la stessa di quel Draco Malfoy, quel biondo che lo aveva sempre ostacolato e sfidato in sei anni di scuola.

Mentre l'ospite inatteso pronunciava quelle parole Harry poteva immaginarselo di fronte a sè, i capelli fini biondi, gli occhi grigi, il ghigno sul viso.

Eppure nella sua voce c'era qualcosa che non andava, qualcosa che Harold Black non riconosceva: qualcosa di nascosto dietro quel piccolo ghigno immaginario.

 

Cosa?

 

- Hai dimenticato l'educazione nell'ufficio di Silente, Sfregiato? - voce sicura. No, forse si era sbagliato, non c'era nulla di strano o nascosto dietro quella voce di puro disprezzo.

- Come... come... come hai... - Harry non riusciva a domandarlo. Non riusciva a dominare il battito forsennato del suo cuore, a briglia sciolta di fronte alla paura.

 

Malfoy lo aveva scoperto.

 

Lo aveva scoperto.

Ma come?

Come aveva fatto a trovarlo?

 

Era stato un caso?

 

Harry 'sentiva' che non era così, che non era un caso che Draco Malfoy bussasse alla sua porta e lo chiamasse esattamente con il nome che si era lasciato alle spalle anni e anni fa.

Sentiva ancora quella strana sensazione di 'sbagliato' davanti a sè.

E sapeva di non esser stato seguito.

Erano tutte impressioni ma Harry aveva imparato già da tempo ad affidarsi completamente a queste che gli avevano salvato la vita e gliela stavano salvando ora.

Ma forse era giunto il momento di non fidarsi più di loro, pensava sconvolto da quell'inaspettato evento che gli era letteralmente capitato tra capo e collo.

 

Malfoy sapeva il suo segreto.

 

- Non credi che sia gentile, educato e civile che tu mi invitassi in casa tua? - Draco mantenne il suo solito tono di voce impeccabile e cortese con un sottofondo di freddezza anche se dentro di sè voleva solo scoppiare a piangere e saltare su e giù come un pazzo.

- Io credo che... - Harry inspirò, cercando di calmarsi, di autoimporsi disciplina, non poteva cominciare a gridare, si doveva trattenere dallo scappare da casa sua, alla ricerca di un'altra casa nella quale nascondersi - ... non credo che sia una buona idea - concluse.

Draco ebbe una smorfia: - Per me non c'è problema, Potter... -

- Chiamami Black, Malfoy - gli ingiunse Harry.

Se Malfoy era qua... voleva dire che era stato rintracciato e che presto l'intero mondo magico avrebbe saputo dove si nascondeva.

Draco lo ignorò: - ... posso continuare a parlarti qui, se non mi fai entrare. Temo solamente la tua reazione per le cose che ti dirò: non vorrai far sapere alle gentili pettegole che sparlano qui vicino o a tutto il vicinato che non sei Harold Black e non sei un babbano, no? -

 

Harry sembrò combattere una battaglia interiore: farlo entrare o no?

 

Farlo entrare voleva dire fare entrare in casa sua un suo nemico, una persona che lo avrebbe sputtanato al resto del mondo, che lo aveva trovato e che lo avrebbe deriso della sua condizione.

Farlo entrare voleva dire distruggere quell'equilibro che si era creato con in tempo, in quella casa nuova, con quelle persone diverse da quelle che era sempre abituato a trattare, nei panni di un giovane professore universitario.

Farlo entrare voleva anche dire permettere al suo passato di oltrepassare le sue barriere, far passare Draco Malfoy oltre la linea della soglia significava infrangere il muro che si era creato contro la sua vecchia vita.

Non farlo entrare significava semplicemente bandire la magia, il suo passato e Draco Malfoy fuori dalla sua vita, sbattendogli contro la porta, allontanandosi a grandi passi, disdegnando il contatto.

 

E che cosa avrebbe fatto poi?

 

Che facesse entrare Draco Malfoy - Draco Malfoy, incredibile della sua sfortuna! Incredibile che proprio LUI lo abbia trovato - o no il fatto era sempre lo stesso: la sua vita si era frantumata.

E allora che male gli avrebbe fatto ascoltarlo?

Tanto Male.

 

Dopotutto era Draco Malfoy.

 

Era suo nemico, da sempre. Lo odiava, da sempre.

Poi, un pensiero cattivo fece ombra nella sua mente: "Meglio Malfoy che Ron o Hermione..." ma lo cancellò subito dopo.

Meglio un nemico alle persone che aveva sempre amato come fratelli?

Ma allora prendendo l'identità di Harold Black aveva perso anche gli affetti di Harry Potter?

 

Il pensiero lo confuse.

 

Ma d'altronde che cosa poteva fare?

Si spostò dall'entrata senza dire niente, in un tacito invito.

Draco sospirò silenziosamente ed entrò in quella casa, sottratto agli sguardi curiosi delle due donne nel porticato che lo avevano fissato per tutto il tempo.

 

Una casa babbana.

 

Diversa da quella di Petunia Dursley.

Era calda, accogliente, mobili tutti in legno di mogano, i muri in colori caldi, i suppellettili e l'oggettistica in vario conferiva all'ambiente circostante un abbraccio simbolico.

 

- Seguimi - disse Harry e si mosse in quella casa famigliare, misurando con la mente i passi, con incedere deciso delle persone che conoscevano a fondo la propria casa.

Draco rimase un attimo spiazzato: Harry si muoveva con tale sicurezza... come se in realtà ci vedesse, ma aveva gli occhi chiusi.

Lo raggiunse nella cucina illuminata interamente dal sole, stessa atmosfera accogliente, stesso lungo abbraccio.

Il tavolo era invaso da tazze da tè, cestello per biscotti e zuccheriera, doveva aver avuto ospiti quindi.

In quel momento Draco ebbe la conferma che Harry fosse cieco, infatti l'ex Grifondoro aveva appoggiato la mano sul tavolo e, come se cercasse a tentoni, raccolse tutto ciò che poteva raccogliere, mettendo a posto zuccheriera, cestello per biscotti e posando alcune delle tazze nel lavandino. Tranne una.

Harry sembrò confuso, come se si rendesse conto che qualcosa mancava, le labbra formularono un numero.

Cinque.

Le tazze erano cinque eppure ne aveva prese solo quattro.

La mano avanzò a tentoni sul tavolo, alla ricerca della tazza perduta, no, nulla.

Draco indietreggiò di un passo, colpito.

 

Harry era cieco, lo sapeva, certo, eppure era sorpreso.

 

Quanta differenza c’era dal pensare ad una cosa e poi vederla di fronte ai propri occhi?

Si passò una mano sul viso, cercando di mantenere la sua compostezza ma poi non ci riuscì e prese la tazza tra le mani e l'adagiò tra quelle di Harry.

Harry sussultò, sorpreso e per un istante sembrò tentato ad aprire gli occhi ma non lo fece.

 

- Era lontana - si giustificò Draco. E poi cosa c’è da giustificare?

 

Gli aveva fatto un piccolo favore, e considerato tutto non era altro che una piccola goccia di acqua in una mare salato di lacrime.

Harry continuava ad essere di fronte a lui, immobile, eppure colpito da quel gesto.

Poi, si mosse e adagiò la tazza sul lavandino e si sedette, Draco prese il silenzio che ne seguì come un tacito invito a sedersi o almeno a non stare in piedi e si sedette anche lui.

Continuava a squadrare Potter.

Era come era sempre stato: sempre il solito ragazzo cresciuto di capelli incasinati, il viso immerso in strani e grandi pensieri, tutti più grandi di lui eppure che non si sarebbe sognato di non esserne all’altezza.

 

Che cosa aveva fatto in questi anni?

Che cosa aveva mitigato il suo dolore, la sua solitudine?

 

- Che vuoi? - domandò bruscamente Harry - Come hai fatto a trovarmi? - moriva di curiosità. Sentiva che Draco Malfoy aveva qualcosa di diverso e che era seduto di fronte a lui, nervoso nei gesti quanto era calibrato nelle parole.

- Ti ho cercato e al contrario di altri ti ho trovato, non mi sembra una cosa troppo difficile da capire… - provocò Draco. La provocazione al posto del dolore… bella cosa.

Harry era calmo invece, forse solo un po’ spiazzato da quell’inaspettato ospite nella sua cucina, ma decisamente non perse le staffe, cosa che avrebbe fatto tranquillamente l’Harry Potter che Draco conosceva.

- È difficile capire perché proprio TU -

Draco strinse i pugni. Oh, difficile.

 

Ma non era meglio la rabbia piuttosto che la repressione?

 

- Ricordi Black? -

 

Harry sembrò sobbalzare. Draco ghignò soddisfatto.

 

- Il ricercato dagli auror, l’assassino che… -

- Taci, Malfoy! Non parlare di cose che non conosci! - esclamò rabbiosamente Harry, perdendo per la prima volta la composta posa ferma e calma.

Bingo…

- Lo sanno tutti, Potter, che Black ha ucciso tredici babbani in quella via, personalmente non vedo cosa ci sia di sbagliato - replicò saccente Draco.

Harry scattò in piedi, furibondo, abbattendo un pugno sul tavolo: - TACI, MALFOY, TU NON SEI NEMMENO DEGNO DI PRONUNCIARE IL NOME DI SIRIUS! -

Draco non si mosse né disse niente, semplicemente lo fissò: eccolo, il vecchio impulsivo e passionale Harry Potter.

- Nemmeno tu, Potter - ribattè calmo - Visto che lo hai ucciso -

 

Quella replica fece sgonfiare di rabbia Harry, che si accasciò sulla sua sedia, annaspante alla ricerca di qualcosa a cui appellarsi per andare via Malfoy, che lo stava trattando con più crudeltà dei tempi della scuola, che lo stava facendo sentire così arrabbiato e pieno di sensi di colpa come non era mai successo.

 

- Che cosa vuoi Malfoy, dillo e vattene - disse riprendendo la calma iniziale.

 

Draco non rispose ma prese la sua bacchetta, facendo apparire una pergamena ingiallita e vergata da una scrittura frettolosa: - Ho questo per te -

Un foglio… doveva essere un foglio. Harry riusciva come a sentire la presenza di un foglio di pergamena - lo strofinio delle dita di Malfoy sulla carta era più accentuato - tra le mani di Malfoy.

 

Attese che Malfoy dicesse qualcosa.

 

- Dopo la caduta di Voldemort - Harry girò la testa verso la finestra, stringendo le labbra - furono catturati i mangiamorte che erano ancora vivi e… -

- Malfoy, vieni al dunque. Queste cose le sapevo già -

Draco sbuffò di impazienza: - Chiudi la bocca e lasciami parlare, ti arrabbierai dopo -

- Dovrei arrabbiarmi? -

- No, solamente scalpitare e buttarmi fuori di casa tua, anzi, fuori dalla casa di Harold Black, che è diverso -

- Credi che mi stia nascondendo dietro la mia nuova identità? -

- È quello che fai, no? -

 

Harry tornò a voltarsi verso la finestra, dando tacitamente il permesso a Malfoy di continuare.

 

- Dicevo, ai mangiamorte che sono stati spediti ad Azkaban, tra cui mia madre e mio padre - lo pronunciò normalmente, in fondo era stato lui una delle spie di Silente - il Ministero confiscò tutti i loro beni. Fortunatamente avevo un fondo a mio nome che il Ministero non ha potuto espropriarmi e quando mi sono diplomato mi sono ripreso tutto quello che mi spettava di diritto: manor e tutte le cassette di sicurezza della famiglia Malfoy. Alla Gringott però hanno fatto un errore e mi hanno dato anche accesso nella cassetta di sicurezza di Sirius Black -

Harry sobbalzò: - COSA? -

- Mia madre era una Black - ribattè seccamente Draco - E tu devi startene zitto ora -

- Come faccio a starmene zitto mentre tu mi stai gridando che hai rubato dalla cassetta di sicurezza di Sirius? -

- Non ho rubato niente, Potter. Non ho bisogno, io. mi lasci finire o no? -

- No. Vattene da casa mia -

 

Draco alzò la sua bacchetta e all’istante Harry sembrò essere vigile, come se sapesse… il che non era possibile. O sì?

 

- Ho io la bacchetta, Potter - replicò deciso - Ti ho cercato per quattro anni per dirtelo e non mi lascerò mettere alla porta! -

 

Harry rimase interdetto per un istante: - Quattro anni? -

Draco si morse il labbro. Ma accidenti, doveva essere sempre il suo solito errore a fregarlo?

 

- Ho una bacchetta, Potter, e la userò se non mi ascolterai -

Harry sembrò sul punto di ghignare soddisfatto da qualcosa che Draco non riusciva a capire ma poi disse: - Davvero useresti la bacchetta su un povero cieco? - lo disse con amarezza.

- Tu sei sempre tu, Potter -

- Lo pensi davvero? - Harry scosse la testa - Ci sono cose che cambiano completamente la vita di una persona e la rendono irriconoscibile -

Draco abbassò la bacchetta e disse lentamente: - Non alle persone che gli erano accanto e lo conoscevano. Cieco o no, sei sempre tu, Potter. Sempre tu -

 

Harry rise leggermente, ma sembrava colpito da quelle parole.

Perché stava dicendo quelle cose?

 

Malfoy lo odiava.

 

Perché lo aveva andato cercando per quattro anni quando il diploma doveva essere passato da almeno due anni?

Si stupì anche del comportamento che lui stesso aveva: da quando aveva cominciato a fare certe confidenze?

 

Malfoy rinfoderò la bacchetta lentamente e riprese a parlare fintanto che Potter era stupito e spiazzato dalla sua franchezza: - Nella cassetta di sicurezza di Black ho trovato un mucchio di oro e una copia del suo testamento. Pare che il vero testamento sia andato perduto nell’attacco a Grimmauld Place dopo la sua morte per questo non fu mai trovato - Harry stava tornando a girarsi dall’altra parte rispetto a Malfoy e Draco si sforzò di non ribattere, dopotutto che cosa pretendeva? Potter era cieco, che il suo viso fosse di fronte a lui o voltato a lato che differenza faceva?

 

- Nel testamento Black lascia la sua casa e le sue ricchezze a te - nel frattempo Draco fece scorrere per il tavolo la pergamena ingiallita.

 

Un foglio… tre palmi di mano dalla mia mano” registrò senza pensarci Harry e le sue dita intrappolarono la carta prima ancora che si avvicinasse troppo alla sua mano.

 

Draco sgranò gli occhi, sconvolto.

Come aveva fatto?

 

Ah, certo, lo sfregamento della carta sul tavolo.

 

Harry fece passare un dito sulla superficie.

No, nessun segno in rilievo, nessun indizio, nessuna parola decifrata, niente.

 

Era un foglio vuoto.

 

Harry provò un improvviso guizzo d’ira: non riusciva a leggerlo!

Al tatto non avvertiva nessun mutamento di parola, nessun solco di penna… no, era una pergamena ed era vergata dall’inchiostro a penna d’aquila.

 

- Prima che tu me lo chieda - continuò Draco, notando il tentativo doloroso di Harry di cercare di capire cosa vi fosse scritto - ti spiegherò il contenuto in termini molto spicci. Black lascia tutte le ricchezze a te, compresa la casa in Grimmauld Place. Avverte che la casa è sotto incantesimo anti intruso, e ciò significa che nessuno vi potrà accedere se non dopo che il legittimo proprietario vi metta piede e ‘ordini’ alla casa di accettare chi desidera. Ti avverte che ti deve lasciare a malincuore un elfo domestico, un arazzo che non si scolla e un ritratto urlante. Sinceramente non ho capito un decimo di quello che ci è scritto, sembra usare un codice… - valutò pensierosamente. Era vero, c’erano alcune frasi senza apparente significato che Draco, con tutta la sua buona volontà, non era riuscito a capire - Black credeva che tu leggessi questo testamento di persona dopo che Remus Lupin lo fosse andato a prendere dalla sua cassetta di sicurezza. Se vuoi saperne il contenuto completo te lo leggerò -

Per tutto il tempo che Malfoy aveva parlato Harry aveva fatto passare i polpastrelli per tutta la superficie della pergamena in modo distratto o forse in un altro tentativo di cercare di leggere cosa ci fosse scritto tra quelle righe vergate dalla mano di una persona che aveva tanto amato la cui morte lo aveva sconvolto anni prima quanto ora.

Ora che Malfoy aveva finalmente finito di parlare Harry si immobilizzò e piegò velocemente in quattro parti la pergamena: - No, non serve -

-  Sì che serve - ribattè incredulo Draco. Ma che razza di reazione era questa? - Capisco che di me non ti fidi, Potter, ma il resto del testamento è rivolto a te solo, anche se lo leggessi non capirei cosa ci fosse scritto -

- Ti ringrazio per il pensiero gentile, Malfoy - Harry si alzò in piedi - Grazie per avermi portato il testamento di… Sirius, ora che sei sceso a patti con la coscienza e l’hai soddisfatta, puoi anche tornare a casa. Non ti trattengo oltre. Ti chiedo solo che nessuno, e ripeto nessuno, venga a sapere che io abito qui -

- Potter… -

- Lo dirai a qualcuno? -

- Potter… -

- Malfoy, lo dirai a qualcuno? -

Draco fece il giro del tavolo e afferrò per le braccia Harry, stringendo forte le mani nei suoi avambracci, si chinò su di lui e gli soffiò a un centimetro dal viso: - Cosa hai capito, Potter? - lo scosse - Ti rendi conto che ho smosso mari e monti per trovarti e tu… tu neanche vuoi sapere che cosa c’è scritto in quella cazzo di lettera? Merlino misericordioso, è di Black! Il tuo padrino! Possibile che hai dimenticato chi sia, chi TU sia? -

- Mi è perfettamente chiaro chi sia io e chi sia Sirius anche senza che tu me lo ricordi - ribattè Harry, cercando di sottrarsi alla presa ferrea di Malfoy - Quello che forse tu non hai capito, e davvero mi chiedo come tu possa riuscirci, è se hai capito o no che Harry Potter non esiste più, è morto quel giorno in ospedale. Punto. Fine della storia -

- Siamo proprio sicuri che sia la fine della storia, Potter? Tu puoi cambiarla tornando -

- Da quanto consoli la gente, Malfoy? -

- Io non ti sto consolando, so che non vuoi compassione da nessuno! - protestò veementemente Draco, con davanti agli occhi la scena di qualche anno prima, così chiara e limpida.

 

La compassione… l’ultima cosa che Harry voleva, che aveva rifiutato fin da quando era in ospedale.

Draco ricordava la scena in ospedale quel giorno di quattro anni fa quando era andato a trovarlo e ricordava le parole piene di rabbia di Harry… no, non ci si poteva sbagliare, non era la compassione che Harry voleva.

 

- Quando ho trovato quel testamento mi sono messo subito alla tua ricerca, Potter e… -

Harry cercò nuovamente di sottrarsi a quella stretta ma, notando che era impossibile, disse: - E ti ringrazio, Malfoy, ma ora l’avermi portato quel testamento non ti autorizza a farmi anche la predica -

Draco si allontanò da Harry: - Non ti sto facendo la predica! - gridò - Ma come diavolo pensi che possa riuscire a dirti quello che devo se tu continui a sbattere la testa contro un muro? - si passò una mano sul viso. Che gli stava succedendo adesso? Non era Draco Malfoy? Non era lui quello che tutti additavano come esempio di inespugnabile freddezza e indifferenza?

 

Eppure con Potter si doveva comportare in quella maniera…

Gettò uno sguardo a Potter.

 

Era immobile, come una statua di sale, teneva gli occhi chiusi, celando al mondo quel dolore fisico e mentale che lo affliggeva… Draco non aveva visto i suoi occhi ciechi ma in quell’istante volle vederli per imprimerseli nella mente e non dimenticarseli più.

 

- Potter… -

 

Harry alzò il capo, nuovamente calmo, curioso di sapere quale richiesta nascondesse quel tono di voce leggermente di domanda.

Draco nuovamente ammirò la calma di Harry.

Doveva essere davvero cambiato molto… era diverso dal solito impulsivo Harry Potter com’era, in fondo, diversa la sua vita ora.

 

Una casa babbana, un’identità babbana, un nuovo nome che lo aiutasse contemporaneamente a ricordare e dimenticare, un nuovo carattere, plasmato dal tempo e dagli eventi…

 

Eppure pur sempre lui.

 

- Potter… voglio vedere i tuoi occhi - Draco si avvicinò.

 

Il petto di Harry sobbalzò leggermente per la sorpresa: che razza di richiesta era quella di Malfoy?

Come voler vedere i suoi occhi?

Che avesse capito male?

 

- Voglio vedere i tuoi occhi - ripetè Malfoy.

 

Non era una richiesta possibile, non era una richiesta pertinente, non era giusta… era formulata male, doveva essere qualcosa di completamente diverso, qualcosa che potesse essere simile ad un ‘voglio che tu torni’, anche quello Harry avrebbe potuto accettarlo, ma non quella richiesta. Non quella.

Per anni Harry aveva sofferto al ricordo dei colori che aveva perso e ora Draco Malfoy, a suo tempo uno dei suoi più acerrimi nemici, gli stava chiedendo di vedere i suoi occhi.

 

A quale scopo stava puntando?

Come mai lo aveva cercato per così tanti anni, gli aveva dato un testamento di Sirius, cercato di convincere e infine cercato di aiutare?

Era davvero lui il Draco Malfoy che aveva conosciuto a scuola con cui si era scontrato?

 

No, era cambiato.

 

Maturato se si voleva dire.

 

- Fammi vedere i tuoi occhi - ordinò Draco, poi, abbassando la voce, aggiunse - Per favore -

 

Fu quel per favore a far capire a Harry come mai Draco era lì.

 

Era lì per lui.

 

Una sensazione calda, strana, estranea, così lontana, ancora ancorata nel suo passato, ritornò… qualcosa di inaspettato, qualcosa di estremamente semplice ma allo stesso tempo confortante.

 

- Vuoi davvero vederli? - domandò con voce spezzata - A che pro, Malfoy? -

- Voglio vedere i tuoi occhi, Harry -

 

Aveva usato il suo nome.

Niente cognomi, niente nomignoli.

Era una richiesta in tutto e per tutto, senza tono di comando, una preghiera a suo modo.

 

- Per favore -

 

E Harry aprì gli occhi.

 

 

Continua…

Mistress Lay

 

Notes: non ci saranno altri aggiornamenti questa settimana, vi avverto già da oggi. Non ci sarebbe stato nemmeno questo aggiornamento, ma per fortuna il capitolo era già pronto e comunque vi avevo già avvertito. Purtroppo ho qualche problema…

Vi ringrazio per tutti i vostri gentili commenti, siete la mia manna! ^^

 

Un grazie a coloro che legge e a chi commenta:

 

Mimi88, haley, millie, Wichita Kid, natty, grazie a tutti voi! Bax bax! ^^

 

fede, siamo specialisti dell'impossibile! XD Dove si può se non nelle fic? Bax bax!

 

Moony*, bè, di certo eri l'unica mano alzata! XD Nuova ficcy pronta e postata, il sequel non farà aspettare molto... sai come sono fatta, no? Se non m'incasino la vita non sono io... -.- Bax bax, tvtb!

 

nora, non preoccuparti! ^^ Forse non cadrà il mondo... ma chissà! Bax bax!

 

kimmalfoy, (me s'inchina) sono molto onorata della tua recens, e molto soddisfatta di averti fatto provare le sensazioni dei personaggi! ^//^ Non  sono niente di che come autrice, ma cerco di impegnarmi al massimo, il resto viene fuori da solo, senza che me ne renda conto! La tua recens non è affatto modesta, tutt’altro, anzi ti ringrazio e spero di riuscire a migliorare con il tempo. ^^ Bax bax!

 

MORFEa, cosa ne pensi adesso di Malfoy? ^^ Bax bax!

 

Alera, grazie immensamente! ^^ Che cosa ne pensi di questo cap? Scontato? Bax bax!

 

Goten, ti ringrazio! Che cosa ne pensi di questo cap? ^^ Bax bax!

 

Kira, superlativi sono i tuoi commenti e le tue mail! XD Anche tu per la lezione di magia a babbani? Ti accontenterò, molto presto! ^^ Bax bax! Tvtb!

 

sara, oh my, non sarà vitale ma importante lo sarà... più avanti! ^.- Bax bax!

 

NamiTheNavigator, lo è stata anche per me purtroppo… spero che l’attesa sia valsa! XD Bax bax!

 

Nadeshiko, scalare il monte bianco? Uhm... io direi che sarebbe più adeguato il Kilimangiaro o il K2! XD Cioccolata a quintali! Carissima Nade-chan, sento il tuo sospiro di sollievo fin qui! ^^ Non ti so dire quanto per ME è stata una sorpresa Petunia, ma è uscita fuori così e poi avevo questo bieco desiderio di riabilitarla un poco…

Povero Gary, tutto solo e incompreso! XD (cerchi grane? NdGary) Se ti può consolare nemmeno nel prox cap apparirà… ma prima o poi spunterà fuori, in un modo nell’altro, a combinare più casini che altro! (cerca grane? Perché se le cerca si può anche aspettare un avada kedavra bello secco! NdDraco) (non solo un avada kedavra, Draco… suppongo che PRIMA dovrà subire qualche picconata da Nadeshiko… ^^ ndMiss) (che ridi? Tu mi hai creato! Tu mi proteggi! -.- ndGary) (e dove sta scritto? ^o^ ndMiss) (Draco va ad affilare un piccone anche lui) Ti saluto, spero che questo cap ti sia piaciuto, Bax bax! ^^

 

_Elen_, grazie! ^^ Che ne pensi della reazione di Harry? Bax bax!

 

Stè_Wormy, grida di gioia che mi hanno perforato un timpano! XD Purtroppo è solamente un sogno, ma chissà ch più avanti Harry non decida di ricompensare Malfoy! XD Bocca cucita! Ti slauto, bax! Tvtb!

 

James_Prongs, rose e fiori? Spine e api! Altrochè! XD Questi primi cap sono solo la punta di un iceberg! XD Bax bax, tvtb!

 

_Trinity_, allora non hai perso interesse per RdS? ^^ (me molto contenta!) E chissà che più avanti non troverai qualcosa che ti piacerà moltissimo... XD Tornando a SLIB, il profumo di Draco? Uhm, non male come idea... potrei utilizzare quest'idea più avanti. ^^ Grazie ancora per il commento su NA e per FA... il capitolo è in via di scrittura, non so però quando riuscirò a concluderlo e come se non bastasse la scuola incombe minacciosa su di me! -.- Bax bax!

 

taty89, in effetti sono le recens la marcia in più che mi fa scrivere le mie fic! XD Ogni recens fa la differenza, vi adoro tutti! ^^ Il solo fatto di dedicarmi tempo, a me e alle mia fic, figuriamoci a commentare, vi rende degni di un encomio speciale! ^^ Fammi sapere che ne pensi... ah, grazie per il tuo commento a FA! ^^ Non so quando ci sarà il prox cap, anche perchè nella mia lista degli aggiornamenti è al quarto posto! -.- Bax bax!

 

baby, ti ringrazio e sì, me lo dici sempre ma vedremo più avanti! Bax bax! XD

 

empire, no, per niente, anzi! XD Bax bax!

 

Slytherina, spero che questo cap sia giunto abbastanza in tempo! XD Bax bax! Fammi sapere che ne pensi!

 

BloodyMoon, ciao Ely, ti ringrazio come al solito! ^^ Ormai sono fin troppo prevedibile: i miei colpi di scena non impressionano più nessuno! XD (non dovresti ridere, sai? NdNeurone) (preferiresti che mi strappassi i capelli dalla disperazione? -.- ndLay) (vuoi farlo? NdNeurone) (ci sono tante cose che vorrei fare e non faccio, tipo sbatterti fuori di qui. -.- Sarebbe un inizio ndLay) (allora continua a sperare ndNeurone) Spero che ti piaccia! Bax bax! Tvtb!

 

briciola88, grazie! ^^ La sua opera di ‘remissione dei peccati’ sarà importante, e lo è stata, ma chissà che cosa le succederà… ^^ Bax bax, spero alla prox!

 

Pitta, non ti ho fatto aspettare molto, vero? XD Bax bax!

 

Elanor, ehilà! ^^ Davvero è stato così commovente? Ah, bene! Ma preparati, Elly, che ben presto (e non mi riferisco a questa fic ma ad ALTRO) (perchè guardi noi? ndHarry e Tom) ci sarà poco da stare allegri, tutt'altro! (ecco, l'Inghilterra mi ha fatto MOLTO male! XD ndLay) (non ti chiedo neppure perchè ndElly)

Sarò clemente con Petunia solo in questa fic (e nemmeno molto a lungo tra l'altro... ah, Dudley è ancora vivo, è solo andato via da casa sua, ma ritornerà... e non sarà positivo per nessuno! XD), per il resto avevo paura di renderla troppo OOC... dopotutto Petunia aveva molto per cui perdonarsi e per la scena del 'perdono' di Harry mi sono rifatta al quarto libro, quando Harry perdona Ron senza nemmeno sentire le sue scuse... non so, quella scena mi è rimasta impressa. ^^ Harry è ancora un bambino, disilluso, che ha fatto i conti con un ennesimo dolore, questa volta non solo psicologico: penso che avrai capito, perspicace come sei, che qst fic ha un argomento principale attorno al quale ruota tutto, non solo il dramma della cecità, ma anche la maturità.

Draco è cresciuto, maturato in un certo senso, ma ha ancora molta strada da fare... Harry è cresciuto, ma rimane ancora un bambino in certi suoi comportamenti. Dopotutto hanno ancora vent'anni, il tempo di diventare uomini lo hanno ancora tutto davanti... anche se sono dovuti 'crescere' prima per affrontare i problemi nella loro adolescenza.

"Non penso ad altro che Voldemort che mi ha tolto anche questo e..." Harry è sempre stato restio a confidarsi del tutto con gli altri, per questo ho lasciato questa frase a metà, il suo dolore lo tiene ancora tutto dentro. E... sì, bolle qualcosa in pentola. XD (chissà come hai fatto ad indovinare... ndLay) (sei prevedibile... ndNeurone) (non l'ho chiesto a te! XP ndLay) Petunia che risponde un semplice e lapidario: SI. Oh my, è stata una scena che non potevo non mettermela (ruminata durante il viaggio a Napoli, immagina...) e dire che volevo terminare così questo cap! XD Scena: Draco di fronte alla porta, ha finalmente trovato Harry all'alba del 40esimo cap. Harry apre la porta e gli chiede chi è, Draco risponde: Io. Harry capisce che è Draco: Sei Draco? Draco risponde: Sì, sono venuto per... Harry lo interrompe: Prendo il cappotto, torniamo nel mondo magico, sposami e facciamo tanti figli!... (... O.o ndHarry e Draco e Elly e Neurone) Nooo! I veri problemi arrivano adesso! XD

E' vero, un altro significato di Mistress è padrona, ma non c'entra molto... (Lay si accorge che non ha mai spiegato il significato del suo nick... oh...) Mai sentito parlare di Mistress 9? ^^

Ah, il personaggio di YGO GX si chiama Cyrus? Questo mi conforta! XD (a me piaceva suo fratello, pensa...) Sono leggermente suscettibile quando si tratta di Sirius... a prop, hai visto l'attore che interpreterà Sirius adolescente nel V film? E James Potter adolescente? (hai ragione, che succederà quando finiranno i libri della Row? -.- mi darò alle fic su hamtaro!) (eh? O________o ndElly) (scherzo ovviamente! XD Piuttosto che scrivere su Hamtaro mi ritiro! ndLay)

Custard carino? Lo sai che leggendo un libro che ho trovato che Custard ESISTE come nome? Ma era un cane... -.- E su Edwin... hai notato che nel suo cognome si nasconde la sua identità? ^^ (è una cosa machiavellica, ma non ho potuto esimermi dal farlo... dopotutto TUTTI i nomi che invento hanno dietro di loro un significato particolare, a volte un anagramma, a volte un gioco di parole e metafore...) C'era un film dove un cieco diventava un giustiziere della notte... sai? Non preoccuparti per la mail, io aspetto! Bax bax!

p.s. A proposito, hai letto la mia nuova shot? XD

 

mistica, carissima, era da tantissimo che non ti sentivo! ^^ Mi sei mancata! (tu no ndMistica) Che cosa ne pensi della reazione di Harry? Bax bax! Tvtb!

 

Un bacio,

ML

 

  
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