7-LA
RESURREZIONE DI LORD VOLDEMORT
Fuori dalla tenda del quartiere
generale degli auror la situazione era terribile, molte tombe erano saltate in
aria, c’era fumo, polvere e terra ovunque, mettici anche il buio della notte ed
era quasi impossibile vedere ad un palmo dal naso, solo Alex vi riusciva senza
problemi. Ad un certo punto, ci fu una luce verde causata da un’Avada
Kedavra in direzione di Harry, ma Squall se
ne accorse e con un fulmine la bloccò.
«Da dove è venuta?» domandò ad
Alex.
«Da laggiù.» indicò l’amico.
Squall creò una potente sfera di
fuoco e la scagliò verso l’avversario bruciandolo.
«Eliminato.» lo informò Arneis.
«Benissimo, ora andiamo.» ordinò
Squall che partì alla volta dei Death Eaters, pronto a massacrarli tutti senza
la benché minima pietà.
‹Dove accidenti è Manzoni?›
Uno dei nemici attaccò Squall
alle spalle ma fu bruciato da una fiammata azzurra di Alex, mentre una verde di
Squall carbonizzò uno che arrivò dietro all’amico.
«Grazie!» si dissero all’unisono.
Una schiera di una ventina di
Death Eaters arrivò verso Squall e dietro di loro ce n’erano circa altre dieci.
«Bene, bene…ora vediamo se
funziona…Shin Zantetsu!» disse Leonheart
impugnando la spada a potandola da sinistra a destra creando un fascio di luce celeste che tagliò a metà
la prima schiera e poi le due parti dei corpi si dissolsero nella stessa luce.
Dopo aver eseguito il colpo, Squall rigirò la spada nella mano e se la portò
sopra la testa.
«Zantentzuken!» esclamò portando la spada verso terra, una
terribile falce nera partì dalla lama ed una delle file nemiche venne
completamente polverizzata, mentre i componenti delle due ai lati gravemente
feriti (alcuni uccisi) dalla “schegge” della falce.
«Bono!» gli disse Alex dandogli
una pacca sulle spalle.
Anch’egli provò le due
stregonerie che gli vennero bene e i Death Eaters, spaventati, si ritirarono.
«Hanf, hanf…mio Signore…sono
troppo forti, ci dovete pensare voi…» disse uno di loro dopo aver corso verso
Manzoni.
«Che razza di incompetenti…» si
lamentò lui che partì alla volta del corpo di Lord Voldemort, deciso a
combattere con Squall.
«Federico!»
«Sì, mio Signore?»
«Raduna alcuni ragazzi ed
allontana, e magari uccidi pure, Arneis, le Arcangeli, Potter, Weasley e
Granger in modo che a far la guardia alla tomba dell’Oscuro Signore ci sia solo
Leonheart ma che nessuno tocchi lui, chiaro? è solo mio.»
«Sì, mio Signore.»
«Ora dovrò solo aspettare…»
sorrise Manzoni.
«Bene, si sono ritirati, pare
abbiano capito che siamo troppo forti, hehe…» esclamò soddisfatto Squall.
«Squall! Guarda!» gli disse Alex
indicando l’ingresso del cimitero.
«Come appunto stavo dicendo…»
mormorò ironico Leonheart: i Death Eaters stavano ritornando alla carica.
‹Ma quanti sono…?›
Questa volta, però, si divisero
in sette gruppi ed ognuno attaccò un membro diverso del gruppetto, spingendoli
tutti lontani dall’ingresso della tenda, tutti tranne Squall che faceva una
strage a forza di colpi di spada, finché…
«Finalmente ci rincontriamo,
Leonheart…»
«Manzoni…» lo guardò con odio
Squall.
I pochi Death Eaters
sopravvissuti allo scontro con Squall lasciarono il campo libero al loro
Signore.
«Alleluia! Mi stavo annoiando con
queste mezze seghe…» commentò Squall.
«Trovi i miei Death Eaters
deboli?»
«Alquanto.»
«Allora spero di recuperare…»
«Sicuramente…» rispose Leonheart
ricordandosi della batosta presa al torneo.
«Zantentzuken!» esordì nello scontro Manzoni.
Squall riuscì per miracolo ad
evitare il colpo.
«Vedo che anche tu conosci alcuni
incantesimi arcani…» constatò Squall.
«Hm, a quanto pare…»
«Interessante…» sorrise
Leonheart.
I due si scagliarono l’uno contro
l’altro con le spade pronte a colpire e le lame si scontrarono con una potenza
distruttiva talmente forte da creare un’onda d’urto che spazzò via tutto ciò
che si trovava intorno ai due rivali nel raggio di dieci metri.
«Ultimo Arcanum!» disse Squall saltando via dal nemico ed arrivando
a quattro metri d’altezza. Il Drago ardente si liberò dalla spada e partì in
direzione di Manzoni.
«Ultimo Arcanum!» esclamò anch’egli scatenando il Drago polare.
‹Smetti di perdere tempo! Devi recuperare
il mio corpo! Potrai giocare con Leonheart dopo che avrò riacquistato i miei
poteri!› disse Voldemort nella testa di Manzoni.
«Sì, mio Signore. Scusami
Leonheart, però ho fretta stasera, ci incontreremo in futuro.» e dicendo
questo, Manzoni fece partire un lampo nero dalla mano sinistra colpendo in
pieno petto Squall.
«Pensi sia finita qui?–
domandò rialzandosi –Shin Zantetsu!»
Prima che Squall potesse colpire,
la lama di Manzoni si illuminò di celeste, fece passare l’indice ed il medio
della mano sinistra lungo essa e le due dita si illuminarono della stessa luce.
«Doppio Shin!» la spada del Laigher partì da destra a sinistra,
la mano da sinistra a destra ed i due raggi scagliati da lui squartarono quello
di Squall, ma non solo, infatti ritornò indietro, cioè la spada da sinistra
ritornò a destra e viceversa la mano.
«Che cosa?» Squall si accorse del
secondo colpo di Manzoni troppo tardi.
Tentò di teletrasportarsi ma non
fece in tempo, infatti i lampi verdi non l’avevano circondato del tutto che venne
investito in pieno stomaco dai due raggi celesti, dopodichè scomparve nella
luce smeraldina.
‹Non l’hai ucciso.› informò
Manzoni Lord Voldemort.
«Sì mio Signore, lo so.»
Il Laigher si incamminò verso la
tenda degli auror, uccise tutte le persone al suo interno, con un Zantentzuken distrusse i sigilli e con una magia arcana gli
incantesimi che bloccavano la tomba di Lord Voldemort.
‹Finalmente…›
«Ora potrete risorgere.» concluse
la frase Manzoni.
IL Laigher uscì dalla tenda
portando con sé il cadavere, uscì pure dal cimitero e si teletrasportò nel
Bosco delle Anime, seguito dai Death Eaters che avevano ricevuto il segnale di
ritirata.
«Squall! Che ti è successo?!» domandò la McGonagoll quando vide il ragazzo
comparire in una tempesta smeralda nel suo ufficio con la pancia squarciata e
coperto di sangue.
«Manzoni…credo che sia
riuscito a recuperare il corpo di
Voldemort…» non disse altro che svenne.
‹Ora immergi il mio corpo nella
Sorgente.›
Manzoni obbedì.
‹Ora entraci anche tu.›
Obbedì nuovamente.
Lord Voldemort ed il Laigher
cominciarono a recitare in contemporanea un’antica formula e quando l’ebbero
finita, una luce abbagliante apparve all’improvviso, erano le acque della
sorgente a produrla ed investirono completamente Manzoni, entrandogli pure
dentro al corpo.
«Ahhhhhh!!» il dolore provato dal
ragazzo era lancinante, la luce gli usciva dalla bocca e dagli occhi.
Ad un certo punto, essa si spense
e Manzoni cadde come privo di vita. Lord Voldemort emerse dalle acque
recuperando il ragazzo.
«Ora riposa, mio caro ragazzo,
recupera le tue energie. Poi avrai il posto che meriti al mio fianco.»
Ringraziamenti:
1) DarthSteo.
In effetti non avresti tutti i torti con Yojimbo…però la storia finirebbe
subito per cui non va bene. Non ti prometto niente, però forse (e ripeto forse)
Anima ci potrebbe essere, ma non invocato da Yuna.
ANTICIPAZIONI: CAPITOLO 8-LA
CRUDELE ARMA DEI DEATH EATERS