Serie TV > The Big Bang Theory
Segui la storia  |       
Autore: SakiJune    25/01/2012    1 recensioni
Un lieto evento si accompagna ad una tragedia che segnerà la vita dei protagonisti e li porterà ad affrontare ognuno la propria natura, nel bene e nel male.
"Adesso basta, Howdini, lo spettacolo è durato anche troppo. Non c'è nessuno che guarda, puoi svelarmi il trucco per farti riapparire."
Spoiler fino alla puntata 5x12
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Senso di colpa (Sheldon e Gablehouser)




Il dottor Gablehouser spostò la sedia di fronte alla sua scrivania e fece accomodare Sheldon. Andò a chiudere la porta, lasciando che il silenzio gonfiasse l'aria della stanza,  prendendo invece tra le mani il blocco di fogli rilegati nella copisteria della facoltà. Ne rilesse il titolo, guardando di sottecchi il giovane autore del saggio.

La colpa. Appunti sull'uso giudiziario di un'esperienza percentuale.

- Dottor Cooper, nonostante quanto asserito da Lei tempo fa, la mia intelligenza è proporzionata con il lavoro che svolgo...
- La mia invece è sproporzionata, Dottor Gablehouser, per questo mi sono addentrato in un campo- no, no, continui.
- Perciò non le chiederò cosa significa "esperienza percentuale". Le domando invece perché si sia voluto addentrare in un campo di patate così impreciso e frustrante quale l'etica.
- Si tratta dell'elaborazione di dati da me acquisiti, sviluppata sulle basi oggettive dei più recenti studi in mio possesso. - Non capiva perché il suo interlocutore, solitamente sulla difensiva, tutto intento a salvaguardare fama e rendite dalla cruda verità dell'ignoranza che riusciva ormai a nascondere appena, avesse cambiato atteggiamento. Tentò di risvegliarne l'ira attingendo alla vecchia riserva di puntualizzazioni: - Vorrei farle notare che per quanto la sua battuta possa risultare divertente, l'immagine che si ha di un campo di patate non corrisponde alla pur colorita metafora che ha tentato di farmi visualizzare...
Nulla. Non riusciva a far aggrottare le sopracciglia del capo-dipartimento più di quando fosse mai riuscito a convincere Raj che i fumetti di Archie non sono classificabili sotto la dicitura "roba tosta".
Abbandonò la frase a metà, quando con orrore si accorse che conosceva quell'espressione. Era la manifestazione facciale di un sentimento di pietà. Il dottor Gablehouser, il suo quasi-nuovo-papà, provava compassione per lui, per ciò che era accaduto quella sera maledetta.
(Aveva preso a chiamarla così: sebbene la superstizione esulasse dal suo orizzonte intellettivo in quanto priva di elementi scientifici, in fondo suonava bene. Un po' come quella frase che diceva Penny comparando la temperatura di una stanza a quella di una struttura per fondere i metalli)
(Stava cambiando)
(Si stava trasformando in)
- Vorrei che giocassimo entrambi a carte scoperte. Lei si sente in colpa per quanto è successo al suo amico, dottor Cooper. E mi creda, non ha senso continuare a tormentarsi in questo modo.
Aveva cercato di ridurre quella sensazione dilaniante in numeri ed astrazioni, per poi riadattarli alla realtà globale del sistema giuridico americano. E stava funzionando, cioè, avrebbe funzionato una volta presentata la sua teoria al pubblico. La sua responsabilità circa l'accaduto avrebbe preso il suo posto nella mappa spaziotemporale dei crimini commessi dall'umanità, un ruolo infinitesimale. Rassicurante.
(un essere umano di tipo inferiore)
(Sheldon 0.9)
- Dottor Gablehouser, non ho bisogno della sua psicologia spicciola. La riservi per i suoi manualetti da discount. - La sua lingua era tornata a lavorare a pieno ritmo, ma quello sdegno gratuito era ormai solo un riflesso.

Gablehouser aveva parlato a lungo con la signora Cooper al telefono. Ad un certo punto l'aveva sentita piangere e l'aveva rassicurata che non aveva intenzione di licenziare Sheldon. Fino a quando le sue incursioni nell'universo filosofico non l'avessero distratto dalla ricerca assegnatagli dall'università, non c'era ragione di allontanarlo dal suo lavoro. Anzi, si sarebbe impegnato a motivarlo ulteriormente perché raggiungesse obiettivi concreti.
Anche questo, in qualche misura, aveva funzionato. Dopotutto, uno dei punti principali della teoria etica di Sheldon si chiamava "Utilità del colpevole all'interno della società, proporzionata al suo reato".
Che poi, il dottor Hofstadter gli aveva spiegato in che cosa consisteva questa presunta percentuale di colpevolezza, e sarebbe stata una cosa da ridere... se fosse stato opportuno ridere in una situazione del genere, ovviamente.

- Psicologia? Non è il mio ramo, dottor Cooper. Vorrei solo che inserisse tra le fonti di questi suoi studi anche il parere di un osservatore esterno, e questo parere consiste nella convinzione che... prenda appunti, coraggio, ho altro da fare oggi... "Nell'ottica neutrale di un osservatore Z, il semplice riferire ad un soggetto Y che sua moglie ha partorito il loro primo figlio con due giorni di anticipo non è direttamente correlato con la decisione di Y di scapicollarsi in mezzo ad un acquazzone. Aggiungerei: specialmente se X, il latore della notizia, ha svolto malvolentieri il suo compito e si è limitato ad esporre i fatti senza esercitare pressioni sul soggetto". Ha scritto tutto? Ora vada. Quando avrà accorpato questi nuovi dati al suo studio, sarò lieto di farlo pervenire al docente di Filosofia del City College.

Quelle due parole, "City College", andarono dritte alla meta; Sheldon fissò il suo interlocutore con tutto il disprezzo possibile. Più che mai rigido e trasudante indignazione, lasciò l'ufficio senza dire una parola.
Non appena al di là della porta, però, le forze gli vennero meno. Adocchiò un cestino dei rifiuti accanto ad un distributore di bibite e vi gettò il blocco. Si sentiva esausto ed insieme rigenerato.
(Sheldon 1.0, rivisitato)
Trascorse quasi un'ora a fissare il vuoto, seduto nel suo studio. L'imponente scrivania di Raj continuava ad occupare metà stanza senza che il suo proprietario ne facesse uso.
D'un tratto parve trasalire, come ad un rumore, più probabilmente ad un'idea. Andò alla lavagna e cancellò una riga, la riscrisse... lo si poteva quasi sentir ruminare.
Aveva urgente bisogno di un confronto con una mente davvero inferiore, prima di scendere egli stesso a livelli preoccupanti, pensò. Koothrappali doveva tornare al lavoro, senza se e senza ma.



La scelta dei personaggi per la terza fase è stata spontanea, anche perché il primo nucleo della fic è stato questo... salvo poi, tramite ricerche, scoprire che esistono diverse versioni di questo modello (ed in realtà è più comune trovare come terza fase la cosiddetta "contrattazione"). Ok, boh, ve l'ho detto. Ma forse è più interessante sapere che nella versione originale la "colpa" di Sheldon era molto più concreta u.u
Nel quarto capitolo continuerà il pov di Sheldon, ma la fase apparterrà a Raj.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Big Bang Theory / Vai alla pagina dell'autore: SakiJune