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Autore: Beauty    27/01/2012    2 recensioni
La storia di Remus e Tonks sulla base del classico Disney.
E' la mia prima fic, vi prego, siate clementi...:)!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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   Era il 9 marzo. Il giorno dopo, il 10 marzo, avrebbe compiuto trentacinque anni. Allo scoccare della mezzanotte, sarebbe scoccata anche la sua ultima ora, l’ ultima possibilità che gli era stata concessa per imparare ad amare e ad essere amato. Da settimane, ormai, Lupin prestava ascolto con angoscia ai rintocchi che provenivano in lontananza dal campanile di Hogsmeade, dicendosi, ogni notte, che un altro giorno era passato.

   Remus aveva scoperto da poco che la notte del suo compleanno ci sarebbe stata la luna piena; tuttavia, aveva sempre maggiori speranze che, quella volta, non si sarebbe trasformato nel mostro che era da più di quindici anni.

   Aveva deciso. Quella sera avrebbe detto a Dora ciò che provava. Non sapeva come avrebbe fatto, era terrorizzato dal pensiero che lei potesse rifiutarlo, respingerlo, che si allontanasse da lui. Ma doveva farlo; non solo perché quella ragazza era la sua ultima speranza per poter tornare umano, ma anche perché sentiva di non essere più in grado di celare le proprie emozioni.

   L’unica cosa di cui si era amaramente pentito era di aver comunicato quel che aveva intenzione di fare anche a Harry, Ron e Hermione; quest’ultima, in particolare, aveva cominciato a saltellare da una stanza all’altra del castello, annunciando a tutti la lieta notizia, e trascinandosi appresso anche un euforico Neville, il quale aveva più volte rischiato di rovinare l’effetto sorpresa – era entrato di corsa nella camera di Ninfadora per dire tutto a Molly, e il solo motivo per cui la ragazza non aveva sentito nulla era dovuto al repentino intervento di Hermione che aveva prontamente tappato la bocca alla tazzina!

   In ogni caso, scongiurato quel pericolo, Remus si era presto trovato ad affrontarne un altro non meno grave: Harry e Ron!

   L’uomo aveva deciso di dichiararsi a Tonks la sera a cena; e sin dal primo pomeriggio era stato letteralmente sequestrato dal candelabro e dall’orologio, i quali l’avevano tenuto in ostaggio per ore nella sua stessa stanza alla ricerca del vestito adatto.

   Cosa potessero capirci di vestiti, loro tre insieme, questo per il povero licantropo restava un mistero pari a quello dell’Isola di Pasqua!

   Fatto sta che si era passati da giacche dai colori più strampalati a camicie sbucate da chissà dove che mai avrebbe indossato in vita sua a pantaloni degni dei vecchi hippie Babbani; Harry avrebbe optato per un abbigliamento semplice, casual o addirittura sportivo, mentre Ron era a favore di qualcosa di più classico – e a questo proposito aveva tirato fuori dai meandri delle profondità dell’armadio una divisa marrone tutta pizzi e fronzoli che Remus sospettava fosse appartenuta al suo bisnonno e indossata una sola volta in occasione di un funerale.

- Oh…- aveva esclamato Ron quando gliel’aveva vista addosso.- Remus sembri così…così…

- Stupido?- aveva brontolato l’uomo.

- Ehm…forse è un po’ esagerato…- ammise infine l’orologio.

- Sì, la penso anch’io così - concordò Harry.

- Ragazzi, che dite, proviamo qualcos’altro?- aveva proposto il mannaro, quasi supplicando, cercando di togliersi di dosso quella specie di palandrana.

   Tutta quell’indecisione su cosa indossare non faceva altro che renderlo più nervoso. Senza contare, poi, che quasi tutti gli abiti che Lupin possedeva erano sdruciti e rattoppati, particolare quest’ultimo che lo convinse a non puntare troppo sul vestiario se voleva fare una buona impressione – non certo per fare colpo, a quello ci aveva rinunciato sin da principio, ma almeno una figura nei limiti della decenza!

   Perciò, alla fine, si rassegnò ad indossare l’unico abito vagamente elegante e meno liso che possedeva, vale a dire una semplice camicia bianca con pantaloni, giacca e scarpe neri, riuscendo a defilarsi appena in tempo prima che Harry cercasse di aggiungere al quadro anche un’orrenda cravatta a fiori.

 

- Per l’amor di Morgana, ma che hai combinato?!- esclamarono in coro Hermione e Molly non

appena videro Tonks entrare nella stanza, con la faccia sporca di cenere, mentre cercava di ripulire i propri vestiti a colpi di tergeo e reparo.

- Ho aiutato Severus a cucinare. Beh, almeno ci ho provato - aggiunse poi con un sorrisetto, notando la perplessità delle sue due interlocutrici.

   Hermione scosse il capo, mentre Neville cominciò a spanciarsi dal ridere.

- Povero Piton…- mormorò Molly.

- E’ che aveva tanto da fare, così ho pensato di dargli una mano - cercò di giustificarsi Tonks, ancora tutta impolverata.- Ma…non è andata esattamente come speravo…

- E Severus?- fece Hermione.- Come sta?

- Bene, credo. Era solo un po’ annerito…e anche un po’ scosso…Ma credo che si sia ripreso.

Molly sospirò.

- La prossima volta è meglio se lo lasci fare da solo, cara…

Tonks sbuffò; d’accordo, non era una cuoca straordinaria, ma non era nemmeno così male. Però, ogni volta che si avvicinava ai fornelli, suo padre cominciava a tremare di paura; e Piton, prima, aveva quasi avuto una crisi isterica quando aveva visto che stava cominciando ad armeggiare con le pentole. Chissà come mai…

- E dai, non fatela tanto lunga!- esclamò, ormai libera e pulita da tutta quella fuliggine.- Una cosa sono riuscita a prepararla…

- Che cosa?- fece Neville, curioso.

- Il dolce - Tonks si sedette alla specchiera, esaminandosi una ciocca di capelli.- Torta al cioccolato. La preferita di Remus, vero?

   - Già…- squittì Hermione, con un sorrisetto.

- Ho avuto l’impressione che Severus avesse molto più da fare, questa sera - mormorò Tonks, pensosa.- Pietanze più elaborate, intendo. Quasi stesse organizzando un evento importante…

- Chissà…- ridacchiò Molly, mentre lei e Hermione si guardavano con aria compiaciuta.- Sai, lui è sempre così strano. Gli piace molto strafare.

   La teiera si avvicinò alla giovane.

- Ora forse è meglio se ti prepari…

 

Ninfadora Tonks, vuoi sposarmi? Ma no, razza di imbecille, stai correndo troppo, e poi lei non vuole essere chiamata Ninfadora! Tonks…no, non Tonks…E se le dicessi dell’incantesimo? Ti riderebbe in faccia, idiota! Tonks…Dora, volevo dirti una cosa…sì, sì, così va bene…tu mi piaci molto. No, così è persa in partenza! Dora, io ti amo più della mia vita…E se non mi volesse?

   Lupin camminava avanti e indietro sul lucido pavimento della sala da pranzo, con le mani in tasca e il capo chino, sentendosi quasi sul punto di scoppiare per la tensione. Era talmente concentrato sulla ricerca delle parole giuste e del modo e momento più adatti per pronunciarle che quando sentì bussare alla porta sobbalzò per lo spavento.

- Avanti.

- Sono in ritardo, vero?

Remus non riuscì a trovare la voce per rispondere, tanto quell’apparizione lo aveva incantato.

Dora era in piedi di fronte a lui, e sembrava davvero un angelo. Indossava un lungo abito di seta bianco, aderente in vita e dalla gonna stretta, che le lasciava le spalle scoperte; al collo portava una catenina d’argento con un piccolo medaglione a forma di cuore. I capelli, quella sera, erano biondi.

- Un po’ troppo, vero?- fece Tonks, imbarazzata, vedendo che il mannaro la fissava senza dire niente.- L’avevo detto io, che era esagerato…

- No!- disse Remus in fretta.- No, certo che no! Ti sta molto bene - aggiunse con sincerità.

- Sai, io avrei scelto tutt’altro - proseguì la ragazza.- Ma Hermione e Molly hanno insistito. Pensa che sono state per ben due ore in camera mia a scegliere il vestito da farmi indossare stasera! E alla fine mi sono lasciata convincere a mettermi questo…- accennò con una smorfia all’abito.- Neanche dovessi andare ad un ballo di gala! Non mi sento per niente a mio agio, dimmi la verità, sono tanto ridicola?

- Sei bellissima…- sorrise il licantropo.- Ci sediamo?

Tonks annuì, prendendo posto di fronte a lui.

- Bionda, stasera…- osservò Remus, non appena si fu seduto a sua volta. Tonks sorrise.

- Pensavo di tenere il mio solito colore, ma poi ho pensato che questo sarebbe stato più adatto all’abito…

   Mentre lo diceva, Fleur si avvicinò alla tavola, servendo due piattini con una fetta di torta al cioccolato ciascuno, quindi sparì.

   Remus guardò stupito il proprio piatto.

- Da quando in qua si serve il dolce per primo?

- E’ stata una mia richiesta - si affrettò a dire Tonks.- Sai, così se lo mangi per primo, poi se il sapore è cattivo te lo scordi…

- Perché dovrebbe avere un cattivo sapore?- chiese Lupin, ancora più sorpreso.

- Perché l’ho fatta io…- ammise la ragazza.- E ora che lo sai, dubito che vorrai assaggiarla…

Lupin sorrise, prendendone un pezzo.

- Buonissima - decretò.

- Grazie. E ora - Tonks si sporse un po’ di più nella sua direzione.- Vuoi dirmi che sta succedendo?

- Come?- il cuore del licantropo fece un balzo.

- Oh, andiamo! E’ ovvio che stasera c’è qualcosa che non va - incalzò la ragazza.- Stamattina ho quasi rischiato di far saltare per aria la cucina, per scoprirlo. E’ da una settimana che siete tutti strani, incluso tu. E poi, perché Molly e Hermione mi avrebbero praticamente costretta a mettermi questo vestito, altrimenti?

   Remus abbassò un attimo lo sguardo, prendendo un bel respiro.

- In effetti…C’è una cosa che vorrei dirti, Dora…

Ad interrompere Remus giunse una musica, proveniente dal piano di sopra, dolce e sommessa.

- E questa?- rise Tonks.- Lo dicevo io, che c’era qualcosa di strano…

- No, no, ti giuro che io non c’entro niente - si difese Lupin, gettando un’occhiata al soffitto.- Dev’essere Hermione. Ogni tanto, prima di andare a letto, ascolta un po’ di musica…

 

 Tale as old as time

True as it can be

Barely even friends

Than somebody bends

Unexpectedly

 

- Carina, questa canzone…- commentò Tonks.- Cos’è che volevi dirmi, Remus?

- Io…- cominciò il mannaro, ma poi, improvvisamente, si alzò da tavola.

Si avvicinò a Tonks, e le tese la mano. La condusse nella stanza adiacente; era la sala da ballo, Remus non la utilizzava da anni, ma quella sera, così come tutto il resto del castello, era stata tirata a lucido, e le luci delle candele si riflettevano sugli specchi illuminando interamente il grande salone.

 

Just a little change

Small to say the least

Both a little scared

Neither one prepared

Beauty and the Beast

 

- Volevo chiederti se ti andava di ballare - disse Remus.

- Non era questo che volevi dire!- rise la ragazza.

- Devo prenderlo come un no?- il licantropo si finse offeso.

- E va bene…- acconsentì Tonks, avvicinandosi di più a lui.- Non sai in che guaio ti sei cacciato…

La ragazza gli prese la mano, intrecciando le sue dita con le proprie, e posò l’altro palmo sulla sua spalla, mentre Remus le cinse dolcemente la vita. Cominciarono a muoversi a ritmo di musica, piano, come se si trovassero in un sogno e temessero di svegliarsi.

 

Ever just the same

Ever a surprise

Ever as before

Ever just a sure

As the sun will arise

 

   - Lei è un ottimo ballerino, signor Lunastorta - scherzò Tonks.

   - Grazie. Se non altro, ancora sono riuscito a non pestarti i piedi…

   - Questo in genere è un problema di cui mi devo preoccupare io…

   - Beh, per ora niente incidenti. Non troppo gravi, almeno.

   Tonks mise su un falso broncio, ma subito tornò a sorridere.

 

Tale as old as time

Tune as old as song

 

   Ci era riuscito. Remus quasi non poteva crederci, ma sentiva di avercela fatta.

   L’amava; e lei amava lui, ne era sicuro. L’aveva accettato, benché fosse più vecchio, benché non avesse un soldo, e benché fosse un licantropo. Ma ora sarebbe andato tutto bene; sarebbe finalmente tornato umano, e loro due, lui e Dora, sarebbero stati insieme, per tutta la vita.

   Ce l’aveva fatta. Aveva imparato ad amare. Era innamorato di Dora.

 

Bittersweet and strange

Finding you can change

Learning you were wrong

 

   Che le stava succedendo?

   Tonks non riusciva a dare un nome alle emozioni che provava. Era consapevole che, da quando aveva incontrato Remus, era molto cambiata. Passata la diffidenza iniziale, aveva imparato a conoscerlo, a capire che uomo fantastico fosse, a volergli bene.

   Già, lei gli voleva bene, ma era solo questo? Da un po’ di tempo si era resa conto che, quando stava con lui, provava delle sensazioni che non aveva mai provato prima, né con Draco né con nessun altro. Non sapeva di cosa si trattasse, ma era così bello, pensò, appoggiando il capo contro il petto del mannaro e chiudendo gli occhi.

 

Certain as the sun

Rising in the east

 

   Lupin la guardò, e sentì un tuffo al cuore.

   Entrambi pensarono che sarebbero potuti rimanere così, per sempre, l’una tra le braccia dell’altro.

 

Tale as old as time

Song as old as rhyme

Beauty and the Beast 

 

   La musica finì. Remus e Ninfadora si fermarono.

- Peccato…- mormorò la ragazza.

Era accaldata, se ne accorsero entrambi. Tonks cercò di fare in modo che il colore dei propri capelli rimanesse statico sul biondo cenere di quella sera, e sperò che Remus non si rendesse conto di quanto in quel momento si sentisse imbarazzata e felice allo stesso tempo.

- Usciamo un po’ sul terrazzo?- propose il licantropo, per smorzare la tensione.

Tonks annuì, e uscirono, mano nella mano.

 

Angolo Autrice: Va bene, lo ammetto anch’io, questo capitolo fa pietà, ma per favore, non abbandonatemi per un singolo errore…!

Ci sarà ancora un solo capitolo di questo genere, brevissimo, poi si passerà a qualcosa che prevede un po’ più di azione.

Dunque, anche se credo che sia inutile precisarlo, la canzone è Beauty and the Beast di Céline Dion (Ma va’? Nd. Voi). Eheheh…forse avrei dovuto inserire la versione italiana del film, ma personalmente preferisco questa J.

Dunque, la scena della scelta dell’abito di Remus vorrebbe (e sottolineo vorrebbe!) ricalcare quella del bagno della Bestia, e, qualora a qualcuno interessasse, la "palandrana" è più o meno simile al vestito indossato da Ron al Ballo del Ceppo nel quarto film; mentre il vestito di Tonks è bianco essenzialmente per due motivi, uno perché quello “originale” mi sembrava un po’ troppo all’antica, io invece volevo rendere la cosa più moderna, e due perché trovo che il giallo non doni troppo alla nostra streghetta…XD!

Okay, la pianto di sproloquiare…Passiamo a cose più serie: ringrazio Carenyse, Kia_chan_93 e MoonyPhoenix per aver aggiunto questa fic alle seguite, poi vorrei ringraziare Maril88 per averla aggiunta alle preferite e per la recensione e Karen Adnimel per aver recensito.

Ciao! J

  
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